domenica 4 settembre 2022

Il mio punto di vista sull'uso delle mascherine nei bambini


Per il nuovo anno scolastico i bambini ritorneranno a scuola senza mascherine, ma già oggi ci sono molti, il ministro Speranza (spero presto ex) in primis, i presidi, i medici allineati, che mettono le mani avanti rispetto a un prossimo futuro caratterizzato dall’aumento dei contagi e dunque alla necessità di ripristinarne l’obbligo.
Come sappiamo ci vengono presentati molti studi che dimostrano l’utilità delle mascherine nel prevenire e contenere il contagio, ma ormai, specialmente negli ultimi tempi, ce ne sono tanti altri che, al contrario, affermano che non servono a nulla. Addirittura alcuni parlano di una pericolosità delle stesse , in quanto possibili reservoir di batteri e miceti:  
 
Sapete tutti come la penso riguardo gli effetti delle mascherine sullo sviluppo neurocognitivo e il benessere psicologico, ma oggi voglio prendere in esame soltanto la fascia di età 5-10 anni (la scuola elementare) e voglio discuterne soltanto dal punto di vista medico,
Io sono convinto che, anche se fosse vera la tesi della loro validità teorica, per questa età comunque le mascherine non servirebbero perchè, come ho ricordato molte altre volte, da sempre la scienza medica ci dice che, per essere efficaci, le mascherine devono essere rigorosamente usate in maniera corretta e la maniera corretta è quella indicata dall’OMS nella tabella, da me utilizzata tante altre volte, che posto più sotto.
Qualcuno può lontanamente pensare che i bambini di quell’età possano essere ligi a norme inderogabili che, ricordo ancora una volta le principali, sono: non toccare la superficie esterna, non abbassarle e alzarle, lavarsi le mani prima e dopo averle indossate e tolte?
Ma facciamo l’ipotesi che io mi sbagli e che le mascherine servano realmente, anche a quella età, a evitare ai nostri bambini il contatto con il coronavirus. E’ ovvio che, in questo caso, servirebbero anche a evitare il contatto con qualsiasi altro batterio o virus.
E allora io mi chiedo: siamo proprio sicuri che sterilizzare quella fascia di età nella quale il sistema immunitario si sviluppa proprio (e soltanto) attraverso il contatto con tanti agenti, sì infettivi ma anche banali, (i coronavirus del raffreddore, i virus dell’influenza, gli adenovirus, i batteri, i miceti) sia una scelta intelligente? Siamo proprio sicuri che, così facendo, avremo degli adulti più sani, capaci di reagire adeguatamente alle infezioni, ma anche alle malattie di altro tipo, certamente più serie, che caratterizzano le età successive?
Già nel 2021 abbiamo assistito all’aumento importante in tutto il mondo di patologie importanti dell’infanzia come la bronchiolite da RSV che è stato appunto attribuito alla mancanza di stimoli per il sistema immunitario nell’anno del lockdown.
Io, che sono stato un pediatra che mai ha prescritto antibiotici per le innumerevoli malattie febbrili, quelle della febbre che passava comunque in 3 giorni, che ha tentato (spesso non riuscendoci) di convincere i genitori a non usare antipiretici a meno che la temperatura non superasse i 39 C°, che diceva loro che i bambini hanno bisogno di lasciar esercitare il loro sistema immunitario perché, solo così, sarebbero diventati adulti più sani, dico che commetteremo un grosso errore se i nostri bambini saranno di nuovo costretti ad indossare le mascherine. E, di nuovo, anche questo errore sarà fatto sulla loro pelle.
Per questo motivo invito tutti i miei colleghi e gli “scienziati” a riflettere bene su decisioni di questo tipo.
Per favore, questa volta lasciamo funzionare la ragione, di guai ne abbiamo già combinati tanti!
 

 

 

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