giovedì 21 settembre 2023

Mi scuso, ho sbagliato!

 

Ho sempre pensato e sostenuto che ognuno di noi può commettere degli errori.
La cosa importante è rendersene conto prima possibile e scusarsi per averli fatti.
Ebbene io mi scuso con voi per l’errore che ho fatto nel mio post di ieri nel quale parlavo del webgame PANDEMIA della Fondazione Veronesi.
Errore che consiste non tanto nell’avervene riferito, quanto piuttosto nel tono ironico e divertito che ho usato, corredato da tante faccine sorridenti.
Non avrei dovuto raccontarlo così, la faccenda è molto seria! Scusatemi!
E’ estremamente seria perché evidenzia, in maniera netta e chiarissima, il tentativo messo in atto da alcune istituzioni, che godono oltretutto di grande prestigio, di “educare” le menti dei nostri ragazzi, fin da bambini, al “pensiero unico” evidenziato dall’epidemia trascorsa, ma che sarà certamente utilizzato dai decisori, governativi o “scientifici” che siano, in tutte le prossime “emergenze”, reali o immaginarie.
Se deciderete di cimentarvi con il “gioco”, scoprirete infatti che esso è strutturato in modo da legittimare tutte le scelte fatte durante l’epidemia, piuttosto che stimolare e educare la mente dei ragazzi al ragionamento scientifico. E tenete conto che i ragazzi saranno anche “supportati” da un “consulente scientifico” connotato dal prestigio di una Fondazione famosa e importante come quella Veronesi!
Non hanno scampo, le loro menti saranno plasmate rispetto all’obiettivo che progetti come questi, chiaramente a lungo termine, si prefiggono.
Ma d’altronde i risultati si vedono fin d’adesso.
Per fare un esempio, giusto ieri ero su un autobus a Napoli: una trentina di persone, 5 mascherate. Ebbene tutte e 5 potevano avere dai 20 ai 30 anni! Ho pensato a 1984 di Orwell.
Comunque per quelli di voi che non hanno tempo o stomaco per testare il gioco (provoca un po’ di disgusto), posto gli screenshot di tre scenari che vengono proposti. Per gli altri ripropongo il link.
Perlomeno l’allusione a Montagnier e la sua delegittimazione, potevano risparmiarsela!



 

mercoledì 20 settembre 2023

L'avevo detto!

 

Come avevo ampiamente previsto fin dall’annuncio della sua istituzione, la Commissione d’inchiesta bicamerale Covid, se mai un giorno deciderà di iniziare concretamente i suoi lavori, indagherà comunque sul nulla.
Come ho appreso da 2 minuscoli trafiletti apparsi solo sul Il Fatto e la Verità non potrà infatti indagare sulla costituzionalità dei DPCM, cioè sulla legittimità costituzionale e sul rispetto dei principi della costituzione in relazione agli atti compiuti dal governo. Pensiamo ad esempio agli over 50 privati di lavoro e stipendio se non vaccinati.
Non potrà neanche indagare sulla legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe nonché dell’utilizzo dello strumento della decretazione d’urgenza, strumento con il quale furono imposti i lockdown, il greenpass, la DAD e la campagna vaccinale.
Come ampiamente previsto, fuffa e, in questo caso con accordo bipartisan governo-opposizione.
Ho trovato solo questo articolo di Andrea Zambrano sulla Bussola Quotidiana. Non conoscevo né autore né testata che ho scoperto essere di ispirazione cattolica. Visto che è l’unico reperibile, lo posto per chi volesse essere più informato.
 

 

martedì 19 settembre 2023

Il MacGuffin.

 

Il MacGuffin è una delle invenzioni più geniali della storia del cinema. Un particolare talmente insignificante da avere un’eco sconcertante e inaspettata. IL MacGuffin, lo spiego per chi non è un cinefilo un po’ fissato come me, è l’espediente narrativo inserito da Alfred Hitchcock nelle sue pellicole. Un motore in grado di mandare avanti la storia e avere un grande significato per i personaggi, ma nessuna importanza per la pellicola e per il pubblico, sebbene attorno a questo si svolge l’azione e si crea l’enfasi.
Svelato nel famoso libro intervista di Truffaut a Hitchcock, esempi famosi ne sono la busta con i 40000 dollari di Psycho e le valigette di Pulp Fiction e di Ronin.
In effetti si potrebbe definire come un un espediente che, con la sua semplice presenza, permette alla narrazione di un film o di un romanzo di prendere avvio. Non si tratta di un elemento dal valore centrale per lo svolgimento della trama e il perseguimento della storia, ma di un intrigo pretestuoso intorno al quale prende forma la scena.
Anche oggi noi siamo alla presenza di un clamoroso MacGuffin: il “positivo asintomatico”.
Il “positivo asintomatico” non è un’entità reale, non esiste! Prende forma soltanto qualora si decide di fare un tampone ad un individuo perfettamente sano e il tampone risulta, per un motivo qualsiasi, positivo.
Eppure quanto ne stanno parlando, alla riapertura delle scuole, in relazione all’utilità dell’uso delle mascherine nelle classi?!
Se non si fanno tamponi ai sani non esisterannno i “positivi asintomatici”!
Il MacGuffin è stato usato in film capolavoro, la cui trama ha emozionato tanti di noi!
Credo invece che il film che vogliono realizzare utilizzando come MacGuffin il “positivo asintomatico” sarebbe pessimo, anche considerando gli attori che sono stati scritturati.
Perciò la mia speranza è che non riescano a trovare mai più un produttore disposto a finanziarli.
 

 

I nonni americani si potranno salvare anche questa volta!

 

Come sapete, CDC ha consigliato il richiamo con il vaccino aggiornato(?) a tutti gli individui, lattanti compresi, indipendentemente se siano soggetti a rischio, se abbiano contratto la malattia o se si siano già fatte 4 dosi.

Il problema è che l’amministrazione USA non distribuirà più gratuitamente il vaccino il cui costo per dose sarà circa 130 dollari.

D’altronde non poteva fare altrimenti, è da tempo ormai che sia Biden che l’OMS hanno dichiarato terminata l’emergenza Covid.

Se la vedranno dunque le assicurazioni sanitarie che, in USA, sono le reali dispensatrici di “salute” per i cittadini, visto che lo stato ha da sempre deciso di non occuparsene, salvo che in alcuni momenti, vedi l’epidemia, di cui sarebbe importante, prima o poi, fare un analisi dei reali motivi d’interesse.

Per questi motivi, una larga parte della popolazione statunitense che diventa sempre più ampia considerato l’impoverimento costante delle classi medio-basse, prive di copertura assicurativa, non se lo potrà permettere.

