martedì 8 novembre 2022

Anche in Cina qualcosa si muove!

Io credo che a personaggi come Riccciardi, Pregliasco, Galli, la Cina e la sua politica "zero Covid" piaccia ancora oggi. Se fossero ancora i referenti del ministro, probabilmente vedremmo qualcosa di simile anche in Italia. Comunque anche i cinesi cominciano a ribellarsi a questa strategia di morte e, in occidente, cominciano ad arrivare notizie di storie personali allucinanti. Questa la storia della morte di un bambino di tre anni, rispetto alla quale é stato creato l'hashtag "Tre anni di COVID sono stati tutta la sua vita" che ha avuto centinaia di milioni di visualizzazioni prima di essere cancellato. Io credo che storie come queste potrebbero essere raccontate anche per l'Italia rispetto agli anni 2020/2021. E credo anche che non siano per niente poche.
L'articolo su Mescape:
 
PECHINO (Reuters) - Il padre di un bambino di 3 anni morto martedì per avvelenamento da monossido di carbonio nel nord-ovest della Cina ha dichiarato che le rigide politiche COVID-19 hanno "indirettamente ucciso" suo figlio causando ritardi nell'ottenere le cure, in un caso che ha scatenato l'indignazione dei social media.
La morte del ragazzo è l'ultimo incidente che ha scatenato un'ondata di proteste contro la rigida politica cinese di zero COVID, con un hashtag critico che ha raccolto 380 milioni di visualizzazioni mercoledì sulla piattaforma Weibo, simile a Twitter.
"Personalmente penso che sia stato ucciso indirettamente", ha detto a Reuters il padre del ragazzo, Tuo Shilei, telefonando dal capoluogo della provincia di Gansu, Lanzhou, che è stata chiusa per diversi mesi.
Intorno a mezzogiorno di martedì, dopo che la moglie è scivolata e caduta a causa delle esalazioni del gas mentre cucinava, Tuo si è accorto che anche il figlio Wenxuan non stava bene. Tuo ha raccontato di aver tentato disperatamente di chiamare un'ambulanza o la polizia, ma non è riuscito a contattarli.
Dopo circa 30 minuti le condizioni di Wenxuan sono peggiorate e Tuo ha detto di aver praticato la rianimazione cardiopolmonare, che è stata di breve aiuto. Si è precipitato con il figlio all'ingresso della loro residenza comunitaria, sotto stretta sorveglianza, ma il personale al cancello non lo ha lasciato passare, dicendogli di chiamare le autorità del quartiere o un'ambulanza.
Frustrato e non volendo aspettare oltre un'ambulanza, Tuo ha attraversato le barriere con il figlio e alcuni abitanti del luogo "di buon cuore" hanno chiamato un taxi per portarli all'ospedale, dove gli sforzi dei medici per salvare Wenxuan non hanno avuto successo.
"C'era la situazione COVID al posto di blocco. Il personale non ha agito, ha ignorato ed evitato il problema, e poi siamo stati bloccati da un altro posto di blocco", ha detto Tuo, che ha 32 anni e possiede un piccolo negozio di carne.
"Non è stato fornito alcun aiuto. Questa serie di eventi ha causato la morte di mio figlio".
Il governo e il dipartimento della salute di Lanzhou e il governo provinciale del Gansu non hanno risposto immediatamente alle richieste di commentare. La Reuters non è riuscita a contattare immediatamente l'ospedale in cui è morto il bambino.
Durante il Congresso del Partito Comunista del mese scorso, il presidente Xi Jinping ha riaffermato l'impegno della Cina nei confronti della politica "zero covid", che ha reso il Paese un'eccezione a livello mondiale e ha portato a chiusure dirompenti e draconiane nelle città di tutto il Paese.

TRE ANNI DI COVID SONO STATI LA SUA INTERA VITA

L'incidente di Lanzhou ha iniziato a fare tendenza sui social media dopo che martedì è stato condiviso un video di Wenxuan che riceveva la rianimazione cardiopolmonare mentre si trovava sul retro di un veicolo a tre ruote, insieme a un commento che suggeriva che fosse morto a causa dei ritardi nelle cure.
Un hashtag, "Tre anni di COVID sono stati tutta la sua vita", è diventato un trending topic prima di essere cancellato, un'eventualità comune nell'Internet pesantemente censurato della Cina.
"Il ricordo del ragazzo sarà purtroppo quello delle maschere e nient'altro", ha scritto l'utente di Weibo Banmiaoxiaozhou.
"C'è ancora fiducia nelle autorità?", ha scritto un altro utente, l'avvocato Zhong Guohua.
Numerosi casi di persone morte perché impossibilitate a ricevere cure mediche a causa delle restrizioni del COVID hanno suscitato un'indignazione generalizzata quest'anno, anche durante i due mesi di blocco di Shanghai.
A gennaio, un alto funzionario cinese ha avvertito gli ospedali di non respingere i pazienti dopo che l'aborto di una donna durante una quarantena a Xian aveva scatenato la furia.
Tuo ha raccontato di essere stato contattato da una persona che ha detto di essere un funzionario locale in pensione e che gli ha offerto di fargli recapitare 100.000 yuan (13.743 dollari) se avesse firmato un impegno a non rendere pubblico l'accaduto e a non chiedere risarcimenti.
Tuo ha detto di aver rifiutato l'offerta, chiedendo invece una spiegazione per la morte del figlio.
Mercoledì mattina si è tenuto il funerale di Wenxuan nella vicina città natale della famiglia, Hezheng. Tuo non ha partecipato, per paura di essere messo in quarantena al suo arrivo.
 

 

lunedì 7 novembre 2022

Basta ipocrisia!

 


In questi ultimi giorni stiamo assistendo alla crociata dei media, dei politici e dei televirologi contro i "medici novax" (ricordo che molti di essi sono solo medici che non hanno voluto fare la terza dose perchè hanno sofferto di gravi affetti avversi o si sono ammalati). Questo anche se é ormai chiaro a tutti che il vaccino (utile solo per le forme gravi) non evita la malattia e non evita, soprattutto, la possibilità di contagiare gli altri.
Ma cosa avveniva prima del Covid? Come si comportavano i medici senza che nessuno muovesse loro alcuna critica? Questo articolo di Medscape ce lo illustra. E, udite udite, ci rivela che questo comportamento permane anche durante il periodo del Covid.
E allora io dico: basta una buona volta con questa stomachevole ipocrisia dei "sepolcri imbiancati" che abbiamo imparato a conoscere ormai troppo bene! Ci siamo stufati!
L'articolo:
 
La maggioranza dei medici va al lavoro ammalata

Prima della pandemia, i medici andavano al lavoro ammalati, come accade in molte altre professioni. Le ragioni sono probabilmente le più varie: "Non ti sentivi abbastanza male da non lavorare", "Non potevi permetterti di perdere lo stipendio", "Avevi troppi pazienti da visitare" o "Troppo lavoro da fare".

