martedì 12 settembre 2023

Perchè le mascherine "funzionano" davvero molto bene per il progetto che la Sanità ha in mente?

 

Perchè stiamo assistendo a questo ritorno in grande stile delle esortazioni, che qualche volte sono più simili a minacce, ad indossare di nuovo le mascherine nonostante la nostra stessa esperienza (praticamente tutta la popolazione mondiale è stata contagiata, vaccinata o non) dovrebbe fornirci la dimostrazione lampante che non sono servite a nulla?
Questo articolo di C.J. Baker apparso su Brownstone Institute credo lo spieghi molto bene.
 
 
 LO SPORCO SEGRETO SU COME "FUNZIONANO" DAVVERO LE MASCHERINE
 

È difficile credere che Public HealthTM stia cercando di costringere l'America a mascherarsi di nuovo, ma eccoci qui.

La domanda è: perché?

Lo sporco segreto è questo: Le maschere non funzionano controllando il virus. Le maschere funzionano controllando le persone.

Se stiamo parlando di fermare la diffusione del virus, le maschere semplicemente non funzionano.

Ma se si tratta di fomentare la paura, di instillare una cieca obbedienza alle autorità statali, di seminare discordia tra i cittadini e di "stanare" pubblicamente gli scettici e i dissidenti - in altre parole, di creare un sistema autoritario, persino totalitario, di salute pubblica - allora le maschere funzionano davvero molto bene.

LE MASCHERE NON FUNZIONANO PER CONTROLLARE IL VIRUS

A questo punto è stato stabilito, al di là di ogni onesto dubbio scientifico, che le maschere sono inefficaci nell'arrestare la circolazione e la diffusione del COVID-19. Questo è vero sia a livello microscopico che a livello di salute pubblica. .

I primi obblighi di mascheramento relativi alla COVID-19 erano in gran parte "giustificati" dall'affermazione che il virus SARS-CoV-2 non era tendente alla diffusione per via aerea. Tuttavia, da allora è stato dimostrato che il virus SARS-CoV-2 è un virus aereo (come l'influenza), cioè può rimanere in circolazione nell'aria ambiente per lunghi periodi di tempo e si diffonde in questo modo. È stato inoltre dimostrato che i virus della SARS-CoV-2 sono di dimensioni molto più piccole rispetto ai fori dei tessuti e delle maschere chirurgiche.

Pertanto, a livello microscopico, Harvey Risch ha ragione: cercare di bloccare il virus della SARS-CoV-2 con una mascherina chirurgica è letteralmente come cercare di tenere le zanzare fuori dal proprio giardino erigendo una recinzione di rete.

A livello di popolazione, l'ultima meta-analisi Cochrane degli studi randomizzati e controllati disponibili sul mascheramento e i virus respiratori ha concluso che "Indossare le maschere nella comunità probabilmente fa poca o nessuna differenza nell'esito della malattia simil-influenzale (ILI)/COVID-19 rispetto a non indossare le maschere.

(Va notato che, con il riaccendersi del dibattito sulle mascherine, la Cochrane ha subito forti pressioni da parte di organismi favorevoli alle mascherine affinché aggiungessero e modificassero i loro commenti su questo studio, e l'organizzazione ha capitolato).

Inoltre, questo studio è solo uno in aggiunta alle centinaia di altri studi che delineano chiaramente l'inefficacia epidemiologica e i danni reali delle mascherine, molti dei quali sono noti almeno dal 2021.

Per riassumere: a livello microscopico, le maschere non impediscono l'uscita o l'ingresso del virus nel corpo umano e, a livello di popolazione, l'uso delle mascherine non ha dimostrato di fornire alcun beneficio e ha dimostrato di avere numerosi danni.

LE MASCHERE FUNZIONANO PER CONTROLLARE LE PERSONE

L'intera Public HealthTM in Occidente ha un forte indirizzo politico e autoritario fin dalla sua concezione. Sebbene un esame dettagliato di questo aspetto esuli dallo scopo di questo articolo, esso risale almeno alla figura di Rudolf Virchow, il principale medico tedesco del XIX secolo, oppositore di Semmelweis e Darwin e fondatore della cosiddetta "medicina sociale", che notoriamente scrisse: "La medicina è una scienza sociale, e la politica non è altro che la medicina su scala più ampia".

L'atteggiamento secondo cui la Sanità Pubblica dovrebbe avere il potere di dettare le politiche nazionali e locali per il "bene pubblico" ( che loro, gli "esperti", stabiliscono unilateralmente quale debba essere) è cresciuto nell'ultimo secolo, soprattutto negli Stati Uniti. Intorno ad essa sono cresciute vaste e lucrose industrie, dalle quali (almeno a partire dalla legge Bayh-Dole), i funzionari della Sanità PubblicaTM spesso traggono profitto. L'industria dei vaccini è solo la più evidente di queste.

Durante l'era COVID, l'autoritarismo della Sanità PubblicaTM si è trasformato in modalità totalitaria, con i lockdown senza precedenti, le chiusure delle scuole, le restrizioni ai viaggi,gli obblighi per i vaccini, ecc. che tutti abbiamo subito. Il simbolo più visibile e più facilmente applicabile di questa presa di potere erano le mascherine.

Le mascherine, anche quelle comicamente inutili fatte di vecchi fazzoletti o quelle chirurgiche di carta sporca e vecchia di una settimana, viste su innumerevoli volti, segnalavano conformità e sottomissione. Per lo scopo molto concreto della Sanità PubblicaTM di obbedienza indiscussa, le mascherine funzionano davvero molto bene.

Le maschere sono efficaci nell'instillare la paura nelle persone. Le persone timorose si sottomettono più facilmente all'autorità, soprattutto quando questa promette una soluzione alla causa della loro paura.

Le maschere sono efficaci come segnali virtuosi di conformità, rafforzando l'ego della persona sottomessa. Le maschere impongono anche un effetto di pressione molto forte sui simili, che spinge le persone incerte a seguire la folla.

Le maschere sono efficaci per umiliare le persone. Sono scomode, brutte, sporche e innaturali. Sono davvero dei "pannolini per il viso". In una parola, le maschere sono degradanti. Se le pratiche del vecchio blocco orientale ci hanno insegnato qualcosa, è che la degradazione sistematica degli individui, soprattutto per motivi palesemente stupidi, è molto efficace per promuovere fini totalitari.

Le maschere sono anche estremamente efficaci per smascherare i dissidenti. Chi osa opporsi allo Stato? Eccone uno, proprio laggiù. Vergognatevi di loro. Evitalo. Arrestateli.

