Questo articolo letto ieri su Medscape mi induce ad una doppia riflessione. Negli Stati Uniti, da più di un mese, é stato dato il via libera alla vaccinazione dei bambini al disotto dei 5 anni di età. L'approvazione é stata preceduta da una massiccia campagna di stampa e governativa riguardo la necessità di vaccinare questa fascia di età considerata, a detta delle autorità sanitarie, l'esplosione dei contagi nei bambini e la pericolosità della malattia con molti casi mortali.
Ebbene la lettura dell'articolo ci rivela che la percentuale dei bambini vaccinati é attualmente il 2% della fascia di età in oggetto e che il numero dei nuovi vaccinati cala considerevolmente di settimana in settimana.
Le due riflessioni:
-la prima, positiva, è che il buon senso e la ragionevolezza dei genitori prevalgono comunque su qualsiasi narrazione catastrofica possa essere messa in atto dai responsabili(?) governativi e sanitari.
-la seconda, negativa, é che, purtroppo, il comportamento delle autorità sanitarie in questa pandemia ha minato profondamente la fiducia che la popolazione aveva nella medicina e non so quali potranno essere le conseguenze future di questo cambiamento.
A questo punto aspettiamo di vedere che cosa succederà in Italia, unico paese al mondo dove, non ce lo dovremo mai scordare, é stato negato lo sport (e tanto altro) ai dodicenni non vaccinati, il lavoro ai cinquantenni e dove i medici non vaccinati sono stati sospesi dall'Ordine.
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