Nel rapporto Medscape sui medici dipendenti: “Loving the Focus, Hating the Bureaucracy”, il 61% dei medici ha dichiarato che a volte o spesso arriva al lavoro malato. Solo il 2% degli intervistati ha dichiarato di non arrivare mai al lavoro malato. Medscape ha voluto saperne di più sulla frequenza con cui ci si dà malati, sulla frequenza con cui si arriva al lavoro non sentendosi bene, sui sintomi che si hanno e sul sistema di regole del luogo di lavoro per quanto riguarda i giorni di malattia. Per non parlare dell'etica ferrea che inizia alla scuola di medicina, secondo la quale darsi malati dimostra debolezza o è inaccettabile. Abbiamo quindi intervistato 2347 medici negli Stati Uniti e all'estero, chiedendo loro quali fossero i sintomi di raffreddore, influenza, febbre e, naturalmente, COVID. I risultati sono stati divisi circa al 50% tra medici uomini e donne. Il sondaggio si è svolto dal 28 settembre all'11 ottobre. Non sorprende che la maggioranza dei medici intervistati (85%) si sia ammalata al lavoro nel 2022. Nell'ultimo anno pre-pandemico (2019), circa il 70% si è recato al lavoro ammalato da una a cinque volte e il 13% ha lavorato ammalato da sei a dieci volte. Alla domanda sui sintomi con cui sono venuti al lavoro in precedenza, il 48% dei medici statunitensi ha risposto con più sintomi. Hanno dato voti alti a naso che cola, tosse, congestione e mal di gola. Solo il 27% ha lavorato con la febbre, il 22% ha lavorato con altri sintomi e il 7% ha lavorato sia con lo streptococco che con la COVID. "Il mio posto di lavoro, soprattutto negli anni della COVID, accetta le persone che onestamente non si sentono sufficientemente bene da poterlo riferire. Prima o poi, tutti coprono qualcuno che deve assentarsi", afferma Kenneth Abbott, medico, oncologo del Maryland. Il motivo per cui i medici vengono a lavorare quando sono malati è complicato. La stragrande maggioranza degli intervistati statunitensi ha citato gli obblighi professionali; il 73% ha dichiarato di sentirsi in obbligo professionale nei confronti dei pazienti e il 72% nei confronti dei colleghi. La metà dei medici statunitensi intervistati ha dichiarato di non sentirsi abbastanza male per stare a casa, mentre il 48% ha detto di avere troppo lavoro da fare per stare a casa. Circa il 45% ha detto che l'aspettativa sul posto di lavoro è di venire al lavoro a meno che non si sia gravemente malati; il 43% aveva troppi pazienti da visitare e il 18% non pensava di essere contagioso quando si è recato al lavoro malato. Purtroppo, il 15% ha scelto di lavorare mentre era malato perché altrimenti avrebbe perso lo stipendio. Alla luce di queste risposte, non sorprende che il 93% abbia dichiarato di aver visto altri professionisti del settore medico lavorare in malattia.                                                                                "La mia agenda è quasi sempre prenotata con settimane di anticipo. Se qualcuno salta o deve cancellare l'appuntamento, in genere deve aspettare 2-4 settimane per rientrare. Se fossi malata e un'intera giornata di pazienti (o, Dio non voglia, più di una giornata) dovesse essere cancellata a causa di una mia chiamata, al mio ritorno ci sarebbe molto più lavoro...", afferma Caitlin Briggs, medico, psichiatra a Lexington, Kentucky.                                                                                                                                         La maggior parte dei benefit dei dipendenti prevede almeno qualche giorno di malattia, ma i medici che curano i pazienti malati della società non sembrano stare a casa dal lavoro quando soffrono. Abbiamo quindi chiesto ai medici, a parte la politica ufficiale, se pensano che andare al lavoro malati sia previsto nel loro posto di lavoro. La maggioranza (76%) ha risposto di sì, mentre il 24% ha risposto di no.           "A meno che non sia in fin di vita o estremamente contagioso, di solito lavoro. Almeno ora ho l'opzione della teleassistenza. Non dico che tutto questo sia giusto, ma è la realtà con cui abbiamo a che fare e la scelta che dobbiamo fare", afferma Briggs.                                                                         ………………………...                                                                                                                               Lavorare mentre si è malati in tempi normali è una cosa, ma che dire del lavoro ai tempi della COVID? La pandemia ha cambiato la cultura del venire al lavoro ammalati perché le strutture mediche, come gli studi medici e gli ospedali, non vogliono che il loro personale venga a lavorare con la COVID?        Sorprendentemente, quando abbiamo chiesto ai medici se la pandemia ha reso più o meno accettabile recarsi al lavoro malati, solo il 61% ritiene che la COVID abbia reso meno accettabile lavorare quando si è malati, mentre il 16% pensa che l'abbia reso più accettabile e il 23% afferma che non c'è stato alcun cambiamento.                                                                                                                      …………………………..                                                                                                                               Anche se una minoranza di medici si dà malata, la maggior parte continua a soffrire di starnuti, tosse, brividi e febbre mentre vede i pazienti come al solito.
 
https://www.medscape.com/viewarticle/983480?src=wnl_tp10_daily_221106_MSCPEDIT&uac=31004EJ&impID=4830858 

sabato 5 novembre 2022

La prossima, reale, emergenza!

 


In Francia le Rianimazioni Pediatriche sono quasi al collasso.

Il Covid non c’entra niente, é la bronchiolite che ha prodotto questa situazione drammmatica, uno-due mesi prima di quando avveniva nel passato. Dell’aumento esponenziale (in questo caso il termine è corretto) dei casi di bronchiolite, una malattia provocata principalmente dal virus sinciziale respiratorio (RSV) e che colpisce in larga misura anche gli anziani, si parla ormai in tutto il mondo fin dall’inverno 2020. E tutti sono concordi nel ritenere che la causa di tutto cio’ sia provocata dalla significativa diminuizione, dovuta ai vari provvedimenti “sterilizzanti”adottati per il Covid, della quantità di contatti con agenti patogeni e non dei bambini nei primi mesi e anni di vita. Contatti che sono indispensabili per il fisiologico sviluppo del loro sistema immunitario e dunque per la difesa naturale rispetto ad ogni tipo di malattia.

Le Monde, in un articolo apparso ieri, parla di circa 10.000 ricoveri previsti, quest’anno, nei reparti ospedalieri pediatrici, di cui molti in Terapia Intensiva.

