martedì 28 febbraio 2023

Qual'è il messaggio della Cina?

China Daily è il quotidiano cinese in lingua inglese che riflette la linea ufficiale del governo.

Con tutti i distinguo necessari, credo sia interessante leggere l'editoriale di oggi per capire qual'è il messaggio che la Cina vuol fare giungere in occidente. Giudicate voi!


La manovra degli Stati Uniti intacca la stabilità, alimenta la tensione.

 Ucraini ed europei vittime evidenti della strategia di Washington, dicono gli esperti.

Secondo gli analisti, le azioni provocatorie degli Stati Uniti nella regione Asia-Pacifico e le ingerenze di questi ultimi e della NATO nell'Asia orientale minacciano la stabilità regionale, la crescita economica e lo sviluppo sociale asiatico e globale.

Le misure adottate dagli Stati Uniti e da alcuni alleati della NATO, come il Regno Unito e il Canada, nell'ambito della cosiddetta "strategia indo-pacifica", stanno creando instabilità nella regione, portando anche il Giappone e la Corea del Sud sulla strada del militarismo, con esercitazioni congiunte sempre più frequenti, hanno affermato gli analisti.

Karori Singh, emerito collega ed ex direttore del Centro Studi sull'Asia Meridionale dell'Università del Rajasthan a Jaipur, in India, ha affermato che una dimostrazione di ciò è rappresentata dalle alleanze a più livelli, come i Five Eyes, che raggruppano Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito, e la più recente AUKUS, che comprende Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Un altro gruppo di recente formazione, il Dialogo Quadrilaterale sulla Sicurezza, comunemente noto come Quad, è composto da Australia, India, Giappone e Stati Uniti. Uno degli obiettivi del Quad e della NATO è quello di coinvolgere il Giappone e la Corea del Sud nei programmi militari, ha detto Singh.

Inoltre, l'AUKUS sta cercando di attirare i Paesi delle isole del Pacifico con l'offerta di aiuti allo sviluppo e alla sicurezza. "In realtà, la ricerca della sicurezza e dello sviluppo regionale attraverso queste misure è destinata a generare insicurezza e a limitare lo sviluppo".

Anche alcuni alleati degli Stati Uniti non sono soddisfatti di quanto sta accadendo, ha detto Singh.

"Le recenti rivelazioni su Nord Stream sono un campanello d'allarme per gli europei", ha detto, riferendosi alle accuse del giornalista investigativo statunitense Seymour Hersh secondo cui gli Stati Uniti avrebbero avuto un ruolo nelle esplosioni nei gasdotti di Nord Stream a settembre.

Gli ucraini e gli europei sono "le vittime evidenti della strategia statunitense", ha affermato Singh.

Inoltre, le manifestazioni degli ultimi giorni a Parigi e Berlino e quelle di Washington rappresentano "la protesta contro la macchina da guerra" e dimostrano che la gente in Occidente è contraria alle politiche statunitensi.

Yoichi Komori, professore emerito dell'Università di Tokyo, ha affermato che gli Stati Uniti e la NATO stanno usando il Giappone come scudo in caso di conflitto. "È molto pericoloso per il Giappone dare ampio spazio alle sue Forze di autodifesa in Asia orientale, il che è anche contrario all'articolo 9 della Costituzione giapponese. Noi, il popolo, non dobbiamo permetterlo".

Shakeel Ahmad Ramay, direttore generale dell'Asian Institute of Eco-civilization Research and Development di Islamabad, in Pakistan, ha affermato che l'ascesa pacifica della Cina è fonte di costante irritazione per gli Stati Uniti e i loro alleati.

Dopo alcuni fallimenti, tra cui le accuse di "trappola del debito", sono tornati alla mentalità di alleanza dell'epoca della Guerra Fredda", ha affermato.

Gli Stati Uniti hanno convinto il Giappone ad abbandonare la politica di difesa del secondo dopoguerra. Poi gli Stati Uniti hanno esteso le misure di difesa con le Filippine, tra cui l'apertura di quattro nuove basi vicine e il potenziamento di altre.

Shigeki Nagayama, professore di diritto all'Università Tokai di Tokyo, ha dichiarato: "Il governo giapponese ha invitato la NATO a essere coinvolta nella regione Asia-Pacifico per migliorare la propria capacità di difesa, e questo non farà altro che destabilizzare la regione".

Kazuyuki Hamada, presidente dell'Istituto di Ricerca per le Tecnologie Future di Tokyo ed ex viceministro parlamentare per gli Affari Esteri, ha affermato che la proposta giapponese di "una NATO asiatica" o "una NATO globale" è in contrasto con lo Zeitgeist.

"La proposta del Giappone e la sua realizzazione non fanno altro che andare in controtendenza rispetto all'era post-Guerra Fredda. Questo intensifica inutilmente la corsa agli armamenti e riduce il valore della diplomazia".

Mustafa Hyder Sayed, direttore esecutivo dell'Istituto Pakistan-Cina di Islamabad, ha detto che il modello coerente degli Stati Uniti che cercano di realizzare una copia asiatica della NATO riflette gli obiettivi dell'agenda NATO 2030 che l'alleanza militare ha pubblicato in precedenza.

Tuttavia, questa mentalità da guerra fredda minaccia la stabilità regionale e lo sviluppo dell'Asia-Pacifico, il motore di crescita più robusto del mondo. "L'egemonia degli Stati Uniti e dei suoi alleati non può continuare a prevalere nell'ordine mondiale post-pandemico, dove la saggezza collettiva, la cooperazione e la connettività sono necessarie per costruire ponti piuttosto che creare muri tra i Paesi".

Gli Stati Uniti e i loro alleati devono cercare di capire che la Cina cerca la coesistenza pacifica, è profondamente integrata nello sviluppo globale ed è il principale motore della crescita mondiale attraverso programmi come la Belt and Road Initiative e la Global Security Initiative, ha affermato Ramay. "Gli Stati Uniti e i loro alleati dovrebbero dire addio alla loro mentalità egemonica, conflittuale e da Guerra Fredda".

Solo per ribadire!

Solo per ribadire che quelli di noi che erano contrari fin dall'inizio alla somministrazione del vaccino nei giovani adolescenti avevano, purtroppo, ragione, riporto questo articolo apparso ieri su JAMA sal titolo "Eventi di miocardite o pericardite dopo la vaccinazione BNT162b2 in soggetti di età compresa tra 12 e 17 anni in Ontario, Canada"

Sono 77 i casi riportati dei quali, anche se come al solito si ripete il solito mantra che si tratta di casi lievi e fugaci, ben 34 sono stati ricoverati in ospedale.

Questo dato corrisponde ad una incidenza di 15,7 casi su 100000 somministrazioni che già cosi' (ricordiamo i casi che non vengono diagnosticati o quelli che si sviluppano più tardivamente) rappresenta un numero enorme considerando che si tratta di SOGGETTI SANI che nulla rischiano dalla malattia.

E tanto invece rischiano da una miocardite/pericardite che comunque produce una lesione del tessuto cardiaco che nessuno puo' sapere quali effetti potrà causare anche ad anni di distanza.

Ma nonostante le evidenze diventino sempre più chiare, anche perchè ormai non si puo' più negare un dato cosi' lampante, nulla cambia nell'atteggiamento delle società scientifiche.

Ancora oggi, sul sito della Società Italiana di Pediatria, in prima pagina appare lo schema vaccinale e il consiglio a vaccinare tutti, anche i lattanti di 6 mesi.

Mi chiedo ancora una volta se, un giorno, sarà imputata a questi signori la responsabilità di aver provocato, spero almeno senza dolo, danni ai nostri bambini e adolescenti!





lunedì 27 febbraio 2023

Ricordando Sciascia.

A metà marzo la mia nipotina parigina di 7 anni dovrà subire un intervento chirurgico. Piccola cosa che comunque necessiterà di una breve anestesia generale. Lo farà al Robert Debré, il più grande e importante ospedale pediatrico francese. In Italia quando è prevista una anestesia generale, anche breve e anche in soggetti sani che vengono operati per l’asportazione di una cisti come in questo caso, in genere vengono richiesti molti esami preliminari: ematochimici, elettrocardiogramma e talvolta radiografia torace. E’ la “medicina difensiva” che tutti conosciamo e che è stata messa da parte, chissà perché, soltanto durante la campagna vaccinale.

Beh, in Francia nulla di tutto cio’, i medici si comportano in maniera consona all’evidenza scientifica. Un’accurata visita anestesiologica, ma nessun esame preoperatorio richiesto eccetto, udite udite, un tampone 2 giorni prima del ricovero.

