domenica 18 giugno 2023

Dove erano tutti quanti?!

Un editoriale sull'ultimo numero del Wall Street Journal che espone fatti ben noti, ma che comunque è sempre utile ribadire. Sono stato l'altroieri a Napoli alla presentazione di un libro sulla criminalità infantile in Campania alla quale erano presenti i massimi esponenti delle istituzioni giudiziarie. Si è parlato del sensibile aumento, negli ultimi 2 anni, del tasso di abbandono scolastico come una delle cause dell'aumento della criminalità infantile. Avrei voluto chiedere (non ne ho avuta la possibilità) dove erano tutti quanti quando in Campania le scuole sono state chiuse per il periodo più lungo che in qualsiasi altra parte del globo e nessuno ha detto una parola. Certe volte mi innervosisco davvero!

Continuano ad accumularsi le prove che i bambini sono stati le maggiori vittime della risposta del governo alla Covid. L'ultima viene da un nuovo rapporto del Centers for Disease Control and Prevention, secondo cui gli omicidi e i suicidi giovanili hanno toccato i massimi da 20 anni a questa parte nel 2021, in seguito alle serrate e al ricorso a un'azione di polizia più aggressiva. Questi nuovi dati mostrano che, dopo un lieve calo tra il 2018 e il 2019, i suicidi giovanili sono aumentati nel 2020 e nel 2021. L'aumento nei due anni tra i giovani in età universitaria (20-24 anni) è stato il più grande in almeno due decenni. L'aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani durante la pandemia è stato ampiamente descritto. Un'indagine del CDC ha rilevato che circa la metà dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha sperimentato ansia o depressione durante l'estate del 2020. Il lockdown e le chiusure dei college hanno spinto alcuni di loro in uno stato depressivo e in un tunnel di social media. Il picco di omicidi ha attirato meno attenzione, anche se i numeri sono ancora più impressionanti. Tra il 2019 e il 2021, il tasso di omicidi tra i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 24 anni è aumentato del 37% e ancora di più tra quelli di età compresa tra i 15 e i 19 anni (44%) e tra i 10 e i 14 anni (56%). Il CDC non tenta di diagnosticare i colpevoli, ma non è difficile identificarli: all'inizio della pandemia, i governi hanno fatto uscire di prigione i criminali, presumibilmente per ridurre la diffusione della Covid. Secondo l’Ufficio delle statistiche sulla giustizia, il numero di persone in custodia di carceri statali, federali o private è diminuito di 215.800 unità tra febbraio 2020 e febbraio 2021. San Francisco ha ridotto la popolazione carceraria del 40%. Allo stesso tempo, le proteste dopo la morte di George Floyd nel maggio 2020 hanno scatenato un'ondata di proteste contro le forze dell’ordine. I procuratori distrettuali  in tutto il Paese hanno smesso di perseguire crimini cosiddetti senza vittime, come il taccheggio e l'uso di di droga, anche quando i colpevoli avevano un passato di violenza. Con la chiusura delle scuole, alcuni adolescenti si sono dati al comportamento antisociale. Le vittime dell'aumento della violenza non sono stati solo i giovani uomini, ma anche i bambini finiti nel mirino della violenza delle bande. Mentre i leader politici erano ossessionati di proteggere i bambini da un virus che presentava pochi rischi per i giovani, hanno ignorato pericoli ben più gravi. Nel 2020 il suicidio è stato la seconda e l'omicidio la quarta la quarta causa di morte tra gli adolescenti tra i 10 e i 14 anni. Il Covid non era nella top 10. Il numero di omicidi è 13 volte superiore dei decessi per Covid tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Il virus si è ritirato, ma non le politiche distruttive di polizia.


 

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