“A Nancy, nella Meurthe-et-Moselle, i reparti di terapia intensiva pediatrica dell'ospedale universitario sono già pieni. Anche se il SAMU dell'Ile-de-France chiama ogni giorno per verificare se si è liberato un posto, è impossibile accogliere i pazienti dell'Ile-de-France. Tuttavia, alla fine di ottobre sono stati riaperti sei letti dedicati esclusivamente alla bronchiolite, oltre ai 14 letti di terapia intensiva. Sono stati riempiti in poche ore. Abbiamo dovuto lasciare i bambini in alcuni ospedali periferici quando avrebbero dovuto essere ricoverati in terapia intensiva", spiega il direttore del reparto, Noël Boussard. È evidente il deterioramento dell'assistenza. Il pediatra avverte inoltre: "Se perdiamo un bambino con bronchiolite per mancanza di trasporto o di controllo ospedaliero, sarà uno scandalo.”

Questa é la vera emergenza pediatrica e presto ce la ritroveremo anche in Italia.

Italia, paese dove nessuno sembra preoccuparsene, tutti presi come sono dal tentare di convincere i genitori a vaccinare anche i bambini in fasce o i figli tridosati contro il Covid, una malattia senza conseguenze per i sani di quelle età. E ad alimentare l’allarme per i contatti troppo stretti (e dunque distanziamento, mascherine, ecc. ecc.) tra i piccoli nelle scuole che potrebbero causare nuove e “terribili” ondate.

E poi continuano a parlare di “scienza”, di “cautela” e di necessità di tutelare la popolazione!

Io sono sempre più inorridito dai livelli piuttosto di “inco-scienza” raggiunti dalle autorità sanitarie nel nostro paese che nulla stanno facendo per fronteggiare la prossima reale emergenza  della quale poi tutti parleranno e scriveranno sui giornali quando sarà in atto senza che si possa più fare qualcosa.

 

https://www.lemonde.fr/societe/article/2022/11/04/dans-les-reanimations-pediatriques-deja-pleines-une-epidemie-de-bronchiolite-plus-precoce-et-intense_6148553_3224.html 


venerdì 4 novembre 2022

Pensierino della sera.

 

 
Finchè non si tornerà alla ragionevolezza (e forse, visto fin dove ci siamo spinti, non potrà più succedere) di considerare il Covid una malattia simile all’influenza che, come tutte le malattie più o meno banali, puo’ comunque portare a complicazioni specialmente nei soggetti anziani e specialmente se mal curata, non ne usciremo più. Ci spaventiamo, per caso, se abbiamo una rinite che ci procura qualche starnuto e un naso che cola? Eppure anche la rinite puo’ complicarsi in una sinusite che, a sua volta, puo’ provocare un ascesso cerebrale. Oppure ci terrorizziamo se abbiamo un’influenza, che da alcuni veniva considerata come la possibilità di stare due/tre giorni a letto a riposarsi e vedere la televisione?
La bisnonna della mia nipotina francese che ha 89 anni e vive a Lisbona e che, fautrice della medicina naturale, non si era voluta vaccinare, 10 giorni fa ha avuto la febbre. I suoi parenti le hanno voluto fare il tampone. Era Covid. La febbre è durata un giorno e i due giorni successivi ha avuto dolori e spossatezza. Poi è tornata come prima. Ovviamente, vista la narrazione che é simile (ma non uguale perché li’ si sono posti un limite) come da noi anche in Portogallo, ha avuto una gran paura, pensava che sarebbe sicuramente morta e io la comprendo.
Perché lo racconto?
Perché vorrei far capire che il Covid é ormai una malattia con la quale possiamo convivere con tranquillità. Anche un superanziano non vaccinato (sarebbe stato meglio che lei lo fosse stata) non solo puo’ serenamente sopravvivere, ma puo’ anche sperimentare un decorso assolutamente banale.
Poi, è ovvio, se facciamo il tampone a tutti coloro che entrano, per qualsiasi ragione, in ospedale, avremo tanti ricoverati Covid e tanti decessi Covid per i prossimi 100 anni e più.
Cio’ che scrivo, in questo caso, non vuole avere valenza scientifica, ma credo sia solo frutto del buonsenso e della ragione.
Credo sia necessario ritornare, adesso che il virus lo permette, al mondo pre-covid, perché l’alternativa sarebbe unicamente, d’ora in poi, quella di entrare in allarme per qualsiasi scostamento dal target di una vita senza malattie, unghie incarnite c

 

Delusione!


Ulteriori, bruttissimi, segnali, dopo il provvedimento sulle mscherine! E' vero che si puo' fare in un provvedimento successivo, ma la tempistica dà il segno delle reali intenzioni del nuovo governo che tanti avevano votato proprio per il desiderio di un cambiamento di rotta radicale su questa questione. Nonostante le roboanti prese di posizione sulla precedente gestione strategica, sembrerebbe che tutto debba continuare immutato. A questo punto anche la famosa e promessa "commissione d'inchiesta" potrebbe rivelarsi, se realmente instituita, una farsa. Sono molto, molto, deluso! Ci avevo sperato! Come sono vere le antiche parole di Fabrizio, principe di Salina!

giovedì 3 novembre 2022

Il senso del ridicolo!


 
Ormai i "giornalisti scientifici", nella loro missione di promuovere la vaccinazione, non si accorgono neanche più di cadere nel ridicolo. Esemplare questo articolo di Sarah Knapton, scientific editor del Telegraph dal titolo: 
"I risultati dello studio sul vaccino Covid contraddicono la regola dell'isolamento".
Ecco 2 estratti dell'articolo:
 
Un nuovo studio condotto da ricercatori sudafricani ha scoperto che le persone che facevano più esercizio fisico rispondevano meglio al vaccino, con un minor numero di ricoveri in ospedale dopo il vaccino.

L'efficacia del vaccino contro il ricovero ospedaliero è stata del 60% nelle persone che svolgevano regolarmente meno di 60 minuti di esercizio fisico a settimana, rispetto all'86% di coloro che raggiungevano il livello raccomandato di 150 minuti o più.

…………

In un articolo pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, il team ha concluso che: "I messaggi di salute pubblica dovrebbero incoraggiare l'attività fisica come un modo semplice e conveniente di migliorare l'efficacia del vaccino per mitigare il rischio di gravi malattie da Covid-19 che richiedono il ricovero in ospedale".

 

Ovviamente é conoscenza acclarata che le persone giovani e sane che fanno un adeguato esercizio fisico giornaliero sono meno soggette, in generale, alle malattie. In questo articolo pero', per promuovere la vaccinazione, si dice altro, e cioé che l'esercizio fisico serve fondamentalmente ad aumentare l'efficacia del vaccino che rimane dunque l'unica forma di protezione possibile. Percio',se siete persone giovani e sane e fate esercizio fisico giornaliero, in ospedale ci andate a finire lo stesso, a meno che non vi vacciniate!
Ormai mi stupisco dell'ignoranza (o forse la caratteristica é un'altra, e ha a che fare con la vil moneta) dei "giornalisti scientifici". Ma ormai cosi' va il mondo.
In questo caso, comunque, contentiamoci almeno dell'affermazione contenuta nell'articolo (non so se la giornalista si sia resa conto di cio' che ha scritto) contenente, probabilmente involontariamente, un giudizio sui lockdowns:
 
Secondo uno studio, i vaccini Covid sembrano funzionare meglio per le persone attive, suggerendo che le chiusure rigide sono controproducenti.
 

mercoledì 2 novembre 2022

Questo è un eroe!