Anche li’ dunque la storia è la stessa per quanto riguarda il Covid, anche adesso che sono passati 3 anni.

Ma quello che più ha mi ha colpito è che il medico a tal proposito ha detto alla mamma: “signora, se vuole faccia anche quello antigenico rapido. Sa, noi abbiamo purtroppo bisogno di riportare in cartella un test negativo”. Il medico, anche lui, dunque non ci crede affatto!

Ma allora io mi chiedo: perché neanche in Francia non si alza alcuna voce da parte dei medici che lavorano sul campo per far cessare questa pratica inutile, costosa e dannosa per l’organizzazione ospedaliera (la mia operazione ad esempio, a gennaio, fu rinviata di 15 giorni perché ero risultato positivo al tampone PCR e i medici del reparto mi confessarono che per questo motivo avevano dovuto ritardare di mesi interventi urgenti per asportazione di tumori importanti)?

Perchè noi medici, almeno quelli che cosi’ si possono definire ancora oggi, non ci facciamo sentire?

E allora, ricordando Sciascia e scartando le prime due che chiaramente non si confanno, in quale categoria rientriamo, oggi, noi medici: ominicchi o quaquaraquà?



sabato 25 febbraio 2023

Vignetta

La vignetta, terribile e stupenda, di Beppe Mora su il Fatto Quotidiano di oggi.

Io non ho riso, ho ricevuto piuttosto un pugno allo stomaco, ma la propongo a tutti voi nella speranza che anche voi proviate la stessa emozione, fondamentale e necessaria oggi, nel momento in cui ci stiamo incamminando verso una strada senza ritorno



venerdì 24 febbraio 2023

L'evidenza dei dati.

Ma io mi chiedo: come si fa a continuare a spingere per la quarta/quinta dose di vaccino quando i dati ci raccontano situazioni come queste?

E sono dati cosi' evidenti che non ammettono alcun dubbio a riguardo: i vaccinati con 4 dosi, nel periodo giugno-dicembre 2022 (quello in cui la variante delta non c'era più)  sono quelli più a rischio di ricovero e morte. Ed è un rischio di gran lunga superiore agli altri, specialmente ai non vaccinati che di rischio ne hanno veramente poco.

Questa la tabella che riguarda lo stato australiano del Nuovo Galles del Sud (quello di Sidney) e sono dati ufficiali provenienti dal Ministero della Salute.

La vogliamo smettere una buona volta di dire fesserie e pensare finalmente alla salute dei cittadini?





giovedì 23 febbraio 2023

Il futuro: ChatGPT!

Il mutamento e l'evoluzione verso un mondo distopico, molto simile a quello narrato dai romanzi di Orwell, era già in atto da tempo, ma l'accelerazione impressa dalla pandemia ha qualcosa di incredibile.

Per quanto riguarda il mio campo, quello medico, abbiamo assistito ad una dequalificazione del personale sanitario che, se da una parte è stato celebrato come eroico, dall'altra, molto più sostanziale, è stato obbligato a protocolli ed algoritmi che inizialmente hanno impedito che potesse "curare" (tachipirina e vigile attesa) e successivamente è stato obbligato a somministrare e a somministrarsi il vaccino salvifico, senza che alcun dubbio o almeno nessuna valutazione basata sul paziente (sano in questo caso) fosse permessa.

Anche se i mezzi utilizzati sono stati feroci (sospensione dal lavoro e radiazione dall'albo) io credo che comunque ci sia anche una enorme responsabilità dei miei colleghi per cio' che è successo. Hanno abdicato consapevolmente e colpevolmente al loro ruolo! Per carità di patria evito di pensare che tutto cio' sia causato anche da ignoranza e impreparazione di una significativa maggioranza di noi.

Il risultato, comunque, è che oggi noi medici serviamo a ben poco, siamo diventati semplici esecutori di cio' che viene deciso in "altre sedi" e comunicatoci con protocolli che sono da considerare diktat piuttosto che indicazioni delle modalità migliori per curare i pazienti.

E le "altre sedi" hanno scopi e progetti per i quali la "salute" è sicuramente all'ultimo posto.

E dunque, in questa realtà distopica prossima futura, potremo tranquillamente essere sostituiti e già si comincia a valutare in quale modo farlo.

Significativo questo articolo che valuta le performances di ChatGPT riguardo USMLE (l'esame di abilitazione alla professione medica negli USA);

Le conclusioni:

Abbiamo valutato le prestazioni di un modello linguistico di grandi dimensioni chiamato ChatGPT nell'esame di abilitazione alla professione medica negli Stati Uniti (USMLE), che consiste in tre esami: Step 1, Step 2CK e Step 3. ChatGPT ha ottenuto risultati pari o vicini alla soglia di superamento per tutti e tre gli esami senza alcun addestramento o rinforzo specializzato. Inoltre, ChatGPT ha dimostrato un alto livello di concordanza e di intuizione nelle sue interpretazioni. Questi risultati suggeriscono che i modelli linguistici di grandi dimensioni possono avere il potenziale per aiutare la formazione medica e, potenzialmente, il processo decisionale clinico.

Auguri dunque ai miei futuri colleghi, che saranno sempre celebrati come eroi anche se non serviranno più a nulla!

 



mercoledì 22 febbraio 2023

Da leggere! Assolutamente!

 


Consiglio caldamente la lettura di questo articolo del New York Times al quale non c'è bisogno di aggiungere alcun commento.

Solo l'amara constatazione di quanto, con tutti i suoi limiti, sia comunque diversa la libertà e la indipendenza della stampa negli altri paesi.

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L'analisi più rigorosa e completa degli studi scientifici condotti sull'efficacia delle mascherine per ridurre la diffusione delle malattie respiratorie - tra cui la Covid-19 - è stata pubblicata alla fine del mese scorso. Le sue conclusioni, ha detto Tom Jefferson, epidemiologo di Oxford che ne è l'autore principale, sono state inequivocabili.

"Non ci sono prove che le maschere facciano la differenza", ha dichiarato alla giornalista Maryanne Demasi. "Punto e basta".

Ma, aspettate, fermi tutti. E le maschere N-95, rispetto a quelle chirurgiche o di stoffa di qualità inferiore?

"Non fa alcuna differenza, nessuna", ha detto Jefferson.

E gli studi che hanno inizialmente convinto i politici a imporre l'obbligo delle mascherine?

"Sono stati convinti da studi non randomizzati, studi osservazionali imperfetti".

E l'utilità delle maschere in combinazione con altre misure preventive, come l'igiene delle mani, la distanza fisica o la filtrazione dell'aria?


"Non ci sono prove che molte di queste cose facciano la differenza".

Queste osservazioni non provengono da un luogo qualsiasi. Jefferson e 11 colleghi hanno condotto lo studio per conto della Cochrane, un'organizzazione britannica senza scopo di lucro che è ampiamente considerata il gold standard per le sue revisioni di dati sanitari. Le conclusioni si basano su 78 studi randomizzati e controllati, sei dei quali condotti durante la pandemia Covid, per un totale di 610.872 partecipanti in diversi Paesi. E ricalcano ciò che è stato ampiamente osservato negli Stati Uniti: Nessuno studio - o studio di studi - è mai perfetto. La scienza non è mai assolutamente definita. Inoltre, l'analisi non dimostra che le mascherine adeguate, indossate correttamente, non abbiano alcun beneficio a livello individuale. Le persone possono avere buone ragioni personali per indossare le mascherine e possono avere la disciplina per indossarle con costanza. Le loro scelte sono autonome.

Ma quando si tratta dei benefici della mascheratura a livello di popolazione, il verdetto è chiaro: Le mascherine obbligatorie sono state un fallimento. Gli scettici che sono stati furiosamente derisi come pazzi e occasionalmente censurati come "disinformatori" per essersi opposti all'obbligo avevano ragione. Gli esperti e gli opinionisti mainstream che hanno sostenuto l'obbligo avevano torto. In un mondo migliore, sarebbe opportuno che quest'ultimo gruppo riconoscesse il proprio errore, con i suoi considerevoli costi fisici, psicologici, pedagogici e politici.

Non contateci. Durante la testimonianza al Congresso di questo mese, Rochelle Walensky, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention, ha messo in dubbio il fatto che l'analisi Cochrane si basi su un piccolo numero di studi randomizzati e controllati specifici per il Covid e ha insistito sul fatto che le linee guida della sua agenzia sul mascheramento nelle scuole non cambieranno. Se mai si chiedesse perché il rispetto per il C.D.C. continua a diminuire, potrebbe guardare a se stessa, dimettersi e lasciare a qualcun altro il compito di riorganizzare la sua agenzia.

