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Lo studio ha
rilevato che rispetto al periodo pre-pandemia l'aumento del tempo
trascorso davanti a uno schermo ha riguardato complessivamente il
68.7% dei bambini e dei ragazzi. Nello specifico il tempo di
esposizione è più che triplicato per motivi scolastici (da poco
meno di un'ora al giorno a tre ore e mezza) e ha riguardato il 72% di
bambini e ragazzi. Mentre per uso ricreativo l'uso è quasi
raddoppiato (da un'ora e trequarti a tre ore) e ha riguardato il
49,7% dei soggetti.
Considerando solo le ore serali (dopo le 18)
l'aumento del tempo di esposizione ai dispositivi è stato osservato
nel 30% del campione (325 bambini). Si è passati da appena il 13,7%
di bambini e ragazzi che trascorrevano più di due ore davanti agli
schermi prima del Covid al 29,1% (più del doppio).
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Lo studio ha dimostrato un aumento di oltre il 50% dei disturbi del sonno rispetto al periodo pre-pandemia. Nel dettaglio, si è passati da 240 bambini e adolescenti che mostravano già disturbi del sonno prima dell'inizio della pandemia, ai 367 durante la pandemia: il 33,9% di tutto il campione, praticamente un minore su tre.
«I dati dello studio hanno dimostrato una correlazione tra l'aumento dell'uso di dispositivi elettronici durante il Covid e l'aumento dei disturbi del sonno - spiega la dottoressa Romina Moavero della neurologia dello sviluppo del Bambino Gesù - Ma c'è un altro elemento molto importante. E cioè che lo stile di vita dei bambini e di ragazzi è cambiato profondamente. Ormai i dispositivi elettronici fanno parte della loro vita, sia scolastica che sociale, e questo persiste anche ora che siamo molto lontani dalle chiusure pandemiche
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