Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
Simme 'e Napule, paisà!
(proverbio napoletano)
Mi sembra che da più parti sia in atto, e ne sono felice, una riconsiderazione delle strategie fin qui adottate nella gestione della pandemia e che ci sia ormai una concreta possibilità che le misure che sono state decise in questi due anni e mezzo possano non essere riproposte, almeno non nella inutile e dannosa severità che le ha caratterizzate fino ad oggi.
Parlo di chiusura delle scuole, vaccinazioni pediatriche, DAD, green pass, obbligo vaccinale, mascherine nelle scuole, lockdowns ecc.ecc .
Le nuove conoscenze sul virus e la valutazione di cio' che é successo in altri paesi che hanno seguito strategie completamente diverse da quelle italiane sta infatti portando molti « scienziati » a rivedere, almeno in parte, le loro posizioni e il loro appoggio alle decisioni fin qui prese.
Questo é un bene e sicuramente potrà influire sui prossimi provvedimenti, anche se, purtroppo, continua ad esistere un'area « talebana » che non credo ammetterà mai di aver compiuto errori gravissimi.
A fronte di questo dato di realtà, esiste poi una corrente di pensiero che, pur continuando a evidenziare questi errori del passato, invita a guardare avanti e a evitare di continuare a denunciarne i colpevoli.
Da un punto di vista strategico sono ovviamente d'accordo : lasciare aperta una via di uscita agli « scienziati » che ci hanno ripensato e che possono passare dalla « nostra parte » é molto saggio.
Da un altro pero', morale, mi trovo in grossa difficoltà : molti di questi errori hanno provocato dei danni gravi in tante categorie, e molti di questi sono irreparabili.
Un esempio per tutti : aver deciso di vaccinare operatori sanitari ed insegnanti sotto i 40 anni prima degli anziani. Un matematico e statistico epidemiologo che io stimo molto, Maurizio Rainisio, ha calcolato che questo errore, che gli altri paesi non hanno fatto, potrebbe aver provocato 10000 decessi in piu' nella popolazione anziana italiana.
Penso dunque che sia necessario ed anche etico valutare con molta attenzione il nostro atteggiamento odierno e futuro verso « scienziati" e « governanti », facendo gli opportuni distinguo tra di loro.
Avrete capito che il proverbio napoletano postato all'inizio a me non piace.
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