lunedì 14 agosto 2023

Riflessione di un NON esperto della materia.

 

Quando comunico i miei dubbi e le mie perplessità riguardo il "riscaldamento globale" o "ebollizione globale" come oggi viene definito, vorrei fosse chiaro a tutti che essi non concernono l'evidente cambiamento climatico che stiamo vivendo da alcuni anni a questa parte e che, a mio avviso, necessità di interventi importanti (stop alla deforestazione, alla cementificazione, biciclette, trasporto pubblico, verde urbano ecc.) indispensabili soprattutto per cambiare la mentalità degli abitanti della terra, perchè, senza questo cambiamento, il nostro pianeta, GW o meno, è destinato ad una lenta agonia.
Ovviamente, finchè non sarà chiaro al ristretto gruppo di "potenti" che governano le nostre vite che il "profitto" non puo' rappresentare il loro unico obiettivo se a loro sta a cuore anche l'avvenire dei loro stessi figli e nipoti, la vedo dura.
Perchè questo preambolo?
Per chiarire meglio il mio pensiero in primis, ma anche per commentare la notizia del giorno che attualmente viene presa ad esempio per il GW.
Il disastro di Maui.
Bloomberg, come tanti altri media, titola: "Gli incendi di Maui mostrano l'orribile impatto del cambiamento climatico. Gli inferni funesti ci ricordano che nessun luogo della Terra sarà indenne dal riscaldamento globale."
I 100 morti e i migliaia di dispersi sono stati causati, per l'articolo in questione, dal micidiale connubio tra riscaldamento globale e l'uragano Dora:
In un passo si afferma testualmente: 𝘐𝘭 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰 𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘭𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘦 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘢̀, 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘵𝘦. 𝘐 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘭𝘷𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘪𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘢𝘯𝘢𝘥𝘢 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘦 𝘢 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘢 𝘕𝘦𝘸 𝘠𝘰𝘳𝘬, 𝘊𝘩𝘪𝘤𝘢𝘨𝘰 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘜𝘯𝘪𝘵𝘪. 𝘐𝘭 𝘝𝘦𝘳𝘮𝘰𝘯𝘵, 𝘴𝘱𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘪 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘭𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘦, 𝘩𝘢 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘣𝘰𝘮𝘣𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘪𝘭 𝘮𝘦𝘴𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰, 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘦𝘯𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘶𝘤𝘤𝘪𝘴𝘰 𝘥𝘶𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘦.
Insomma terrore, lo stesso che abbiamo sperimentato durante il Covid.
Poi pero' leggo oggi, sul Fatto Quotidiano, un articolo dal titolo: "Hawaii, indagine sulla mancata allerta" di cui riporto un passo:
𝘐 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘷𝘷𝘪𝘴𝘴𝘶𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀: 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘷𝘦𝘭𝘰𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘧𝘶𝘨𝘢. 𝘉𝘭𝘢𝘤𝘬 𝘰𝘶𝘵 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘰, 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘵𝘷 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘻𝘪𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘳𝘢𝘨𝘢𝘯𝘰 𝘋𝘰𝘳𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘰̀ 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘰. 𝘔𝘶𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘦 400 𝘴𝘪𝘳𝘦𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢 𝘥’𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘮𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰(𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦, 80 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘢 𝘔𝘢𝘶𝘪, 𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘴𝘰𝘭𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰). 𝘐𝘭 𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘤𝘪𝘱𝘦𝘭𝘢𝘨𝘰 𝘑𝘰𝘴𝘩 𝘎𝘳𝘦𝘦𝘯 𝘩𝘢 𝘢𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘥𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪: 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢̀ 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 8 𝘢𝘪 10 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪.
E allora mi chiedo: la distruzione dell'isola, i centinaia di morti sono da attribuire al GW o al fatto che non hanno funzionato i sistemi di allarme?
Visto che il cambiamento climatico è già presente, non sarebbe meglio pensare anche a sistemi di protezione, ovviamente funzionanti, oltre che alla sostituzione del parco macchine con l'elettrico?
E poi, visto che sono un po' "complottista", non è che, come abbiamo visto in Italia, ci sia qualcuno che alle Hawaii al telefono si faccia qualche soddisfatta risata alla notizia che "𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢̀ 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 8 𝘢𝘪 10 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪."?
Considerazione finale: basta comunque con il terrore che i media spargono nella società! Nelle menti ormai allenate e consapevoli evoca soltanto un effetto contrario e di rifiuto, ma nelle menti deboli e fiaccate da 3 anni di narrazione di questo tipo provoca danni che diventano sempre più gravi e irreversibili!

 

sabato 12 agosto 2023

Purtroppo sono diventato una persona sospettosa!

 

Leggo un articolo del Washington Post (ma ce ne sono altri simili sui maggiori media americani) dal titolo “COSA C’E’ DA SAPERE SU EG5, LA SOTTOVARIANTE DI CORONAVIRUS PIU’ DIFFUSA NEGLI STATI UNITI”.

Dopo una disamina più o meno corretta della situazione sanitaria, l’articolo si conclude con il paragrafo che qui riporto integralmente:

Il covid-19 è ancora un problema?

Molte regioni continuano a registrare un calo delle malattie e dei decessi legati al Covid, ha dichiarato l'OMS nel suo ultimo aggiornamento. Tuttavia, paesi come la Corea del Sud, il Brasile, l'Australia e la Nuova Zelanda sono tra quelli che hanno registrato il maggior numero di casi nell'ultimo mese. L'assenza di test e di segnalazioni all'OMS rende difficile il monitoraggio dei dati, ha dichiarato l'agenzia.

In generale, il coronavirus "rimane una grave minaccia", ha dichiarato l'OMS in un aggiornamento, sebbene l'emergenza sanitaria internazionale sia stata dichiarata ufficialmente conclusa il 5 maggio. "L'OMS continua a sollecitare gli Stati membri a mantenere, e non a smantellare, le infrastrutture COVID-19 esistenti. È fondamentale sostenere la sorveglianza e la segnalazione, il monitoraggio delle varianti e la fornitura di cure cliniche tempestive", ha aggiunto.

Le persone hanno meno probabilità di essere ricoverate in ospedale o di morire a causa del COVID-19 in quanto sviluppano l'immunità a causa di precedenti infezioni e vaccinazioni, ma gli esperti avvertono che gli anziani e le persone gravemente immunocompromesse sono ad alto rischio perché il loro organismo ha difficoltà a combattere il virus.

Il Covid lungo, che può variare da alcune settimane di sintomi lievi a mesi di debilitazione, continua a rappresentare un rischio per le persone altrimenti sane e vaccinate. Le ricerche sui trattamenti migliori sono insufficienti. Gli studi hanno dimostrato che il 5-10% delle persone infettate dal coronavirus ha sviluppato sintomi di Long Covid, che sono diventati meno comuni con le varianti omicron. Un'analisi del Washington Post su 5 milioni di pazienti, condotta in collaborazione con partner di ricerca, ha rilevato che gli adulti più anziani e le persone con condizioni preesistenti, tra cui l'obesità e le malattie polmonari, avevano maggiori probabilità di riportare sintomi di covidosi lunga.

