giovedì 16 marzo 2023

Utile da sapere!


 

Negli Stati Uniti attualmente il dibattito politico-mediatico è centrato sulla origine del virus e l’eventuale fuga di laboratorio in quel di Wuhan.
Giustissimo cercare di far luce sulla causa anche perché questo potrebbe innescare una opportuna discussione su ciò che viene fatto negli innumerevoli laboratori di ricerca sparsi nel mondo.
Ma forse non tutti sanno che esiste da sempre una produzione (e una vendita) di “prodotti” potenzialmente tossici correlati a malattie gravi.
Io me ne accorsi 40 anni fa quando, giovane medico, facevo parte di un’equipe di ricerca sulle gastroenteriti infantili. Per la sperimentazione utilizzavamo i conigli (da allora non ho più potuto e voluto mangiare carne di coniglio e, dopo poco, ho anche lasciato l’università e la ricerca per il lavoro ospedaliero) che venivano testati con la tossina del colera.
Scoprii quanto fosse facile, ovviamente per un centro di ricerca ufficiale, procurarsene, e quanto i controlli fossero quasi inesistenti quando andai personalmente a sdoganare il pacco proveniente dagli Stati Uniti all’aereoporto di Napoli.
Ho abbandonato tanti anni fa la ricerca e non so giudicare se la produzione e lo stoccaggio di questi “prodotti” sia ancora necessario o se, al giorno d’oggi, ci siano altre modalità per condurre le sperimentazioni.
Certo è che sono disponibili sul mercato e che c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Credo che questa sia un’informazione che tutti dovrebbero conoscere.

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