Un’ingiustizia e un danno per la salute globale, dicono al CDC (come fermare i contagi di questa gravissima malattia, altrimenti!😀)

Un danno, penso io, anche per i produttori che già hanno visto in quest’ultimo anno un crollo delle vendite del loro prodotto.

Per fortuna, in USA, esiste il “Section 317 Immunization Program”, gestito dal CDC, che permette di somministrare gratuitamente farmaci e vaccini a coloro che non se lo possono permettere.

E il CDC perciò lo utilizza per siglare un accordo con i produttori per l’acquisto dei vaccini.

Costo: 1.676.620.000 di dollari. E solo per bambini e lattanti, per gli adulti ci penseranno poi!

Tutti felici allora, i bambini americani potranno essere tutti vaccinati e i loro nonni si salveranno anche questa volta!



 

domenica 17 settembre 2023

Riflessione!

 

Sorpresa! Anche su Repubblica, talvolta, appaiono articoli che fanno riflettere su ciò che è giusto e ragionevole.
Questo breve trafiletto dal titolo "Disobbedite e passa la paura" ne è un esempio.
Riporta il pensiero del filosofo Frédéric Gros che già nel 2012, nel suo libro Le Principe Sécurité (Il principio di Sicurezza) si chiedeva se l'obbedienza fosse il prezzo che bisognava pagare per avere una vità più facile.
Ovviamente no, penso io. Gli anni del Covid ce lo hanno insegnato. Rendiamocene conto ed evitiamo di ripetere lo stesso errore la prossima volta!
 
"La disobbedienza si basa su un’intuizione primaria: nonostante tutti i discorsi pedagogici, politici o religiosi che raccontano come i nostri impulsi originariamente anarchici ed egoistici ci rendano difficile l’apprendimento di regole comuni, allontanandoci dall’interesse
personale o dal godimento immediato, è probabilmente la disobbedienza la cosa più difficile e richiede più coraggio e tenacia, mentre la docilità è diventata rifugio e rassegnazione. Perché disobbedire significa superare alcune paure, oltrepassare o abbattere i cinque grandi muri della paura.
La prima paura è quella della punizione.
È una paura elementare, immediata. Mentre la nostra obbedienza non è altro che il risultato di un rapporto di forze, il prodotto di una violenza primaria (quella che io chiamo
“sottomissione”), la trasgressione comporta un costo che il ribelle mette in conto di pagare: punizione, correzione, ecc.
La seconda paura è una paura più sottile, quella nei confronti delle figure autoritarie, di tutti coloro che dovrebbero comandarci per il nostro bene (il genitore, il capo) e che abbiamo paura di deludere. La nostra obbedienza non è altro che (in quello che definisco un rapporto di “subordinazione”) una richiesta d’amore verso il superiore, si concretizza
in un eccesso di zelo che vorrebbe catturare la sua attenzione e conquistare il suo riconoscimento. E ho paura di non essere all’altezza delle sue richieste.
La terza paura è quella della solitudine che presuppone un rapporto molto più orizzontale: riproduco i comportamenti degli “altri” per “conformismo”, e soprattutto non voglio rischiare di staccarmi dalla massa, dal gruppo dove trovo sicurezza e conforto. È il calore dolce e
caldo del “gregge”, così come enunciato da Nietzsche.
La quarta paura è quella del cambiamento e della novità; perché l’obbedienza alimenta l’immobilismo. Disobbedire significa sempre introdurre una rottura, una discontinuità.
L’obbedienza, al contrario, sta dalla parte del conservatorismo e della tradizione: non facciamo domande, non mettiamo in discussione nulla. Obbedire è andare aventi sempre come prima.
E poi c’è, credo, un’ultima paura, più profonda, più enigmatica, che la filosofia a volte fatica a definire: la paura della libertà. Parlo qui della libertà responsabile, libertà come capacità di decidere e di accettare le conseguenze della propria decisione, perché nell’obbedienza c’è un meccanismo segreto e quasi perverso di “deresponsabilizzazione”.
Quando obbedisco sono il protagonista della mia azione ma non ne sono l’autore. Se mi chiedono spiegazioni, la reazione è immediata: «Chiedi a chi ha dato l’ordine, io faccio sempre e solo quello che mi viene chiesto».
L’obbedienza è quell’unico dispositivo che permette a chiunque di agire senza essere il soggetto della propria azione. Il piacere della deresponsabilizzazione.
La libertà è una vertigine e un fardello insopportabile cui rinunciamo facilmente seguendo
chiunque ci dice cosa fare e cosa pensare. Questa paura morale della libertà si associa spesso con la paura dovuta all’insicurezza e alla morte,
in una chiave più politica: baratto, attraverso un “contratto sociale” del tipo descritto da Hobbes, la mia obbedienza con la mia sicurezza. Quando parlo di disobbedienza, non mi riferisco ovviamente né ad atti criminali, né a delitti, e nemmeno alla trasgressione
estetica (antiaccademismo) o etica (anticonformismo). Parlo di quei momenti in cui, di fronte a una situazione intollerabile, a una messa in discussione violenta e inaccettabile
dei principi di umanità o degli ideali di giustizia, non posso rimanere passivo. Allora mi alzo e dico di no. Mi posiziono così al centro di un’esperienza concreta e viva della mia libertà come affermazione di un soggetto che rifiuta totalmente l’infimo discorso di buona coscienza. Il gesto di disobbedienza raggiunge l’universalità anche quando “gli altri”
sono di fatto maggioranza, ma non rappresentano altro che la passività animale della folla docile."
 


 

sabato 16 settembre 2023

Confesso di cominciare a provare un po' di disagio!

 

Il risultato di questo sondaggio, con tutti i limiti ai quali i sondaggi ci hanno abituato, ci dice che la metà degli americani è interessato a sottoporsi al richiamo del vaccino.
Molti, pochi? Non so rispondere, anche se bisogna comunque tenere conto che gli americani sono storicamente favorevoli ai vaccini. Non per niente da anni, negli USA, vengono vaccinati contro l’influenza un grandissimo numero di bambini, anche molto piccoli.
Comunque sappiamo che i sondaggi, spesso, hanno lo scopo di influenzare la pubblica opinione e dunque io credo che dovremo aspettare i dati reali della vaccinazione. Ovviamente ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole, anche perché credo che abbia ormai avuto tutte le possibilità di informarsi delle varie opinioni in circolazione.
Quello però che mi sorprende, anche perché non riesco a spiegarmi le ragioni, è che il sondaggio ci dice che il 77% dei democratici è favorevole alla vaccinazione con il nuovo vaccino rispetto al 34% dei repubblicani. Confesso che io, che ho sempre sentito di appartenere all’area della “sinistra”, comincio a provare un vero e profondo disagio!😀
L'articolo:
 