Sebbene alcune persone vogliano comprensibilmente lasciarsi alle spalle la pandemia, Turville ha affermato che si tratta di un "virus con cui conviviamo ora", come l'influenza, e che richiede un monitoraggio regolare.

"Stiamo ancora lavorando in background, anche se non è una notizia da prima pagina", ha aggiunto.


Mi sembra che il concetto rimanga lo stesso dell’inizio dell’epidemia: non pensate proprio a rilassarvi, continuate ad avere paura! E se anche pensate che forse non morirete, ricordatevi che c’è il Long Covid che comunque vi potrà rendere degli invalidi almeno per un paio di anni!

Siccome la storia di questi anni passati mi ha reso un po’ sospettoso, mi chiedo: non è, per caso, che i bilanci odierni di aziende come la Pfizer, che durante l’epidemia ha vissuto veramente un bel periodo, c’entrino un po’ con la narrazione attuale dei media americani?


 

giovedì 10 agosto 2023

Per non dimenticare! Mai!

Riporto integralmente, anche se lungo, questo articolo apparso sul sito del Brownstone Insitute.
Lo faccio perché credo sia la denuncia più cruda che abbia mai letto della crudeltà insensata, ma, secondo l’autore, anche lucidamente progettata, che abbiamo inflitto al mondo infantile durante il Covid.
L’autore, David Bell, è un medico di sanità pubblica e consulente biotecnologico nel campo della salute globale. È stato ufficiale medico e scienziato presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)e responsabile del programma per la malaria e le malattie febbrili presso la Foundation for Innovative New Diagnostics (FIND) di Ginevra.
Sempre con l’invito: NON DIMENTICHIAMO! MAI!
                                                 