Riporto qui il post dell'infermiere Raffaele Varvara. Una notizia che non conoscevo. Aldilà delle sterili polemiche odierne sui medici novax reintegrati (ricordo che molti dei medici definiti in questa maniera sono colleghi che non hanno voluto fare la terza dose perchè hanno sofferto di effetti avversi gravi dopo le prime due o hanno contratto il covid dopo la prima o la seconda), cerchiamo di renderci conto di cosa sono stati gli ospedali in questi tre anni passati.
Luoghi di disumanità!
Io mi vergogno dei miei colleghi che non sono insorti contro questo stato di cose e mi indigno con tutti coloro che stanno imbastendo una campagna "religiosa e ideologica" di odio verso i sanitari che, sulla loro pelle, hanno scontato il prezzo delle loro decisioni. Alcuni parlano addirittura della rabbia dei medici vaccinati che si sentirebbero presi in giro dal provvedimento di reintegro, non comprendendo che questa sarebbe la dimostrazione lampante della coercizione subita senza che i vaccinati credessero realmente all'utilità del vaccino.
Si parla tanto di eroi, ma mi sembra che il vero eroe, nella situazione distopica che ha vissuto l'assistenza ai malati in Italia, sia l'infermiere Varvara che, pagando un alto prezzo, ha deciso che mai avrebbe potuto rinunciare all'obbligo morale che aveva assunto quando aveva scelto di esercitare quella professione.
P.S. e basta una buona volta con la apodittica classificazione e distinzione tra vax e novax! Ci sono tante categorie intermedie e ricordo che, tempo addietro, il gruppo del quale facevo parte conio' un termine a mio avviso perfetto: "smart provax" , mettendo l'intelligenza e la scientificità al disopra di tutte le decisioni da prendere riguardo il vaccino anticovid.

martedì 1 novembre 2022

Il "regime" è cambiato! 😀

I finanziamenti pubblici ai giornali e ai media in genere, sono aumentati considerevolmente negli anni del coronavirus. E, a mio avviso, il mondo della comunicazione ha risposto in maniera entusiasta alla richiesta, del tutto palese, di appoggio totale e acritico alle strategie governative. E mi sembra che ci abbia preso gusto! Oggi sul Mattino di Napoli leggo due articoli (li posto sotto) con questi titoli, mentre la situazione sanitaria campana é oggettivamente questa (sempre sotto, dati Agenas).
Io credo che sarà impossibile uscire dall'emergenza della pandemia se la comunicazione rimane fissa sul messaggio che potremmo essere a un passo dal disastro. Come tanti hanno detto in passato una pandemia finisce quando la popolazione decide di non aver più paura e che l'emergenza è finita. Ma, nel mondo attuale, perchè cio' avvenga, c'è bisogno almeno della "neutralità" dei media. Forse sarebbe necessario che i media si rendessero conto che il nuovo governo sembra avere un approccio diverso al problema. Con questo, lungi da me richiedere un ripensamento sulla elargizione di contributi pubblici ai giornali, ma se i media sono oggettivamente "di regime" (e lo hanno ben dimostrato in questi tre anni) che almeno si rendano conto che il "regime" sembra essere diverso, adesso!


 



lunedì 31 ottobre 2022

Da leggere! Attentamente!

Maddalena Loy della Croce intervista Emilio Mordini, due amici che mi onora conoscere e frequentare intellettualmente. Consiglio la lettura dell'articolo a tutti coloro che sono riusciti a mantenere una coscienza critica in questi ultimi tre anni. Per gli altri, "l'inferno degli Ingannati" come li definisce Mordini, nutro, purtroppo e ormai, poche speranze.

 


 

domenica 30 ottobre 2022

Follow the money, come sempre!


 
Il grande Vinay Prasad ci informa che l'autorevole Università di Yale impone il booster ai suoi studenti, anche a quelli che hanno avuto il Covid. Strano no, che una istituzione al vertice del prestigio e del sapere scientifico possa prendere una decisione cosi' assurda, anche e specialmente alla luce delle conoscenze attuali. Non sarà, per caso, che la spiegazione la possiamo trovare nel fatto che Yale, nel marzo 2021, ha attribuito il prestigioso premio "Leggenda nella Leadership" ad Anthony Fauci? E sapete chi glielo ha consegnato durante la cerimonia ufficiale? Albert Bourla, CEO di Pfizer e Alex Gorsky, CEO di Johnson & Johnson.
Come sempre, follow the money!
 

venerdì 28 ottobre 2022

Un consiglio al Presidente della Repubblica, con umiltà!

Purtroppo alcuni continuano a ragionare, come stanno d'altronde facendo anche per la guerra, sul raggiungimento della "vittoria finale". Capisco che il Presidente non è del mestiere, ma ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che la "vittoria finale" con virus come i coronavirus, quelli influenzali, il virus sinciziale è una chimera, non ci puo' essere. Dobbiamo semplicemente imparare a conviverci, come abbiamo sempre fatto fino ad oggi con gli altri, ed essere felici perchè è il coronavirus stesso che oggi ce lo permette. Pur rimanendo contagioso ha infatti ridotto, e di molto, la sua virulenza e, con questo, ci ha dato una grossa mano. Percio', signor Presidente, con umiltà, le consiglio di evitare commenti d'ora in poi e di lasciar lavorare con tranquillità il Ministro della Salute che è una persona competente in materia, a differenza del precedente. D'altronde Lei sa bene che l'Italia è la nazione che ha subito più danni, in tutti i sensi, dall'epidemia e questo dovrebbe farLa riflettere sulla strategia fin qui adottata che Lei d'altronde ha ampiamente supportato. Come ho detto prima Lei non è del mestiere e quindi è largamente scusabile, ma io sono convinto che Lei sia una persona di grande intelligenza e quindi abbia gli strumenti per poter, dopo tre anni, trarre un giudizio sereno.

La ringrazio per come rappresenta l'Italia nel mondo e le auguro buon lavoro

Soddisfazioni!


Confesso che vedere sulla prima pagina di Repubblica (Repubblica, pensate un po'!) un titolo come questo mi riempie di gioia e di soddisfazione. Pero' cerchiamo di non dimenticare cio' che è stato fatto in questi tre anni passati. Che non finisca tutto a tarallucci e vino!

mercoledì 26 ottobre 2022

E basta!


"Non è finita" lo dico io! E lo dico anche molto incazzato, perchè ormai mi sono rotto veramente le scatole di questa storia!

martedì 25 ottobre 2022

E' già passato troppo tempo!


