Vedere un video come questo mi fa pensare che l’uccisione del diciasettenne Nahel nella banlieu parigina sia solo la scintilla che sta facendo esplodere la rabbia di una larga parte di popolazione che sperimenta una qualità di vita sempre peggiore rispetto alla constatazione che, al contrario, una elite minoritaria diventa sempre più ricca. La filosofia della “catastrofe” che negli ultimi anni rappresenta il progetto politico-mediatico di chi decide le sorti del mondo sta creando scompensi sociali troppo pesanti per poter essere sopportati. Covid, guerra, cataclisma climatico, così come narrati alla popolazione che vede irrealizzabile anche la speranza di una vita migliore in un prossimo futuro, ma si rende anche conto di quanti soldi stiano facendo girare queste “volute” catastrofi, stanno creando anche “scompensi” mentali che favoriscono reazioni come quelle che vediamo nel video.
Continueranno queste violenze oppure la macchina repressiva governativa, che è stata ben sviluppata e allenata in questi ultimi anni, come è probabile, vincerà?
Non so dirlo. So solo che stanno distruggendo il tessuto sociale che, bene o male, fino ad oggi aveva sempre tenuto, almeno nel mondo occidentale. E non so se i risultati che sperano di ottenere (arricchimento e/o potere personale, controllo elettronico della popolazione, annullamento della capacità critica dell’individuo) siano effettivamente realizzabili.
Io spero di no, non tanto per me quanto per le giovani generazioni che, devo ammettere, sono state sfortunate a nascere in un periodo storico come quello di oggi.
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