I bambini, come ogni genitore sa, non sono piccoli adulti. Il loro cervello sta crescendo e viene plasmato dall'ambiente e dalle esperienze. Le abilità e i valori sociali vengono appresi da chi li circonda: il lavoro di squadra, la gestione del rischio, i limiti personali e la tolleranza vengono appresi giocando con altri bambini. Il loro sistema immunitario imprime il contatto con l'ambiente in una serie di risposte che daranno forma alla salute in futuro. I loro corpi crescono fisicamente e diventano abili nelle abilità fisiche. Imparano a fidarsi e a diffidare attraverso l'interazione con gli adulti.
Questa rapida crescita fisica e psicologica rende i bambini altamente vulnerabili ai danni. Il ritiro dal contatto ravvicinato con gli adulti di fiducia e l'allontanamento forzato hanno un forte impatto emotivo e fisico, come per gli altri primati. La mancanza di esperienza li rende inoltre vulnerabili alla manipolazione da parte di adulti che spingono su determinati atteggiamenti o convinzioni, spesso chiamati "grooming". Per questi motivi, i nostri antenati hanno messo in atto protezioni specifiche e norme di comportamento che elevassero i bisogni dei bambini al di sopra degli adulti.
Tuttavia, proteggere i bambini non significava rinchiuderli in una cella imbottita, perché i responsabili delle politiche sapevano che ciò era dannoso per lo sviluppo psicofisico. Si trattava di permettere ai bambini di esplorare il loro ambiente e la società, adottando al contempo misure per proteggerli da atti illeciti, compresi quelli che li avrebbero danneggiati direttamente o per ignoranza o negligenza.
L'atto di imporre rischi ai bambini per il beneficio percepito dagli adulti era quindi considerato uno dei peggiori crimini. L'uso più vile degli "scudi umani".
L'articolo 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia pone i bambini al centro del processo decisionale pubblico:
"In tutte le azioni riguardanti i bambini.... l'interesse superiore del bambino deve essere una considerazione primaria".
Quando siamo complici di atti che sappiamo essere sbagliati, cerchiamo naturalmente un modo per evitare di riconoscere il nostro ruolo o di scusare le azioni come "per un bene superiore". Ma mentire a noi stessi non è un buon modo per correggere un errore. Come abbiamo visto in altri atti di abuso istituzionale sui minori, questo permette all'abuso di infittirsi e di espandersi. Favorisce gli interessi e la sicurezza di chi li commette rispetto a quelli delle vittime
COVID COME MEZZO PER COLPIRE I BAMBINI
All'inizio del 2020, a Wuhan, in Cina, è stata rilevata un'epidemia di virus. Fu subito chiaro che questo coronavirus relativamente nuovo prendeva di mira soprattutto i malati e gli anziani, in particolare quelli che seguivano una dieta occidentale poco sana. L'incidente della Diamond Princess ha dimostrato, tuttavia, che anche tra gli anziani la stragrande maggioranza sarebbe sopravvissuta alla malattia (Covid-19), e molti non si sarebbero nemmeno ammalati.
In risposta, le istituzioni sanitarie pubbliche, i politici e i media occidentali si sono scagliati contro i bambini. La società ha attuato politiche mai viste prima; un approccio che coinvolgeva l'intera società e che si prevedeva avrebbe aumentato la povertà e la disuguaglianza, colpendo in particolare le persone a basso reddito, e interrotto lo sviluppo infantile. Politiche come l'isolamento e la restrizione dei viaggi, normalmente applicate ai criminali, furono applicate a intere popolazioni.
La nuova risposta di salute pubblica è stata progettata da un piccolo ma influente gruppo di persone molto ricche, spesso chiamate filantropi, e dalle istituzioni internazionali che hanno finanziato e cooptato negli ultimi dieci anni. Queste stesse persone si sarebbero arricchite enormemente grazie alla risposta che ne è derivata. Incoraggiati da queste stesse persone, ma ora ancora più ricche, i governi stanno lavorando per consolidare queste risposte e costruire un mondo più povero, meno libero e più diseguale in cui tutti i bambini cresceranno.
Anche se raramente vengono discusse negli spazi pubblici, le strategie per prendere di mira e sacrificare i bambini per la gratificazione degli adulti non sono nuove. Tuttavia, si tratta di una pratica che normalmente suscita disgusto. Oggi possiamo capire meglio, avendone fatto parte, come queste azioni possano insinuarsi in una società e diventare parte integrante del suo aspetto. È facile condannare il passato e scusare il presente; chiedere risarcimenti per la schiavitù del passato e sostenere invece batterie più economiche prodotte dall'attuale schiavitù infantile, o condannare gli abusi infantili istituzionalizzati del passato e condonarli quando avvengono all'interno delle proprie istituzioni. Dietrich Bonhoeffer non ci chiedeva di guardare al passato, ma al presente. La società più matura è quella che sa affrontare se stessa, con calma e con gli occhi aperti.
L’ABBANDONO DELLE PROVE
I virus respiratori aerosolizzati, come i coronavirus, si diffondono in minuscole particelle trasportate dall'aria su lunghe distanze e non vengono interrotti da coperture per il viso in tessuto o maschere chirurgiche. Questo è stato stabilito da tempo ed è stato nuovamente confermato dal CDC statunitense in una meta-analisi di studi sull'influenza pubblicata nel maggio 2020.
Il virus della SARS-CoV-2 era in qualche modo insolito (anche se non unico) per il fatto di puntare a un recettore cellulare nel rivestimento delle vie respiratorie, i recettori ACE-2, per entrare e infettare le cellule. Questi recettori sono espressi meno nei bambini, il che significa che i bambini hanno intrinsecamente meno probabilità di essere gravemente infettati o di trasmettere grandi cariche virali ad altri. Questo spiega i risultati degli studi condotti all'inizio dell'epidemia di Covid-19, che hanno dimostrato una trasmissione molto bassa dai bambini agli insegnanti di scuola e un rischio inferiore alla media per gli adulti che vivono con i bambini. Questo spiega perché la Svezia, seguendo le precedenti raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) basate sull'evidenza, ha tenuto aperte le scuole senza effetti negativi sulla salute.
Armati di queste conoscenze, noi (come società) abbiamo chiuso le scuole e costretto i bambini a coprirsi il volto, riducendo il loro potenziale educativo e compromettendo il loro sviluppo. Sapendo che la chiusura delle scuole avrebbe danneggiato in modo sproporzionato i bambini a basso reddito, con un accesso più scarso ai computer e agli ambienti di studio domestici, ci siamo assicurati che i figli dei ricchi ampliassero il loro vantaggio per la generazione successiva. Nei Paesi a basso reddito, la chiusura delle scuole ha funzionato come previsto, aumentando il lavoro minorile e condannando fino a 10 milioni di ragazze in più al matrimonio infantile e allo stupro notturno.
ABUSI SUI BAMBINI A CASA
Per molti, la scuola rappresenta l'unica parte stabile e sicura della loro vita, in grado di fornire il vitale lavoro educativo e di consulenza che identifica e sostiene i bambini in crisi. Quando gli alunni sono fuori dalla scuola, i più vulnerabili sono i più colpiti, gli insegnanti non possono cogliere i primi segnali d'allarme di abuso o negligenza e i bambini non hanno nessuno a cui dirlo. Per i bambini con bisogni speciali, l'accesso essenziale al supporto di più agenzie spesso cessa.
Lo sport e le attività extrascolastiche sono importanti nella vita dei bambini. Eventi come le recite scolastiche, le gite scolastiche, i cori, il primo e l'ultimo giorno di scuola segnano la loro vita e sono fondamentali per il loro sviluppo sociale. Le amicizie sono fondamentali per il loro sviluppo emotivo, in particolare durante le fasi cruciali della crescita - infanzia, adolescenza e giovane età adulta - e soprattutto quando ci sono vulnerabilità o bisogni speciali, i bambini hanno bisogno di accedere alla famiglia, agli amici, ai servizi e al sostegno.
Il risultato di questa negligenza, come evidenziato da un recente studio dell'UCL sugli esiti delle restrizioni imposte dal governo britannico ai bambini nel 2020-2022, è stato a dir poco disastroso:
"L'impatto della pandemia avrà conseguenze dannose per i bambini e i giovani nel breve e nel lungo periodo, molte delle quali non ancora visibili, e avrà conseguenze continue per il loro futuro in termini di traiettorie di vita professionale, stili di vita sani, benessere mentale, opportunità educative, fiducia in se stessi e altro ancora".
Lo studio rileva che:
"I bambini sono stati dimenticati dai politici durante le chiusure di Covid".
I neonati, i bambini e gli adolescenti hanno subito numerose chiusure durante i loro anni più formativi, nonostante rappresentino una percentuale minore dei ricoveri e dei decessi dovuti alla Covid. Lo studio dell'UCL ha rilevato che i politici non consideravano i bambini e i giovani un "gruppo prioritario" quando venivano applicate le restrizioni inglesi. I bambini nati con le restrizioni Covid presentano forti ritardi nello sviluppo del cervello e del pensiero.
L'istruzione viene impartita ai bambini in quanto giova al loro sviluppo educativo e psicologico, fornisce un ambiente sicuro e protettivo ed è un modo per migliorare l'uguaglianza. Era quindi prevedibile che, con la chiusura delle scuole, si sarebbero verificate difficoltà di sviluppo nei bambini più piccoli, una riduzione dei risultati scolastici in tutte le fasce d'età, problemi di salute mentale e una crescente ondata di abusi.