 Sono in completa sintonia con questo titolo de La Verità di oggi. E' già passato troppo tempo!

lunedì 24 ottobre 2022

Non mi quadra!


 

Questo è il poster preparato dalla Società Italiana di Pediatria per la prossima stagione influenzale. Un poster equilibrato dove non si parla di mascherine, anche se si ricorda che l'influenza "può provocare gravi complicanze", ricordando però, giustamente, "in soggetti portatori di particolari condizioni di rischio".
Quello che non mi quadra è il focus sul vaccino. Si dice infatti, correttamente, che "i principali destinatari dell'offerta di vaccino antinfluenzale sono gli anziani, gli operatori sanitari, le donne in gravidanza, tutti i soggetti fragili di qualunque eta (sopra i sei mesi di vita con patologie/condizioni di base che aumentano il rischio di complicanze In corso di influenza". Tutto bene dunque, ma perchè poi si prosegue "In eta pediatrica il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni"?
A me non sembra affatto coerente!
P.S. Il poster è stato creato con il contributo non condizionato(?) di Astra Zeneca alla quale il vaccino anticovid non è andato, purtroppo per lei, molto bene, e che forse spera vada meglio per il suo antinfluenzale.

Dogma della Fede


 Questa è la nuova moneta da 20 euro emessa dallo Stato Vaticano. In effetti me lo aspettavo e non mi stupisco. Come meravigliarci se, dopo tanto tempo che non aveva avuto modo di indicarne uno nuovo, adesso la chiesa cattolica ha colto l'occasione al balzo per annunciare un nuovo "Dogma della Fede"? In fondo fa il suo mestiere! 😃😃😃

sabato 22 ottobre 2022

Un articolo che mi ha emozionato.


 
Interessantissima (e sconvolgente) review apparsa su BMJ nella quale si valutano gli articoli e gli studi, a livello mondiale, su ciò che pensano e come giudicano i bambini e i giovani (CY) l'impatto del primo anno di pandemia sulle loro vite e si riportano le loro raccomandazioni per le strategie future da adottare. FINALMENTE, dico io, si interroga l'infanzia e l'adolescenza, le due categorie più danneggiate rispetto al proprio sviluppo e alla propria psiche e che nessuno ha avuto, nei fatti, l' interesse o l'intenzione di proteggere in questi tre anni passati. Tutta l'attenzione (solo teorica perchè, considerata la strategia vaccinale messa in atto in Italia, i risultati sono stati deleteri) è stata rivolta ai loro nonni.
Ne traduco l'abstract e consiglio, a chi può, di leggerlo nella sua interezza. Le testimonianze personali riportate fanno venire i brividi.
 
𝘚𝘦𝘣𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘵𝘪𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘷𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘦 𝘴𝘶𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 (𝘊𝘠), 𝘳𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘰 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘰𝘱𝘪𝘯𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢.
𝘓'𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘰𝘤𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘰𝘱𝘪𝘯𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘪𝘯 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘷𝘪𝘵𝘦 𝘦 𝘴𝘶 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦, 𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘥𝘶𝘭𝘵𝘪 𝘦 𝘢𝘪 𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘪.
𝘓𝘢 𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘪𝘯𝘷𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘯𝘵𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪. 𝘐𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘭𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘦̀ 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘭𝘦𝘤𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘪 𝘮𝘦𝘮𝘣𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘧𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘦𝘨𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘥𝘶𝘦 𝘧𝘢𝘴𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘪𝘣𝘭𝘪𝘰𝘵𝘦𝘤𝘢𝘳𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘊𝘠 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘦 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘧𝘦𝘣𝘣𝘳𝘢𝘪𝘰 2020 𝘦 𝘧𝘦𝘣𝘣𝘳𝘢𝘪𝘰 2021.
𝘋𝘶𝘦 𝘧𝘢𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 8131 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪 𝘥𝘢 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘱𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘢 𝘴𝘤𝘳𝘦𝘦𝘯𝘪𝘯𝘨. 𝘋𝘰𝘱𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘳𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪 28 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭'𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘦.
𝘐 𝘊𝘠 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘰 𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭'𝘪𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦, 𝘭'𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘦𝘴𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘴𝘦. 𝘍𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘵𝘦. 𝘈𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘶𝘯'𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘶𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘦 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰𝘳𝘰. 𝘊𝘩𝘪𝘦𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘶𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘵𝘦 𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢.
𝘈𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘊𝘠 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘦𝘮𝘦𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰, 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘦𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘭𝘰𝘤𝘢𝘭𝘪, 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪. 𝘓𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘦 𝘮𝘰𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘧𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢.
 

Attualmente mi definisco "in vigile attesa"!


 

Ieri, come faccio abitualmente da quattro anni a questa parte, ho fatto la vaccinazione antinfluenzale. Mi sono chiesto per quale ragione non sono titubante a fare questa vaccinazione quanto lo sono, invece, per quanto riguarda quella anticovid. Di questa ultima ho fatto convintamente le prime due dosi (sono portato, per la mia professione, a credere a quello che mi dicono le istituzioni scientifiche), ho fatto la terza fondamentalmente per non perdere il mio GP (volevo continuare a viaggiare e non tolleravo, fisicamente, l’esecuzione del tampone di cui avevo avuto esperienza per quattro volte prima dell’arrivo del vaccino) e non ho, al momento e con questi vaccini, alcuna intenzione di fare la quarta a meno che non ne sia costretto.

Mi sono dato una risposta: non sono più così convinto, come lo ero prima, del vantaggio, limitatamente ad anziani e fragili, che comporta la sua effettuazione.

Il giudizio su un vaccino è dato dalla valutazione del suo rapporto rischi/benefici.

Se poniamo a confronto i due vaccini, antinfluenzale e anticovid, rispetto a questi due parametri, vediamo che per quanto riguarda i rischi non c’è storia.

Una ricerca che ho fatto ieri su VAERS sul numero di segnalazioni effettuate negli States rispetto ad eventi avversi definiti “serious” mi ha dato questo risultato: 907 segnalazioni in 22 anni di somministrazione dei due vaccini antinfluenzali più utilizzati (trivalente e quadrivalente iniettabile) versus 13.290 segnalazioni in meno di 2 anni di somministrazione di vaccino anticovid. Pur tenendo conto che parliamo di segnalazioni spontanee e non verificate non credo ci sia bisogno di commentare.

Rimane il parametro benefici.

Solo pochi giorni fa ho pubblicato un post (*) nel quale mi chiedevo se l’indiscutibile e drastica riduzione dei decessi Covid coincisa con l’arrivo del vaccino poteva essere attribuita, in massima parte, alla concomitante apparizione di una variante come Omicron che, di per sé, non produceva più forme gravi della malattia se non molto raramente. A riprova di ciò ho allegato due tabelle che mostravano come le curve dei contagi e dei decessi di questi ultimi due anni in nazioni (Stati Uniti, Sudafrica, Polonia, Bulgaria) nelle quali i tassi vaccinali erano significativamente inferiori ai nostri, erano simili se non migliori di quelle italiane

Ho parlato di un possibile bias cognitivo e ho chiesto assistenza a chi è più esperto di me per aiutarmi a capire se e dove stessi sbagliando.