È così che "funzionano" le maschere, ed è per questo che i tipi della Sanità PubblicaTM le adorano.

Ecco perché stanno cercando di riportarle in auge.


 

lunedì 11 settembre 2023

Facciamo un po' di chiarezzza!

 

Aumentano sempre più gli articoli e i post dei televirologi che sembravano essere usciti di scena, ma che ora si stanno riaffacciando alla ribalta, che ci ammoniscono che il Covid non è scomparso e continua ad essere molto pericoloso, altro che un’influenza!
Ieri ad esempio è stata data la notizia dei medici napoletani (quali medici siano, non lo dicono!) che ci ricordano che il Covid, nel 2023, ha provocato ben 1000 morti al mese. Vedrete che nei prossimi giorni notizie simili si moltiplicheranno e ci esorteranno a vaccinarci e a usare le mascherine per tentare di evitare di essere le prossime vittime.
Quello che dimenticano però di dirci è che tutti o quasi questi decessi riguardano persone che hanno 80 o più anni di età.
Quelle stesse persone che, prima del Covid, morivano per tumori, insufficienza cardiocircolatoria, broncopneumopatie croniche, diabete scompensato, insomma per tutte quelle patologie che, da che mondo e mondo, purtroppo sono la causa del decesso degli anziani che, stranamente😀, sono quelli che muoiono più di tutte le altri classi di età.
Ma qual’è, oggi, la fondamentale differenza?
Oggi gli anziani che entrano in ospedale sono tamponati e perciò quelle morti, che oserei definire “naturali” o almeno “prevedibili”, sono ora attribuite al Covid.
E’ ovvio che se continueremo con i tamponi, il Covid continuerà ad essere, per tutti gli anni futuri, la causa principale di decesso degli anziani, anche se potremo con soddisfazione prendere atto che le patologie classiche saranno fortunatamente scomparse.
Io non so che cosa spinga questi personaggi, che dovrebbero possedere gli strumenti conoscitivi per valutare correttamente la situazione, a continuare nell’ intento di terrorizzare quella parte non piccola di popolazione che già lo è stata negli anni scorsi e che , da ciò, ha subito danni psicologici importanti che, ancora oggi, incidono sullo stile di vita.
Interessi economici, desiderio di stare alla ribalta dopo una vita di anonimato, sadismo, impreparazione scientifica?
So solo che, qualunque sia la ragione, non è, comunque un comportamento né etico né responsabile.
Sarebbe perciò l’ora di finirla e di ritornare all’uso della ragione e del buon senso!
E, mi sento di dire, alla “Scienza”, ma quella vera!
 

 
 

sabato 9 settembre 2023

Spero comunque di sbagliarmi.

 

Qualcuno, nei giorni scorsi, ha criticato le mie preoccupazioni per quella che io chiamo "la campagna di autunno". In fondo, è stato detto, la gente non ha più così paura e i media mantengono ormai un profilo basso e tranquillizzante.
Mai e poi mai, mi è stato detto, rivivremo la situazione degli anni passati e tutti i provvedimenti, sanitari e non, che verranno presi rimarranno, questa volta, a livello di consigli e mai più di obblighi.
Io mi auguro con tutto il cuore che questi miei educati contestatori abbiano ragione, ma devo confessare che, quando apro Repubblica di oggi, con le sue prime tre pagine dedicate al Covid (guerra, criminalità giovanile, violenza sulle donne, cambiamento climatico, che fine hanno fatto?), la mia preoccupazione rimane inalterata.
Una composizione di screenshot della prima pagina e delle successive:





 

venerdì 8 settembre 2023

No comment!

 

Solo un appello, indispensabile e imperativo, alla resistenza!
L'incipit dell'articolo: 
La mascherina serve ancora, se vogliamo frenare i contagi. Sull’utilità del dispositivo di protezione che durante la pandemia è stato fondamentale per limitare i danni del covid, gli scienziati non hanno dubbi.
Il punto cruciale però è capire se indossarla di nuovo dovrà essere solo fortemente raccomandato, oppure se si dovrà imporne l’uso.
 

 

mercoledì 6 settembre 2023

I giudizi non devono mai essere definitivi: la Fondazione Gimbe.

 

Finalmente, dopo 4 anni, leggo un articolo della Fondazione Gimbe con il quale sono completamente d’accordo. Evidentemente quando non parla di contagi, morti e mascherine, Cartabellotta riesce a recuperare un po' di lucidità.
Consiglierei il governo (come, d’altronde, tutti i governi precedenti) di riflettere seriamente e di sostituire qualche fatto all’enorme quantità di parole (al vento!) che abbiamo ascoltato negli ultimi anni.
Abbiamo (credo) i soldi del PNRR. Spendiamoli per rimettere un po’ in sesto la sanità pubblica italiana che si sta inesorabilmente avviando verso il baratro, piuttosto che spenderli per il ponte di Messina e altre amenità del genere.
E dire che eravamo portati ad esempio come paese con la migliore sanità pubblica mondiale!
 

 

Allarme della Fondazione Gimbe per "l'imponente sotto-finanziamento" della sanità in Italia, con una spesa pubblica che nel 2022 si colloca sotto la media sia nell'area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sia in Europa. "Al cambio corrente dollaro/euro - calcola il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta - il gap con la media dei Paesi europei dell'Ocse oggi ammonta a oltre 808 euro pro-capite. Tenendo conto di una popolazione residente Istat al primo gennaio 2023 di oltre 58,8 milioni di abitanti", il dato "si traduce nella cifra monstre di oltre 47,6 miliardi di euro". Un "baratro" che, insieme ad altri fattori quali la crescente "carenza di personale, i modelli organizzativi obsoleti, l'incapacità di ridurre le diseguaglianze e l'inevitabile avanzata del privato", elenca la Fondazione, causa una "progressiva erosione del diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare nelle regioni del Sud".

……..