Anche questo probabilmente non accadrà: Non viviamo più in una cultura in cui le dimissioni sono considerate la via più onorevole per i funzionari pubblici che falliscono nel loro lavoro.

Ma i costi sono più profondi. Quando le persone dicono di "fidarsi della scienza", presumibilmente intendono dire che la scienza è razionale, empirica, rigorosa, ricettiva alle nuove informazioni, sensibile alle preoccupazioni e ai rischi concorrenti. Inoltre: umile, trasparente, aperta alle critiche, onesta su ciò che non sa, disposta ad ammettere gli errori.

L'adesione sempre più insensata del C.D.C. alle sue linee guida per il mascheramento non è nulla di tutto ciò. Non sta semplicemente minando la fiducia necessaria per operare come istituzione pubblica efficace. Si sta trasformando in un complice inconsapevole dei veri nemici della ragione e della scienza - i teorici della cospirazione e i venditori di cure ciarlatane - rappresentando così male i valori e le pratiche che la scienza dovrebbe esemplificare.

Inoltre, tradisce la mentalità tecnocratica che ha la sgradevole abitudine di dare per scontato che non ci sia mai nulla di sbagliato nei piani ben congegnati della burocrazia - a patto che nessuno la intralci, che nessuno abbia un punto di vista dissenziente, che tutti facciano esattamente ciò che chiede, e per tutto il tempo richiesto dall'ufficialità. Questa è la mentalità che una volta credeva che la Cina fornisse un modello di grande successo per la risposta alle pandemie.

Tuttavia, non c'è mai stata la certezza che l'obbligo di indossare le mascherine negli Stati Uniti potesse avvicinarsi al 100% di osservanza, né che le persone avrebbero indossato o potuto indossare le mascherine in modo da ridurre significativamente la trasmissione. Il motivo è in parte legato alle abitudini e alla cultura americana, in parte ai limiti costituzionali del potere governativo, in parte alla natura umana, in parte a necessità sociali ed economiche concorrenti, in parte all'evoluzione del virus stesso.

Ma qualunque sia la ragione, i mandati per le mascherine sono stati un'impresa folle fin dall'inizio. Possono aver creato un falso senso di sicurezza - e quindi il permesso di riprendere una vita semi-normale. Ma non hanno fatto quasi nulla per migliorare la sicurezza stessa. Il rapporto Cochrane dovrebbe essere il chiodo finale di questa particolare bara.

C'è un'ultima lezione. L'ultima giustificazione per le mascherine è che, anche se si rivelassero inefficaci, nei primi giorni della pandemia sembravano un modo relativamente economico e intuitivamente efficace di fare qualcosa contro il virus. Ma "fare qualcosa" non è scienza, e non avrebbe dovuto essere una politica pubblica. E le persone che hanno avuto il coraggio di dirlo meritavano di essere ascoltate, non trattate con disprezzo. Forse non otterranno mai le scuse che meritano, ma la rivendicazione dovrebbe essere sufficiente.

 

martedì 21 febbraio 2023

Tutto è sempre più chiaro!

 


 Qualcuno si chiede perchè, nonostante oggi il coronavirus sia da considerare un virus del tutto simile a quello influenzale, si continui a parlare di varianti, ricoveri e decessi.

Una risposta ovvia è l'interesse economico che i produttori di vaccini hanno a che si continui in questa narrazione, ma non dobbiamo tralasciare gli altri enormi interessi di coloro che rappresentano la parte diagnostica della faccenda.

A tal proposito illuminante questo articolo di Yahoo Finance dal titolo Le dimensioni del mercato della diagnostica COVID-19 sono stimate in 45,8 miliardi di dollari entro il 2031: Transparency Market Research, Inc.

Notare il richiamo allo sviluppo della telemedicina (mai più un medico che vada a visitare a domicilio il paziente nel prossimo futuro) e dunque la necessità di test casalinghi.

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Il mercato della diagnostica COVID-19 è stato valutato a 79,8 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungerà oltre 45,8 miliardi di dollari entro la fine del 2031. L'aumento del numero di casi di COVID-19 dovrebbe alimentare lo sviluppo del mercato nei prossimi anni. L'uso della telemedicina e del monitoraggio a distanza è destinato ad aumentare durante la pandemia, il che probabilmente spingerà la domanda di test diagnostici a domicilio.

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La pandemia di COVID-19 ha portato a un aumento significativo della domanda di test diagnostici per rilevare il virus. Ciò ha creato notevoli opportunità per le aziende che sviluppano e producono questi test. Si prevede che il mercato sarà guidato dall'aumento del numero di casi di COVID-19 e dallo sviluppo di nuove tecnologie diagnostiche.

Mercato globale della diagnostica della COVID-19: Fattori di crescita


Durante la pandemia di COVID-19, la diagnostica point-of-care è diventata uno dei principali catalizzatori del progresso della diagnostica molecolare. Le principali aziende diagnostiche hanno abbracciato tecnologie all'avanguardia con attività creative per fornire prodotti in grado di accelerare e migliorare i test. Le aziende sono state in grado di introdurre nuovi test diagnostici COVID-19 grazie a collaborazioni e partnership, il che dovrebbe spingere le dimensioni del mercato globale della diagnostica COVID-19.
Il test di amplificazione isotermica mediata da loop di trascrizione inversa (RT-LAMP) è un test rapido di nuova generazione sviluppato negli ultimi anni. Si tratta di un test di amplificazione isotermica degli acidi nucleici in un'unica fase, in grado di rilevare il virus in meno di un'ora. È altamente sensibile e specifico e può essere eseguito presso i punti di assistenza. Questi progressi nelle tecnologie di analisi rapida potrebbero contribuire ad aumentare la capacità di analisi e a migliorare la velocità e l'efficienza della diagnosi del COVID-19, contribuendo a controllare la diffusione del virus.

Mercato globale della diagnostica COVID-19: Paesaggio regionale

Gli Stati Uniti sono il mercato principale per la diagnostica COVID-19 in Nord America. Il Paese dispone di un gran numero di centri e laboratori diagnostici e il governo sta investendo in modo significativo nei test diagnostici COVID-19 per contribuire a controllare la diffusione del virus. Gli Stati Uniti hanno uno dei tassi più alti di test COVID-19 al mondo, il che ha portato a un aumento significativo della domanda di test diagnostici. Inoltre, il Paese dispone di un sistema sanitario ampio e consolidato, che ha contribuito ad aumentare l'adozione dei test diagnostici.

https://finance.yahoo.com/news/covid-19-diagnostics-market-size-143700484.html 

lunedì 20 febbraio 2023

In fondo quando vogliono essere onesti riescono a esserlo

Nel post di ieri avevo riportato un articolo di Die Welt che denunciava le gravi irregolarità riscontrate nel gruppo di sperimentazione argentino del vaccino anticovid, di cui Pfizer era a conoscenza ma che ha deciso di nascondere.

Oggi invece questo articolo ci informa che Pfizer ha deciso di interrompere una percentuale significativa di partecipanti negli Stati Uniti che erano stati arruolati nello studio clinico di Fase III del vaccino contro la malattia di Lyme a seguito di violazioni delle buone pratiche in alcuni siti di sperimentazione clinica gestiti da una terza parte.

Quando vogliono comportarsi onestamente dunque riescono a farlo, anche se io, che forse sono troppo sospettoso, penso che cio' sia dovuto al fatto che il mercato per il vaccino contro la malattia di Lyme sarà almeno 100000 volte più piccolo di quello per il Covid.

Incidentalmente faccio anche notare che l'articolo ci dice anche che la richiesta di autorizzazione all'immissione in commercio ci sarà nel 2025.

Dunque in questo caso la fase 3 dei trials durerà 3-4 anni.

Ma non vi meravigliate, è la durata normale di qualsiasi sperimentazione, solo il vaccino anticovid ha rappresentato l'eccezione: dopo un anno aveva già l'approvazione definitiva con i trials di fase 3 durati tre-quattro mesi.