SECONDO UN SONDAGGIO REUTERS/IPSOS, LA METÀ DEGLI AMERICANI È INTERESSATA A SOTTOPORSI A UNA VACCINAZIONE COVID AGGIORNATA.
Washington, 15 settembre (Reuters) - Secondo un nuovo sondaggio Reuters/Ipsos, circa la metà degli americani è interessata a sottoporsi a un vaccino COVID-19 aggiornato, più di tre anni dopo che il virus ha infettato milioni di persone e sconvolto la vita quotidiana negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Il sondaggio online su scala nazionale, conclusosi giovedì, ha mostrato che quasi il 30% degli intervistati era molto interessato a sottoporsi al vaccino e un altro 24% era piuttosto interessato. Quasi il 17% non era molto interessato e il 30% non lo era affatto.
.....................
Circa il 54% degli intervistati nel sondaggio Reuters/Ipsos ha dichiarato di essere "personalmente" preoccupato per la diffusione del virus, in calo rispetto al 77% di un sondaggio condotto tre anni fa. All'apice della pandemia, all'inizio del 2020, circa il 90% degli intervistati era preoccupato.
Quasi il 42% ha dichiarato di essere interessato a sottoporsi al vaccino soprattutto per ridurre il rischio di malattie gravi.
La domanda di vaccino è calata drasticamente dopo il 2021, quando è stato reso disponibile per la prima volta e più di 240 milioni di persone negli Stati Uniti, ovvero il 73% della popolazione, ha ricevuto almeno un'iniezione.
Durante l'ultima campagna di rivaccinazione, quando la maggior parte degli americani aveva già contratto il virus COVID o era già stata vaccinata in precedenza, solo circa 56,5 milioni di persone hanno ricevuto il richiamo aggiornato, secondo i dati del CDC.
Si tratta di una cifra molto inferiore al mercato annuale dei vaccini antinfluenzali degli Stati Uniti, che si aggira intorno ai 160 milioni di dosi.
Le vaccinazioni COVID-19 hanno anche scosso la politica statunitense, con molti repubblicani che vedono la spinta alla vaccinazione come un abuso del governo. Solo il 34% dei repubblicani ha dichiarato di essere interessato a ricevere il vaccino aggiornato, rispetto al 77% dei democratici.
..............
Circa il 36% delle persone non interessate al vaccino ha dichiarato che il motivo principale è che pensa che il vaccino sia pericoloso, e un altro 5% ha detto di non credere che il COVID faccia ammalare le persone.
"Mi preoccupa molto il fatto che oltre il 30% pensi che sia pericoloso, quando in realtà non ci sono prove credibili, ma c'è molta disinformazione e, onestamente, paura", ha dichiarato il dottor Jesse Goodman, esperto di malattie infettive presso la Georgetown University di Washington ed ex scienziato capo della Food and Drug Administration statunitense.
"Questo dimostra il potere della disinformazione e dell'informazione combinata con l'ansia", ha detto.
 

 

giovedì 14 settembre 2023

A voi la scelta!

Pubblico, senza alcun commento, la traduzione dell'articolo apparso oggi sul sito HART.
Lascio a voi la scelta, dopo averlo letto, se ridere, piangere, oppure iniziare a urlare come forsennati. Se scegliete questa ultima opzione mi auguro solo che vi sentano in tanti! 😂😥🤬
 
𝘜𝘕𝘖 𝘚𝘛𝘜𝘋𝘐𝘖 𝘕𝘌𝘖𝘡𝘌𝘓𝘈𝘕𝘋𝘌𝘚𝘌 𝘝𝘐𝘕𝘊𝘌 𝘐𝘓 𝘗𝘙𝘌𝘔𝘐𝘖 𝘗𝘌𝘙 𝘓𝘌 𝘊𝘖𝘕𝘊𝘓𝘜𝘚𝘐𝘖𝘕𝘐 𝘉𝘐𝘡𝘡𝘈𝘙𝘙𝘌.
𝘐 𝘊𝘈𝘚𝘐 𝘋𝘐 𝘔𝘐𝘖𝘊𝘈𝘙𝘋𝘐𝘛𝘌 25 𝘝𝘖𝘓𝘛𝘌 𝘚𝘜𝘗𝘌𝘙𝘐𝘖𝘙𝘐 𝘕𝘌𝘎𝘓𝘐 𝘈𝘋𝘖𝘓𝘌𝘚𝘊𝘌𝘕𝘛𝘐 𝘚𝘖𝘕𝘖 𝘈𝘗𝘗𝘈𝘙𝘌𝘕𝘛𝘌𝘔𝘌𝘕𝘛𝘌 "𝘙𝘈𝘚𝘚𝘐𝘊𝘜𝘙𝘈𝘕𝘛𝘐"!
𝘐𝘭 𝘮𝘦𝘴𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘪 𝘳𝘦𝘥𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘏𝘈𝘙𝘛 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘪𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 "𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘧𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘦𝘳𝘢 𝘊𝘰𝘷𝘪𝘥". 𝘜𝘮𝘰𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰, 𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘰.
𝘜𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘦𝘳𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘳 𝘴𝘪̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘣𝘴𝘵𝘳𝘢𝘤𝘵 𝘴𝘪 𝘢𝘥𝘢𝘵𝘵𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘢𝘳𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 "𝘝𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘪 𝘦𝘥 𝘦𝘧𝘧𝘪𝘤𝘢𝘤𝘪", 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪, 𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘛𝘢𝘪𝘭𝘢𝘯𝘥𝘪𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 1 𝘢𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶 43 𝘦𝘳𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘰 𝘴𝘶𝘣𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦: "𝘎𝘭𝘪 𝘢𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘢 𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘙𝘕𝘈 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘮𝘰𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘦𝘳𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘰𝘷𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪".
𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘕𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘡𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘩𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘴𝘰𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪. 𝘐𝘭 𝘵𝘦𝘢𝘮 𝘩𝘢 𝘦𝘴𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘢 12 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘪 (𝘈𝘌𝘚𝘐) 𝘵𝘳𝘢 1-21 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘪𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘷𝘪𝘥 𝘥𝘪 𝘗𝘧𝘪𝘻𝘦𝘳 𝘉𝘪𝘰𝘕𝘛𝘦𝘤𝘩 𝘦 𝘭𝘪 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘪 𝘵𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘰 2014-2019. 𝘏𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘪 5 𝘦 𝘪 19 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢𝘤𝘢 𝘦̀ 𝘢𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 25 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦. 𝘌̀ 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘴𝘵𝘪𝘮𝘢, 𝘱𝘰𝘪𝘤𝘩𝘦́ 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘴𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 (𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 0) 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 (𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘶𝘨𝘨𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘱𝘰𝘵𝘶𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪). 𝘌̀ 𝘨𝘪𝘢̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘢 𝘴𝘪𝘯𝘵𝘰𝘮𝘪 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.
𝘕𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘯𝘦𝘰𝘻𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘦𝘴𝘦, 𝘭'𝘢𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘰/𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘪 5 𝘦 𝘪 19 𝘢𝘯𝘯𝘪 (𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘥𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 (𝘚𝘐𝘙) 25,6 [15,5-37,5]), 𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘪 20 𝘦 𝘪 39 𝘢𝘯𝘯𝘪 (𝘚𝘐𝘙 6,6 [5,1-8,2]) 𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘪 40 𝘦 𝘪 59 𝘢𝘯𝘯𝘪 (3,4 [2,5-4,4]). 𝘓'𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘴𝘤𝘶𝘭𝘪𝘵𝘦 𝘤𝘶𝘵𝘢𝘯𝘦𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 20-19 𝘢𝘯𝘯𝘪 (3,7 [1,1- 7,0]).
𝘘𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦:
'𝘌̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘢 𝘶𝘯'𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘉𝘕𝘛162𝘣2 𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘢 𝘢 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦. 𝘓𝘢 𝘉𝘕𝘛162𝘣2 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘈𝘌𝘚𝘐 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘦, 𝘢𝘥 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘖𝘊𝘝 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘰𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘉𝘕𝘛162𝘣2 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 20-39 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘍𝘖𝘙𝘕𝘌𝘕𝘋𝘖 𝘙𝘈𝘚𝘚𝘐𝘊𝘜𝘙𝘈𝘡𝘐𝘖𝘕𝘐 𝘚𝘜𝘓𝘓𝘈 𝘚𝘐𝘊𝘜𝘙𝘌𝘡𝘡𝘈 𝘋𝘌𝘓 𝘝𝘈𝘊𝘊𝘐𝘕𝘖".
𝘊𝘩𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 ⎼ 𝘪 𝘯𝘦𝘰𝘻𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘦𝘴𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦, 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦𝘮𝘪𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪 𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘯𝘢𝘳𝘰 𝘦 𝘳𝘦𝘱𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪? 𝘐𝘭 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦, 𝘮𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘢𝘮 𝘏𝘈𝘙𝘛 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪: 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰.
 