Nel Regno Unito, 840 milioni di giorni di scuola sono stati persi per la classe del 2021 e quasi due milioni dei nove milioni di alunni inglesi non frequentano ancora regolarmente la scuola. Già nel novembre 2020, l'Ofsted, l'ente che ispeziona e redige i rapporti sulle scuole in Inghilterra, ha riferito che la maggior parte dei bambini sta regredendo dal punto di vista educativo. È stata riscontrata una regressione nelle capacità di comunicazione, nello sviluppo fisico e nell'indipendenza. Questi impatti sono visibili in tutta Europa e probabilmente dureranno per tutta la vita. Nonostante ciò, le politiche sono proseguite.
Negli Stati Uniti, la chiusura delle scuole ha riguardato circa 24,2 milioni di studenti americani assenti da scuola (1,6 miliardi in tutto il mondo) e il deterioramento educativo è particolarmente evidente. Secondo le ultime valutazioni del National Assessment of Education Progress (NAEP), gli studenti sono rimasti indietro di quasi un anno nell'apprendimento. Circa un terzo degli studenti non ha raggiunto il livello minimo di lettura e in matematica si è registrato il calo più marcato della storia. Poiché gli studenti più poveri avranno meno accesso a Internet e al supporto per l'apprendimento a distanza, le chiusure delle scuole ampliano anche le disuguaglianze razziali ed etniche.
E quando le scuole sono state riaperte nel Regno Unito è stata introdotta una serie di regolamenti dannosi e restrittivi che prevedevano l'uso di maschere, test, barriere, restrizioni sui campi da gioco e orari fissi. I bambini delle elementari passavano tutto il giorno nella stessa stanza, mascherati per 9 ore al giorno se usavano i trasporti pubblici per andare a scuola. L'isolamento e la quarantena portavano a continue assenze. Gli insegnanti, che sapevano che questo approccio era dannoso, hanno continuato ad applicarlo.
Il recente rapporto Ofsted della primavera del 2022 ha evidenziato gli effetti dannosi delle restrizioni sullo sviluppo dei bambini piccoli e avrebbe dovuto far suonare un campanello d'allarme, visto che ha registrato:
• Ritardi nello sviluppo fisico dei bambini
• Una generazione di bambini che fatica a gattonare e a comunicare
• Ritardi nell'apprendimento della deambulazione dei bambini
• Ritardi nella parola e nel linguaggio (in parte attribuibili all'imposizione di mascherine).
Quest'ultimo aspetto è stato rilevato anche da professionisti come il responsabile dell'unità di comunicazione vocale e linguistica dell'Irlanda del Nord:
"Un numero crescente di bambini piccoli sta sperimentando significativi problemi di comunicazione a seguito delle chiusure e alcuni non riescono a parlare affatto, mugugnano o indicano le cose che vogliono e non sanno come parlare con gli altri bambini".
Uno studio condotto da ricercatori irlandesi ha rilevato che i bambini nati tra marzo e maggio 2020, quando l'Irlanda era chiusa, avevano meno probabilità di essere in grado di dire almeno una parola definitiva, indicare o salutare a 12 mesi. Un altro studio pubblicato su Nature ha rilevato che i bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni hanno ottenuto punteggi inferiori di quasi due deviazioni standard in una misura proxy dello sviluppo simile al QI. Il 90% dello sviluppo cerebrale avviene nei primi cinque anni di vita. Molti bambini di questa fascia d'età iniziano la scuola molto in ritardo, mordono e picchiano, sono sopraffatti da gruppi numerosi e non riescono a stabilirsi e ad apprendere con le abilità sociali ed educative di un bambino di due anni più giovane.
Dal punto di vista della salute mentale, la società ha attaccato la salute mentale dei bambini, seguendo politiche che sapevamo essere dannose e persino progettate per alimentare la paura, una forma diretta di abuso. I bambini venivano rinchiusi nelle loro camere da letto, isolati dagli amici, gli veniva detto che erano un pericolo per gli altri e che la mancata osservanza avrebbe potuto uccidere la loro nonna. È stato imposto loro un sistema di paura.
Nel Regno Unito ci sono ben un milione di bambini in attesa di un sostegno per la salute mentale, mentre più di 400.000 bambini e giovani al mese sono in cura per problemi di salute mentale - il numero più alto mai registrato. Più di un terzo dei giovani ha dichiarato di avere la sensazione che la propria vita stia andando fuori controllo e più del 60% dei giovani tra i 16 e i 25 anni ha dichiarato di essere spaventato per il futuro della propria generazione, mentre l'80% dei giovani ha segnalato un deterioramento del proprio benessere emotivo.
Già nell'autunno del 2020, l'Ofsted del Regno Unito aveva individuato:
• un 42% di autolesionismo e disturbi alimentari
• un'"esplosione" di bambini con disturbi da tic invalidanti
• un numero record di bambini a cui vengono prescritti antidepressivi
• Aumento dell'autolesionismo
Inoltre, nel Regno Unito, durante il primo anno della pandemia, il numero di bambini e giovani che si sono suicidati è stato cinque volte superiore a quello dei deceduti per la COVID-19. Negli Stati Uniti, il CDC ha riferito che gli accessi al dipartimento di emergenza erano più alti del 50,6% tra le ragazze di età compresa tra i 12 e i 17 anni a causa di tentativi di suicidio Dall'inizio del 2020, si sapeva che i bambini erano a malapena colpiti dal virus, avendo una probabilità di sopravvivenza del 99,9987%, mentre non costituivano un pericolo per gli altri.
ABUSARE DEI BAMBINI A DISTANZA
I numeri non sono persone, quindi quando si parla di bambini morti o danneggiati in grandi numeri, può essere difficile capire l'impatto reale. Questo ci permette di sorvolare sull'impatto. Tuttavia, l'UNICEF ci dice che quasi un quarto di milione di bambini sono stati uccisi dalle serrate nel 2020 solo in Asia meridionale. Si tratta di 228.000 bambini, ciascuno con una madre e un padre, probabilmente fratelli o sorelle.
La maggior parte dei decessi aggiuntivi dei bambini dovuti al lockdown sarà stata particolarmente dolorosa, in quanto la malnutrizione e le infezioni sono modalità di morte difficili da gestire. Questi decessi erano stati previsti dall'OMS e dalla comunità sanitaria in generale. Sarebbero sopravvissuti senza la chiusura, quindi si trattava di decessi "aggiunti".
L'OMS stima che circa 60.000 bambini in più moriranno ogni anno dal 2020 a causa della malaria. Molti altri stanno morendo per la tubercolosi e altre malattie infantili. Con circa un miliardo di persone in più in condizioni di grave deprivazione alimentare (quasi fame), probabilmente ci saranno altri milioni di morti dure e dolorose. È difficile assistere alla morte di un bambino. Ma qualcuno come noi, spesso un genitore, ha assistito e sofferto per ognuna di queste morti.
Mentre molti esponenti della sanità pubblica e dell'industria "umanitaria" raccontano di aver fermato una pandemia globale, coloro che hanno assistito a queste morti sapevano che non erano necessarie. Sapevano che questi bambini erano stati traditi. Alcuni forse possono ancora rivendicare l'ignoranza, poiché i media occidentali hanno trovato imbarazzante discutere di queste realtà. I loro principali sponsor privati traggono profitto dai programmi che causano queste morti, come altri un tempo traevano profitto dagli abusi e dalle uccisioni per assicurarsi il caucciù a basso costo del Congo belga o l'estrazione di metalli rari in Africa oggi. Denunciare le morti di massa di bambini a scopo di lucro non piacerà alle case di investimento che possiedono i media e agli sponsor farmaceutici dei media. Ma le morti sono le stesse, che i media le coprano o meno.
PERCHE’ LO ABBIAMO FATTO
Non c'è una risposta semplice al perché la società abbia invertito le sue norme di comportamento e abbia fatto finta, in massa, che le bugie fossero verità e che la verità fosse una bugia. Né esiste una risposta semplice al perché il benessere dei bambini sia stato considerato superfluo e i bambini una minaccia per gli altri. Chi ha orchestrato la chiusura delle scuole sapeva che avrebbe aumentato la povertà a lungo termine e, quindi, la cattiva salute. Sapevano dell'inevitabilità di un aumento del lavoro minorile, delle spose bambine, della fame e della morte. È per questo che gestiamo cliniche, sosteniamo programmi alimentari e cerchiamo di educare i bambini.
Nessuno dei danni provocati dalla risposta di Covid era inaspettato. I figli dei ricchi ne hanno beneficiato, mentre i figli dei meno abbienti sono stati danneggiati in modo sproporzionato. Questo è il modo in cui la società ha funzionato storicamente: ci siamo solo illusi di aver sviluppato qualcosa di meglio.
La cosa più preoccupante è che, a distanza di tre anni, non solo ignoriamo ciò che abbiamo fatto, ma stiamo pianificando di espandere e istituzionalizzare queste pratiche. Coloro che hanno guadagnato di più finanziariamente dalla Covid-19, che hanno sostenuto questo attacco a livello sociale contro i più vulnerabili, desiderano che questa sia una caratteristica permanente della vita. Non c'è un'indagine seria sui danni della risposta globale perché erano previsti e i responsabili ne hanno tratto profitto.
L'azzeramento desiderato è stato raggiunto; abbiamo azzerato le nostre aspettative riguardo alla verità, alla decenza e alla cura dei bambini. In un mondo amorale, la felicità, la salute e la vita di un bambino hanno solo l'importanza che ci viene detta di attribuirgli. Per cambiare questa situazione, dovremmo andare controcorrente. La storia ricorderà coloro che l'hanno fatto e coloro che non l'hanno fatto.
 