Questa ipotesi infatti potrebbe essere vera anche per il vaccino antinfluenzale, la cui efficacia potrebbe essere poco significativa rispetto alle mutate caratteristiche di un virus che, nel corso degli anni, potrebbe aver attenuato, e di molto, la sua pericolosità.

Ma, rispetto a questa ipotesi, abbiamo dei dati che sembrano smentirlo: nel 2014 ci fu il caso FLUAD, un vaccino antinfluenzale che a novembre di quell’anno fu ritirato dal commercio per sospetta contaminazione del prodotto. I media seminarono apprensione e timore tra la popolazione e il risultato fu che quell’anno si vaccinò un numero significativamente inferiore di persone e di anziani in particolare. Ebbene, la stagione influenzale 2014-2015, nella quale i vaccinati furono di meno, è considerata una delle più pesanti, rispetto a ricoveri e decessi, degli ultimi anni. (**)

Non sono un epidemiologo o uno statistico, ma penso che questa dovrebbe essere una prova, anche se empirica, che il vaccino antinfluenzale funziona.

E’ opportuno precisare ancora una volta che, per ambedue i vaccini, quando parlo di efficacia mi riferisco alla protezione individuale da forme gravi, non certo ad effetti sulla limitazione del contagio.

Vi confesso che, in questo momento, riconfermando il mio totale dissenso e opposizione alla vaccinazione di bambini, adolescenti e giovani adulti sani, sono in posizione di attesa.

Attesa di nuovi dati riguardo efficacia ed effetti avversi, attesa di vaccini aggiornati alle varianti attuali, attesa di nuovi vaccini di concezione più tradizionale (vaccini proteici, vaccini inattivati, vaccini a vettore virale non replicante ecc.) che non necessitino di somministrazioni trimestrali (?) e attesa, soprattutto, di decisori che, a differenza di quelli che li hanno preceduti, sappiano affrontare con giudizio e razionalità un post-emergenza nel quale dovremmo essere finalmente non più oppressi da tamponi, mascherine e inutili quarantene e, primariamente, liberati dal terrore che tre anni di martellamento mediatico ha infuso nella mente di gran parte della popolazione.

Speriamo bene!

* https://www.facebook.com/maurizio.matteoli.1/posts/pfbid0kmqqrf9epcHTMaGX5T3N45trGmsdb9dJuLa8ikWkEv3b8sxqwMuyjS2YVWvejsNEl


**https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwjAiPP4vvH6AhUKgf0HHQ2rD14QFnoECBMQAw&url=https%3A%2F%2Fwww.ccm-network.it%2Fimgs%2FC_27_MAIN_page_1046_listaFile_List11_itemName_3_file.pdf&usg=AOvVaw0EGIkRx1yI8HWT9ir5ApSQ

venerdì 21 ottobre 2022

Forse che i "complottisti" qualche ragione ce l'hanno?

Ma allora tutti quelli che hanno dubbi sul reale scopo di Pfizer alla quale non interesserebbe tanto il bene della popolazione quanto piuttosto il formidabile business derivato dal vaccino e che quindi il suo intento sia stato quello di far approvare il vaccino nei tempi più rapidi possibili per sfruttare al meglio l'occasione che si era presentata, forse tutti i torti non hanno. Ricordando il raddoppio del fatturato di Pfizer come illustrato nella figura sotto questo post, traduco l'articolo apparso ieri su Reuters:

Pfizer prevede di aumentare il prezzo del vaccino COVID negli Stati Uniti a 110-130 dollari per dose
Di Michael Erman

NEW YORK, 20 ottobre (Reuters) - Pfizer Inc. prevede di quadruplicare circa il prezzo del suo vaccino COVID-19, portandolo a circa 110-130 dollari per dose dopo la scadenza dell'attuale programma di acquisto del governo degli Stati Uniti, ha dichiarato giovedì Angela Lukin, dirigente di Pfizer. La Lukin ha detto di aspettarsi che il vaccino - attualmente fornito gratuitamente a tutti dal governo - sarà reso disponibile a costo zero per le persone che hanno un'assicurazione privata o un'assicurazione pagata dal governo. Giovedì la Reuters aveva riferito che Wall Street si aspettava questi aumenti di prezzo a causa della debolezza della domanda di vaccini COVID, il che significava che i produttori di vaccini avrebbero dovuto aumentare i prezzi per soddisfare le previsioni di entrate per il 2023 e oltre. Il governo statunitense paga attualmente circa 30 dollari per dose a Pfizer e al partner tedesco BioNTech SE (22UAy.DE). Si prevede che nel 2023 il mercato si sposterà verso le assicurazioni private dopo la scadenza dell'emergenza sanitaria statunitense.

 "Siamo fiduciosi che il prezzo del vaccino COVID-19 negli Stati Uniti rifletta il suo rapporto costo-efficacia complessivo e garantisca che il prezzo non costituisca una barriera all'accesso per i pazienti", ha dichiarato Lukin. Non è ancora chiaro quale tipo di accesso avranno al vaccino le persone prive di assicurazione sanitaria. Pfizer ha dichiarato di prevedere che il mercato del COVID-19 sarà pari a quello del vaccino antinfluenzale su base annua per gli adulti, ma che il mercato pediatrico richiederà più tempo per essere costruito sulla base delle dosi somministrate finora. Finora il lancio negli Stati Uniti dei richiami COVID-19 aggiornati, che riguardano sia il ceppo originale di coronavirus sia il ceppo Omicron, è in ritardo rispetto all'anno scorso, nonostante il numero di persone idonee a ricevere i vaccini sia aumentato.
Circa 14,8 milioni di persone negli Stati Uniti hanno ricevuto un richiamo nelle prime sei settimane del lancio delle nuove vaccinazioni. Nelle prime sei settimane della campagna di rivaccinazione del 2021, oltre 22 milioni di persone hanno ricevuto la terza iniezione, anche se a quel punto solo le persone anziane e immunocompromesse erano idonee.
                                                                                         
La Lukin ha detto che non si aspetta che l'acquisto dei vaccini passi al settore privato fino al primo trimestre del 2023 "al più presto". Il passaggio dipende dall'esaurimento delle forniture previste dal contratto governativo.

https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/pfizer-expects-price-covid-vaccine-110-130-per-dose-2022-10-20/


 


giovedì 20 ottobre 2022

Il fine giustifica i mezzi!