 

Sono molto curioso!

A questo punto sono veramente curioso!
Come tutti sanno, la circolare ministeriale del 14 agosto riguardante la “Campagna di vaccinazione autunnale e invernale anti Covid-19”, tra le varie categorie per le quali raccomanda la vaccinazione inserisce:
"𝘖𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪 𝘦 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘰𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘥𝘥𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘴𝘱𝘦𝘥𝘢𝘭𝘪, 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰𝘥𝘦𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢; 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘪𝘳𝘰𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘦 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘰𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦."
La mia curiosità si riferisce a quanti, di questa categoria, adesso che non esistono più obblighi e quindi nessun rischio di essere sospesi dal lavoro, si vaccineranno con il vaccino “aggiornato”.
E non è una curiosità soltanto fine a se stessa.
Credo infatti che la futura percentuale di vaccinati in questa categoria ci permetterà di comprendere quanti operatori sanitari credono realmente all’efficacia e alla innocuità del vaccino e quanti invece lo hanno fatto, almeno per quanto riguarda la terza dose, solo perché costretti e incrociando le dita sperando di non soffrire di qualche effetto avverso particolarmente grave.
Se la percentuale sarà alta, vorrà dire che la preparazione culturale e le capacità logiche e critiche della classe medica italiana lasciano, a mio avviso, un po’ a desiderare (per rimanere educati!😀)
Peggio però se la percentuale sarà bassa. Vorrà dire che la classe medica italiana, certo non diversamente da quella mondiale, è caratterizzata da mancanza di coraggio e da una dose non trascurabile di ipocrisia perché non si è opposta, come avrebbe dovuto fare, alla vaccinazione di tutte quelle categorie (bambini, donne gravide, giovani adulti) per le quali il vaccino, sperimentale, è del tutto inutile e non sappiamo ancora oggi, anche se molti studi non sono affatto rassicuranti, quali rischi comporta, e in quale misura, specialmente a lungo termine.
Avrebbe dovuto, perlomeno, fare riferimento a quel “Principio di Precauzione” alla base di qualsiasi atto medico e che io ho ricordato innumerevoli volte fin dall’inizio dell’avventura vaccinale.
Aspetto perciò i dati con sincero interesse!
 

 

martedì 12 settembre 2023

Perchè le mascherine "funzionano" davvero molto bene per il progetto che la Sanità ha in mente?

 

Perchè stiamo assistendo a questo ritorno in grande stile delle esortazioni, che qualche volte sono più simili a minacce, ad indossare di nuovo le mascherine nonostante la nostra stessa esperienza (praticamente tutta la popolazione mondiale è stata contagiata, vaccinata o non) dovrebbe fornirci la dimostrazione lampante che non sono servite a nulla?
Questo articolo di C.J. Baker apparso su Brownstone Institute credo lo spieghi molto bene.
 
 
 LO SPORCO SEGRETO SU COME "FUNZIONANO" DAVVERO LE MASCHERINE
 

È difficile credere che Public HealthTM stia cercando di costringere l'America a mascherarsi di nuovo, ma eccoci qui.

La domanda è: perché?

Lo sporco segreto è questo: Le maschere non funzionano controllando il virus. Le maschere funzionano controllando le persone.

Se stiamo parlando di fermare la diffusione del virus, le maschere semplicemente non funzionano.

Ma se si tratta di fomentare la paura, di instillare una cieca obbedienza alle autorità statali, di seminare discordia tra i cittadini e di "stanare" pubblicamente gli scettici e i dissidenti - in altre parole, di creare un sistema autoritario, persino totalitario, di salute pubblica - allora le maschere funzionano davvero molto bene.

LE MASCHERE NON FUNZIONANO PER CONTROLLARE IL VIRUS

A questo punto è stato stabilito, al di là di ogni onesto dubbio scientifico, che le maschere sono inefficaci nell'arrestare la circolazione e la diffusione del COVID-19. Questo è vero sia a livello microscopico che a livello di salute pubblica. .

I primi obblighi di mascheramento relativi alla COVID-19 erano in gran parte "giustificati" dall'affermazione che il virus SARS-CoV-2 non era tendente alla diffusione per via aerea. Tuttavia, da allora è stato dimostrato che il virus SARS-CoV-2 è un virus aereo (come l'influenza), cioè può rimanere in circolazione nell'aria ambiente per lunghi periodi di tempo e si diffonde in questo modo. È stato inoltre dimostrato che i virus della SARS-CoV-2 sono di dimensioni molto più piccole rispetto ai fori dei tessuti e delle maschere chirurgiche.

