Riprendo questo post dalla bacheca di Giorgio Bianchi.
Anche io, come lui, oltre ad essere inorridito da quello che sta succedendo, sono sconcertato da come, lentamente ma inesorabilmente, ci stiamo avviando tutti verso la guerra nell’indifferenza generale. Cioè si stanno preparando sul serio e, cosa ancor più grave, stanno preparando anche noi, che, come ai tempi del Covid abbiamo accettato, passivi, lockdown, privazioni e imposizioni di ogni tipo, anche questa volta, probabilmente, usciremo sui balconi con le nostre bandierine a cantare la fiducia nella “vittoria”.
Come possiamo essere cosi’ stupidi da non accorgercene e, come i lemmings, avviarci verso l’orlo del baratro?
E, soprattutto, come puo’ essere cosi’ stupido chi ci governa? Perchè, qualsiasi sia lo scopo finale di questo disegno, che io non riesco a cogliere, non ci sarà nessuna convenienza, neanche per loro.
Penso che siamo arrivati ormai alla soglia del non ritorno per far sentire la nostra voce e almeno tentare di fermare questa follia che, da qualche anno ormai, corrompe le nostre menti.
Il post:
VERSO LA GUERRA
Ci stiamo abituando, e a voler essere complottisti, ci stanno facendo abituare, nell'indifferenza generale, all'idea della guerra. Stiamo entrando nell'idea, non la consideriamo più un tabù.
Solo qualche anno fa sembrava una cosa impensabile. Ma adesso la può dire il ministro della difesa tedesco Pistorius, che tranquillamente afferma di vedere "il pericolo di una guerra in Europa". E per questo richiede non solo di mettere in fretta l'esercito tedesco in condizioni di combattere, ma che l'intera società assuma una nuova mentalità.
Ma facendo un giro in centro la gente fa l'apericena, leggendo i post di persone garbate e colte si ha la sensazioni che non ci stiamo accorgendo, sembra di essere a una festa. Eppure un ministro, e uno serio non una testa calda, uno che pesa le parole, dice di prepararsi per la guerra.
Emerge anche come sia senza senso parlare di destra e sinistra. I verdi tedeschi, con Habeck, richiedono più soldi per l'esercito. Anche sforando il tetto del debito. Di trovare i soldi per salvare la Grecia non se ne parlava, ma per prepararsi alla guerra si trovano.
Non una guerra domani, ma solo perché non si è ancora pronti, si è in ritardo.
Ma tutti, in tutti il mondo, si preparano. Se la catastrofe non scoppia domani non è per politica razionale: viene solo differita.
Inevitabile sembra. E non ci sono più parole. Ti rendi conto di come le ragioni nella storia non contino niente.
Siamo in mano a dei pazzi, e noi facciamo festa, ci divertiamo.
Nessun commento:
Posta un commento