 

Le azioni del produttore francese di vaccini speciali Valneva (Nasdaq: VALN) hanno chiuso in ribasso dell'8% a 5,86 euro venerdì, in seguito all'annuncio che il gigante statunitense Pfizer (NYSE: PFE), in qualità di sponsor dello studio, ha deciso di interrompere una percentuale significativa di partecipanti negli Stati Uniti che erano stati arruolati nello studio clinico di Fase III Vaccine Against Lyme for Outdoor Recreationists (VALOR) (NCT05477524) su VLA15.
La decisione non è legata ad alcun problema di sicurezza, ma piuttosto "è stata interrotta a seguito di violazioni delle buone pratiche in alcuni siti di sperimentazione clinica gestiti da una terza parte", ha dichiarato Pfizer.
Lo studio clinico rimane in corso in altri siti non gestiti da terzi e Pfizer continua ad arruolare nuovi partecipanti in questi siti.
I partecipanti sono in corso di notifica e Pfizer ha anche informato gli Stati Uniti, le altre agenzie regolatorie e l'Institutional Review Board indipendente per questo studio.
Nel frattempo, le aziende intendono collaborare con le autorità regolatorie e, come annunciato in precedenza, puntano a presentare potenzialmente una richiesta di licenza biologica (BLA) alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e una richiesta di autorizzazione all'immissione in commercio (MAA) all'Agenzia europea per i medicinali (EMA) nel 2025, in attesa del completamento con successo degli studi di Fase 3 e previo accordo di queste agenzie regolatorie sulle modifiche proposte al piano di sperimentazione clinica.
Lo studio sta esaminando l'efficacia, la sicurezza e l'immunogenicità di un candidato vaccino sperimentale contro la malattia di Lyme, il VLA15. Questi partecipanti allo studio, che rappresentano circa la metà dei partecipanti totali reclutati nello studio, sono stati interrotti a seguito di violazioni della Buona Pratica Clinica (GCP) in alcuni siti di sperimentazione clinica gestiti da un operatore terzo.

https://www.thepharmaletter.com/article/pfizer-and-valneva-discontinue-large-part-of-lyme-disease-trial



domenica 19 febbraio 2023

Giornalismo d'inchiesta

 


E' un sollievo constatare che in Europa il giornalismo d'inchiesta esiste ancora e che i quotidiani, anche quelli più diffusi, non sono succubi del potere politico a differenza di quello che vediamo in Italia.

Ovviamente tutto cio' fa aumentare ancora di più l'indignazione per l'amoralità della corrotta informazione del nostro paese. 

Mi riferisco a questo articolo di Die Welt, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, dal titolo: 

Le numerose incongruenze nello studio di approvazione di Pfizer

Un articolo investigativo veramente interessante e avvincente

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L'approvazione del vaccino a mRNA da parte di Biontech/Pfizer potrebbe essersi basata su una documentazione non corretta. I dubbi sui dati dello studio cardine di fase 3 sono sempre più numerosi. Pfizer evita le accuse e si rifiuta di rivederle.
Quando il paziente con il numero 12312982 è diventato di dominio pubblico, i dirigenti dell'azienda farmaceutica statunitense Pfizer hanno sospettato che le cose potessero diventare molto scomode. Il paziente numero 12312982 è stato ricoverato in ospedale con gravi sintomi nel settembre 2020, durante la fase finale di sperimentazione per l'approvazione del vaccino a mRNA. Il paziente ha poi aperto il paracadute, uscendo dalla procedura di test. Il numero 12312982 si chiama Augusto Roux. È un avvocato, ha 36 anni e vive a Buenos Aires. Con quasi 6.000 dei 43.548 soggetti di tutto il mondo, la metropoli è stata di gran lunga la sede più importante per la terza e decisiva fase di test del vaccino Biontech/Pfizer. Ma a Buenos Aires le cose non sono andate come dovevano, e non solo nel caso Roux. Ci sono state irregolarità significative con gravi conseguenze. Esse mettono ora in una luce diversa l'intero studio sull'efficacia e sugli effetti collaterali del vaccino Biontech/Pfizer.
Roux ricevette la prima dose di prova del vaccino a base di mRNA nell'agosto 2020 presso l'ospedale militare, il centro di studio di Pfizer a Buenos Aires. Il braccio di Roux iniziò a far male e a gonfiarsi. In seguito arrivarono la nausea e la difficoltà a deglutire, Roux si sentiva in preda ai postumi della sbornia. Nei giorni successivi il suo senso dell'olfatto cambiò, le sue feci divennero bianche e l'urina scura. Due giorni dopo la vaccinazione, Roux contattò i medici che lo avevano sottoposto al test, i quali annotarono nel protocollo che il WELT possiede: "Effetto indesiderato di tossicità di livello 1".
Tre settimane dopo, il candidato al test Roux ricevette la seconda dose. Rimase in osservazione per 40 minuti, poi lasciò l'ospedale sentendosi bene. Durante il tragitto verso casa si senti' mele e in seguito ebbe respiro affannoso, dolore al petto, nausea e febbre. L'urina divento' nera come la cola e svenne. Tre giorni dopo, Roux si trovava all'Ospedale Alemán, dove diversi test PCR per Covid risultarono negativi. Il medico senior Gisela di Stilio annotò nel rapporto di dimissione, che è a disposizione di WELT: "Reazione avversa al vaccino contro il coronavirus (alta probabilità)". La tomografia computerizzata aveva fornito immagini di liquido nel cuore di Roux. Un versamento pericardico.
Nei mesi successivi, Roux perse 14 chili, ebbe problemi al fegato e il suo cuore a volte batteva in modo irregolare. Il suo fegato fù esaminato per sospetta epatite tossica. In seguito si è scoperto che soffre di un difetto genetico che potrebbe renderlo sensibile alle vaccinazioni. Il medico americano Gemma Torrell, che conosce le cartelle cliniche di Roux e lo ha interrogato a lungo nella primavera del 2021, ha osservato: La diagnosi dei sintomi dopo la seconda vaccinazione è molto probabile che sia "pericardite", infiammazione del cuore. Tutto ciò corrisponde esattamente a un quadro clinico che anche l'Istituto PaulEhrlich ha inserito nella sua lista di "rari effetti collaterali" dei vaccini a base di mRNA.
Il caso di Roux ha preso una piega sorprendente quando la procura ha imposto a  Fernando Polack, direttore dello studio a Buenos Aires e autore principale dello studio pivotale globale di fase 3, l'accesso al suo fascicolo. Vi trovò cose sorprendenti. La sua storia, si potrebbe pensare, dovrebbe comparire nei documenti dello studio pivotale di Pfizer, ma non è così. I documenti dell'azienda farmaceutica affermano che Roux ha informato il team di ricerca di essere stato ricoverato in ospedale con polmonite su entrambi i lati, dopo il rapporto iniziale, che è stato classificato come "evento avverso di livello di tossicità 1". Questo potrebbe non avere nulla a che fare con il vaccino, prosegue il dossier, ma probabilmente si tratta di un'infezione da Covid. Non si dice che Roux era risultato negativo al coronavirus in diversi test PCR.
Roux scoprì altre cose su di sé che non conosceva: Il 23 settembre, il direttore dello studio Polack ha notato che ha avuto un "forte attacco d'ansia". Roux soffre di ansia (che non è causata dal vaccino).
La reinterpretazione di Roux da vittima del vaccino a paziente con Covid e con problemi psichici solleva delle domande. La sua storia medica non è menzionata nello studio di approvazione del dicembre 2020 e il suo caso non compare nemmeno nelle valutazioni successive. In un riepilogo di tutti i dati dello studio per la Food and Drug Administration statunitense all'11 agosto 2021, è stato registrato un solo caso di pericardite tra i soggetti vaccinati. Si tratta di un uomo di età superiore ai 55 anni. Augusto Roux non viene menzionato. È stato registrato come caso Covid e quindi come persona non vaccinata?
Quasi contemporaneamente al caso Roux, deve essersi verificato un incidente nel centro di sperimentazione di Buenos Aires. In un colpo solo, la direzione del test ha detto addio a 53 soggetti il 31 agosto 2020. I candidati al test sono stati "sbloccati", ovvero sono stati informati del loro stato vaccinale, un processo che il protocollo di studio Pfizer prevede espressamente solo "in caso di emergenza". Ma nello studio di approvazione non c'è nulla al riguardo. Nei documenti di protocollo a disposizione del WELT, che in realtà non sono destinati al pubblico, i responsabili si perdono in contraddizioni. "In tre documenti diversi si trovano tre spiegazioni diverse per l'esclusione dei 53 soggetti", denuncia David Healy, professore di psichiatria ed esperto di farmacologia, nonché responsabile della rete "Data BasedMedicine" e dell'aiuto alle vittime React-19 negli USA. "Un documento riporta che tutti i partecipanti hanno ricevuto la dose standard al momento giusto, un secondo afferma che c'è stato un errore nella dose per tutti, e il terzo menziona irregolarità per tutti, ma non dice quali". I partecipanti sono stati esclusi perché avevano riportato gravi effetti collaterali?
Un totale di 302 volontari del gruppo vaccino sono stati eliminati dallo studio dopo la seconda vaccinazione e quindi non sono stati inclusi nella valutazione. 200 di loro provenivano da Buenos Aires. I risultati spiacevoli sono stati soppressi in questo caso? A quanto pare, anche l'autorità sanitaria argentina ANMAT aveva notato che le cose non andavano come avrebbero dovuto nell'ospedale militare: i suoi ispettori si sono fermati due volte per controllare. Questo non è avvenuto in nessun altro luogo di studio al mondo.
È strano anche il destino di un partecipante al test che non è sopravvissuto alla procedura. L'uomo era un soggetto del gruppo placebo, è arrivato all'ospedale Aleman poco dopo l'inizio dello studio con un attacco di cuore ed è morto. Ma il decesso è stato tenuto nascosto agli ispettori dell'ANMAT. Anche il protocollo dell'autorità sanitaria, che è a disposizione di WELT, afferma espressamente che non ci sono stati decessi, né nel gruppo del vaccino né in quello del placebo. Solo nello studio di approvazione la persona morta ricompare improvvisamente con l'ID 12313972. "Polack ha ovviamente tenuto nascosto questo morto alle autorità sanitarie", sospetta Roux. Ma che motivo c'era di nascondere una persona morta se presumibilmente non aveva ricevuto il vaccino?
Alla fine, quello che è successo a Buenos Aires è stato sufficiente per lo stimato neurologo argentino Ruben Horecio Manci. L'esperto di test clinici scrisse una lettera di fuoco al Ministro della Sanità argentino il 15 aprile 2021. Nell'ottobre 2022, il Parlamento ha istituito una commissione d'inchiesta, che finora non ha fornito alcuna risposta. Si tratta, tra l'altro, di queste domande: Quanti effetti collaterali gravi, quanti decessi ci sono stati realmente? Cosa è successo il giorno in cui 53 soggetti hanno abbandonato lo studio?
Dovrebbero essere esaminate anche le trattative tra Pfizer e il governo argentino per la fornitura del vaccino al Paese. Secondo il contratto, il produttore non volle garantire nulla con il suo vaccino. I funzionari governativi avrebbero dovuto firmare un'esenzione di responsabilità anche per la negligenza di Pfizer e per "frode o malafede da parte di Pfizer stessa". Queste clausole, considerate insolite anche dagli esperti, hanno fatto sì che l'Argentina si affidasse interamente al vaccino russo Sputnik fino alla primavera del 2021.
Al di là del caso Augusto e di quanto accaduto a Buenos Aires, David Healy ha altri interrogativi sullo studio cardine. Si interroga su un totale di 21 decessi nel gruppo vaccinale, che si dice siano "non dovuti al vaccino". In almeno due di questi decessi, le cose potrebbero non essere andate proprio come presentate nello studio. WELT dispone di documenti secondo i quali il paziente n. 11621327 è stato trovato morto nel suo appartamento tre giorni dopo la seconda dose, apparentemente per un ictus. Il paziente n.11521497 è morto 20 giorni dopo la dopo la vaccinazione, con diagnosi di arresto cardiaco. Secondo lo stato attuale della scienza, questi due casi sarebbero da attribuire alla vaccinazione", afferma la specialista farmaceutica berlinese Susanne Wagner, "tanto più che l'autorità sanitaria statunitense CDC sta attualmente indagando sugli ictus in persone vaccinate ed è noto che la vaccinazione non è stata eseguita in modo corretto".
Il medico danese Peter Gøetzsche, ex professore di studi clinici all'Università di Copenaghen, ha dichiarato con tristezza in un'intervista a WELT che "gli studi di approvazione dei produttori sono inaffidabili, anche se appaiono in rinomate riviste scientifiche". In generale, osserva "frodi e soppressione della pubblicazione dei danni negli studi clinici". Gøetzsche considera tipica la pubblicazione di Biontech/Pfizer su "Sicurezza, immunogenicità ed efficacia del vaccino Covid-19BNT162b2 negli adolescenti". In essa gli autori, tra cui il fondatore di Biontech Uğur Şahin, concludono, tra l'altro, che il vaccino a base di mRNA "mostra un profilo di sicurezza favorevole" nei ragazzi tra i 12 e i 15 anni e che non si sono verificati "eventi gravi correlati al vaccino" tra i partecipanti. Nelle appendici alla fine, alla voce "eventi gravi" c'è un numero 4. Di questi, 0 sono correlati al vaccino. Uno dei quattro è Maddie De Garay, 13 anni. La ragazza ha sofferto di un grave disturbo neurologico dopo la seconda iniezione. Da allora non è più in grado di alzarsi da sola dalla sedia a rotelle. Viene alimentata attraverso un sondino nasogastrico.