Guardando al trend della spesa sanitaria pro-capite nel periodo 2008-2022, risulta "impietoso - incalza Gimbe -il confronto con gli altri Paesi del G7". Innanzitutto, negli altri Stati del Gruppo dei 7, eccetto il Regno Unito, rileva la Fondazione, "la crisi finanziaria del 2008 non ha minimamente scalfito la spesa pubblica pro-capite per la sanità: dopo il 2008 il trend di crescita si è mantenuto o ha addirittura subito un'impennata. In Italia, invece, il trend si è sostanzialmente appiattito dal 2008, lasciando il nostro Paese sempre in ultima posizione"

………

Infine, commenta ancora Cartabellotta, "se per fronteggiare la pandemia tutti i Paesi del G7 hanno aumentato la spesa pubblica pro-capite dal 2019 al 2022, l'Italia è penultima poco sopra il Giappone". Soprattutto, fa notare la Fondazione, "dopo l'emergenza Covid-19 il gap con gli altri Paesi europei del G7 continua a crescere: infatti nel nostro Paese la spesa sanitaria pubblica nel 2022, rispetto al 2019, è aumentata di 625 dollari, quasi la metà di quella francese (1.197 dollari) e 2,5 volte in meno di quella tedesca (1.540 dollari)".

martedì 5 settembre 2023

L'Italia non è un paese per vecchi!

E’ inutile, in Italia, alle Istituzioni e ai luoghi di accoglienza non frega assolutamente nulla degli anziani. Nè della loro salute fisica né di quella psichica. Se un anziano non ha la fortuna di poter restare in famiglia e viene ospitato in una RSA, ha davanti a sé una vita (?) di deprivazioni psicosensoriali e io credo che dovrebbe essergli concessa la possibilità del suicidio assistito, almeno per coloro che si rendono conto dell’inferno nel quale sono capitati.
Per quanto riguarda il disinteresse per la loro salute fisica è eclatante la decisione che fu presa, a suo tempo, da governanti e scienziati: quella cioè di anteporre alla loro vaccinazione quella del “personale sanitario”, considerando tale anche tutti gli impiegati amministrativi che un ospedale non l’avevano mai visto e gli studenti di 22-24 anni dell’ultimo anno dell’università.
Maurizio Rainisio, un matematico-statistico a cui va la mia stima e la mia amicizia, ha calcolato che questa decisione abbia provocato almeno 10000 morti in più, altrimenti evitabili.
D’altronde l’Italia è stata l’unico paese a comportarsi in questo modo e forse sarebbe necessario che la “fantomatica” Commissione d’Inchiesta di cui si è ormai persa ogni traccia si occupasse di questo piuttosto che di lockdown più o meno precoci.
Per quanto riguarda la salute psichica tutti sappiamo cosa è successo in questi ultimi anni: isolamento, niente visite dei parenti, mascherine che nascondono il sorriso quando le visite sono state di nuovo permesse, tamponi quotidiani, decessi in solitudine.
Leggere percio’ notizie come queste che ci informano che nelle RSA, ancora oggi che è stato abolito isolamento e quarantena per i malati, vengono vietate le visite dei parenti perché ci sono degli anziani positivi al tampone, peraltro specificando che sono tutti in buona salute (che cavolo lo fanno a fare, allora, il tampone?), dovrebbe provocare sdegno in tutti noi. State sicuri che la RSA di Verona non è la prima e certamente non sarà l’ultima a comportarsi in questo modo, oltretutto, e qui mi incavolo sul serio, su consiglio dei medici e in ottemperanza ai protocolli dell’ USS locale.
L’Italia, si sa, non è un paese per vecchi!
 

 

 

lunedì 4 settembre 2023

Di nuovo sulle mascherine!

 

Ormai il nuovo argomento di discussione sui social é l’utilità o meno del ritorno dell’uso della mascherina. Gran parte dei media ufficiali sembrano favorevoli al suo utilizzo almeno per contesti specifici, nonostante molti studi, fra cui la corposa revisione della Cochrane, affermino che non c’è alcun dato che confermi qualche beneficio nel suo impiego.
Scienziati famosi, pur contrari a nuovi obblighi, ne rivendicano l’utilizzo se si entra in contatto con persone anziane e se si suppone di poter essere portatori di malattie infettive.
Nei social, inoltre, molte persone ricordano che in paesi come il Giappone se ne fa uso già prima del Covid e che noi dovremmo prendere esempio da questi popoli responsabili ed attenti al benessere degli altri.
La mia opinione è che invece, pur lasciando la libertà a ciascuno di fare come vuole, ci mancherebbe, bisognerebbe ritornare ai tempi pre-covid, quando nessuno, almeno nei paesi occidentali, pensava proprio alla sua esistenza.
A chi afferma che si dovrebbe utilizzare per le visite agli anziani non in buona salute, ribatto che si dovrebbe invece ritornare alla vecchia abitudine di non fare loro visita se riteniamo di poter essere portatori di una qualsiasi malattia infettiva. Misura, a mio avviso, molto più efficace di qualsiasi mascherina.
A tutti coloro che parlano invece della “sensibilità” verso il prossimo dei popoli orientali, ricordo che, anche in quei paesi, le epidemie influenzali decorrono nello stesso, identico modo che da noi, senza differenze riguardo mortalità o tassi di ricovero e che questo dovrebbe far dunque supporre che le mascherine non servano a granchè, se non , come ho letto più volte in epoca pre-covid, a mascherare il volto delle giovani giapponesi che non hanno il tempo di truccarsi prima di andare al lavoro o a provare a proteggersi dallo smog che caratterizza le loro metropoli.
Ovvio che in ambienti particolari, come i reparti ospedalieri dove sono ricoverati immunodepressi, il suo utilizzo è fondamentale. Ma lo è ormai già da 30 anni a questa parte e nessuno lo ha mai messo in dubbio!
 

 

Sulla vaccinazione (in Europa)!

 

Come ci stanno informando, adesso la nuova variante virale in gioco è BA.2.86 (Pirola) che ci dicono essere decisamente mutata rispetto ai suoi predecessori BA.2 e al lignaggio XBB.1.5 (più di 30 mutazioni della proteina spike).
Fortunamente i primi studi (2 gruppi, uno in Cina e uno in Svezia) evidenziano che questa nuova variante, nonostante alcuni media la dipingano come un’incognita da temere, sia meno contagiosa (i cinesi parlano di 60% di contagiosità in meno) di quanto si temesse. E non più virulenta di Omicron.
L’articolo della CNN ci informa anche che negli USA l’arrivo del vaccino aggiornato per la nuova variante è previsto per metà settembre.
Perchè vi informo di tutto cio’?
Innanzitutto per tranquillizzarvi. Come si legge nell’articolo “i primi risultati dipingono il BA.2.86 più come una tigre di carta che come una bestia minacciosa” e questo non puo’ che rallegrarci tutti quanti e ribadire il concetto, da me più volte espresso, che ormai Covid è sempre più simile all’influenza.
In secondo luogo, pero’, per mettere in evidenza che mentre in USA aspettano il vaccino aggiornato, qui in Europa, l’1 settembre, la Commissione ha autorizzato il vaccino aggiornato alla variante XBB.1.5 (quella precedente) e ne ha consigliato l’uso fin dai 6 mesi di età.
Adesso quindi i paesi europei ne potranno fare ampia scorta e dunque smaltire le dosi già prodotte da Pfizer e Co. prima della comparsa di Pirola.
Detto fra noi, se per caso dovessi decidermi a fare un richiamo del vaccino (e confesso che lo vedo molto, ma molto improbabile😏😇), è ovvio che che non lo farei certo con il vaccino autorizzato da EU, ma, ovviamente, aspetterei quello studiato per BA.2.86.
Mi sembra logico e ragionevole, no?
 

