Qualcuno, nei giorni scorsi, ha criticato le mie preoccupazioni per quella che io chiamo "la campagna di autunno". In fondo, è stato detto, la gente non ha più così paura e i media mantengono ormai un profilo basso e tranquillizzante.
Mai e poi mai, mi è stato detto, rivivremo la situazione degli anni passati e tutti i provvedimenti, sanitari e non, che verranno presi rimarranno, questa volta, a livello di consigli e mai più di obblighi.
Io mi auguro con tutto il cuore che questi miei educati contestatori abbiano ragione, ma devo confessare che, quando apro Repubblica di oggi, con le sue prime tre pagine dedicate al Covid (guerra, criminalità giovanile, violenza sulle donne, cambiamento climatico, che fine hanno fatto?), la mia preoccupazione rimane inalterata.
Una composizione di screenshot della prima pagina e delle successive:
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