La vaccinazione contro il Covid è stata caldamente consigliata dal Ministero della Salute per operatori sanitari, over 80 e “fragili”.
Dal 2 ottobre sono partite le somministrazioni del vaccino, insieme a quello antinfluenzale, e adesso si puo’ fare il bilancio del passato mese di ottobre.
Lo fa, ad esempio, la regione Lazio che ci informa delle dosi somministrate:
• 383.000 antinfluenzale
• 11.000 anticovid
Colpisce anche voi, vero, la grande fiducia che i medici, principali destinatari di questa prima fase vaccinale, nutrono verso il vaccino anticovid?
Chissà cosa li ha spinti verso la decisione di evitarne la somministrazione, adesso che non è più obbligatoria, se la valutazione dell’efficacia oppure quella della sicurezza?
Comunque il comunicato della Regione Lazio prosegue nell’annunciarci, con entusiasmo, l’inizio della terza fase della campagna vaccinale:
“Da novembre si è entrati così nel vivo della terza fase della vaccinazione anti Covid-19, aprendo alle restanti fasce della popolazione e consigliandola prevalentemente ai familiari, ai conviventi e ai caregiver di persone con gravi fragilità”.
Immaginate anche voi quanti saranno a correre nei centri vaccinali, persuasi dall’invito del Ministero della Salute?!
E, state tranquilli, non si sono certo dimenticati dei bambini perché:
“Per quanta riguarda i bambini dai 6 mesi ai 4 anni, che non abbiano completato il ciclo primario anti Covid-19, saranno disponibili tre dosi: la seconda sarà somministrata a tre settimane dalla prima e la terza a otto settimane dalla precedente”.
Quello che mi chiedo, considerando l’assenza di qualsiasi reazione ufficiale a questo evidente fallimento rispetto a un loro invito tanto pubblicizzato, è se i nostri responsabili sanitari siano cosi’ stupidi da non accorgersene oppure cosi’ ipocriti ritenendo che il non parlarne sia utile per evitare non solo una figura di m…. contingente, ma anche, e soprattutto, la necessità di dare spiegazioni per tutto cio’ che ci hanno imposto in passato.
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