 

domenica 3 settembre 2023

Risposta alle critiche.

 

Rispetto al mio post del 29 agosto sui “malori improvvisi” ho ricevuto alcune critiche su FB alle quali vorrei rispondere. Mi sono state contestate 2 cose. La prima che il fatto che io non conosca la patologia “malore improvviso” denota la mia ignoranza medica, la seconda che il riportare i titoli di giornali di 2 giorni rappresenta aneddotica e non rigore scientifico, che è ovviamente un’affermazione corretta anche se, nelle mie intenzioni, la loro pubblicazione era funzionale ad un invito che volevo rivolgere alle nostre autorità sanitarie: autopsie per scoprire le cause.
Andando nel merito, per quest’ultima contestazione alcuni hanno pubblicato i dati ISTAT che indicano, nel 2022, un calo addirittura del 29,6% del numero di decessi nella fascia di età 0-14 anni.
Parto dalla seconda critica: se cosi’ fosse sarei veramente felice, ma, purtroppo, andando a consultare Euromomo che, ricordo a tutti, pubblica le tabelle dell’eccesso di mortalità per tutti i paesi europei e non solo per l’Italia, constato che, sia per quanto riguarda l’eccesso di mortalità cumulata sia per lo z-score, si nota un significativo eccesso di mortalità per la fascia 0-14 che inizia, guarda caso, all’incirca dalla 40ma settimana del 2021 (correlatelo voi alla vaccinazione dei ragazzi) e continua ancora oggi.
Chi ha ragione? Qualunque sia la risposta ritengo che comunque il mio invito a cercare le cause di queste morti mediante autopsia rimanga del tutto valido e che la mia critica al fatto che non si sia deciso di fare una “sorveglianza attiva” fin dall’inizio, almeno per i ragazzi e i giovani adulti e almeno per le patologie cardiache, sia del tutto giustificata.
Questo perché, a differenza dei miei critici che sembrano avere sempre certezze assolute, io, fin dall’inizio, ho sempre coltivato dubbi e, per questo motivo, ho invocato il “principio di precauzione”, fondamento assoluto della scienza medica, per quanto riguarda la vaccinazione di bambini e adolescenti.
Venendo invece alla mia “ignoranza” riguardo la patologia “malore improvviso”, vorrei invece ricordare che questa definizione non definisce una patologia, bensi’ un evento che è causato da una patologia, questa si’, che è importante diagnosticare. Anche perché il “malore improvviso”, termine non presente nei trattati medici come “patologia” e tantomeno nel manuale MSD ricordato da un commentatore un po’ aggressivo nei miei confronti, non necessariamente porta al decesso e quindi lo scoprirne la causa ne previene gli ulteriori, eventuali, episodi nella persona che lo ha presentato.
Questo che ho scritto è cio’ che io penso, da medico pensionato (come qualcuno ha ricordato con una dose di disprezzo e delegittimazione), e vorrei che fosse ben chiaro che, a differenza di questi ultimi, non chiedo a nessuno che venga considerata “verità assoluta”. Chiedo solo a tutti coloro che vogliono intervenire sulla mia bacheca di rispettare l’educazione che deve caratterizzare qualsiasi confronto civile. Quelli che non lo faranno saranno “bannati”, come ho fatto per alcuni del post in questione.
 

 

 

sabato 2 settembre 2023

Sul tampone nasale.

 

Non so voi, ma per me l’esecuzione del tampone nasale ha rappresentato sempre una vera tortura. Fortunatamente l’ho fatto molto raramente, solo 8 volte per poter viaggiare all’estero prima del vaccino e lo scorso gennaio, obbligatorio prima di un intervento chirurgico che ho purtroppo dovuto rimandare perché è risultato positivo.
Percio’ anche io ho avuto il Covid, anche se non me ne sono accorto, e il vaccino, che non ha impedito il contagio, evidentemente ha evitato che venissi ricoverato in ospedale per una forma grave.😀
Non so come sia possibile che tanti amici e conoscenti se ne siano fatti centinaia (ad ogni starnuto, si puo’ dire) senza apparente disagio. Ho anche avuto l’impressione, ma potrebbe trattarsi di bias personale, di aver incontrato un paio di volte un’ esecutrice del tampone un po’ sadica che forse ha spinto con soddisfazione il tampone in profondità, chissà, forse perché sapeva che mi serviva per uscire dall’Italia, e dunque spargere il morbo urbi et orbi.
Quello che pero’ vorrei evidenziare in questo post è il motivo perché è stato deciso fin dall’inizio di usare questa metodica di tampone piuttosto che quello salivare, altrettanto se non più efficace, e sicuramente meno traumatizzante.
In effetti non so dare una risposta, ma come spunto di riflessione per tutti, posto il link di un vecchio (2021) articolo scientifico che, come tanti altri, si è posto, fin dall’inizio, il mio stesso interrogativo.
Ne traduco 2 frasi:
 
La raccolta di campioni tramite saliva rispetto al tampone nasofaringeo è stata stimata in un risparmio di 636.105 dollari (intervallo di incertezza [UI] del 95%, da 467.427 a 831.770 dollari) per 100.000 persone campionate.                                                                                                                                    Conclusioni:                                                                                                                                                     Il prelievo di campioni attraverso la saliva o il tampone nasofaringeo non presenta differenze significative in termini di sensibilità. Il prelievo salivare, tuttavia, è molto meno costoso. 
 
 Che ci sia sempre da riferirsi al vecchio e mai smentito detto “ Follow the money”?!
 

 

venerdì 1 settembre 2023

Indigniamoci tutti!

