Ho sempre pensato e sostenuto che ognuno di noi può commettere degli errori.
La cosa importante è rendersene conto prima possibile e scusarsi per averli fatti.
Ebbene io mi scuso con voi per l’errore che ho fatto nel mio post di ieri nel quale parlavo del webgame PANDEMIA della Fondazione Veronesi.
Errore che consiste non tanto nell’avervene riferito, quanto piuttosto nel tono ironico e divertito che ho usato, corredato da tante faccine sorridenti.
Non avrei dovuto raccontarlo così, la faccenda è molto seria! Scusatemi!
E’ estremamente seria perché evidenzia, in maniera netta e chiarissima, il tentativo messo in atto da alcune istituzioni, che godono oltretutto di grande prestigio, di “educare” le menti dei nostri ragazzi, fin da bambini, al “pensiero unico” evidenziato dall’epidemia trascorsa, ma che sarà certamente utilizzato dai decisori, governativi o “scientifici” che siano, in tutte le prossime “emergenze”, reali o immaginarie.
Se deciderete di cimentarvi con il “gioco”, scoprirete infatti che esso è strutturato in modo da legittimare tutte le scelte fatte durante l’epidemia, piuttosto che stimolare e educare la mente dei ragazzi al ragionamento scientifico. E tenete conto che i ragazzi saranno anche “supportati” da un “consulente scientifico” connotato dal prestigio di una Fondazione famosa e importante come quella Veronesi!
Non hanno scampo, le loro menti saranno plasmate rispetto all’obiettivo che progetti come questi, chiaramente a lungo termine, si prefiggono.
Ma d’altronde i risultati si vedono fin d’adesso.
Per fare un esempio, giusto ieri ero su un autobus a Napoli: una trentina di persone, 5 mascherate. Ebbene tutte e 5 potevano avere dai 20 ai 30 anni! Ho pensato a 1984 di Orwell.
Comunque per quelli di voi che non hanno tempo o stomaco per testare il gioco (provoca un po’ di disgusto), posto gli screenshot di tre scenari che vengono proposti. Per gli altri ripropongo il link.
Perlomeno l’allusione a Montagnier e la sua delegittimazione, potevano risparmiarsela!
Nessun commento:
Posta un commento