martedì 10 gennaio 2023

Elementare, Watson!

 


 

Perchè in Italia e nel mondo si continuano a fare i tamponi PCR con cicli di amplificazione superiori a 40? 

All'inizio della pandemia le raccomandazioni, anche di istituzioni importanti come WHO e FDA, che adesso, stranamente, non si trovano più nel web, erano che il CT value ottimale dovesse essere intorno a 30, mai comunque superiore a 35.

Molti autorevoli scienziati (riporto sotto un articolo di Science di settembre 2020) affermavano che un test PCR risultato positivo con un ciclo di amplificazione di 37 o più, doveva essere considerato un test negativo, cioè si riferiva ad una persona sana e non contagiante.

Ciononostante queste evidenze sono cadute nel vuoto nel corso del tempo e oggi si continuano a fare tamponi con CT value oltre 40.

Le spiegazioni possibili sono due.

La prima è che mantenere un allerta su un elevato numero di contagi è utile agli "scienziati" e ai governanti per mantenere il controllo dello "stato di emergenza" con le relative implicazioni.

La seconda è più banale. Per i fabbricanti di tamponi un test positivo significa la necessità di farne altri successivi per certificare la negatività. Capite dunque bene quanti soldi hanno guadagnato continuando a dare indicazioni ai laboratori di amplificare oltre i 40 cicli per ottenere tantissimi "test positivi". Mica scemi i signori!

https://www.science.org/content/article/one-number-could-help-reveal-how-infectious-covid-19-patient-should-test-results

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