 

Oggi posto questa notizia, anche se confesso di provare dolore e sconforto nel farlo.
Che ancora oggi un giudice possa essere condannato a 2 anni di misure cautelari dopo aver perso il 25% dello stipendio e aver subito la confisca di computer e cellulare solo per aver applicato i principi scientifici, il buon senso e la giustizia alle sue decisioni rappresenta un'offesa e getta il discredito sull'apparato giudiziario, in questo caso tedesco, come 3 anni di pandemia lo hanno gettato sul mondo scientifico e medico mondiale.
Indigniamoci tutti!
 

 
 Il giudice che ha bocciato le norme governative che impongono ai bambini di indossare le maschere COVID nelle scuole tedesche viene condannato a due anni per "perversione della legge". Dettmar è stato anche sospeso temporaneamente nel 2021, perdendo il 25% del suo stipendio. Mercoledì è stato condannato a due anni di libertà vigilata per intralcio alla giustizia.

Un giudice è stato condannato a due anni di carcere con la condizionale, con l'accusa di aver "pervertito la legge" dopo aver ordinato alle scuole tedesche di non applicare le norme di chiusura durante la pandemia.

Christian Dettmar, 60 anni, nel 2021 aveva stabilito che due scuole di Weimar, in Turingia, non avrebbero dovuto applicare le direttive nazionali di isolamento per i bambini, che prevedevano l'uso di maschere mentre erano a scuola, l'esecuzione di test per l'infezione e il mantenimento delle distanze sociali.

La decisione del giudice del tribunale di famiglia è stata infine annullata ed egli è stato accusato di aver deciso su questioni su cui non aveva alcuna autorità, prima di essere definitivamente sospeso nel gennaio di quest'anno.

Oltre a sollevare dubbi sul fatto che il giudice non avesse l'autorità per prendere tali decisioni, gli avvocati dell'opposizione hanno sostenuto che Dettmar avesse interpretato in modo selettivo le sue conclusioni.

Si sostiene che abbia ascoltato solo le testimonianze di esperti critici nei confronti delle chiusure prima di scrivere il suo verdetto, e l'accusa sostiene che la mossa sia stata politica, senza tener conto della sicurezza dei bambini.

Il documento a sostegno della decisione originale di Dettmar era lungo più di 100 pagine e sosteneva che i mandati erano un "pericolo per il benessere mentale, fisico o psicologico" dei bambini.

Parla della "mancanza di benefici dell'uso della maschera e del rispetto delle norme di allontanamento sociale per i bambini stessi e per terze persone" e della "inadeguatezza" percepita della PCR e dei test rapidi per misurare le infezioni".

Dettmar fa anche riferimento al "diritto dei bambini all'istruzione e all'insegnamento scolastico".

Tuttavia, nel condannare Dettmar, il giudice ha affermato di aver raggiunto un verdetto che "aveva previsto fin dall'inizio".

Il dottor Gerhard Strate, che rappresenta Dettmar, ha criticato la decisione della corte di concentrarsi solo sul fatto che il suo cliente fosse stato "imparziale".

Ha dichiarato che faranno ricorso contro la decisione.

Dettmar era già stato sospeso in prova in attesa delle indagini, aveva perso il 25% del suo stipendio e gli erano stati confiscati il cellulare e il computer portatile dopo un'irruzione della polizia nel suo appartamento.



giovedì 31 agosto 2023

La "Campagna di Autunno".

 

Ed ecco, come io e tanti altri avevano ampiamente previsto, che è iniziata la "Campagna di Autunno".
Il morbo avanza, incontrollato!
A nessuno dei media passa per la testa di ricordare che ormai è del tutto simile all'influenza con la quale conviviamo tranquilli dal 1918 (la famosa "spagnola").
La mia previsione è che, dopo la vaccinazione degli anziani e dei "fragili" (furba definizione che puo' comprendere la maggior parte della popolazione a secondo di come viene definita la "fragilità") e molto probabilmente anche del personale sanitario, e che spero rimanga solo "consigliata", il secondo step sarà rappresentato dal ritorno delle care e mai dimenticate mascherine (luoghi di cura certamente, ma anche uffici, scuole, negozi).
Ovviamente il tutto associato al tamponamento indiscriminato e totale.
E poi, chissà, vogliamo metterci anche qualche lockdown "selettivo"?
Questo è l'articolo apparso per ora su una rivista di settore, ma che sarà sicuramente presto ripreso dai media nazionali:
 
 
Ovviamente fra tutti i numeri riportati nell'articolo nessuno mette in evidenza che a fronte di un aumento dei casi, i decessi sono drammaticamente crollati (-48%) e che oltretutto interessano quasi esclusivamente gli over 85.
Non mi resta che augurare buona fortuna a tutti! 😀




martedì 29 agosto 2023

Sul "malore improvviso"!

 

Il “malore improvviso” è una nuova “patologia” della quale, confesso, non conoscevo l’esistenza fino a 2-3 anni fa, specialmente se riferito a giovani adulti.

Ed è una “patologia” in forte crescita, esponenziale come direbbe qualcuno 😀.

Addirittura, poco tempo fa, la Garante per l’Infanzia in Abruzzo, ha affermato che l’aumento dei malori improvvisi nei giovanissimi under 14 di quella regione (se ne è accorta anche lei, bontà sua!) è dovuto all’eccesso di consumo di alcol e droga.

Posto, nel merito, sotto il post, alcuni titoli di giornali riferiti solo agli ultimi 2 giorni.

Tutto cio’ mi induce ad una riflessione legata all’introduzione della vaccinazione di massa contro il Covid19.

Sappiamo tutti che stiamo utilizzando vaccini approvati in grande fretta con trials molto più veloci di quelli utilizzati normalmente e con numeri di soggetti (specialmente per i bambini) molto piccoli, addirittura zero per le donne in gravidanza;

Vaccini, oltretutto, per i quali la fase 4 di sperimentazione è ancora in corso.

Io, come tanti altri, già molto tempo fa mi ero chiesto perché non si è mai deciso di porre in essere una “sorveglianza attiva” almeno per quanto riguarda gli accidenti cardiovascolari nei vaccinati, considerando che la mio/pericardite è stata fin da subito evidenziata come possibile effetto avverso della vaccinazione.

Si è piuttosto pensato a rassicurare la popolazione affermando che le mio/pericarditi vaccinali erano tutte molto leggere e che si risolvevano in breve lasso di tempo, anche se io avevo studiato (e verificato nella mia ultra-quarantennale carriera) che, trattandosi comunque di una lesione del tessuto miocardico, ogni miocardite necessità di controlli protratti nel tempo.

