giovedì 25 maggio 2023

Almeno si scusassero!

 

Ecco un altro tassello (sono molti ormai) che ci aiuta a comprendere quanti e quali siano stati i danni, ormai irreversibili, provocati da lockdown e chiusura delle scuole sulla popolazione pediatrica italiana.
La cosa che più mi sorprende e mi indigna è che, anche da parte di coloro che pubblicano dati come questi e che hanno accettato, passivamente o con convinzione, i provvedimenti di chiusura messi in pratica allora, non giunga il riconoscimento dell'errore o almeno le scuse per non aver capito cosa stava succedendo.
Alcuni passi dell'articolo:
 
Le restrizioni adottate per contrastare la pandemia di Covid-19 hanno drasticamente aumentato l'esposizione a dispositivi elettronici (come cellulari e tablet), comportando un forte incremento dei disturbi del sonno. È quanto ha rilevato uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Sleep Medicine, condotto su più di 1.000 tra bambini e adolescenti e coordinato dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme all'Università La Sapienza e a quella di Tor Vergata.

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Lo studio ha rilevato che rispetto al periodo pre-pandemia l'aumento del tempo trascorso davanti a uno schermo ha riguardato complessivamente il 68.7% dei bambini e dei ragazzi. Nello specifico il tempo di esposizione è più che triplicato per motivi scolastici (da poco meno di un'ora al giorno a tre ore e mezza) e ha riguardato il 72% di bambini e ragazzi. Mentre per uso ricreativo l'uso è quasi raddoppiato (da un'ora e trequarti a tre ore) e ha riguardato il 49,7% dei soggetti.
Considerando solo le ore serali (dopo le 18) l'aumento del tempo di esposizione ai dispositivi è stato osservato nel 30% del campione (325 bambini). Si è passati da appena il 13,7% di bambini e ragazzi che trascorrevano più di due ore davanti agli schermi prima del Covid al 29,1% (più del doppio).

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Lo studio ha dimostrato un aumento di oltre il 50% dei disturbi del sonno rispetto al periodo pre-pandemia. Nel dettaglio, si è passati da 240 bambini e adolescenti che mostravano già disturbi del sonno prima dell'inizio della pandemia, ai 367 durante la pandemia: il 33,9% di tutto il campione, praticamente un minore su tre.

«I dati dello studio hanno dimostrato una correlazione tra l'aumento dell'uso di dispositivi elettronici durante il Covid e l'aumento dei disturbi del sonno - spiega la dottoressa Romina Moavero della neurologia dello sviluppo del Bambino Gesù - Ma c'è un altro elemento molto importante. E cioè che lo stile di vita dei bambini e di ragazzi è cambiato profondamente. Ormai i dispositivi elettronici fanno parte della loro vita, sia scolastica che sociale, e questo persiste anche ora che siamo molto lontani dalle chiusure pandemiche


 

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