 

 

Confesso che per me è molto difficile, devo forzare molto il mio concetto di moralità e di giustizia. Però, a questo punto, ricordando le parole di Machiavelli, arruoliamo anche questo personaggio fra i "nostri".
Il fine ultimo deve essere comunque quello di proteggere i nostri bambini!
P.S. scusatemi, mi allontano, vado un attimo a vomitare!😃😃😃

Basta ipocrisia!

E' giustissimo rivendicare l'appartenenza alla Nato e all'Occidente, però non dobbiamo neanche essere ipocriti. Le parole di Berlusconi (personaggio dal quale io sono lontano anni luce) meritano quanto meno una riflessione e un approfondimento. Siamo in tanti ad avere dubbi e a desiderare una discussione sana ed esauriente sulla rappresentazione di Putin, personaggio decisamente non stimabile, come unico responsabile di una guerra che l'Occidente non ha certo tentato di evitare, prima, e di favorirne i negoziati, poi. E sulla celebrazione di Zelensky come il cavaliere senza macchia e senza paura, novello Lancillotto difensore della libertà del mondo intero. Le reazioni, urbi et orbi, alle parole, non so se rubate o consapevolmente diffuse, di Berlusconi mi ricordano quelle rivolte a coloro che criticavano l'introduzione del green pass, considerati come ignoranti traditori della patria nella migliore delle ipotesi.
Sarebbe anche ora di finirla con il pensiero unico e con la censura morale di coloro che ipotizzano scenari diversi da quelli proposti come dogmi dal mainstream.
Abbiamo già ampiamente dato e ne abbiamo dolorosamente pagato le conseguenze!

 

mercoledì 19 ottobre 2022

Perchè CDC traccheggia?

 



(𝘙𝘦𝘶𝘵𝘦𝘳𝘴, 13 𝘰𝘵𝘵𝘰𝘣𝘳𝘦) - 𝘐 𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘶𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘰 𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘦, 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯'𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘍𝘳𝘦𝘦𝘥𝘰𝘮 𝘰𝘧 𝘐𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘈𝘤𝘵 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘷𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘴𝘵𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘦𝘳𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19, 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘨𝘰𝘴𝘵𝘰.

𝘕𝘦𝘪 𝘥𝘰𝘤𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘭'𝘢𝘨𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 30 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘸𝘦𝘣 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 "𝘥𝘪 𝘶𝘴𝘰 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰" 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 10 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢 "𝘷-𝘴𝘢𝘧𝘦", 𝘶𝘯 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶 𝘴𝘮𝘢𝘳𝘵𝘱𝘩𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘥𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘴𝘶𝘭 𝘸𝘦𝘣 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘰𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘦𝘳𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘥𝘪 𝘗𝘧𝘪𝘻𝘦𝘳, 𝘔𝘰𝘥𝘦𝘳𝘯𝘢 𝘦 𝘑𝘰𝘩𝘯𝘴𝘰𝘯 & 𝘑𝘰𝘩𝘯𝘴𝘰𝘯. 𝘔𝘢 𝘪𝘭 𝘊𝘋𝘊 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘢𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢. 𝘜𝘯 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘩𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘵𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘯𝘦𝘪 "𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘦 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪" 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘸𝘦𝘣 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘨𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢, 𝘮𝘢 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘷𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘰 𝘭'𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦. 𝘕𝘦𝘭 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰, 𝘪𝘭 𝘊𝘋𝘊 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘷-𝘴𝘢𝘧𝘦 (𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦) 𝘢𝘭 𝘲𝘶𝘦𝘳𝘦𝘭𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘍𝘖𝘐𝘈, 𝘭'𝘐𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦𝘥 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘦𝘯𝘵 𝘈𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘕𝘦𝘵𝘸𝘰𝘳𝘬, 𝘰 𝘐𝘊𝘈𝘕, 𝘶𝘯'𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰-𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘵 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘥𝘦 𝘪𝘯 𝘛𝘦𝘹𝘢𝘴 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘱𝘱𝘰𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 "𝘤𝘰𝘦𝘳𝘤𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢" 𝘢 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘭𝘵𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘢𝘭𝘪. 𝘓'𝘐𝘊𝘈𝘕 𝘩𝘢 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘪 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘦 𝘩𝘢 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘢𝘷𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰, 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 "𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘮𝘢𝘯𝘵𝘪". 𝘚𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘐𝘊𝘈𝘕, 𝘪𝘭 7,7% 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘷-𝘴𝘢𝘧𝘦 - 782.913 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 - 𝘩𝘢 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘶𝘯 𝘢𝘱𝘱𝘶𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘭𝘦𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘰 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘯 𝘰𝘴𝘱𝘦𝘥𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘢 𝘶𝘯 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19. 𝘊𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘪𝘭 25% 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘷-𝘴𝘢𝘧𝘦 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘢𝘤𝘤𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘯𝘵𝘰𝘮𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢 𝘰 𝘪𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘥𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭𝘪, 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 " 𝘥𝘰𝘴𝘴𝘪𝘦𝘳" 𝘥𝘪 𝘐𝘊𝘈𝘕 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘢𝘴𝘴𝘶𝘮𝘦 𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪.

𝘛𝘶𝘵𝘵𝘢𝘷𝘪𝘢, 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘭𝘵𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘦 𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘶𝘳𝘣𝘪. 𝘓'𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘐𝘊𝘈𝘕 𝘩𝘢 𝘪𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘰 𝘭𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘪𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘶𝘯 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘭'𝘪𝘯𝘪𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘐𝘊𝘈𝘕 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘶𝘳𝘦 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘯𝘦́ 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘶𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦. 𝘏𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘋𝘊 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢 𝘭'𝘢𝘨𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘐𝘊𝘈𝘕. 𝘐 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘶𝘳𝘢𝘵𝘪? 𝘐𝘭 𝘊𝘋𝘊 "𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘨𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰", 𝘩𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘷𝘪𝘢 𝘦-𝘮𝘢𝘪𝘭, 𝘮𝘢 𝘩𝘢 𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘷-𝘴𝘢𝘧𝘦 "𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘣𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘵𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘭'𝘰𝘴𝘱𝘦𝘥𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦".

𝘕𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘷𝘰𝘤𝘦, "𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘩𝘦 (𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘶𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘭𝘦𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢) 𝘷𝘢𝘳𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭'1 𝘢𝘭 3% (𝘢 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰, 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘴𝘦)".


Da parte mia due domande:

- perchè CDC non pubblica i dati che un tribunale aveva imposto di fare entro il 30 settembre e tergiversa?
- perchè CDC tenta di cavarsela affermando che nella prima settimana dopo la vaccinazione le segnalazioni di ricorso a cure mediche variano dall'1 al 3% quando tutti noi sappiamo che gli eventi avversi gravi (artrite, trombocitopenia, sindrome di Guillain-Barrè, miocarditi ecc. ecc.) si manifestano assai più tardi nel tempo?
 
https://www.reuters.com/legal/litigation/new-data-is-out-covid-vaccine-injury-claims-whats-make-it-2022-10-12/
 

martedì 18 ottobre 2022

Chiedo aiuto alla Scienza!