E ora vengo al dunque della mia riflessione:

Perchè in questi casi, ovviamente con tutto il rispetto e la comprensione per i poveri genitori di questi ragazzi, ai quali, comunque, mi stupisce non venga alcun sospetto in merito (o forse non viene riportato dai media), i medici curanti o quelli ospedalieri non dispongono l’autopsia per stabilire la reale causa di morte?

Il “malore improvviso” non è previsto come causa da indicare nel certificato di morte.

Cosa si inventano percio’? Forse “arresto cardiocircolatorio”, che comunque non vuol dire niente!

Insomma vogliamo si’ o no che i medici tornino a fare i medici e che una buona volta comincino a porsi dei dubbi e ad agire per il bene dei loro pazienti?









 

lunedì 28 agosto 2023

Il Long Covid è la nuova manna dal cielo!

Il Long Covid è la nuova manna dal cielo. Cosi’ ce lo spiega, in un articolo, Steve Templeton, professore di microbiologia e immunologia all’Indiana University School of Medicine.

 

Anni fa fui invitato a partecipare a un focus group dell'NIH per raccogliere le opinioni dei ricercatori sulle politiche di finanziamento per l'immunologia e le malattie infettive, di cui si occupa principalmente il National Institute for Allergy and Infectious Disease, o NIAID. All'inizio dell'incontro, un ricercatore chiese se i livelli di finanziamento per l'HIV fossero così elevati perché il direttore del NIAID Anthony Fauci si occupava di HIV. Altri presenti manifestarono immediatamente il loro assenso. Un altro ricercatore aggiunse che il dominio dei finanziamenti per l'HIV era "irritante" per i ricercatori che non si occupavano di HIV, tra i quali c'erano quasi tutti i presenti in sala. In risposta, il rappresentante del NIH fece spallucce: "È una questione di lobby e non abbiamo alcun controllo su di essa".

Nel 2019, 2 miliardi di dollari, oltre un terzo di tutti i fondi del NIAID, sono stati destinati alla ricerca sull'HIV. Negli anni successivi, l'aumento dei finanziamenti del COVID ha ridotto tale cifra a un quarto (pur rimanendo pari a 2 miliardi di dollari).

Centinaia di milioni di dollari in più continuano a essere spesi per i programmi di salute pubblica e per l'educazione, 40 anni dopo l'identificazione dei primi casi. Questo nonostante l'HIV sia ormai una malattia cronica gestibile, tenuta a bada da terapie antiretrovirali altamente efficaci. La comunità gay, che un tempo lottava per mantenere aperti i bagni dove la trasmissione dell'HIV era dilagante, ha iniziato a sostenere il matrimonio e la monogamia, con grande successo.

Come mai i finanziamenti per l'HIV sono cresciuti ben oltre la minaccia rappresentata dalla malattia? Come per il COVID, i primi tempi della pandemia di HIV sono stati caratterizzati dall'allarmismo dei media e degli "esperti". Volti noti come Robert Redfield, Anthony Fauci e William Haseltine hanno gettato benzina sul fuoco del panico con affermazioni sulla trasmissione eterosessuale e persino domestica. Anche le celebrità sono salite sul treno della sventura, come dimostra l'affermazione della regina dei talk show Oprah Winfrey nel 1987, secondo cui un eterosessuale su cinque sarebbe morto di AIDS entro il 1990. Questo, ovviamente, non si verificò nemmeno lontanamente. Ma l'isteria di massa aveva raggiunto il suo scopo.

L'isteria iniziale intorno all'HIV ha generato uno dei più grandi e più riusciti sforzi di lobbying di tutti i tempi, uno sforzo così riuscito da creare un'industria che è diventata troppo grande per essere smantellata. I ricercatori sull'HIV hanno continuato a occupare posizioni di rilievo all'interno del governo e del mondo accademico, assicurando che i fondi continuassero anche quando la pandemia di HIV si fosse stabilizzata. Proprio come nel caso della creazione di un'enorme agenzia governativa, lo scopo originario della comunità di ricerca sull'HIV è stato diluito e sostituito con l'unica motivazione di mantenere e aumentare denaro, potere e influenza.

Questo spiega perché quando la pandemia COVID colpì nel 2020, i tre principali consulenti, Robert Redfield, Anthony Fauci e Deborah Birx, avevano tutti un passato nella ricerca sull'HIV. Erano saliti alla ribalta come parte del complesso industriale dell'HIV che non poteva competere con nessun altro campo.

Il complesso industriale dell'HIV, come scherzosamente lo definisco, è un colosso di finanziamenti che poteva essere sostituito solo da qualcosa di molto più grande e urgente, in questo caso una nuova istituzione costruita intorno a un virus ampio e non selettivo che non avrebbe solo terrorizzato le persone riguardo al sesso, ma avrebbe reso sospetto l'atto stesso di respirare in presenza di altri. Poiché alcuni di coloro che avevano promosso o almeno permesso paure irragionevoli sull'HIV erano stati ricompensati per le loro azioni, avrebbero fatto tesoro di queste lezioni e avrebbero seguito gran parte dello stesso schema per la prossima grande pandemia. La messaggistica basata sulla paura, l'esagerazione dei rischi per le popolazioni a basso rischio, l'amplificazione degli aneddoti, la distorsione delle statistiche e dei dati scientifici e l'abbandono della medicina basata sull'evidenza per l'apparenza della sicurezza: tutto questo è stato in primo piano per la pandemia di SARS-CoV-2.

A partire dal 2020, i ricercatori sapevano che il COVID era il gioco più redditizio in circolazione, cosa che si è rapidamente riflessa nella ricerca pubblicata, con una valanga di articoli che il professore di Stanford John Ioannidis ha definito "La covidizzazione della ricerca", osservando che il 3,7% di tutti gli articoli scientifici pubblicati da gennaio 2020 ad agosto 2021 erano legati al COVID, oltre 200.000 in totale. Gli autori degli articoli COVID rappresentavano ogni campo, compresi "pesca, ornitologia, entomologia o architettura". L'ultimo escluso, l'ingegneria automobilistica, è arrivato all'inizio del 2021.

Poiché la COVID non aveva lo stesso lento tempo di incubazione e lo stesso tasso di mortalità del 100% che avevano i primi casi di HIV, un massiccio complesso industriale COVID sostenuto sarebbe stato più difficile da vendere, anche con tutta l'isteria, l'allarmismo e la disinformazione serviti dai media e dai loro "esperti" preferiti. Con la fine della pandemia e l'ingresso della SARS-CoV-2 in una fase endemica con varianti più lievi, come potevano i funzionari che chiedevano più soldi, potere e influenza continuare a far girare il treno dei guadagni?