Pertanto, a livello microscopico, Harvey Risch ha ragione: cercare di bloccare il virus della SARS-CoV-2 con una mascherina chirurgica è letteralmente come cercare di tenere le zanzare fuori dal proprio giardino erigendo una recinzione di rete.

A livello di popolazione, l'ultima meta-analisi Cochrane degli studi randomizzati e controllati disponibili sul mascheramento e i virus respiratori ha concluso che "Indossare le maschere nella comunità probabilmente fa poca o nessuna differenza nell'esito della malattia simil-influenzale (ILI)/COVID-19 rispetto a non indossare le maschere.

(Va notato che, con il riaccendersi del dibattito sulle mascherine, la Cochrane ha subito forti pressioni da parte di organismi favorevoli alle mascherine affinché aggiungessero e modificassero i loro commenti su questo studio, e l'organizzazione ha capitolato).

Inoltre, questo studio è solo uno in aggiunta alle centinaia di altri studi che delineano chiaramente l'inefficacia epidemiologica e i danni reali delle mascherine, molti dei quali sono noti almeno dal 2021.

Per riassumere: a livello microscopico, le maschere non impediscono l'uscita o l'ingresso del virus nel corpo umano e, a livello di popolazione, l'uso delle mascherine non ha dimostrato di fornire alcun beneficio e ha dimostrato di avere numerosi danni.

LE MASCHERE FUNZIONANO PER CONTROLLARE LE PERSONE

L'intera Public HealthTM in Occidente ha un forte indirizzo politico e autoritario fin dalla sua concezione. Sebbene un esame dettagliato di questo aspetto esuli dallo scopo di questo articolo, esso risale almeno alla figura di Rudolf Virchow, il principale medico tedesco del XIX secolo, oppositore di Semmelweis e Darwin e fondatore della cosiddetta "medicina sociale", che notoriamente scrisse: "La medicina è una scienza sociale, e la politica non è altro che la medicina su scala più ampia".

L'atteggiamento secondo cui la Sanità Pubblica dovrebbe avere il potere di dettare le politiche nazionali e locali per il "bene pubblico" ( che loro, gli "esperti", stabiliscono unilateralmente quale debba essere) è cresciuto nell'ultimo secolo, soprattutto negli Stati Uniti. Intorno ad essa sono cresciute vaste e lucrose industrie, dalle quali (almeno a partire dalla legge Bayh-Dole), i funzionari della Sanità PubblicaTM spesso traggono profitto. L'industria dei vaccini è solo la più evidente di queste.

Durante l'era COVID, l'autoritarismo della Sanità PubblicaTM si è trasformato in modalità totalitaria, con i lockdown senza precedenti, le chiusure delle scuole, le restrizioni ai viaggi,gli obblighi per i vaccini, ecc. che tutti abbiamo subito. Il simbolo più visibile e più facilmente applicabile di questa presa di potere erano le mascherine.

Le mascherine, anche quelle comicamente inutili fatte di vecchi fazzoletti o quelle chirurgiche di carta sporca e vecchia di una settimana, viste su innumerevoli volti, segnalavano conformità e sottomissione. Per lo scopo molto concreto della Sanità PubblicaTM di obbedienza indiscussa, le mascherine funzionano davvero molto bene.

Le maschere sono efficaci nell'instillare la paura nelle persone. Le persone timorose si sottomettono più facilmente all'autorità, soprattutto quando questa promette una soluzione alla causa della loro paura.

Le maschere sono efficaci come segnali virtuosi di conformità, rafforzando l'ego della persona sottomessa. Le maschere impongono anche un effetto di pressione molto forte sui simili, che spinge le persone incerte a seguire la folla.

Le maschere sono efficaci per umiliare le persone. Sono scomode, brutte, sporche e innaturali. Sono davvero dei "pannolini per il viso". In una parola, le maschere sono degradanti. Se le pratiche del vecchio blocco orientale ci hanno insegnato qualcosa, è che la degradazione sistematica degli individui, soprattutto per motivi palesemente stupidi, è molto efficace per promuovere fini totalitari.

Le maschere sono anche estremamente efficaci per smascherare i dissidenti. Chi osa opporsi allo Stato? Eccone uno, proprio laggiù. Vergognatevi di loro. Evitalo. Arrestateli.

È così che "funzionano" le maschere, ed è per questo che i tipi della Sanità PubblicaTM le adorano.

Ecco perché stanno cercando di riportarle in auge.


 

lunedì 11 settembre 2023

Facciamo un po' di chiarezzza!

 

Aumentano sempre più gli articoli e i post dei televirologi che sembravano essere usciti di scena, ma che ora si stanno riaffacciando alla ribalta, che ci ammoniscono che il Covid non è scomparso e continua ad essere molto pericoloso, altro che un’influenza!
Ieri ad esempio è stata data la notizia dei medici napoletani (quali medici siano, non lo dicono!) che ci ricordano che il Covid, nel 2023, ha provocato ben 1000 morti al mese. Vedrete che nei prossimi giorni notizie simili si moltiplicheranno e ci esorteranno a vaccinarci e a usare le mascherine per tentare di evitare di essere le prossime vittime.
Quello che dimenticano però di dirci è che tutti o quasi questi decessi riguardano persone che hanno 80 o più anni di età.
Quelle stesse persone che, prima del Covid, morivano per tumori, insufficienza cardiocircolatoria, broncopneumopatie croniche, diabete scompensato, insomma per tutte quelle patologie che, da che mondo e mondo, purtroppo sono la causa del decesso degli anziani che, stranamente😀, sono quelli che muoiono più di tutte le altri classi di età.
Ma qual’è, oggi, la fondamentale differenza?
Oggi gli anziani che entrano in ospedale sono tamponati e perciò quelle morti, che oserei definire “naturali” o almeno “prevedibili”, sono ora attribuite al Covid.
E’ ovvio che se continueremo con i tamponi, il Covid continuerà ad essere, per tutti gli anni futuri, la causa principale di decesso degli anziani, anche se potremo con soddisfazione prendere atto che le patologie classiche saranno fortunatamente scomparse.
Io non so che cosa spinga questi personaggi, che dovrebbero possedere gli strumenti conoscitivi per valutare correttamente la situazione, a continuare nell’ intento di terrorizzare quella parte non piccola di popolazione che già lo è stata negli anni scorsi e che , da ciò, ha subito danni psicologici importanti che, ancora oggi, incidono sullo stile di vita.
Interessi economici, desiderio di stare alla ribalta dopo una vita di anonimato, sadismo, impreparazione scientifica?
So solo che, qualunque sia la ragione, non è, comunque un comportamento né etico né responsabile.
Sarebbe perciò l’ora di finirla e di ritornare all’uso della ragione e del buon senso!
E, mi sento di dire, alla “Scienza”, ma quella vera!
 