WELT ha chiesto a Pfizer di commentare i casi di Augusto Roux, Maddie de Garay, gli eventi di Buenos Aires e il ruolo di Fernando Polack. La risposta è arrivata prontamente: "Le autorità regolatorie di tutto il mondo hanno approvato il nostro vaccino COVID-19. Queste approvazioni si basano su una valutazione solida e indipendente della qualità, della sicurezza e dell'efficacia dei dati scientifici, compreso lo studio clinico di Fase 3".
Ma c'è stato il tempo per una valutazione così solida da parte delle autorità? Le e-mail dell'EMA, che sono a disposizione di WELT, mostrano che la FDA, la MHRA britannica e la stessa EMA avevano già concordato la data di approvazione prima ancora di poter dare un'occhiata ai documenti di Pfizer. Il tempo stringeva, il virus corona causava sofferenza e terrore. Sembra che all'epoca non ci fosse tempo per controlli meticolosi.
WELT ha chiesto chiarimenti anche al responsabile dello studio di approvazione di Pfizer, Fernando Polack. Anche Polack ha preferito tacere.

https://www.welt.de/politik/deutschland/plus243820767/Corona-Impfstoff-Die-vielen-Ungereimtheiten-bei-der-Pfizer-Zulassungsstudie.html



sabato 18 febbraio 2023

Riflessione sulla letteratura scientifica

 


Io ricevo gli aggiornamenti riguardo l’uscita di nuovi articoli scientifici da parte di molti siti e riviste mediche alle quali sono associato (Medscape, Practice Update, BMJ, Quotidiano Sanità, DottNet, ecc. ecc.).

Il numero di nuovi articoli che hanno come oggetto i vaccini anticovid e che mi vengono segnalati è enorme.

Un numero che non ho mai riscontrato nella mia ultraquarantennale carriera medica e che mi suscita più di un sospetto.

Infatti la particolarità che accomuna tutta la enorme mole di questi articoli è la conclusione, sempre la stessa, che i vaccini sono sicuri, utili e privi di effetti collaterali.

Prima del Covid la letteratura scientifica non funzionava cosi’.

L’approvazione da parte degli enti regolatori di un farmaco o di un vaccino non ha mai necessitato di un’azione di supporto successiva cosi’ “violenta” di articoli “scientifici” la cui caratteristica oggi é spesso quella di elencare effetti collaterali riscontrati, talvolta anche definiti seri, per poi concludere che i vaccini sono comunque consigliabili a tutti, anche ai lattanti di 6 mesi. Oppure riportare statistiche nelle quali i vaccinati per alcune fasce di età finiscono in ospedale più spesso dei non vaccinati e concludersi poi con il medesimo invito. Per non parlare poi delle miocarditi, sempre gravissime quelle provocate dalla malattia, banali e senza conseguenza alcuna, quelle provocate dal vaccino.

Nell’epoca precovid venivano piuttosto pubblicati quegli articoli, pochi, che rispetto a farmaci e vaccini approvati, evidenziavano delle negatività e tutto cio’ portava a una discussione seria sui quei prodotti.

Ma, in un tempo ormai remoto, l’ approvazione alla messa in commercio da parte di FDA e CDC rappresentava di per sé la garanzia di seri studi di sperimentazione e sicurezza e gli "scienziati" non avevano bisogno di ribadirla quotidianamente.

Perchè oggi c’è invece bisogno di un cannoneggiamento continuo e intensissimo della classe medica e dell’opinione pubblica per tentare di evitare qualsiasi perplessità possa sorgere sull’uso dei vaccini?

Non vi fa venire qualche dubbio?



venerdì 17 febbraio 2023

Non sarà facile arrivare alla verità!

 

Un articolo di oggi sul Fatto Quotidiano che non necessita di alcun commento da parte mia, ma che rappresenta l'ulteriore riprova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sarà difficile giungere alla verità considerata la complicità della maggior parte delle forze politiche nel più grande imbroglio della storia dell'umanità: l'utilizzo del coronavirus per sperimentare mezzi di controllo della popolazione un tempo impensabili e facendo nel contempo affari e conseguenti profitti mai visti prima. 