 

Qualche giudice a Berlino c'è ancora!

Beh, fa piacere constatare che ragionevolezza e giustizia non sono del tutto scomparse dalla faccia della terra!

Sentenza nr. 3860/23 del Giudice di pace di Santa Maria Capua Vetere, dott.ssa Iolanda Mondo, nr. RG 1682/2023 del 12 luglio 2023: "I PREPARATI Anti-Covid autorizzati per prevenzione della sola malattia Covid-19, che poi si è visto essere inefficaci anche per prevenire la malattia (con risvolti non indifferenti anche sui conti pubblici) NON POTEVANO ESSERE IMPOSTI AI CITTADINI [omiss] Sebbene la Legge possa prevedere l'obbligatorietà di determinati trattamenti sanitari, sono rarissimi, ed ancorati a precisi presupposti, i casi in cui l'ordinamento consente la possibilità di eseguirli contro la volontà della persona (ad es., è il caso del T.S.O.), valendo da sempre il principio che gli accertamenti ed i trattamenti obbligatori debbano essere "accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi è obbligato"... E ciò a conferma della consapevolezza del legislatore che l'obbligo sanitario costituisce pur sempre un'eccezione rispetto al principio, di cui è espressione l'art. 32 cost., DELLA LIBERA DETERMINAZIONE DELL'INDIVIDUO IN MATERIA SANITARIA". Per i sueposti motivi, questo giudicante (Giudice) RITIENE NON LEGITTIMA E NON CONFORME AI PRINCIPI GENERALI DELL'ORDINAMENTO E DELLA COSTITUZIONE LA NORMATIVA IN MATERIA DI OBBLIGO VACCINALE, CHE PERTANTO VA DISAPPLICATA".



mercoledì 9 agosto 2023

Possibile che non sia chiaro a tutti!?

 


Sono addolorato, ma anche stanco e sfiduciato!
Leggiamo notizie come queste ormai da tempo immemorabile, con cadenza ravvicinata.
In un mondo come quello di oggi (internet, tv, social), le leggono certamente anche quelli che, per ragioni economiche o di fuga dalla guerra, si imbarcano su quelle carrette.
Perciò io mi chiedo da tempo: come possiamo pensare che il controllo dei confini, il pattugliamento navale, le politiche antimmigrazione di qualsiasi tipo, l’evidente odio razziale in almeno una parte della popolazione occidentale, possano mai porre fine a questo esodo che, via via, diventerà sempre più “biblico”?
Questi sono disperati che se ne fregano della morte, vogliono fuggire, costi quello che costi, verso un mondo dove anche una vita che noi consideriamo di stenti e povertà è, per loro, preferibile a quella che vivrebbero nel loro paese.
O accettiamo il loro arrivo, pensando intelligentemente di utilizzarli come risorsa, o decidiamo, una buona volta, di smettere di sfruttare i loro territori per l’enorme quantità di materie prime che contengono e condividiamo finalmente con loro l’enorme ricchezza che possiedono e che è indispensabile alla scandalosa opulenza (se confrontata a loro) dell’occidente.

martedì 8 agosto 2023

Polepole|

 

"Polepole" in swahili è una parola molto usata. Piano piano, lentamente, senza fretta.
“Polepole” ci arriveremo anche noi!
Perlomeno ci si comincia ad accorgere (e ad ammettere ufficialmente) che stiamo assistendo ad un aumento significativo delle morti improvvise tra i ragazzi.
E dovute a cosa? Pensate un po’, alle miocarditi!
Ovviamente la Garante per l’Infanzia nega con forza che possano essere dovute alla vaccinazione. Il problema è l’abuso di alcol e droga. Considerando che si parla di giovanissimi di 12-13 anni, io non credo che possa essere considerato l’unico e principale motivo, tenendo oltretutto conto che il problema nasce ben prima del Covid e credo inoltre che eventualmente sia da prendere in considerazione per età successive. Consiglierei dunque alla Garante di aprire un po’ di più la sua mente se veramente vuole tutelare l’infanzia come il suo ruolo esige.
Ma tant’è, cominciano ad apparire le prime crepe della narrazione ufficiale e di questo dobbiamo essere contenti. Prima o poi ci arriveremo e, comunque, oggettivamente, l’iniziativa di sottoporre a screening cardiologico i ragazzi di quell’età sarà comunque molto utile, specialmente per coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione, qualunque sia la motivazione addotta.
 

 

domenica 6 agosto 2023

"Il Covid oggi è come l'influenza": Adesso lo dice Repubblica!

Da Repubblica di oggi: "Il Covid adesso è come l'influenza".
Adesso?? Ma mi faccia il piacere, come diceva Totò!
Commento la notizia, ripubblicando un mio post del 26 novembre 2021. Non lo faccio per ottenere like, ma solo per far comprendere che già 21 mesi fa disponevamo di tutti gli elementi "logico-storico-scientifici" per fare un'affermazione del genere.
Rimane, come sempre, da chiederci perchè allora non fu fatta.
 
“Il Covid 19 è come l’influenza”
Ebbene sì. Quando, all’inizio dell’epidemia, i vari Burioni, Capua, Bassetti, Pregliasco fecero affermazioni di questo tipo, secondo me avevano ragione.
Vi spiego perchè.
Esiste, in epidemiologia, un fenomeno noto e ben studiato che si chiama “Harvesting” e cioè un periodo di eccesso di mortalità che segue naturalmente la comparsa di un virus nuovo.
Nel 1918 apparve sulla scena mondiale un nuovo ceppo virale, il sottotipo H1N1 del virus dell’influenza A che provocò, nei due anni a seguire, quasi 100 milioni di morti. Insomma, la famosa “Spagnola”. Non è mai più scomparso dalla scena. Da allora ci infetta ogni anno durante le epidemie influenzali stagionali.
Noi, con l’influenza, ci conviviamo. Accettiamo, anche se ogni anno ci arrabbiamo e protestiamo chiedendo un loro potenziamento, per il fatto che gli ospedali e i pronto soccorso, nel periodo epidemico, siano sovraffollati, taluni al collasso, e soprattutto accettiamo che ogni anno ci siano una media di 15mila morti in eccesso dovute, in maniera diretta o indiretta all’influenza.*
Il ceppo “spagnolo” in realtà ha attenuato, anno dopo anno, in maniera naturale, la sua virulenza (è la caratteristica di tutti i virus molto contagiosi che “non vogliono” scomparire).
Ma noi non ci siamo accontentati di questa sua innata caratteristica. Abbiamo, fin dagli anni ’50, studiato e prodotto vaccini per proteggere ulteriormente quelle categorie, anziani e fragili, che sono più suscettibili in caso di contagio e, anche se solo in parte, ci siamo riusciti. Sicuramente, senza vaccino, i decessi annuali correlati al virus influenzale sarebbero molti di più.
Affrontiamo l’influenza annuale con una strategia semplice: vaccinazione gratuita e incentivata per anziani e fragili, tampone per il virus influenzale nei soggetti ricoverati con sintomi attribuibili alla malattia per poterlo tipizzare e per poterne monitorare l’andamento e la diffusione, indicazioni per la popolazione di restare a casa se sono presenti sintomi. Quest’ultimo invito purtroppo non sempre è seguito, fondamentalmente perché la percezione comune dell’influenza è quella di una malattia banale, e non è insolito sentire qualcuno che si dichiara felice perché finalmente può rimanere 2 o 3 giorni a letto a riposarsi e vedere la televisione.
Concluse queste considerazioni sull’influenza (non solo mie, ma comuni a tanti altri medici), mi chiedo: quali sono le differenze con Sars Cov 2?
Poichè io valuto ormai terminato il periodo di “harvesting”, la differenza più lampante risiede nella smodata esecuzione dei tamponi.
Sottoponendo a tampone un grande numero di persone troviamo 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗶𝗿𝘂𝘀.
Sottoponendo a tampone tutti coloro che entrano in ospedale per sottoporsi a cure, 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐯𝐞𝐫𝐨, otteniamo dei numeri falsati (anche se ormai da molto tempo in misura tale da non costituire alcuna preoccupazione per la tenuta del sistema ospedaliero) rispetto ai reali malati di Covid19.
Vi chiedo di immaginare cosa sarebbe successo se avessimo utilizzato la stessa strategia nel 2016/2017 quando fu rilevato un eccesso di mortalità, attribuita al virus influenzale, di 25mila decessi*.
Non credo ci sarebbe stata alcuna differenza rispetto alla situazione di oggi, ma, ci saremmo veramente arrivati ad un oggi? E in caso di risposta affermativa, in quali condizioni ci saremmo arrivati?
Insomma, se realmente vogliamo uscirne, cerchiamo di affrontare l’argomento con la ragione e non con la confusione generata dalla rabbia che mi sembra sia ormai la caratteristica del confronto odierno che non si può più certo definire scientifico.
Prendere in esame di impiegare la stessa strategia che utilizziamo ogni anno per le epidemie influenzali può essere, a mio avviso, un buon argomento di discussione e di studio per coloro che decidono le politiche sanitarie del nostro paese e faccio notare che, in realtà, altre nazioni hanno già fatto scelte di questo tipo.
Permettetemi poi di concludere con l’argomento che ormai è il mio chiodo fisso: non vacciniamo i bambini sani. Non conosciamo ancora i possibili effetti avversi del vaccino, ai bambini sani non serve e, statene certi, anche se riuscissimo a vaccinare il 101% della popolazione mondiale, il SARS-Cov-2 non scomparirà mai.