 
 

sabato 9 settembre 2023

Spero comunque di sbagliarmi.

 

Qualcuno, nei giorni scorsi, ha criticato le mie preoccupazioni per quella che io chiamo "la campagna di autunno". In fondo, è stato detto, la gente non ha più così paura e i media mantengono ormai un profilo basso e tranquillizzante.
Mai e poi mai, mi è stato detto, rivivremo la situazione degli anni passati e tutti i provvedimenti, sanitari e non, che verranno presi rimarranno, questa volta, a livello di consigli e mai più di obblighi.
Io mi auguro con tutto il cuore che questi miei educati contestatori abbiano ragione, ma devo confessare che, quando apro Repubblica di oggi, con le sue prime tre pagine dedicate al Covid (guerra, criminalità giovanile, violenza sulle donne, cambiamento climatico, che fine hanno fatto?), la mia preoccupazione rimane inalterata.
Una composizione di screenshot della prima pagina e delle successive:





 

venerdì 8 settembre 2023

No comment!

 

Solo un appello, indispensabile e imperativo, alla resistenza!
L'incipit dell'articolo: 
La mascherina serve ancora, se vogliamo frenare i contagi. Sull’utilità del dispositivo di protezione che durante la pandemia è stato fondamentale per limitare i danni del covid, gli scienziati non hanno dubbi.
Il punto cruciale però è capire se indossarla di nuovo dovrà essere solo fortemente raccomandato, oppure se si dovrà imporne l’uso.
 

 

mercoledì 6 settembre 2023

I giudizi non devono mai essere definitivi: la Fondazione Gimbe.

 

Finalmente, dopo 4 anni, leggo un articolo della Fondazione Gimbe con il quale sono completamente d’accordo. Evidentemente quando non parla di contagi, morti e mascherine, Cartabellotta riesce a recuperare un po' di lucidità.
Consiglierei il governo (come, d’altronde, tutti i governi precedenti) di riflettere seriamente e di sostituire qualche fatto all’enorme quantità di parole (al vento!) che abbiamo ascoltato negli ultimi anni.
Abbiamo (credo) i soldi del PNRR. Spendiamoli per rimettere un po’ in sesto la sanità pubblica italiana che si sta inesorabilmente avviando verso il baratro, piuttosto che spenderli per il ponte di Messina e altre amenità del genere.
E dire che eravamo portati ad esempio come paese con la migliore sanità pubblica mondiale!
 

 

Allarme della Fondazione Gimbe per "l'imponente sotto-finanziamento" della sanità in Italia, con una spesa pubblica che nel 2022 si colloca sotto la media sia nell'area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sia in Europa. "Al cambio corrente dollaro/euro - calcola il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta - il gap con la media dei Paesi europei dell'Ocse oggi ammonta a oltre 808 euro pro-capite. Tenendo conto di una popolazione residente Istat al primo gennaio 2023 di oltre 58,8 milioni di abitanti", il dato "si traduce nella cifra monstre di oltre 47,6 miliardi di euro". Un "baratro" che, insieme ad altri fattori quali la crescente "carenza di personale, i modelli organizzativi obsoleti, l'incapacità di ridurre le diseguaglianze e l'inevitabile avanzata del privato", elenca la Fondazione, causa una "progressiva erosione del diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare nelle regioni del Sud".

……..

Guardando al trend della spesa sanitaria pro-capite nel periodo 2008-2022, risulta "impietoso - incalza Gimbe -il confronto con gli altri Paesi del G7". Innanzitutto, negli altri Stati del Gruppo dei 7, eccetto il Regno Unito, rileva la Fondazione, "la crisi finanziaria del 2008 non ha minimamente scalfito la spesa pubblica pro-capite per la sanità: dopo il 2008 il trend di crescita si è mantenuto o ha addirittura subito un'impennata. In Italia, invece, il trend si è sostanzialmente appiattito dal 2008, lasciando il nostro Paese sempre in ultima posizione"

………

Infine, commenta ancora Cartabellotta, "se per fronteggiare la pandemia tutti i Paesi del G7 hanno aumentato la spesa pubblica pro-capite dal 2019 al 2022, l'Italia è penultima poco sopra il Giappone". Soprattutto, fa notare la Fondazione, "dopo l'emergenza Covid-19 il gap con gli altri Paesi europei del G7 continua a crescere: infatti nel nostro Paese la spesa sanitaria pubblica nel 2022, rispetto al 2019, è aumentata di 625 dollari, quasi la metà di quella francese (1.197 dollari) e 2,5 volte in meno di quella tedesca (1.540 dollari)".

martedì 5 settembre 2023

L'Italia non è un paese per vecchi!

E’ inutile, in Italia, alle Istituzioni e ai luoghi di accoglienza non frega assolutamente nulla degli anziani. Nè della loro salute fisica né di quella psichica. Se un anziano non ha la fortuna di poter restare in famiglia e viene ospitato in una RSA, ha davanti a sé una vita (?) di deprivazioni psicosensoriali e io credo che dovrebbe essergli concessa la possibilità del suicidio assistito, almeno per coloro che si rendono conto dell’inferno nel quale sono capitati.
Per quanto riguarda il disinteresse per la loro salute fisica è eclatante la decisione che fu presa, a suo tempo, da governanti e scienziati: quella cioè di anteporre alla loro vaccinazione quella del “personale sanitario”, considerando tale anche tutti gli impiegati amministrativi che un ospedale non l’avevano mai visto e gli studenti di 22-24 anni dell’ultimo anno dell’università.
Maurizio Rainisio, un matematico-statistico a cui va la mia stima e la mia amicizia, ha calcolato che questa decisione abbia provocato almeno 10000 morti in più, altrimenti evitabili.
D’altronde l’Italia è stata l’unico paese a comportarsi in questo modo e forse sarebbe necessario che la “fantomatica” Commissione d’Inchiesta di cui si è ormai persa ogni traccia si occupasse di questo piuttosto che di lockdown più o meno precoci.
Per quanto riguarda la salute psichica tutti sappiamo cosa è successo in questi ultimi anni: isolamento, niente visite dei parenti, mascherine che nascondono il sorriso quando le visite sono state di nuovo permesse, tamponi quotidiani, decessi in solitudine.
Leggere percio’ notizie come queste che ci informano che nelle RSA, ancora oggi che è stato abolito isolamento e quarantena per i malati, vengono vietate le visite dei parenti perché ci sono degli anziani positivi al tampone, peraltro specificando che sono tutti in buona salute (che cavolo lo fanno a fare, allora, il tampone?), dovrebbe provocare sdegno in tutti noi. State sicuri che la RSA di Verona non è la prima e certamente non sarà l’ultima a comportarsi in questo modo, oltretutto, e qui mi incavolo sul serio, su consiglio dei medici e in ottemperanza ai protocolli dell’ USS locale.
L’Italia, si sa, non è un paese per vecchi!
 