La risposta a tutte le loro preghiere è stata il Long COVID. Come ho scritto in precedenza, la COVID lunga consiste in "tutto ciò che accade di brutto dopo aver avuto la COVID". Poiché alla fine miliardi di persone sono state infettate, questo include un numero considerevole di eventi strani: persino la perdita inspiegabile dei denti è stata attribuita a COVID. La definizione ampia e nebulosa di COVID lunga è accompagnata da studi che si sono basati su sintomi auto-riportati, che potrebbero (e sicuramente lo hanno fatto) introdurre pregiudizi. Inoltre, diversi studi hanno riportato che i sintomi della COVID lunga erano più associati alla convinzione della COVID lunga e a una storia di disturbi d'ansia che a qualsiasi patologia misurabile. Qualsiasi condizione reale a lungo termine dopo l'infezione da COVID che esista è quindi probabilmente nascosta dietro una popolazione più ampia, guidata dalle credenze e influenzata da nocebo.

Questi limiti evidenti non hanno fermato la nascita del nuovo complesso industriale COVID, annunciato dal segretario dell'HHS Javier Becerra il 31 luglio. Non a caso, i funzionari dell'HHS hanno evitato il mio nome per il più ufficiale "Office of Long COVID Research", creato nell'ambito dell'iniziativa RECOVER da 1,15 miliardi di dollari per il 2021. Così, la prima pietra del complesso industriale della COVID lunga è stata posata.

Con tutti questi soldi in palio, i nuovi ricercatori sulla COVID lunga si daranno da fare per confermare che la COVID lunga è una condizione nefasta che colpisce il maggior numero possibile di persone, nel maggior numero possibile di modi. L'annuncio dell'HHS ha già delineato le motivazioni:

“Più di 200 sintomi sono associati alla COVID lunga e la condizione può causare problemi in tutto il corpo, colpendo quasi tutti i sistemi corporei, tra cui il sistema nervoso, cardiovascolare, gastrointestinale, polmonare, autonomo e immunitario.”

Questo dice molto di più sull'iniziativa RECOVER che sulla COVID lunga. Se tutto può essere imputato alla COVID lunga, allora nulla può essere imputato alla COVID lunga. Da qui in poi si tratta solo di studi di conferma. Ma poiché la pandemia di COVID è terminata e l'HIV continua a minacciare le popolazioni a rischio che non hanno accesso alle medicine, l'effettiva necessità di ricerca sull'HIV rimarrà maggiore, mentre le preoccupazioni per la COVID lunga tra il pubblico si attenueranno. Ma non ditelo ai funzionari dell'HHS. Non vogliono sentirselo dire, perché sono determinati a costruire un complesso industriale per la COVID lunga che, come il suo predecessore associato all'HIV, è troppo grande per fallire.

 

 


domenica 27 agosto 2023

MASKNE.

 

La MASKNE è il termine anglosassone che definisce l’acne da mascherina, patologia frequente e ben conosciuta anche se poco riportata dai media ufficiali.

Oggi voglio fare il medico e quindi pubblico il link dell’ Accademia Americana diDermatologia nel quale sono indicati i 9 accorgimenti per cercare di prevenirla, anche se i risultati credo saranno scarsi.

Lo faccio per coloro che, in futuro ormai prossimo, decideranno di riprendere l’uso di questo inutile, dannoso e ridicolo dispositivo medico che è tale almeno nel 90% dei casi.

Qui a Parigi si comincia già a vedere un numero maggiore di persone (non solo anziani) che la indossano in mezzo alla strada.

E questo numero è destinato sicuramente ad aumentare visto la campagna che sta iniziando a montare, per il momento specialmente sui media americani, e che presto, sono certo, arriverà anche qui da noi.

Significativo, in tal senso, il recente articolo della CNN, uno dei più importanti e seguiti media americani dal titolo:


POTREBBE ESSERE GIUNTO IL MOMENTO DI TIRARE FUORI LE MASCHERINE CONTRO IL COVID, DICONO ALCUNI ESPERTI

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie esortano le persone a "indossare una maschera con la migliore vestibilità, protezione e comfort per voi" e fanno notare che alcune persone sono a più alto rischio di malattie gravi a causa del Covid-19. Ma l'agenzia non raccomanda a tutti l'adozione di maschere. Le cose potrebbero cambiare se i ricoveri raggiungessero livelli critici. Il CDC raccomanda il mascheramento universale nelle giurisdizioni che hanno 20 o più persone affette da Covid ogni 100.000 negli ospedali locali e il mascheramento per gli individui ad alto rischio quando da 10 a 19,9 persone ogni 100.000 sono ricoverate in ospedale a causa del virus.

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"In ambienti chiusi, quando c'è molta gente, affollati e con scarsa ventilazione, sono ancora prudente a questo proposito, soprattutto con l'aumento che stiamo iniziando a vedere ora, che non so quando si stabilizzerà", ha detto il dottor Eric Topol, cardiologo presso lo Scripps Translational Research Institute.

Una nuova variante, BA.2.86, ha catturato l'attenzione degli scienziati perché è altamente mutata, ma finora è stata rilevata solo in un piccolo numero di persone a livello globale. Ciononostante, "non è un buon segno... in termini di evoluzione continua del virus", ha detto Topol. Il virus "continua a trovare nuovi modi per sfidare gli esseri umani, per trovare nuovi ospiti e ospiti ripetuti, ed è implacabile".

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Quest'anno il CDC ha smesso di riportare il conteggio aggregato dei casi di Covid-19, ma il numero crescente di ricoveri ha suscitato preoccupazione tra coloro che seguono la malattia.

I livelli del virus nelle acque reflue dei bagni - che possono essere un'indicazione precoce di un picco di Covid in una comunità - sono raddoppiati, ha dichiarato il dottor Robert Wachter, professore e presidente del Dipartimento di Medicina dell'Università della California San Francisco.

"I ricoveri non sono ancora raddoppiati, ma penso che probabilmente lo saranno, dato che i numeri sono in ritardo di un paio di settimane", ha detto Wachter. "È più rischioso contrarre un'infezione ora rispetto a un mese o due fa, senza dubbio, probabilmente il doppio. Se state cercando di essere prudenti, è ora di tirare fuori di nuovo la maschera".


