Quando sento dire dal buon Theodor, direttore dell’OMS, che ci stiamo avviando verso la fine dell’emergenza anche se dobbiamo restare all’erta perché comunque ancora oggi si riscontrano “5000 decessi (preciso che sono nella quasi totalità di anziani over 80) a settimana nel mondo”, mi spunta sulla bocca un sorriso (amaro).
E’ infatti un numero insignificante considerando che ancora oggi tamponiamo tutti coloro che entrano in un ospedale per qualsivoglia patologia e oltretutto lo facciamo con tamponi a 42-45 cicli di amplificazione.
Facciamo l’ipotesi che decidessimo di fare un tampone faringeo per il meningococco (i portatori sani di questo batterio variano, secondo gli studi, dal 10 al 30% della popolazione adulta) a tutti coloro che entrano in ospedale. Altro che 5000 morti a settimana per “meningite” conteremmo nel mondo!
Ma andiamo oltre in ipotesi suggestive!
E se decidessimo di fare agli ospedalizzati anche un tampone, nasale e/o cutaneo, per lo Staphylococcus aureus, germe presente sulla cute e nel naso del 30% della popolazione adulta e che puo’ causare oltre che patologie cutanee, anche polmoniti, osteomieliti, artriti settiche, endocarditi e setticemie?
Allora si’ che saremmo di fronte ad una pandemia mai vista prima!
Alla fine conteremmo decine di migliaia di decessi per “Covid meningo-stafilococcico”.
E allora, recuperiamo una buona volta la ragione e l’evidenza medica. Se vogliamo continuare a fare tamponi (solo quelli ospedalieri, perché per tutti gli altri è giunta l’ora, una buona volta, di smettere di farli!), facciamoli soltanto a coloro che entrano in ospedale con sintomi specifici e riferibili al SARS-CoV-2 e non ai pazienti ricoverati per infarto cardiaco, ictus cerebrale o tumore metastatizzato all’ultimo stadio, per non parlare dei traumatizzati. E facciamolo utilizzando cicli di amplificazioni ragionevoli, cioè non più di 36, come d’altronde era stato suggerito nella prima fase dell’epidemia considerando che i test positivi oltre questo cut-off, per i non sintomatici, possono essere considerati solo come segnali di infezione passata e superata.
Sono sicuro che il
numero di morti Covid diminuirebbe significativamente e tutti ( specie coloro che ancora pensano di rischiare la morte andando a fare la spesa in un supermercato affollato) sarebbero più sereni.
Altrimenti i “5000 decessi settimanali covid” di anziani over 80 (che stranamente è la classe di età che mostra la più alta mortalità generica da che mondo è mondo) e forse anche molti di più in futuro, rappesenteranno una costante fino a quando l’uomo sarà soppiantato, sulla terra, da qualche altra specie;
…..a meno che, ovviamente, questo dato immutabile nel tempo non sia funzionale a qualche altro progetto, che pero’ con la tutela della salute pubblica credo abbia ben poco a che vedere.
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