mercoledì 28 giugno 2023

Pensateci anche voi!

 

Una mia riflessione sul perché abbiamo la prova che il lockdown non è servito a nulla.
Basta mettere a confronto l’eccesso di mortalità nel periodo della pandemia tra Italia e Svezia. E’ assolutamente evidente che in Svezia le cose siano andate meglio.
E’ d’altronde vero che le critiche a questo tipo di confronto sono state molteplici e feroci. La densità abitativa, l’educazione degli svedesi sono le variabili che più vengono ricordate per dimostrare che il paragone tra i due paesi è impossibile.
Ebbene io le prendo per buone e domando: possiamo almeno dire, considerando queste variabili, che non c’è stata alcuna differenza riguardo l’impatto del Covid tra i due paesi?
E non è questa la prova provata che dunque il lockdown (chiusura attività economiche, chiusura scuole, mascherine) non è servito a niente?
Che l’evoluzione del Covid è stata quella naturale di ogni epidemia causata da agenti eziologici nuovi per i quali non esiste immunità specifica?
Esiste però una differenza fondamentale.
Tegnell, che è stato lo stratega della risposta governativa al virus, ha ammesso, a differenza degli “scienziati” e dei politici nostrani, che un errore lo ha commesso: non ha protetto sufficientemente le residenze per anziani. A tal riguardo credo che tutti noi dovremmo ricordare ciò che veniva detto nella Great Barrington Declaration che, purtroppo, oggi, nessuno ricorda o cita più: la protezione degli anziani nei primi periodi dell’epidemia.
In prospettiva questo significa molto. Nell’eventuale prossima epidemia credo che la Svezia non farà più questo errore. Non so invece cosa accadrà da noi.
Nel caso ciò accadesse sfido chiunque ad avere il minimo dubbio rispetto alla superiorità della strategia svedese nell’evitare tutti i danni (economia, salute mentale, istruzione, prevenzione delle malattie, ecc. ecc.) che stiamo scontando attualmente e che continueremo a scontare chissà per quanto tempo ancora!

 

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