L’OMS ha aggiornato le sue linee guida per la classificazione dei pazienti affetti da Covid, introducendo una nuova categoria: i pazienti “a rischio moderato”.
Adesso l’unica categoria che rimane ad alto rischio di ospedalizzazione è quella dei pazienti immunocompromessi che d’altronde, aggiungo io, è quella che da sempre va incontro a possibili e frequenti complicanze, non solo per il Covid ma per qualsiasi malattia infettiva conosciuta.
La buona notizia è comunque che adesso “le persone precedentemente considerate ad alto rischio, tra cui anziani e/o persone con condizioni croniche, disabilità e comorbidità di malattie croniche” non sono più considerate tali.
Nello specifico “a rischio moderato” adesso sono: “le persone di età superiore ai 65 anni, quelle con condizioni come obesità, diabete e/o condizioni croniche, tra cui broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattie renali o epatiche, cancro, le persone con disabilità e quelle con comorbidità di malattie croniche”.
Ovviamente per tutti gli altri, cioè la maggioranza della popolazione, il rischio è praticamente nullo.
Tutto questo noi lo sapevamo già, ma che adesso lo dica anche l’OMS ci fa molto piacere.
Ed è forse perché lo sapevamo già che le campagne vaccinali in tutto il mondo non vadano come i responsabili sanitari avevano previsto?
Strano però che gli unici a non saperlo fossero loro, non è vero?!
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