Con profonda tristezza, auguro comunque buona fortuna a tutti coloro che, anche questa volta, cadranno nella trappola preparata per loro con grande maestria e, soprattutto, senza alcun ammutinamento, dai media internazionali!

 


 


sabato 26 agosto 2023

Voi che ne dite?

Qualche volta ho difficoltà a capire (o forse, chissà, capisco troppo bene😀).

Leggo, oggi, questo articolo su AP:
 
Il presidente Joe Biden ha dichiarato che chiederà maggiori finanziamenti per un nuovo vaccino contro il coronavirus.
 
SOUTH LAKE TAHOE, California (AP) - Il presidente Joe Biden ha dichiarato venerdì che intende chiedere al Congresso più fondi per sviluppare un altro nuovo vaccino contro il coronavirus, mentre gli scienziati rilevano nuove ondate e i ricoveri aumentano, anche se non come in passato.I funzionari sono già in attesa di un vaccino COVID-19 aggiornato che contenga una versione del ceppo omicron, chiamato XBB.1.5. Si tratta di un cambiamento importante rispetto alle vaccinazioni combinate di oggi, che mescolano il ceppo originale di coronavirus con le varianti omicron più comuni dello scorso anno. Ma ci sarà sempre bisogno di vaccini aggiornati, dato che il virus continua a mutare.Le persone dovrebbero iniziare a rimboccarsi le maniche il mese prossimo per quello che i funzionari sperano sia un vaccino COVID-19 annuale autunnale. Pfizer, Moderna e il produttore minore Novavax stanno tutti preparando dosi di aggiornamento dell'XBB, ma la Food and Drug Administration dovrà approvare ciascuna di esse e il CDC poi emettere raccomandazioni per il loro utilizzo."Stamattina ho firmato la proposta di presentare al Congresso una richiesta di finanziamento aggiuntivo per un nuovo vaccino necessario e funzionante", ha dichiarato Biden, in vacanza nella zona del lago Tahoe, ai giornalisti venerdì.Ha aggiunto che "provvisoriamente" si raccomanda "che tutti lo prendano", una volta che le iniezioni saranno pronte.
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Quello che non mi è chiaro:
considerato che le case produttrici dei vaccini in questi tre anni hanno realizzato enormi guadagni (Pfizer ha, con 100 miliardi di dollari, quasi triplicato il suo fatturato), non potrebbero metterceli loro i soldi per lo sviluppo di un nuovo vaccino?
Hanno bisogno di soldi pubblici anche adesso che l'emergenza Covid è legalmente cessata?
E mi chiedo anche: chissà se anche per questi "nuovi" vaccini otterranno l'esonero da qualsiasi responsabilità come è avvenuto per i "vecchi"?
 

 

martedì 15 agosto 2023

E ora come faranno?

 


Si preannunciano tempi veramente bui!😀

Dopo il calo, estremamente significativo, di persone che hanno deciso di fare la quarta o quinta dose del vaccino e le previsioni negative, in tal senso, per il prossimo autunno, adesso comincia a venir meno anche l’ultima speranza, abilmente gestita e narrata da “scienziati” e produttori: il Long Covid!

Questo articolo ci rivela che stanno diminuendo le persone che dichiarano di soffrire di Long Covid.

Chissà, forse adesso sono tutte prese dalla nuova emergenza, il Global Warming, e l’ecoansia ha sostituito quella per il Covid (due ansie insieme non le reggono neanche loro!)

L’articolo in questione:

Il tasso di persone affette da COVID lunga sembra stabilizzarsi a circa 1 adulto su 10 che è stato infettato dal virus, secondo i nuovi dati di monitoraggio del governo.

Se si tiene conto delle persone che non hanno mai avuto la COVID-19, si stima che il 6% della popolazione adulta statunitense sia affetto da COVID lunga a giugno 2023, in calo rispetto al 7,5% di giugno 2022. Questo secondo un nuovo rapporto del CDC che analizza i dati dell'indagine mensile online Household Pulse Survey. L'indagine tiene traccia dei dati sanitari relativi alla pandemia, compresi gli indicatori di salute mentale e la copertura assicurativa.

Tra le persone che non hanno mai avuto una COVID, la percentuale di persone che dichiarano di aver avuto una COVID lunga è scesa dal 19% della scorsa estate a circa l'11% di gennaio e tale percentuale si è mantenuta costante per tutto il 2023. Secondo gli autori del rapporto, la ragione di questa stabilizzazione potrebbe essere una combinazione di fattori, tra cui un minor numero di persone infettate, infezioni meno gravi, trattamenti migliori come gli antivirali e la protezione offerta dai vaccini.

Nell'ambito dell'indagine, viene chiesto alle persone se hanno avuto sintomi della durata di almeno 3 mesi che non avevano prima dell'infezione da COVID-19. I sintomi possono includere stanchezza o dolore e un'eccessiva frequenza di malattie. I sintomi possono includere stanchezza o affaticamento, difficoltà di pensiero o di concentrazione, problemi di memoria, difficoltà di respirazione, dolori articolari o muscolari, battito cardiaco accelerato, dolore al petto, vertigini quando si sta in piedi, cambiamenti mestruali, alterazioni del gusto o dell'olfatto o incapacità di fare esercizio fisico.

Più di una persona su quattro tra quelle che hanno contratto la COVID lunga ha dichiarato nel sondaggio che la condizione limita in modo significativo la propria capacità di svolgere le attività quotidiane, rispetto al periodo precedente alla somministrazione della COVID-19. Il tasso di persone che riferiscono limitazioni significative è rimasto costante nel tempo, scrivono gli autori.

Il mese scorso, il governo federale ha annunciato la formazione dell'Office of Long COVID Research and Practice per dirigere la risposta del governo all'aiuto dei 7,7 milioni-23 milioni di persone che, secondo le stime, sono affette da COVID lunga negli Stati Uniti. La pietra miliare del lavoro dell'ufficio è il coordinamento di un programma di ricerca da 1,15 miliardi di dollari, che include studi clinici, chiamato RECOVER Initiative.

Prego di notare un passo estremante interessante ma anche esilarante: “Tra le persone che non hanno mai avuto una COVID, la percentuale di persone che dichiarano di aver avuto una COVID lunga è scesa dal 19% della scorsa estate a circa l'11% di gennaio e tale percentuale si è mantenuta costante per tutto il 2023"

Perchè si’, amici miei, il Long Covid puo’ essere una sindrome che colpisce anche quelli che il Covid non l’hanno mai avuto! 🤣🤣🤣

 

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...