Sono ormai molti gli studi internazionali che ci raccontano i danni provocati dal lockdown nell’ambito dell’economia, della salute fisica e di quella mentale. D’altronde non servirebbero neanche perché ce ne siamo ampiamente accorti sulla nostra pelle. Molti sono anche gli studi scientifici che ci raccontano dell’inutilità del lockdown sotto l’aspetto del contenimento del contagio e, anche per questo aspetto, basterebbe confrontare l’andamento dell’epidemia nei paesi, come il nostro, che hanno messo in atto lockdown duro con quello di paesi, come l’Inghilterra o la Svezia, dove il lockdown è stato più morbido e/o più breve.
Oggi questo articolo del Corriere ci dice, facendo riferimento soltanto agli aiuti all’economia e non ai costi sanitari dell’epidemia, che tutto ciò è costato all’Italia 25 miliardi di euro che, tra l’altro, io non credo siano serviti a risolvere tutte le criticità provocate dalle chiusure osservando i tanti esercizi commerciali che hanno cessato la loro attività nelle strade della mia città.
Il lockdown è stato, a mio avviso, un errore grave ma, chissà, forse saremmo riusciti, cambiando l’atteggiamento mentale verso la pandemia e le conseguenti strategie adottate, a riprenderci dai “due anni terribili per l’economia” come li definisce Il Corriere.
Ma purtroppo abbiamo deciso di andare incontro, per difendere la nostra “libertà” ad una crisi energetica che, ovviamente, darà il colpo di grazia alla nostra economia.
Che poi, se tutto ciò servisse sul serio alla salvaguardia della libertà dei popoli, io sarei il primo sostenitore, ma, ditemi voi, avete per caso notizia di una guerra, negli ultimi 60-70 anni, che sia stata fatta sul serio per tutelare la democrazia e la libertà?
Nessun commento:
Posta un commento