 

sabato 5 agosto 2023

Per ricordare!

 

A giugno 2021 prese il via il green pass europeo che inizialmente aveva unicamente lo scopo di consentire gli spostamenti tra gli stati e che poi ha assunto finalità diverse più o meno crudeli e inutili a secondo delle varie nazioni (l’Italia può essere considerata il vincitore, con largo margine sui concorrenti, della gara di ferocia e disumanità.).
Forse però non tutti sanno che 2 mesi prima noi cittadini campani ricevemmo una “smart card” che attestava l’avvenuta vaccinazione anticovid. Un iniziativa del nostro governatore che affermò: “l'obiettivo è utilizzare tale certificazione per rilanciare interi settori economici, in particolare il comparto turistico, cercando di legare la straordinaria offerta dei nostri territori alla certificazione di immunità degli operatori del settore".
Ovviamente non è mai servita a nulla. Letteralmente carta straccia! Ne furono ordinate 4 milioni, spendendo 3.714.900 euro, che per una regione come la Campania, sempre alle prese con problemi di bilancio, non sono certo pochi.
Oggi leggo che il governatore De Luca è indagato, in questa vicenda, per danno erariale.
Probabilmente, come spesso avviene in Italia, tutto finirà in un bicchier d’acqua, ma io credo sia importante tenere a mente come siano stati sperperati milioni e milioni di euro nell’era Covid, non solo in Campania sia chiaro, specialmente oggi che ci dicono che non ci sono fondi per rendere un po’ più efficiente la nostra disastrata sanità pubblica. Non dimentichiamolo mai e non dimentichiamo neanche chi sono stati gli attori di questa farsa!

 


mercoledì 2 agosto 2023

E parlate chiaro una buona volta!!!

 

Mi provoca sconcerto il leggere con quali giri di parole e sofismi deve essere riportato un dato statistico per poter ottenere, oggi, la pubblicazione su una rivista scientifica.
Cioè questi signori “scoprono” che i vaccini anticovid possono provocare una miocardite e che è particolarmente a rischio la seconda dose negli adolescenti.
Una sorpresa, vero? Nessuno se l’aspettava!
Ebbene, notate come descrivono le conclusioni del loro studio:
 
𝘐𝘯 𝘴𝘪𝘯𝘵𝘦𝘴𝘪, 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘧𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘰/𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘢 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘙𝘕𝘈 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪, 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘳𝘢𝘳𝘰 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰.
…..
𝘚𝘦𝘣𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘪𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘯𝘧𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘰/𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘰, 𝘭'𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘵𝘰𝘮𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘰𝘷𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭'𝘪𝘮𝘮𝘶𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘢 𝘔𝘕𝘈 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪.
𝘚𝘦𝘣𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘢𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘭'𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘦 𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪. 𝘌̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘤𝘤𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘰𝘭𝘭𝘰𝘸-𝘶𝘱, 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪 𝘦𝘱𝘪𝘥𝘦𝘮𝘪𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘪 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘳𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘭𝘦𝘵𝘵𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘛𝘶𝘵𝘵𝘢𝘷𝘪𝘢, 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘪𝘥𝘰 𝘦𝘥 𝘦𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦𝘴𝘪 𝘦𝘥 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘦𝘵𝘢̀, 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰, 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘦 𝘵𝘪𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪, 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘰𝘤𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢.
 
Mi chiedo quanto tempo dovrà passare affinché la “scienza” finalmente ammetta, senza sofismi e giri di parole, che i rischi della vaccinazione ne sconsigliano l’uso negli adolescenti e nei bambini sani!
 

 

martedì 1 agosto 2023

Segnalazione.

 

Oggi segnalo una nuova pagina facebook gestita da Maurizio Rainisio che gli ha dato il nome "La Crociata".
Dopo il Covid, la nuova emergenza e la nuova catastrofe mondiale è rappresentata dall'origine "antropica" del riscaldamento globale, o, come lo definisce il segretario dell'ONU Guterres, della "ebollizione" globale.
Rivedo, pari pari, la stessa narrazione, la stessa censura, lo stesso schieramento acritico da parte dei media, le stesse accuse di "negazionismo" che ho vissuto nel periodo del Covid. Per questa ragione trovo che sia molto utile consultare una pagina che esamina in maniera razionale e con l'utilizzo di dati scientifici e statistici il problema. Rainisio ha già svolto questo compito durante l'era Covid.
Riuscirà mai la Ragione, in questo mondo, a riprendere il controllo sulla irrazionalità e la emotività?
Ci credo poco, ma comunque è doveroso per chiunque abbia a cuore le sorti degli abitanti di questo pianeta provare a far sì che questo avvenga.
 
 

 

lunedì 31 luglio 2023

Due pesi e due misure! Perchè?

 

l tumore al polmone è certamente una patologia ad alto rischio di decesso, senza ombra di dubbio, e io credo che farmaci nuovi possono e debbono trovare applicazione anche senza la sicurezza di essere esenti da rischi.
Per il farmaco di Mirati, che ha già ottenuto l'approvazione di FDA, l'EMA ha rifiutato invece l'autorizzazione, perchè "𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪 𝘳𝘦𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦".
Senza entrare nel merito della questione, ma tenendo bene a mente ciò che è successo per i vaccini anticovid, specialmente per il loro utilizzo nei bambini e negli adolescenti, mi chiedo perchè questa volta l'EMA si mostra così "scientificamente" ligia al principio di precauzione.
Certamente "due pesi e due misure"! Perchè?
 