 

Siamo arrivati alla indicazione della opportunità della quinta dose di vaccino per gli 80enni e i fragili. Confesso che ormai comincio ad avere qualche dubbio sulla affermazione che il vaccino serva a proteggere dalle forme gravi della malattia. Non sono un epidemiologo e quindi chiedo aiuto a chi è esperto in questa materia esponendo le mie perplessità.
E’ fuori di discussione che l’arrivo del vaccino sia coinciso con la diminuizione, in modo drastico, dei decessi da Covid19.
La mie domande sono tre:
-è la vaccinazione che ha prodotto questo risultato o esso è piuttosto in gran parte dovuto alla comparsa di una variante come omicron che non coinvolge le vie aree inferiori (i polmoni) che in misura minima?
-è la vaccinazione oppure il fatto che, dopo il primo anno di pandemia, si è finalmente deciso di curare i malati e non farli arrivare in ospedale se non in condizioni critiche come è stato fatto all’inizio?
-è la vaccinazione oppure il fatto che ci siamo resi conto che l’intubazione generalizzata degli ospedalizzati nella prima ondata ha prodotto solo danni?
Che la vaccinazione non abbia influito sul numero dei contagi è dimostrato ampiamente dai dati forniti fino ad oggi dalle organizzazioni sanitarie, ma, rispetto alla protezione dalle forme gravi, non è che, per caso, siamo tutti soggetti ad un bias cognitivo?
Il dubbio che mi è sorto dipende anche dal fatto che non riesco a comprendere come questo vaccino, per sortire degli effetti, debba essere somministrato ogni 3-4 mesi, particolarità che non avevo mai riscontrato in nessun altro vaccino nel corso della mia, ahimè, lunga carriera.
Ripeto però, sono un medico, e può darsi che dica una grande corbelleria.
Però…..
Qualcuno mi può spiegare perché nelle nazioni nelle quali il tasso di vaccinazione è significativamente inferiore a quello italiano le curve dei contagi e dei decessi sono praticamente sovrapponibili alle nostre, se non migliori?
Chiedo aiuto alla Scienza, spiegatemi dove sto sbagliando!
 

 

Un bel tacer non fu mai scritto!

 

3 giorni fa ho pubblicato un post per ricordare l'anniversario dell'entrata in vigore del Green Pass sui luoghi di lavoro. Oggi, sempre restando sull'argomento della tutela dei diritti costituzionali durante il periodo pandemico, ne ricordo un altro.
Il 18 ottobre 2021 ci fu la manifestazione dei portuali di Trieste che fu gestita dalle forze di polizia nel modo che si può vedere nel video. Credo che sarebbe più opportuno che coloro che allora approvarono l'operato delle forze dell'ordine e che oggi manifestano timori sulla possibile deriva antidemocratica del prossimo governo stessero almeno zitti. Come dice il proverbio: "un bel tacer non fu mai scritto".
 


 

lunedì 17 ottobre 2022

Non ho più parole!

 


Come è cambiato il mondo!

Nel corso dell’intera mia vita professionale il mio scopo è stato sempre quello di rassicurare i genitori spiegando loro con pazienza quello che sarebbe stato il decorso delle malattie dei loro figli che, in pediatria, nella stragrande maggioranza dei casi, è un decorso benigno e autolimitante.

Tale è anche il decorso della Covid19 pediatrica e su questo, fortunatamente, non c’è più dubbio alcuno nell’intero mondo medico.

Ovviamente non c’è neanche bisogno di parlare dei bambini positivi asintomatici che non sapremmo essere tali se non si fosse deciso di continuare a tamponare tutto il genere umano.

Oggi scopro che il compito dei pediatri deve essere un altro e che il loro scopo principale deve essere solo quello di vaccinare quanti più bambini possibile. E se ciò può essere ottenuto solo terrorizzando ancora di più i genitori, questo ben venga. I pediatri dunque, oggi, dopo tre anni di epidemia, si augurano che le infezioni aumentino di numero e che la paura cresca ancora di più.

Queste le parole odierne del presidente della FIMP:

Stiamo registrando un lieve aumento dei casi tra i bambini in età scolare. Nessuna emergenza, ma quello che ci preoccupa è che il peggio deve ancora arrivare perché le temperature sono ancora miti e nelle aule si possono tenere le finestre aperte. Quando arriverà il freddo e ci sarà un ritorno drastico alla vita al chiuso, i contagi Covid aumenteranno molto, visto che non c’è più il distanziamento o l’uso delle mascherine”.

"Ma c’è un nodo, per far aumentare le immunizzazioni dei bambini occorrerà che aumentino i casi, ovvero che si inneschi un po’ di paura nei genitori. Noi continueremo a lavorare su questo fronte convinti della validità delle linee guida nazionali

Non trovo le parole per commentare frasi del gener.

P.S. tutto questo tenendo ben presente che, come finalmente ammesso anche da Pfizer, il vaccino non ha effetti sulla diffusione del contagio e che il bambino vaccinato non protegge certo "il nonno". 

https://www.orizzontescuola.it/covid-scuola-i-pediatri-il-peggio-deve-ancora-venire-oggi-nelle-aule-le-finestre-sono-aperte-ma-col-freddo-e-le-finestre-chiuse-i-contagi-aumenteranno/?fbclid=IwAR3E48_LQ6ImquZhLiTUf_PjD5SwUV0r40hCUYPVkfyoea31OMu0cjDvePI 


Credere, obbedire e combattere!



L'alleanza contro la Russia sta dando i suoi risultati. E' vero che questo inverno dovremo patire i disagi dovuti a forniture di gas molto minori e enormemente più care (e il prossimo inverno sarà anche peggio), ma per fortuna la solidarietà del nostro partner d'oltreoceano ci aiuta a superare questo difficile momento determinato dalle sanzioni imposte per distruggere l'economia russa. Noi italiani, anche se provati dai danni economici provocati da tre anni di strategie anticovid dolorose ma necessarie (mi raccomando, nessuno dubiti di questo!), sapremo superare il difficile momento di un ulteriore duro colpo alla nostra economia.
Siamo patrioti, non ci facciamo fermare dalle previsioni dei traditori che ipotizzano che diventeremo tutti più poveri perchè chi ci governa ci rassicura che presto il PIL tornerà a volare e noi poniamo grande fiducia (lo abbiamo dimostrato in questi tre anni passati) a quello che ci dicono persone autorevoli e stimate in tutto il mondo come Draghi.
E non stiamo ad ascoltare quello che dicono i ministri dell'economia francese e tedesco, è chiaro che sono dei traditori putiniani!
Non è vero che gli Stati Uniti ci vendano il loro gas ad un prezzo quattro volte superiore a quello al quale lo vendono ai loro concittadini, è un fake. Che i fact checkers di Open prendano subito gli opportuni provvedimenti per bloccare queste notizie che minano il morale del popolo italiano!
 

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...