venerdì 13 ottobre 2023

Sepolcri imbiancati.

 

Ormai è da tempo che leggo i giornali in costante condizione mentale di dubbio e vedo molto poco la televisione. Quando mi succede assisto sempre a scontri nei quali si confrontano tutte le volte due posizioni antitetiche, di cui una assolutamente maggioritaria, tra le quali non sarà mai possibile mediazione. Ma , soprattutto, mi rendo conto della rabbia e dell’odio che caratterizza la maggioranza di coloro che si confrontano, visibile anche nella loro postura fisica.
A questi individui nulla realmente importa se muoiono bambini, donne, anziani. Le loro morti, amplificate da particolari macabri che poi, il più spesso delle volte, si rivelano falsi, vengono utilizzate unicamente per giustificare il loro pensiero finale: sterminare la parte avversa, “i nemici”, costi quello che costi, e questo vale per ambedue le parti.
I rarissimi ospiti invitati che vorrebbero tentare un ragionamento “umano” vengono attaccati da tutti e zittiti, è l’odio che deve prevalere.
Lo stiamo constatando da tempo. Si è manifestato in maniera eclatante con il Covid, è proseguito con il conflitto Russia-Ucraina e adesso lo stiamo vedendo per la vicenda israeliana.
Lo ha detto Plauto la prima volta e lo ha ricordato poi Hobbes: homo homini lupus. E’, in fondo, la vera natura umana che si risveglia in ogni condizione che viene percepita come “critica”. Così in effetti ce l’hanno presentata per il Covid (saremmo morti tutti), per l’Ucraina (saremmo tutti diventati schiavi della Russia) e ora per Israele (terroristi, e le loro bombe, che vogliono la distruzione non solo di Israele, ma anche di tutti i non-islamici, ovvero israeliani che desiderano l’annientamento del popolo palestinese).
Ho ormai compreso bene che il mondo adesso funziona così e dunque riesco a non turbarmi più di troppo quando sento disquisire individui che sono considerati i “maîtres à penser” e, come tali, invitati ad intervenire su tutti i media.
Anche se mi rimane il fondato dubbio che la posizione di molti di essi sia determinata non tanto dalla loro convinzione, quanto piuttosto dai vantaggi di ogni tipo che ne possono derivare (Covid docet).
E allora, anche se non sono religioso, riprendo qui l’invettiva di Gesù (vangelo di Matteo, capitolo 23, versetti 27 e 28): “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità”.

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