Qualcuno potrebbe provare conforto nel constatare che la censura della libertà di espressione e di pensiero non è una prerogativa del nostro paese.
Per me non è così.
Che in una nazione, come l’Inghilterra, dove la satira, almeno quella, è sempre stata permessa, un importante quotidiano licenzi il suo vignettista dopo 40 anni di servizio è il segno evidente della veridicità delle “anticipazioni” riguardo il nostro futuro narrate da Orwell, Huxley e Bradbury quasi 100 anni fa.
Adesso aspetto cosa potrà succedere in Francia, altro paese simbolo, dove giornali come Charlie Hebdo o le Canard Enchainè sono ancora in libera vendita in tutte le edicole.
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