                                                           ________________________

La presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, e la Conferenza dei capigruppo hanno liquidato i loro colleghi della Commissione Covid che cercano di far luce sulle trattative segrete fra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il numero uno di Pfizer, Albert Bourla. È l’oscura vicenda degli sms scambiati tra i due in vista del terzo contratto sui vaccini anti-Covid del maggio 2021, il più oneroso degli undici sottoscritti dall’Ue, quello da 900 milioni di dosi a cui dobbiamo decine di milioni dosi in eccesso nell’Unione. Ieri Metsola e la maggioranza dei capigruppo hanno respinto la proposta della Commissione Covid, guidata dalla socialista belga Kathleen van Brempt, di eliminare i rappresentanti di Pfizer dal registro dei lobbisti ammessi all’ Europarlamento; una sanzione simbolica per il rifiuto di Bourla di rispondere personalmente agli eurodeputati dopo aver incassato miliardi di euro, analoga a quella inflitta in passato alla multinazionale dei pesticidi Monsanto. L’Ufficio di presidenza ha anche disinnescato la richiesta della Commissione Covid di sentire Ursula von der Leyen sugli sms e su quella trattativa condotta in assenza degli esperti nazionali, che secondo regolamento dovevano partecipare alle scelte su quante dosi acquistare e da quali aziende: la presidente dell’esecutivo Ue risponderà solo ai capigruppo e a porte chiuse. “Sono decisioni estremamente gravi e riflettono la separatezza dei potenti – ha protestato Michèle Rivasi, eurodeputata verde francese del Comitato Covid –. È deplorevole. Le istituzioni europee potranno riconquistare la fiducia dei cittadini nelle nostre istituzioni solo grazie al loro diritto di ottenere risposte attraverso la trasparenza e l’accesso ai documenti”. Anche la Lega chiede “trasparenza ”. Sulla vicenda degli sms scambiati con Bourla e rimasti segreti, Von der Leyen è stata già censurata dalla Mediatrice e dalla Corte dei Conti dell’Ue, i Verdi si sono rivolti alla Corte di giustizia, indaga la Procura Ue e il New York Times, primo giornale a sollevare il caso, ha chiesto a un tribunale belga di ordinare la pubblicazione dei messaggi. A breve, peraltro, la Commissaria Ue alla Sanità, Stella Kiriakides, dovrà rispondere a Rivasi sui vaccini in eccesso. Pfizer ha respinto la proposta della Commissione di ridurre i quantitativi in consegna, anche in cambio di un aumento del prezzo già elevato di quasi 20 euro a dose.


giovedì 16 febbraio 2023

E' successo un mese fa.

 


 

Il messaggio che oggi viene veicolato da TV, influencer, tiktok, è che la “fluidità di genere” é di moda e che quelli che la testimoniano personalmente sono “fighi”.

Circa un mese fa Sarantis Thanopulos, presidente della SPI (Società Psicoanalitica Italiana), in una lettera aperta  https://www.spiweb.it/la-cura/disforia-di-genere-il-comunicato-del-presidente-s-thanopulos-12-01-23/ indirizzata al presidente del consiglio, manifesto’ la sua preoccupazione per la pratica “medica”, in forte aumento negli ultimi tempi, di somministrare farmaci che bloccano lo sviluppo puberale a ragazzini/e di 11-12 anni. Le sue perplessità riguardavano sia la diagnosi di “disforia di genere” basata unicamente sulle affermazioni dei soggetti interessati, sia il fatto che il blocco della pubertà era in contraddizione con il fatto che lo sviluppo puberale è un fattore centrale e indispensabile del processo di definizione.

Thanopulos concludeva cosi’ la lettera: è importante avviare sulla questione dei ragazzi con problematiche di genere una rigorosa discussione scientifica a cui la Società Psicoanalitica Italiana darà il suo contributo volentieri.

A me, che come pediatra aggiungo anche i rischi che i farmaci utilizzati per il blocco puberale, di cui si conoscono già gli effetti dannosi sullo sviluppo osseo, potrebbero comportare anche per altri apparati, sembra una posizione ragionevole e intelligente.

Quello che un mese fa mi colpi’ fu la reazione, immediata, scomposta e virulenta, della “Coalizione dei volenterosi” (Società Italiana di Genere Identità e Salute (SIGIS), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS), Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG).

Una loro lettera  (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwiZx-3QqZn9AhUwTqQEHZqMCZEQFnoECA8QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.quotidianosanita.it%2Fallegati%2Fallegato1674208083.pdf&usg=AOvVaw0dgTicKiZChm0sNQ7bV5vO ) indirizzata anch'essa al presidente del consiglio che conteneva un attacco durissimo a Thanopulos e che escludeva qualsiasi possibilità di discussione su un tema tanto importante, ma che evidentemente per questi “scienziati” non meritava neanche l’ombra del dubbio. Un dogma insomma, come già ne abbiamo visti in questi ultimi tre anni.

Comunque perché ricordo un fatto accaduto un mese fa?

Solo per riportare la notizia ( https://www.tempi.it/londra-chiude-tavistock-clinica-sforna-bambini-transgender/ ) che il Ministero della Salute britannico ha chiuso la Tavistock Clinic, il centro dove si praticava questa terapia (5000 bambini solo nel 2021), che spesso veniva iniziata anche dopo solo 2 colloqui con il ragazzino e che ha ricevuto molte denunce da parte di pazienti che successivamente si sono pentiti della scelta fatta.

Evidentemente nelle altre nazioni i dubbi sono ancora permessi!



mercoledì 15 febbraio 2023

La colomba vola via!

Questa vignetta è bellissima! L'unico problema è che non so se ridere o piangere!

E ciò che mi induce più tristezza è la colomba che vola via. Chissà se un giorno potrà mai ritornare!?

L'informazione libera!

 

Questo articolo del Guardian dal titolo: "Il prezzo pagato dalla Gran Bretagna per il lockdown è stato colossale. C'erano alternative?" nella sua prima parte ci racconta la fase recessiva a cui sta andando inevitabilmente incontro l'Inghilterra.

Nella seconda poi ci parla del lockdown e delle sue conseguenze, citando il bellissimo libro di Thomas Fazi "The Covid Consensus". Credo che in Italia, a differenza del Guardian, non ci sarà mai alcun quotidiano che inizierà a interrogarsi sulla validità e i danni provocati dalle strategie governative.

Questa la traduzione della seconda parte:

Nel frattempo, si moltiplicano le prove delle conseguenze a lungo termine della messa in quarantena del Paese durante l'isolamento. All'epoca si temeva che tenere le persone agli arresti domiciliari avrebbe portato a un aumento della solitudine, delle malattie mentali, degli abusi domestici e dell'obesità infantile; a un crescente divario scolastico tra alunni provenienti da famiglie ricche e povere; a un aumento delle liste d'attesa in ospedale e a un incremento dei casi di cancro non diagnosticati. Tutte cose che si sono verificate. Solo il mese scorso, ad esempio, un rapporto della Biblioteca della Camera dei Comuni ha espresso preoccupazione per il fatto che il tasso di assenza da scuola stimato per l'anno accademico in corso è del 7,8% - rispetto al 4,8% del 2019-20.

Le famiglie più agiate in Gran Bretagna - come altrove - sono sopravvissute alla pandemia ragionevolmente bene. Questa parte della popolazione è stata in grado di lavorare da casa e ha effettivamente messo da parte del denaro poiché le sue possibilità di spesa sono state ridotte durante il blocco. Il valore delle loro case è aumentato e sono stati anche i principali beneficiari dell'aumento dei prezzi delle azioni. I super-ricchi hanno beneficiato più di tutti dell'impennata dei prezzi degli asset, trainata dai tassi d'interesse a livelli record e dalla stampa di moneta da parte delle banche centrali. A livello globale, le chiusure hanno portato a un aumento dei miliardari e a un aumento delle persone che vivono in condizioni di estrema povertà.

La risposta è che non c'era altra alternativa se non quella di adottare misure draconiane, al fine di fornire un po' di respiro prima dell'arrivo dei vaccini. Un'unica narrazione secondo la quale i responsabili politici non avevano altra scelta che imporre le chiusure è rimasta in gran parte incontrastata.

Ma come notano Toby Green e Thomas Fazi nel loro libro "The Covid Consensus", l'idea che interi Paesi fossero messi in isolamento era qualcosa di completamente nuovo. Notano che in un rapporto sulla preparazione alle pandemie redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel novembre 2019 non era stata concepita l'idea di quarantene a livello di città o addirittura di Paese. La parola "isolamento" non è stata menzionata nemmeno una volta.

