Che soddisfazione, per un pediatra ormai in pensione come me, constatare che le società "scientifiche" di Pediatria (in questo caso la SIPPS) si occupano così amorevolmente della salute dei bambini!
"Sia durante che dopo le inondazioni - spiega Susanna Esposito,
presidente della Sipps e docente ordinario di Pediatria all'Università
di Parma - non sono pochi i problemi di salute causati dall'interruzione
dei trattamenti medici, dalla mancanza di accesso all'assistenza e ai
servizi scolastici, dall'aumento della violenza domestica e problemi di
salute mentale".
Peccato
che i pediatri della SIPPS siano gli stessi che nel 2021, dopo non aver
speso una sola parola riguardo la chiusura delle scuole e la DAD che ha
imprigionato nelle loro case i bambini italiani per così tanto tempo
(in Campania addirittura per un intero anno), affermavano testualmente:
"Io renderei obbligatorio il vaccino anti Covid-19 per tutti gli
adolescenti e quanto prima pure per i bambini under 12, quando sarà
disponibile il vaccino anche per loro, perché è l'unico vero strumento
di prevenzione primaria contro questo virus". Lo afferma Giuseppe Di
Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e
sociale (Sipps), che aggiunge che ribadisce "come i medici devono
vaccinarsi anche i docenti dovranno farlo, perché sono a contatto con la
popolazione". Lo stesso discorso "dovrebbe essere esteso a chi lavora
nei supermercati e in generale a chiunque sia a contatto con le persone:
tutti devono vaccinarsi". Per il presidente della Sipps "dobbiamo
sfatare le false credenze. Il vaccino a m-RNA non è sperimentale,
parliamo di una tecnologia usata da oltre 20 anni con ottimi risultati
ed effetti collaterali minimali".
E' una grande fortuna per i bambini italiani e i loro genitori avere una pediatria così attenta ai loro problemi!
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