Come ci stanno informando, adesso la nuova variante virale in gioco è BA.2.86 (Pirola) che ci dicono essere decisamente mutata rispetto ai suoi predecessori BA.2 e al lignaggio XBB.1.5 (più di 30 mutazioni della proteina spike).
Fortunamente i primi studi (2 gruppi, uno in Cina e uno in Svezia) evidenziano che questa nuova variante, nonostante alcuni media la dipingano come un’incognita da temere, sia meno contagiosa (i cinesi parlano di 60% di contagiosità in meno) di quanto si temesse. E non più virulenta di Omicron.
L’articolo della CNN ci informa anche che negli USA l’arrivo del vaccino aggiornato per la nuova variante è previsto per metà settembre.
Perchè vi informo di tutto cio’?
Innanzitutto per tranquillizzarvi. Come si legge nell’articolo “i primi risultati dipingono il BA.2.86 più come una tigre di carta che come una bestia minacciosa” e questo non puo’ che rallegrarci tutti quanti e ribadire il concetto, da me più volte espresso, che ormai Covid è sempre più simile all’influenza.
In secondo luogo, pero’, per mettere in evidenza che mentre in USA aspettano il vaccino aggiornato, qui in Europa, l’1 settembre, la Commissione ha autorizzato il vaccino aggiornato alla variante XBB.1.5 (quella precedente) e ne ha consigliato l’uso fin dai 6 mesi di età.
Adesso quindi i paesi europei ne potranno fare ampia scorta e dunque smaltire le dosi già prodotte da Pfizer e Co. prima della comparsa di Pirola.
Detto fra noi, se per caso dovessi decidermi a fare un richiamo del vaccino (e confesso che lo vedo molto, ma molto improbabile😏😇), è ovvio che che non lo farei certo con il vaccino autorizzato da EU, ma, ovviamente, aspetterei quello studiato per BA.2.86.
Mi sembra logico e ragionevole, no?
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