Alla fine di febbraio 2020, l'OMS aveva cambiato idea, osservando che le uniche misure "attualmente dimostrate per interrompere o ridurre al minimo le catene di trasmissione negli esseri umani" erano quelle introdotte in Cina. I politici occidentali hanno accettato di buon grado il consiglio. Solo la Svezia, tra i Paesi sviluppati, ha fatto di testa sua.

Forse l'OMS aveva ragione nel ritenere che il Covid 19 rappresentasse una sfida senza precedenti. Tuttavia, con il passare del tempo, i danni delle chiusure sono stati più difficili da nascondere. Green e Fazi, una coppia di intellettuali di sinistra, esprimono il loro sconcerto per il fatto che la sinistra liberale non abbia sollevato più di un polverone. Come notano, una forma aggressiva di capitalismo autoritario ha fatto sì che i poveri soffrissero ovunque perdite enormi, mentre i ricchi diventassero ovunque immensamente più ricchi.

Il flirt della Gran Bretagna con la recessione e una nuova era di austerità, insieme a una stagnazione economica semipermanente, sono le conseguenze di una risposta politica alla pandemia che è stata di vasta portata e gravità. Dato che il prezzo pagato per il blocco è stato colossale e sta ancora aumentando, è necessario un periodo di profonda riflessione. L'argomentazione secondo cui non c'erano alternative dovrebbe essere esaminata attentamente.

https://www.theguardian.com/business/2023/feb/12/price-britain-paid-lockdown-colossal-alternative-recession-austerity-stagnation 

 

martedì 14 febbraio 2023

Per quanto tempo ancora si potrà nascondere la verità?

 


 

Una delle prime censure che facebook mi ha affibbiato è stata perchè avevo riportato un tweet https://twitter.com/EnricoLetta/status/1553771893978796032 di Enrico Letta nel quale diceva: "I giovani rischiavano poco ma contagiavano come gli altri. Si sono sacrificati per salvare la vita di tanti più fragili." Io avevo replicato che col cavolo si erano sacrificati volontariamente, erano stati piuttosto costretti a una situazione di deprivazione senza alcuna ragione sanitaria e che era giunta l'ora di fare autocritica sulla strategia adottata. Risultato: 30 giorni di blocco.

Oggi su Le Monde appare un articolo dal titolo: Un giovane su cinque presenta problemi di depressione https://www.lemonde.fr/sciences/article/2023/02/14/un-jeune-sur-cinq-presente-des-troubles-depressifs_6161695_1650684.html, un grave problema già riferito da altri, ma sul quale, io credo, bisogna mantenere alta l'attenzione.

 Ne traduco alcuni stralci:

 La crisi sanitaria causata dall'epidemia triennale di Covid-19 ha avuto un forte impatto sulla salute mentale della popolazione. L'aumento del numero di persone affette da disturbi depressivi è "senza precedenti" dal 2017, secondo l'ultimo Bollettino Epidemiologico Settimanale (BEH), pubblicato martedì 14 febbraio da Santé publique France (SPF).

Complessivamente, il 13,3% delle persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni ha sperimentato un episodio depressivo nel corso del 2021, con un aumento del 36% rispetto al 2017. L'aumento è maggiore tra i giovani adulti (18-24 anni), con il 20,8% di questo gruppo di età colpito nel 2021, rispetto all'11,7% di quattro anni prima, con un incremento di quasi l'80%; le giovani donne sono più colpite (26,5%) dei giovani uomini (15,2%).
...................

Questa alta prevalenza nella fascia di età 18-24 anni, un periodo chiave, "è in parte legata alle situazioni di vita - professionali, familiari e finanziarie - che sono indubbiamente diventate più precarie nel contesto della crisi sanitaria", sottolineano gli autori del BEH.

"L'isolamento sociale generato dalla reclusione, l'incertezza sugli studi e sul futuro, la precarietà evidenziata dalla pandemia e probabilmente l'attuale contesto ansiogeno - crisi climatica, guerra, situazione economica - hanno pesato molto sui più giovani", spiega Enguerrand du Roscoät, responsabile dell'unità di salute mentale dell'SPF, coautore dello studio. Anche una storia di disturbi mentali è un fattore di rischio.

....................

Questi dati sono in linea con numerosi studi internazionali e nazionali sullo stato psicologico della popolazione. Ad esempio, i dati della rete Oscour (società francese di medicina d'urgenza) hanno mostrato un aumento delle visite al pronto soccorso per disturbi mentali (episodi depressivi nell'80% dei casi) e/o pensieri suicidi, del 23% nei giovani tra i 18 e i 24 anni e del 58% nei giovani tra gli 11 e i 17 anni nel 2021 rispetto al 2018. Secondo l'SPF, questa tendenza è addirittura aumentata nel 2022. Vulnerabile, la popolazione studentesca depressa è raddoppiata dal 2010 al 2021, raggiungendo il 20,3%.

Non credo che le censure oppressive che ormai caratterizzano Facebook serviranno a nascondere la verità ancora per molto, è troppo evidente per essere celata!

 

lunedì 13 febbraio 2023

Ma per caso hanno qualcosa da nascondere?

Che il New York Times stia portando in tribunale la Commissione europea per la mancata pubblicazione dei messaggi di testo tra la presidente Ursula von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla è una gran bella notizia.

Anche se, dall'altra parte, fa veramente rabbia che la ricerca della verità debba partire da un quotidiano americano, pur se l'articolo di Politico ci racconta che un azione simile era stata intrapresa anche dal tedesco Bild che però aveva visto respinte dai tribunali tutte le sue azioni legali per ottenere le mail.

Eh sì! I tribunali! A tal proposito ricordo, per quanto ci riguarda, la nostra Corte Costituzionale, evitando qualsiasi commento, in questo caso superfluo.

L'articolo:

Il New York Times sta portando in tribunale la Commissione europea per la mancata pubblicazione dei messaggi di testo tra la presidente Ursula von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla.
Il quotidiano si confronterà con i legali dell'UE presso la più alta corte del blocco, sostenendo che la Commissione ha l'obbligo legale di rendere pubblici i messaggi, che potrebbero contenere informazioni sugli accordi per l'acquisto di dosi di COVID-19 per un valore di miliardi di euro.
La causa è stata depositata il 25 gennaio e pubblicata lunedì sul registro pubblico della Corte di giustizia europea, ma non sono ancora disponibili online informazioni dettagliate. Due persone che hanno familiarità con la questione hanno confermato i dettagli del caso a POLITICO.
Il New York Times ha rifiutato di commentare il caso. Una dichiarazione della testata afferma che: "Il Times presenta molte richieste di informazioni sulla libertà e mantiene un dossier aperto. Al momento non possiamo commentare l'oggetto di questa causa".
La causa fa seguito a un'indagine del 2022 del Difensore civico europeo Emily O'Reilly, che ha individuato una cattiva amministrazione nei tentativi della Commissione di recuperare originariamente i messaggi di testo, a seguito di una richiesta di accesso pubblico da parte del giornalista di netzpolitik.org Alexander Fanta. L'indagine del Mediatore ha rilevato che la Commissione non ha chiesto esplicitamente all'ufficio personale del Presidente di cercare i messaggi di testo.
In risposta, la commissaria europea per i valori e la trasparenza Věra Jourová ha affermato che i messaggi di testo potrebbero essere stati cancellati, a causa della loro "natura effimera e di breve durata".
Il quotidiano tedesco Bild aveva già intentato una serie di azioni legali contro la Commissione per ottenere la divulgazione di documenti relativi alle trattative per l'acquisto dei vaccini COVID-19 prodotti da Pfizer/BioNTech e AstraZeneca.
Sebbene molte delle sue istanze siano state respinte dai tribunali, la Bild - che come POLITICO è di proprietà dell'editore Axel Springer - ha ottenuto alcuni documenti relativi alle trattative, tra cui la corrispondenza via e-mail a partire dal giugno 2020. Tuttavia, nessuna informazione sui precedenti contatti tra la von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer, Bourla, è emersa a seguito della causa intentata dalla Bild.

https://www.politico.eu/article/new-york-times-sue-european-union-ursula-von-der-leyen-pfizer-texts/ 

domenica 12 febbraio 2023

Beati loro!

 

New York ha applicato, durante la pandemia, regole e divieti strettissimi, quasi quanto quelli italiani.

Ma anche lì, oggi, i responsabili sanitari hanno ragionevolmente deciso che è giunta l'ora di ritornare alla normalità.

Da oggi niente più mascherine per personale e visitatori delle strutture sanitarie di qualsiasi tipo e dalla prossima settimana non sarà più richiesta più la vaccinazione COVID-19 per polizia, vigili del fuoco, insegnanti e altri dipendenti comunali.

