martedì 6 settembre 2022

AIFA "irreprensibile"? Proprio no, Remuzzi!


 
 
Devo confessarvi che ogni giorno che passa mi stupisco sempre di più della mancanza di logica, raziocinio e semplicità nella gran parte di ragionamenti che sento fare sul Covid dagli “scienziati” che sono chiamati ad esprimersi. Pochi minuti ho ascoltato, su Radio24, un intervista a Remuzzi, medico che tra l’altro stimo, uno dei pochi che fin dall’inizio ha parlato della importanza degli antinfiammatori che, come riporta nei suoi studi, abbassano il tasso di ospedalizzazione dell’80%.
Alla domanda precisa se AIFA avesse avuto responsabilità nel non indicare questa terapia nei protocolli, preferendole la ormai famigerata “tachipirina e vigile attesa”, la sua risposta è stata che AIFA è stata “irreprensibile” perché mancavano studi clinici che validassero questa terapia, anche perché, allora, del Covid sapevamo ben poco.
 
Le considerazioni che faccio, rispetto a una simile risposta, sono:
- L’unica consapevolezza, ben chiara, che avevamo fin dall’inizio era che il Covid era caratterizzato da una abnorme ed eccessiva risposta infiammatoria.
- Gli antinfiammatori sono farmaci, sicuri, che usiamo da moltissimi anni proprio in tutte quelle condizioni nelle quali riteniamo indispensabile combattere la reazione infiammatoria dell’organismo
-Gli antinfiammatori vengono usati, da sempre, in tutte le forme complicate di malattie virali, comprese le polmoniti da virus influenzali, con ottimi risultati
-Anche in campo pediatrico, quando vogliamo trattare febbri importanti e durature, preferiamo l’ibuprofene al paracetamolo, ormai da molti anni
 
Le domande che dunque pongo a Remuzzi e a tutti coloro che scaricano AIFA da responsabilità che per me sono palesi è questa:
-C’era bisogno, in una situazione di emergenza quale quella causata dal coronavirus, di aspettare studi controllati per consigliare farmaci da decenni usati in patologie del tutto simili con ottimi risultati, come se si fosse dimenticato, come d’incanto, tutto ciò che medici hanno studiato e messo in pratica nel passato?
-E’ stata consigliato il paracetamolo perché, per caso, per quello c’erano studi controllati?
-Abbiamo usato lo stesso metro di giudizio per i vaccini?
-Siamo consapevoli di aver lasciato totalmente scoperto e privo di cure il primo anno del Covid (quello nel quale i vaccini non c’erano e che ha causato tanti decessi)?
- Sul serio avete la coscienza tranquilla? 
 
AIFA “irreprensibile”?
No, Remuzzi, mi dispiace, ma non è proprio così!

 

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