venerdì 26 maggio 2023

La vaccinazione antitetano per gli alluvionati.

 

Poco fa, al telegiornale di Sky, ho visto la folla in fila a Conselice per essere vaccinata contro il tetano, come consigliato dalla locale ASL. Sono stati anche raccontati i disordini relativi al fatto che, a un certo punto, si è sparsa la voce che non tutti, alcuni in fila dalle 7 del mattino, avrebbero potuto ricevere il vaccino a causa dell’enorme affluenza.
Poichè si continua sempre a ricordare la “Scienza” come il faro che deve guidare tutti gli interventi sanitari, specialmente in occasione delle catastrofi (Covid docet), vorrei far notare che la scienza non ha mai considerato il tetano come rischio medico in occasione di eventi alluvionali catastrofici.
Uno degli studi più importanti, esaustivi e recenti su questo tema, “Water-related disasters and their health impacts: A global review”, indica chiaramente quali sono i possibili problemi medici in eventi come questi.
Sono (copio dallo studio in questione):
 
Impatti sulla salute a breve termine

1. Malattie trasmesse dall'acqua: malattie gastrointestinali (es. diarrea), malattie respiratorie, malattie della pelle (es. dermatite), malattie degli occhi (es. congiuntivite), colera, leptospirosi, febbre tifoidea, virus dell'epatite A (HAV).

2. Malattie trasmesse da vettori: malaria, febbre dengue.

3. Problemi di salute fisica: lesioni, mialgie

Impatti sulla salute a lungo termine

1. Problemi di salute mentale: angoscia, salute mentale, disturbo da stress post-traumatico (PTSD), depressione, ansia, distorsione cognitiva, scarsa qualità del sonno.

2. Malnutrizione: deperimento, riduzione dell'alimentazione

 

Perciò mi chiedo:
Perché i responsabili sanitari hanno scelto la vaccinazione antitetanica (sia chiaro, sempre comunque utile in linea generale)?
Forse non disponevano dei vaccini antitifo, anticolera, antiepatite che potevano eventualmente essere più utili in situazioni come questa e volevano comunque dimostrare che stavano facendo qualcosa?
E perché le redazioni scientifiche dei media che danno queste notizie non sono intervenute per commentare una strategia che qualsiasi buon medico giudicherebbe quanto meno non idonea?
Domande alle quali non so dare risposta, ma che comunque fanno aumentare sempre di più i miei dubbi sulla qualità della governance sanitaria alla quale sto assistendo in questi ultimi anni.
 

 

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