In Italia il governo è cambiato, ma non la gestione sanitaria del Covid: emergenza perenne!

https://apnews.com/article/new-york-city-covid-pandemics-health-0bd47c997b63813d5873115cf6a17b28 

                                                           __________________________

I funzionari dello Stato di New York hanno dichiarato che domenica scadranno i requisiti di mascheramento legati alla COVID-19 per il personale e i visitatori degli ospedali e di altre strutture sanitarie.

Il commissario per la salute ad interim, dottor James McDonald, ha dichiarato che, sebbene la pandemia non sia finita, "ci stiamo muovendo verso una transizione".

"Grazie ai vaccini sicuri ed efficaci, ai trattamenti e ad altro ancora, siamo in grado di revocare l'obbligo di mascheramento negli ambienti sanitari", ha dichiarato McDonald in un comunicato.

La decisione annunciata giovedì arriva mentre i governi continuano ad allentare le regole emanate durante i giorni più intensi della pandemia.

All'inizio della settimana la città di New York ha annunciato che non richiederà più la vaccinazione COVID-19 per polizia, vigili del fuoco, insegnanti e altri dipendenti comunali.

Il numero di ricoveri per COVID-19 in tutto lo Stato è in costante diminuzione quest'anno e a giovedì era di 2.176 unità.




Mortalità in eccesso.

Da Euromomo ( https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps ) una tabella che mi provoca preoccupazione e angoscia:

Come si vede , per la fascia di età 0-14 anni, è evidente un eccesso di mortalità, importante, nell’anno 2022 rispetto al 2021, anno clou della pandemia. Niente di simile si riscontra per tutte le altre età.

Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non si tratta di decessi dovuti al Covid19.

Come è stato sempre chiaro fin dalll’inizio, nonostante i racconti del terrore che ci hanno propinato i televirologi da strapazzo, amplificati dalla complicità della quasi totalità dei media, il Covid19 non è mai stata una malattia dei bambini e degli adolescenti.

I decessi, pochissimi, riscontrati si riferiscono quasi tutti a bambini e adolescenti con gravi patologie pregresse.


 

Rimane perciò l’interrogativo: perché nel 2022 sono morti più bambini e ragazzi del previsto?

La risposta non la so dare, posso solo proporre delle ipotesi.

La prima, quella che ognuno di noi è portato a pensare per prima, riguarda la vaccinazione e i suoi effetti avversi, che spero prima o poi vengano studiati seriamente e non nascosti come attualmente viene fatto.

La seconda è la maggiore incidenza di malattie, penso ad esempio alla bronchiolite da RSV, nella prima infanzia, dovuta alla mancanza di stimoli antigenici che lockdown, mascherine e distanziamenti hanno causato, necessari allo sviluppo corretto del sistema immunitario nei primi anni di vita.

La terza è la forte contrazione dei servizi sanitari per quanto riguarda il settore della diagnosi e della prevenzione delle malattie di qualsiasi tipo che, tra l’altro, continua ancora oggi visto che nessun governo ha preso, fino ad adesso, reali provvedimenti per migliorare l’assistenza sanitaria.

Probabilmente ci sono anche altre ipotesi che qualcuno, più bravo di me, potrebbe porre.

Ma il dato di fatto rimane e ci viene tenuto nascosto.

Io credo che le varie Società scientifiche pediatriche dovrebbero cominciare ad interrogarsi seriamente su questa preoccupante realtà e smettere, una buona volta, di concentrare tutto il loro messaggio sulla necessità di vaccinare e/o boosterare i bambini.

E credo anche che i media non dovrebbero tacere questo tipo di informazioni, queste sì segno di una vera emergenza, attuale e futura.

Ma ci spero poco. Come ho detto altre volte, i media sono ormai totalmente asserviti alla narrazione ufficiale e il racconto che ci è stato propinato in questi ultimi 3 anni è perfettamente riuscito a farci raggiungere non certo l’immunità, ma sicuramente, questa sì, “l’identità di gregge”


sabato 11 febbraio 2023

Ciò che mi stupisce di più.

 

Quello che più mi sorprende, al giorno d’oggi, è il livello di stupidità che caratterizza gli individui che gestiscono le nostre vite.

Al netto degli interessi economici, enormi, in gioco, come non possiamo considerare infatti stolte e ottuse le scelte che sono state fatte per la pandemia prima e per la guerra poi?

Come’è possibile che non si accorgano che, a fronte dell’arricchimento smisurato di una ristrettissima categoria di persone, stanno condannando la civiltà occidentale alla rovina?

E questa stupidità caratterizza ormai tutti i livelli di “amministratori”.

Prendiamo ad esempio Facebook. Come molti di voi sanno ormai io subisco ban continui sul social. Gli ultimi due (30 giorni ognuno) sono per aver riportato un articolo di Circulation, la più importante rivista mondiale di cardiologia, che riferiva che la causa di miocardite postvaccino era la spike libera a livello cardiaco e un altro articolo di 3 ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità che evocavano la necessità di una revisione del rapporto rischi/benefici del vaccino considerati gli effetti avversi e il livello di copertura dello stesso e che, per questo, erano stati ferocemente criticati dai loro stessi datori di lavoro.

Fin qui nessuna sorpresa.

Tutti sappiamo ormai che Facebook è diventato uno spazio dove viene praticata al massimo grado la censura oppressiva e di parte. Dove si può tranquillamente scrivere che i “novax” sono sorci da schiacciare, ma non, come io faccio da più di 2 anni, che bisogna adottare il “principio di precauzione” per la vaccinazione dei bambini.

La sorpresa è la motivazione con la quale viene giustificata la “punizione”. E’ sempre la stessa: "il tuo post viola i nostri standard della community in materia di disinformazione che potrebbe causare violenza fisica"

Certamente nel mondo di oggi la violenza fisica è praticata, per ragioni storiche e educative, da alcune categorie di persone come i mafiosi e i camorristi.

Come fanno però gli “amministratori” a non comprendere che per tutte le altre categorie di individui, i tolleranti e i tranquilli, la violenza potrebbe essere invece evocata proprio dalla tirannia censoria e dalla negazione della libertà di opinione che loro stessi mettono in atto e che che ormai è ben chiara a tutti coloro che ancora riescono a ragionare con la propria testa?

Io, ad esempio, che sono da tutti conosciuto come persona pacifica e tranquilla, sono oggi notevolmente arrabbiato e devo confessare che, qualche volta, mi viene in mente anche qualche brutto pensiero.

Il pericolo di un ritorno a periodi oscuri, neanche troppo lontani, nei quali la violenza era all’ordine del giorno è determinato dai loro comportamenti, non dagli articoli che io riporto nei miei post, statene certi!

E questo è un pericolo, reale, di cui tutti dovremmo tenere conto!

Comunque, chissà se il fact checker di FB (è Open di Mentana incaricato di questo duro lavoro) che si occupa ormai assiduamente di me è questo qui!


 

venerdì 10 febbraio 2023

informazione di servizio.

Seguo un consiglio che mi è stato dato. Da oggi sono anche un "Substacker".

https://mauriziomatteoli.substack.com/




Solo 2 giorni!

Tanti sono quelli che Facebook mi ha permesso di rimanere sul social.

Oggi sono stato nuovamente "condannato" a 30 giorni di "41bis".


Posso dire che Facebook è diretto da un branco di tirannici oscurantisti e che, al confronto, i dirigenti di organismi passati come l'OVRA o la STASI, erano dei sinceri democratici?

Posso dire che in Italia non esiste ormai più la libertà di esporre il proprio pensiero?

Posso dire che, pur essendo ormai consapevoli dei danni passati, presenti e futuri, arrecati ai cittadini italiani da strategie Covid irresponsabili, i fact checkers sono ormai arrivati a una tale sensazione di immenso potere e a una sicurezza di poter fare quello che vogliono senza conseguenza alcuna, che non si preoccupano minimamente dei danni che continuano ad arrecare ai cittadini?

Dire che sono disgustato è poco!

L'arroganza, il fascismo, il potere assoluto che, con i silenzi di chi poteva e doveva parlare, abbiamo tutti permesso loro è ormai fuori controllo!

Come sempre continuerò su questo blog, non mi fermerò!

Ma permettemi, visto che mi si accusa di incitare alla violenza fisica, per una volta, la prima e l'ultima, di farlo veramente: go and get slaughtered (in inglese perchè non si sa mai, i delatori potrebbero essere presenti anche qui, ma non credo che conoscano altre lingue se non, male, quella natia)

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...