𝘐𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘯𝘤𝘳𝘰 𝘢𝘭 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘰𝘵𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘭'𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘜𝘌
(𝘙𝘦𝘶𝘵𝘦𝘳𝘴) - 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘛𝘩𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘪𝘤𝘴 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘷𝘦𝘯𝘦𝘳𝘥𝘪̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘈𝘨𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘌𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘩𝘢 𝘳𝘪𝘧𝘪𝘶𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘭'𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘵𝘪𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘯𝘤𝘳𝘰 𝘢𝘪 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘪, 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘭'11% 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪.
𝘓'𝘌𝘔𝘈 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪 𝘳𝘦𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘦 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘩𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥'𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘢𝘮𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭𝘦, 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘶𝘪 𝘳𝘦𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪.
𝘓'𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘢𝘷𝘪𝘢, 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰 𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘥𝘢𝘨𝘳𝘢𝘴𝘪𝘣 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘮𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘮𝘦𝘮𝘣𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘜𝘌, 𝘪𝘯 𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘪 𝘦 𝘪 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪.
𝘐𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰, 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘍𝘰𝘰𝘥 𝘢𝘯𝘥 𝘋𝘳𝘶𝘨 𝘈𝘥𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘶𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘴𝘦 𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘮𝘢𝘳𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘒𝘳𝘢𝘻𝘢𝘵𝘪, 𝘦̀ 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘮𝘶𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘨𝘦𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘒𝘙𝘈𝘚, 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘪𝘭 13% 𝘥𝘦𝘪 𝘵𝘶𝘮𝘰𝘳𝘪 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘢𝘳𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘢 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘦𝘭𝘭𝘶𝘭𝘦, 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢, 𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘧𝘳𝘦𝘲𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘵𝘶𝘮𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘪.
𝘚𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘢𝘮𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘥𝘪 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰, 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘳𝘪𝘵𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘭𝘢𝘯𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘜𝘌 𝘥𝘪 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘱𝘰𝘪𝘤𝘩𝘦́ 𝘭'𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢, 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘢 𝘛𝘺𝘭𝘦𝘳 𝘝𝘢𝘯 𝘉𝘶𝘳𝘦𝘯, 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘛𝘋 𝘊𝘰𝘸𝘦𝘯.
"𝘈 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘪, 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘭𝘢𝘯𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘒𝘳𝘢𝘻𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘜𝘌 𝘴𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘣𝘢𝘴𝘴𝘦", 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘝𝘢𝘯 𝘉𝘶𝘳𝘦𝘯.
𝘓'𝘰𝘱𝘪𝘯𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘌𝘔𝘈 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘳𝘢̀ 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘥𝘪 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰, 𝘩𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘭'𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢.
𝘐 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢 𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰 𝘩𝘢 𝘳𝘪𝘥𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪 𝘵𝘶𝘮𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘭 44% 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘵𝘶𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘥𝘪𝘰 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢𝘵𝘰.
𝘛𝘶𝘵𝘵𝘢𝘷𝘪𝘢, 𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘶𝘴𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦, 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘪𝘮𝘮𝘶𝘯𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘔𝘦𝘳𝘤𝘬 & 𝘊𝘰, 𝘒𝘦𝘺𝘵𝘳𝘶𝘥𝘢, 𝘩𝘢 𝘢𝘪𝘶𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘤𝘪𝘯𝘰𝘮𝘢 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘵𝘢𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘵𝘪.
 

Anche nel 1952!

 

Questo servizio è del 1952.
L'unica differenza che noto è la chiusura: ...𝘦 𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘦𝘳𝘦𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘭'𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘧𝘳𝘦𝘥𝘥𝘢!
Allora il catastrofismo non andava di moda!


domenica 30 luglio 2023

Vediamo che succederà la prossima volta!

 

I lockdown hanno salvato vite?
Che la "scienza" cominci finalmente ad ammettere che hanno piuttosto provocato decessi!
E che. purtroppo, continueranno a provocarli anche nel prossimo futuro!
Questo studio inglese ci indica quanto sensibile sia stata la diminuizione degli screening per vari tipi di tumore non soltanto durante il periodo di lockdown vero e proprio, ma anche in quello successivo.
Ne traduco le conclusioni, anche se basta osservare la tabella per rabbrividire:
Conclusioni Il lockdown nazionale COVID-19 nel Regno Unito ha avuto un impatto sostanziale sullo screening del cancro, sui test diagnostici, sugli interventi e sulle diagnosi. Sebbene i tassi di incidenza abbiano iniziato a riprendersi dopo il blocco, sono rimasti significativamente inferiori ai livelli pre-pandemici per i tumori della mammella e della prostata e per i test associati. I ritardi nella diagnosi possono avere conseguenze negative sullo sviluppo del tumore, sull'inizio del trattamento, sui tassi di mortalità e sugli anni di vita persi. Sono necessarie strategie urgenti per identificare i casi non diagnosticati e affrontare le implicazioni a lungo termine delle diagnosi ritardate.
 

 

domenica 16 luglio 2023

ci rivediamo tra 15 giorni!

 

Con il post di oggi voglio comunicare che per le prossime 2 settimane non sarò presente, a meno di notizie clamorose, sui social. Dovrò adempiere al dovere, peraltro piacevolissimo, di fare da nonno babysitter ai mie 3 nipotini (7,7 e 8 anni) che, come tutti gli altri anni, saranno al mare con i nonni.
Successivamente, se dio vorrà, riprenderò le mie riflessioni che continueranno ad essere per la maggior parte, anche se rischio di diventare noioso, riflessioni su ciò che abbiamo vissuto durante i 3 anni del Covid.
Vedo che oggi molti hanno abbandonato questo argomento. La guerra e la “catastrofe” climatica hanno soppiantato, e lo comprendo, l’oggetto delle preoccupazioni e delle critiche che venivano fatte dalle, purtroppo poche, persone “ragionevoli” rispetto alla narrazione “ufficiale” del Covid ora sostituita da quella, sempre “ufficiale”, sulle nuove “emergenze”.
Io penso però che non dobbiamo mettere da parte l’argomento. Fino a che non sarà chiaro, ammesso e accettato che le misure che sono state messe in atto sono state inutili, dannose e crudeli, noi corriamo l’enorme rischio che alla prossima epidemia, fosse anche per una variante un po’ strana del comune virus influenzale (come d’altronde abbiamo sperimentato in alcuni anni pre-pandemia senza però che fossero vissuti come catastrofe mondiale), quelle stesse misure vengano riproposte pari pari. E io credo che, a una seconda volta, non sopravviveremmo!
Finchè non verrà ammesso che i lockdown estremi e radicali non sono serviti a niente, che la chiusura delle scuole è stata una misura scellerata, che le mascherine all’aria aperta (ma anche al chiuso salvo particolarissime situazioni) solo una forma di sado-masochismo, che la vaccinazione di tutta la popolazione senza distinzione di età e stato di salute un pericoloso atto medico, che i vaccini con approvazione di emergenza debbono essere gestiti in maniera completamente diversa e in base al principio di precauzione, che il greenpass una forma di coercizione inutile, crudele e lesiva dei diritti fondamentali di ogni essere umano, che la narrazione terroristica dei media soltanto un vulnus per l’equilibrio e la salute mentale della intera popolazione, e potrei andare avanti ancora per molto, il rischio che corriamo in un futuro prossimo è molto, molto alto.
Perciò io continuerò a parlarne per mantenere alta l’attenzione e, spero, per il raggiungimento della riaffermazione della verità scientifica. Sono un medico e mi batterò sempre per la tutela della salute, specialmente quella dei bambini.
Nel darvi l’arrivederci a presto, posto una foto dell’estate 2020. 
Era la prima estate dell’era Covid.
Io al mare con i miei 3 nipotini, allora di 3 anni più giovani.
Come potete constatare anche allora noi ci “assembravamo”, ma proprio di brutto! 😀😀😀

sabato 15 luglio 2023

Diciamolo chiaro: chi sono i veri negazionisti?

