venerdì 9 giugno 2023

Dai, non è possibile!

 

 

 
L'articolo in questione in sostanza ci dice che chi ha un tumore polmonare al IV stadio piuttosto che il Long Covid deve considerarsi un fortunato. Vive meglio!
Ormai le mie reazioni sono unicamente di stupore: possibile arrivare a un tale grado di demenza per scrivere, ma soprattutto pubblicare, su BMJ Open oltretutto,articoli "scientifici" come questi?
Questa la traduzione della prima parte (tralascio la seconda per evitarvi il vomito):
 
"Secondo una ricerca, molte persone affette da Long Covid hanno una qualità di vita relativa alla salute inferiore a quella delle persone affette da alcuni tumori avanzati.
L'affaticamento è il sintomo con il maggiore impatto sulla vita quotidiana dei pazienti affetti da Covid lungo, secondo uno studio condotto da ricercatori dell'University College di Londra (UCL) e dell'Università di Exeter. Hanno scoperto che molti di loro erano gravemente malati e presentavano punteggi di affaticamento peggiori o simili a quelli delle persone affette da anemia legata al cancro o da gravi malattie renali.
Anche i punteggi relativi alla qualità di vita correlata alla salute erano inferiori a quelli delle persone con tumori metastatici avanzati, come il tumore al polmone al quarto stadio. Nel complesso, l'impatto di Long Covid sulle attività quotidiane dei pazienti è stato peggiore di quello dei pazienti con ictus e paragonabile a quello delle persone con malattia di Parkinson."
 

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