Il messaggio che oggi viene veicolato da TV, influencer, tiktok, è che la “fluidità di genere” é di moda e che quelli che la testimoniano personalmente sono “fighi”.
Circa un mese fa Sarantis Thanopulos, presidente della SPI (Società Psicoanalitica Italiana), in una lettera aperta https://www.spiweb.it/la-cura/disforia-di-genere-il-comunicato-del-presidente-s-thanopulos-12-01-23/ indirizzata al presidente del consiglio, manifesto’ la sua preoccupazione per la pratica “medica”, in forte aumento negli ultimi tempi, di somministrare farmaci che bloccano lo sviluppo puberale a ragazzini/e di 11-12 anni. Le sue perplessità riguardavano sia la diagnosi di “disforia di genere” basata unicamente sulle affermazioni dei soggetti interessati, sia il fatto che il blocco della pubertà era in contraddizione con il fatto che lo sviluppo puberale è un fattore centrale e indispensabile del processo di definizione.
Thanopulos concludeva cosi’ la lettera: è importante avviare sulla questione dei ragazzi con problematiche di genere una rigorosa discussione scientifica a cui la Società Psicoanalitica Italiana darà il suo contributo volentieri.
A me, che come pediatra aggiungo anche i rischi che i farmaci utilizzati per il blocco puberale, di cui si conoscono già gli effetti dannosi sullo sviluppo osseo, potrebbero comportare anche per altri apparati, sembra una posizione ragionevole e intelligente.
Quello che un mese fa mi colpi’ fu la reazione, immediata, scomposta e virulenta, della “Coalizione dei volenterosi” (Società Italiana di Genere Identità e Salute (SIGIS), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS), Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG).
Una loro lettera (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwiZx-3QqZn9AhUwTqQEHZqMCZEQFnoECA8QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.quotidianosanita.it%2Fallegati%2Fallegato1674208083.pdf&usg=AOvVaw0dgTicKiZChm0sNQ7bV5vO ) indirizzata anch'essa al presidente del consiglio che conteneva un attacco durissimo a Thanopulos e che escludeva qualsiasi possibilità di discussione su un tema tanto importante, ma che evidentemente per questi “scienziati” non meritava neanche l’ombra del dubbio. Un dogma insomma, come già ne abbiamo visti in questi ultimi tre anni.
Comunque perché ricordo un fatto accaduto un mese fa?
Solo per riportare la notizia ( https://www.tempi.it/londra-chiude-tavistock-clinica-sforna-bambini-transgender/ ) che il Ministero della Salute britannico ha chiuso la Tavistock Clinic, il centro dove si praticava questa terapia (5000 bambini solo nel 2021), che spesso veniva iniziata anche dopo solo 2 colloqui con il ragazzino e che ha ricevuto molte denunce da parte di pazienti che successivamente si sono pentiti della scelta fatta.
Evidentemente nelle altre nazioni i dubbi sono ancora permessi!
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