Non dobbiamo considerare un'esagerazione parlare di terza guerra mondiale e rischio nucleare, è una reale possibilità, che oltretutto diventa sempre più probabile alla luce delle ultime mosse dei nostri governanti.
La dimostrazione è che anche l'OMS ha ritenuto opportuno aggiornare, l'altro ieri, la lista dei farmaci per le emergenze nucleari. Ricordo che l'ultimo aggiornamento si riferiva a 16 anni fa, nel 2007.
Dal comunicato (https://www.who.int/news/item/27-01-2023-who-updates-critical-medicines-list-for-radiation-and-nuclear-emergencies):
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato oggi l'elenco dei farmaci che dovrebbero essere stoccati per le emergenze radiologiche e nucleari, insieme ai consigli politici per la loro gestione appropriata. Queste scorte comprendono farmaci che prevengono o riducono l'esposizione alle radiazioni o che trattano le lesioni una volta avvenuta l'esposizione. "Nelle emergenze radioattive, le persone possono essere esposte a radiazioni a dosi che vanno da trascurabili a pericolose per la vita. I governi devono rendere disponibili le terapie per chi ne ha bisogno, e in fretta", ha dichiarato la dott.ssa Maria Neira, vicedirettore generale dell'OMS a.i., divisione Popolazioni più sane. "È essenziale che i governi siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni e a rispondere immediatamente alle emergenze. Ciò include la disponibilità di scorte pronte di farmaci salvavita che riducano i rischi e trattino le lesioni da radiazioni".
Come i lemmings ci avviamo senza rendercene conto verso il dirupo dove precipiteremo tutti.
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