Anticipazione di quello che accadrà nei prossimi giorni.
Prima che il coronavirus apparisse sulla scena, ogni anno, nel periodo invernale, abbiamo assistito all’assalto dei pronto soccorso con conseguenti barelle nei corridoi e caos al limite della sospensione del servizio.
E ogni anno abbiamo assistito alle denunce di medici e media riguardo le ragioni per le quali questo avveniva: tagli alla sanità con chiusure di molti pronto soccorso, carenze di medici per mancato turnover dovuto all’assenza di concorsi, medici di famiglia e pediatri di base che chiudono durante i weekend, inesistenza della Medicina Territoriale di cui si parla da lustri ma che non è mai stata realizzata e che potrebbe fare da efficace filtro agli accessi in PS che, ricordo, per la stragrande maggioranza sono rappresentati da codici verdi.
Poi è arrivato il Covid, la situazione dei PS è addirittura peggiorata, anche perché al caos sostanziale si è aggiunto quello della “necessità” di tamponare chiunque giungesse, per qualsiasi ragione, al PS anche se, in quel periodo, gli altri reparti ospedalieri hanno “respirato” in quanto i ricoveri sono crollati (oltre 3 milioni in meno nel 2020).
Abbiamo perciò assistito alle promesse dei governanti e dei politici di tutti gli schieramenti che la disastrata sanità italiana, specialmente per le cure di emergenza, sarebbe stata “curata e guarita” con interventi significativi e investimenti importanti.
Qualcuno di voi ha, per caso, rilevato che ciò sia accaduto?
Dunque anche quest’anno, tra un po’, assisteremo di nuovo a quelle scene nei Pronto Soccorso ospedalieri alle quali siamo abituati. Anzi, forse un po’ più cruente considerato che gli anni dei lockdown e delle mascherine hanno indebolito il nostro sistema immunitario e, in più, noi siamo molto più “apprensivi” di una volta riguardo una semplice febbre.
Quale sarà, però, la grande differenza rispetto agli anni pre-covid?
Che questa volta le cause del caos annunciato non saranno quelle che venivano ipotizzate una volta.
I responsabili questa volta saremo noi che non ci siamo vaccinati, non vogliamo indossare le mascherine e vogliamo ancora continuare a mantenere, nonostante il pericolo, “contatti sociali” gratificanti.
Insomma ci hanno fregato proprio per bene!
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