sabato 31 dicembre 2022

Auguri di buon anno.


 
Credo che l’anno appena trascorso sia stato quello più schizofrenico che io abbia mai vissuto.
Un anno caratterizzato da una parte dal solito messaggio consumistico al quale ormai siamo abituati: automobili che fanno praticamente tutto, orologi smart, cellulari che ti ricordano anche quando devi fare pipì, gente felice e sorridente, bellissima e nel pieno della forma fisica, vacanze incantevoli ed esotiche, feste, in famiglia e con gli amici, con tanta gente che si diverte, ecc. ecc.
Dall’altra, invece, caratterizzato ancora oggi dal messaggio contrastante e incessante del terrore per la malattia (e visto che il virus nostrano adesso sembra non far più paura, delle terribili varianti in arrivo dalla Cina), della colpevolizzazione di poter contagiare i nostri anziani, del valore etico della misantropia e della solitudine, del crimine contro l’umanità rappresentato dall’ essere consumatori troppo avidi di energia (la guerra santa e infinita), della ineluttabilità degli imminenti disastri climatici che ci attendono, ecc. ecc.
Io credo che le scelte che sono state fatte in questi ultimi 2 anni e che purtroppo sembrano continuare, siano state non solo disastrose, ma fondamentalmente anche incomprensibili. Anche quei pochi che ne stanno traendo enormi profitti (Big Pharma, Industria bellica, detentori delle fonti energetiche, tangentisti più o meno professionisti), non credo che si siano resi conto che quasi sicuramente (almeno questa è la mia speranza) questa situazione si ritorcerà anche contro di loro nel breve (meglio!) o lungo periodo. Credo infatti che una fase di questo tipo, caratterizzata dalla consapevole e malvagia oppressione e persecuzione psicofisica dei cittadini, non possa reggere ancora per molto e che, a un certo punto, il salvavita scatterà e il sistema dovrà essere necessariamente resettato. Spero ardentemente che ciò avvenga insieme alla presa di coscienza, da parte di tutti, anche di coloro che sono stati fin qui ipnotizzati dagli illusionisti che appaiono quotidianamente sul palcoscenico della commedia che si sta rappresentando, della colpevole responsabilità di questi individui e di coloro che li hanno accreditati e sostenuti.
Forse sono troppo ottimista sperando in un ritorno della Ragione, ma non posso farci niente. L’ottimismo ha caratterizzato la mia vita fin qui e confesso che mi sono trovato bene!
Che cosa posso dunque augurare per il nuovo anno?
Innanzitutto la consapevolezza, per voi tutti, che esistono ancora tante cose, tramandate da un passato non lontano, (i libri, la musica, il ballo, il gioco, il teatro, la natura da scoprire e da vivere, ) che rendono la nostra esistenza ancora molto piacevole nonostante tutto.
Poi l’augurio che possiate trascorrere tanto tempo con gli amici, quelli veri, i sopravvissuti che continuano a vivere la vita con leggerezza, per quanto possibile, e senza timori, consci della sua brevità, ma anche del suo enorme valore.
Infine l’ultimo, quello più importante: che, nel 2023, siano tantissimi i giorni nei quali sui vostri volti apparirà un sorriso e veramente pochi (qualcuno forse sarà inevitabile) quelli nei quali scorrerà una lacrima!
Buon 2023 a tutti!

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