 

 

lunedì 4 settembre 2023

Di nuovo sulle mascherine!

 

Ormai il nuovo argomento di discussione sui social é l’utilità o meno del ritorno dell’uso della mascherina. Gran parte dei media ufficiali sembrano favorevoli al suo utilizzo almeno per contesti specifici, nonostante molti studi, fra cui la corposa revisione della Cochrane, affermino che non c’è alcun dato che confermi qualche beneficio nel suo impiego.
Scienziati famosi, pur contrari a nuovi obblighi, ne rivendicano l’utilizzo se si entra in contatto con persone anziane e se si suppone di poter essere portatori di malattie infettive.
Nei social, inoltre, molte persone ricordano che in paesi come il Giappone se ne fa uso già prima del Covid e che noi dovremmo prendere esempio da questi popoli responsabili ed attenti al benessere degli altri.
La mia opinione è che invece, pur lasciando la libertà a ciascuno di fare come vuole, ci mancherebbe, bisognerebbe ritornare ai tempi pre-covid, quando nessuno, almeno nei paesi occidentali, pensava proprio alla sua esistenza.
A chi afferma che si dovrebbe utilizzare per le visite agli anziani non in buona salute, ribatto che si dovrebbe invece ritornare alla vecchia abitudine di non fare loro visita se riteniamo di poter essere portatori di una qualsiasi malattia infettiva. Misura, a mio avviso, molto più efficace di qualsiasi mascherina.
A tutti coloro che parlano invece della “sensibilità” verso il prossimo dei popoli orientali, ricordo che, anche in quei paesi, le epidemie influenzali decorrono nello stesso, identico modo che da noi, senza differenze riguardo mortalità o tassi di ricovero e che questo dovrebbe far dunque supporre che le mascherine non servano a granchè, se non , come ho letto più volte in epoca pre-covid, a mascherare il volto delle giovani giapponesi che non hanno il tempo di truccarsi prima di andare al lavoro o a provare a proteggersi dallo smog che caratterizza le loro metropoli.
Ovvio che in ambienti particolari, come i reparti ospedalieri dove sono ricoverati immunodepressi, il suo utilizzo è fondamentale. Ma lo è ormai già da 30 anni a questa parte e nessuno lo ha mai messo in dubbio!
 

 

Sulla vaccinazione (in Europa)!

 

Come ci stanno informando, adesso la nuova variante virale in gioco è BA.2.86 (Pirola) che ci dicono essere decisamente mutata rispetto ai suoi predecessori BA.2 e al lignaggio XBB.1.5 (più di 30 mutazioni della proteina spike).
Fortunamente i primi studi (2 gruppi, uno in Cina e uno in Svezia) evidenziano che questa nuova variante, nonostante alcuni media la dipingano come un’incognita da temere, sia meno contagiosa (i cinesi parlano di 60% di contagiosità in meno) di quanto si temesse. E non più virulenta di Omicron.
L’articolo della CNN ci informa anche che negli USA l’arrivo del vaccino aggiornato per la nuova variante è previsto per metà settembre.
Perchè vi informo di tutto cio’?
Innanzitutto per tranquillizzarvi. Come si legge nell’articolo “i primi risultati dipingono il BA.2.86 più come una tigre di carta che come una bestia minacciosa” e questo non puo’ che rallegrarci tutti quanti e ribadire il concetto, da me più volte espresso, che ormai Covid è sempre più simile all’influenza.
In secondo luogo, pero’, per mettere in evidenza che mentre in USA aspettano il vaccino aggiornato, qui in Europa, l’1 settembre, la Commissione ha autorizzato il vaccino aggiornato alla variante XBB.1.5 (quella precedente) e ne ha consigliato l’uso fin dai 6 mesi di età.
Adesso quindi i paesi europei ne potranno fare ampia scorta e dunque smaltire le dosi già prodotte da Pfizer e Co. prima della comparsa di Pirola.
Detto fra noi, se per caso dovessi decidermi a fare un richiamo del vaccino (e confesso che lo vedo molto, ma molto improbabile😏😇), è ovvio che che non lo farei certo con il vaccino autorizzato da EU, ma, ovviamente, aspetterei quello studiato per BA.2.86.
Mi sembra logico e ragionevole, no?
 

 

domenica 3 settembre 2023

Risposta alle critiche.

 

Rispetto al mio post del 29 agosto sui “malori improvvisi” ho ricevuto alcune critiche su FB alle quali vorrei rispondere. Mi sono state contestate 2 cose. La prima che il fatto che io non conosca la patologia “malore improvviso” denota la mia ignoranza medica, la seconda che il riportare i titoli di giornali di 2 giorni rappresenta aneddotica e non rigore scientifico, che è ovviamente un’affermazione corretta anche se, nelle mie intenzioni, la loro pubblicazione era funzionale ad un invito che volevo rivolgere alle nostre autorità sanitarie: autopsie per scoprire le cause.
Andando nel merito, per quest’ultima contestazione alcuni hanno pubblicato i dati ISTAT che indicano, nel 2022, un calo addirittura del 29,6% del numero di decessi nella fascia di età 0-14 anni.
Parto dalla seconda critica: se cosi’ fosse sarei veramente felice, ma, purtroppo, andando a consultare Euromomo che, ricordo a tutti, pubblica le tabelle dell’eccesso di mortalità per tutti i paesi europei e non solo per l’Italia, constato che, sia per quanto riguarda l’eccesso di mortalità cumulata sia per lo z-score, si nota un significativo eccesso di mortalità per la fascia 0-14 che inizia, guarda caso, all’incirca dalla 40ma settimana del 2021 (correlatelo voi alla vaccinazione dei ragazzi) e continua ancora oggi.
Chi ha ragione? Qualunque sia la risposta ritengo che comunque il mio invito a cercare le cause di queste morti mediante autopsia rimanga del tutto valido e che la mia critica al fatto che non si sia deciso di fare una “sorveglianza attiva” fin dall’inizio, almeno per i ragazzi e i giovani adulti e almeno per le patologie cardiache, sia del tutto giustificata.
Questo perché, a differenza dei miei critici che sembrano avere sempre certezze assolute, io, fin dall’inizio, ho sempre coltivato dubbi e, per questo motivo, ho invocato il “principio di precauzione”, fondamento assoluto della scienza medica, per quanto riguarda la vaccinazione di bambini e adolescenti.
Venendo invece alla mia “ignoranza” riguardo la patologia “malore improvviso”, vorrei invece ricordare che questa definizione non definisce una patologia, bensi’ un evento che è causato da una patologia, questa si’, che è importante diagnosticare. Anche perché il “malore improvviso”, termine non presente nei trattati medici come “patologia” e tantomeno nel manuale MSD ricordato da un commentatore un po’ aggressivo nei miei confronti, non necessariamente porta al decesso e quindi lo scoprirne la causa ne previene gli ulteriori, eventuali, episodi nella persona che lo ha presentato.
Questo che ho scritto è cio’ che io penso, da medico pensionato (come qualcuno ha ricordato con una dose di disprezzo e delegittimazione), e vorrei che fosse ben chiaro che, a differenza di questi ultimi, non chiedo a nessuno che venga considerata “verità assoluta”. Chiedo solo a tutti coloro che vogliono intervenire sulla mia bacheca di rispettare l’educazione che deve caratterizzare qualsiasi confronto civile. Quelli che non lo faranno saranno “bannati”, come ho fatto per alcuni del post in questione.
 

