Circa 20 giorni fa mi sono vaccinato contro l'influenza. Non ho invece aderito all'invito di assumere la IV dose del vaccino anticovid.
Spiego il perchè di questa mia decisione.
Io ho più di 70 anni e confesso che, nella situazione attuale, ho molto più timore di beccarmi l'influenza, che quest'anno sembra non tanto banale, che il Covid. Allla mia età l'influenza può essere "fastidiosa", altrettanto, se non di più, quanto il Covid delle attuali varianti.
Per una ragione semplice che a me sembra anche prudenziale.
Perchè il vaccino antinfluenzale è un vaccino tradizionale in circolazione da più di 40 anni, mentre il vaccino anticovid è un vaccino a tecnologia nuova mai utilizzata prima e del quale è pienamente in corso la sorveglianza. D'altronde le tre dosi iniziali le ho già fatte, mi è andata bene, e spero di conservare una certa immunità data dal vaccino probabilmente accresciuta anche dal fatto che, quasi certamente, in questi due anni sarò stato infettato dal virus che dunque avrà prodotto anche una immunità naturale.
Ma soprattutto perchè, andando a consultare il VAERS (il sistema USA di segnalazione degli affetti avversi), vengo a conoscenza di questo dato: gli effetti avversi classificati "seri" riportati per i 40 anni e più di somministrazione del vaccino influenzale (di ogni tipologia e di ogni produttore) sono stati 57.416. Quelli per i meno dei 2 anni di somministrazione del vaccino anticovid sono invece 349.542.
Non dico che la mia sia la decisione giusta, posso anche sbagliare, ma, per favore, che si eviti di classificarmi come un novax come purtroppo oggi accade per tutti coloro che si pongono degli interrogativi sull'argomento.
Anche perchè questo tipo di atteggiamento rigido che non ammette nessun tipo di discussione rischia soltanto, a mio avviso, di incidere sulla fiducia che i cittadini hanno fino ad oggi avuto nelle autorità sanitarie e di far diminuire l'adesione alla somministrazione degli altri vaccini, quelli utili e sicuri, utilizzati in età pediatrica.
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