 

 

sabato 2 settembre 2023

Sul tampone nasale.

 

Non so voi, ma per me l’esecuzione del tampone nasale ha rappresentato sempre una vera tortura. Fortunatamente l’ho fatto molto raramente, solo 8 volte per poter viaggiare all’estero prima del vaccino e lo scorso gennaio, obbligatorio prima di un intervento chirurgico che ho purtroppo dovuto rimandare perché è risultato positivo.
Percio’ anche io ho avuto il Covid, anche se non me ne sono accorto, e il vaccino, che non ha impedito il contagio, evidentemente ha evitato che venissi ricoverato in ospedale per una forma grave.😀
Non so come sia possibile che tanti amici e conoscenti se ne siano fatti centinaia (ad ogni starnuto, si puo’ dire) senza apparente disagio. Ho anche avuto l’impressione, ma potrebbe trattarsi di bias personale, di aver incontrato un paio di volte un’ esecutrice del tampone un po’ sadica che forse ha spinto con soddisfazione il tampone in profondità, chissà, forse perché sapeva che mi serviva per uscire dall’Italia, e dunque spargere il morbo urbi et orbi.
Quello che pero’ vorrei evidenziare in questo post è il motivo perché è stato deciso fin dall’inizio di usare questa metodica di tampone piuttosto che quello salivare, altrettanto se non più efficace, e sicuramente meno traumatizzante.
In effetti non so dare una risposta, ma come spunto di riflessione per tutti, posto il link di un vecchio (2021) articolo scientifico che, come tanti altri, si è posto, fin dall’inizio, il mio stesso interrogativo.
Ne traduco 2 frasi:
 
La raccolta di campioni tramite saliva rispetto al tampone nasofaringeo è stata stimata in un risparmio di 636.105 dollari (intervallo di incertezza [UI] del 95%, da 467.427 a 831.770 dollari) per 100.000 persone campionate.                                                                                                                                    Conclusioni:                                                                                                                                                     Il prelievo di campioni attraverso la saliva o il tampone nasofaringeo non presenta differenze significative in termini di sensibilità. Il prelievo salivare, tuttavia, è molto meno costoso. 
 
 Che ci sia sempre da riferirsi al vecchio e mai smentito detto “ Follow the money”?!
 

 

venerdì 1 settembre 2023

Indigniamoci tutti!

 

Oggi posto questa notizia, anche se confesso di provare dolore e sconforto nel farlo.
Che ancora oggi un giudice possa essere condannato a 2 anni di misure cautelari dopo aver perso il 25% dello stipendio e aver subito la confisca di computer e cellulare solo per aver applicato i principi scientifici, il buon senso e la giustizia alle sue decisioni rappresenta un'offesa e getta il discredito sull'apparato giudiziario, in questo caso tedesco, come 3 anni di pandemia lo hanno gettato sul mondo scientifico e medico mondiale.
Indigniamoci tutti!
 

 
 Il giudice che ha bocciato le norme governative che impongono ai bambini di indossare le maschere COVID nelle scuole tedesche viene condannato a due anni per "perversione della legge". Dettmar è stato anche sospeso temporaneamente nel 2021, perdendo il 25% del suo stipendio. Mercoledì è stato condannato a due anni di libertà vigilata per intralcio alla giustizia.

Un giudice è stato condannato a due anni di carcere con la condizionale, con l'accusa di aver "pervertito la legge" dopo aver ordinato alle scuole tedesche di non applicare le norme di chiusura durante la pandemia.

Christian Dettmar, 60 anni, nel 2021 aveva stabilito che due scuole di Weimar, in Turingia, non avrebbero dovuto applicare le direttive nazionali di isolamento per i bambini, che prevedevano l'uso di maschere mentre erano a scuola, l'esecuzione di test per l'infezione e il mantenimento delle distanze sociali.

La decisione del giudice del tribunale di famiglia è stata infine annullata ed egli è stato accusato di aver deciso su questioni su cui non aveva alcuna autorità, prima di essere definitivamente sospeso nel gennaio di quest'anno.

Oltre a sollevare dubbi sul fatto che il giudice non avesse l'autorità per prendere tali decisioni, gli avvocati dell'opposizione hanno sostenuto che Dettmar avesse interpretato in modo selettivo le sue conclusioni.

Si sostiene che abbia ascoltato solo le testimonianze di esperti critici nei confronti delle chiusure prima di scrivere il suo verdetto, e l'accusa sostiene che la mossa sia stata politica, senza tener conto della sicurezza dei bambini.

Il documento a sostegno della decisione originale di Dettmar era lungo più di 100 pagine e sosteneva che i mandati erano un "pericolo per il benessere mentale, fisico o psicologico" dei bambini.

Parla della "mancanza di benefici dell'uso della maschera e del rispetto delle norme di allontanamento sociale per i bambini stessi e per terze persone" e della "inadeguatezza" percepita della PCR e dei test rapidi per misurare le infezioni".

Dettmar fa anche riferimento al "diritto dei bambini all'istruzione e all'insegnamento scolastico".

Tuttavia, nel condannare Dettmar, il giudice ha affermato di aver raggiunto un verdetto che "aveva previsto fin dall'inizio".

Il dottor Gerhard Strate, che rappresenta Dettmar, ha criticato la decisione della corte di concentrarsi solo sul fatto che il suo cliente fosse stato "imparziale".

Ha dichiarato che faranno ricorso contro la decisione.

Dettmar era già stato sospeso in prova in attesa delle indagini, aveva perso il 25% del suo stipendio e gli erano stati confiscati il cellulare e il computer portatile dopo un'irruzione della polizia nel suo appartamento.



Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...