 


Questa è la notizia che sta circolando da qualche giorno, anche se, per rintracciarla anche sulla stampa estera, bisogna andare a cercarla con il lanternino: in Perù è stata dichiarata l'emergenza sanitaria nazionale della durata di 90 giorni a causa dell'insolito aumento dei casi di sindrome di Guillain-Barré (Gbs), una malattia che danneggia i nervi periferici, ossia i nervi che connettono il sistema nervoso centrale con il resto dell'organismo.
Questa notizia, in tutti gli articoli che ho letto, è corredata da tutte le innumerevoli ipotesi che vengono fatte per spiegare la ragione di questo significativo aumento di casi che, al momento, rimane ignota.
Domanda (retorica) da 1000 punti: secondo voi, a qualcuno è venuto per caso in mente, o almeno di porla come ipotesi, che possa essere collegata alla vaccinazione anticovid?
 
P.S. Per informazione il Perù è uno dei paesi con più alto tasso di vaccinazione, specialmente per quanto riguarda la dose booster

 

Gli USA non mi sono molto simpatici, ma devo ammettere che lì la stampa ha ancora una sua funzione!

Riprendendo il post che ho scritto ieri, ecco quello che pubblica il Wall Street Journal, non certo portabandiera dei negazionisti novax. Mi chiedo se mai ci sarà, in Italia, qualche quotidiano che deciderà prima o poi di parlare degli errori commessi.



La censura di Covid si è rivelata mortale

Il governo e le aziende di social media hanno colluso per soffocare i dissidenti che si sono rivelati giusti.

Di Bret Swanson

All'indomani dell'esplosione del Challenger del 1986, il fisico premio Nobel Richard Feynman sapeva che la verità avrebbe alimentato il progresso e lenito il dolore della nazione. "Per una tecnologia di successo", disse, "la realtà deve avere la precedenza sulle relazioni pubbliche, perché la natura non può essere ingannata".

Per tre anni, le pubbliche relazioni sulla pandemia si sono fatte beffe della natura, generando paura, malattie, inflazione e un eccesso di morte che andava oltre quello che il virus aveva causato. La censura digitale ha potenziato lo sforzo di nascondere la realtà, ma la realtà sta per avere il suo giorno in tribunale.

Il 4 luglio, il giudice distrettuale Terry Doughty ha temporaneamente impedito a numerose agenzie federali e alla Casa Bianca di collaborare con aziende di social media e gruppi terzi per censurare il discorso.

La scoperta nella causa Missouri contro Biden ha messo in luce i rapporti tra le agenzie governative e le aziende di social media e ha rivelato un ulteriore livello di centri universitari, sedicenti cani da guardia della disinformazione e organizzazioni di fact-checking.

Il rilascio da parte di Elon Musk di alcuni file interni di Twitter ha rivelato che fino a 80 agenti del Federal Bureau of Investigation erano integrati nelle aziende di social media. La maggior parte degli agenti non combatteva il terrorismo, ma segnalava le idee diverse dei cittadini americani, compresi eminenti scienziati che suggerivano percorsi diversi per la politica di Covid.

I risultati di queste relazioni? Twitter ha inserito nella lista nera il medico ed economista Jay Bhattacharya di Stanford per aver dimostrato che il Covid minacciava quasi esclusivamente gli anziani, riducendo drasticamente la visibilità dei suoi tweet. Quando Scott Atlas, studioso di politica sanitaria di Stanford, ha iniziato a fornire consulenza alla Casa Bianca, YouTube ha cancellato il suo video più importante che si opponeva alle chiusure. Twitter ha bannato Robert Malone, un pioniere della tecnologia dei vaccini a mRNA, per aver richiamato l'attenzione sui pericoli dei vaccini. YouTube ha bandito il biologo evoluzionista Bret Weinstein, che ha suggerito che il virus potrebbe essere ingegnerizzato e ha previsto varianti che evitano il vaccino. E questi sono solo alcuni esempi.

Le piattaforme dei social media sono state strumenti potenti per una censura a tutto campo, ma non hanno agito da sole. Gli istituti di medicina, le commissioni mediche, le riviste scientifiche e i media tradizionali hanno intonato lo stesso inno.

Legioni di medici sono rimasti in silenzio dopo aver assistito alla demonizzazione dei loro colleghi che sfidavano l'ortodossia di Covid. Un po' di censura porta le persone a fare attenzione a ciò che dicono. Milioni di pazienti e cittadini sono stati così privati di importanti conoscenze.

Le autorità sanitarie e i medici televisivi hanno insistito sulla vulnerabilità dei giovani, hanno chiesto ai bambini di indossare le mascherine, hanno chiuso le scuole, le spiagge e i parchi e sono stati indisponibili a considerare l'analisi fondamentale dei costi e dei benefici. L'economia? La salute mentale? Mai sentiti nominare.

Questi "esperti" hanno negato gli effetti protettivi dell'immunità acquisita, un fenomeno noto fin dalla peste di Atene del 430 a.C. Hanno di fatto vietato i farmaci generici approvati dalla Food and Drug Administration, come l'azitromicina e l'ivermectina, che le nazioni a basso reddito di tutto il mondo stavano impiegando con successo. Non hanno compreso le dinamiche evolutive della vaccinazione di massa durante una pandemia.

Il governo degli Stati Uniti ha speso 6.000 miliardi di dollari per sostenere l'economia in crisi, e la maggior parte delle persone si è comunque ammalata di Covid. La cosa peggiore è che i divieti e gli obblighi di vaccinazione hanno portato a risultati negativi senza precedenti per la salute delle persone giovani e di mezza età nei Paesi ricchi.

L'eccesso di mortalità nella maggior parte dei Paesi ad alto reddito è stato peggiore nel 2021 e nel 2022 rispetto al 2020, anno iniziale della pandemia. Molte nazioni più povere, con un minore controllo da parte dei governi, sembravano cavarsela meglio. La Svezia, che non ha avuto un blocco, si è comportata meglio di quasi tutti gli altri Paesi avanzati.

Dopo aver superato il 2020 con relativo successo, nel 2021 e nel 2022 i giovani e le persone sane di mezza età dei Paesi ricchi hanno iniziato a morire in quantità senza precedenti. Le autorità sanitarie non si sono concentrate abbastanza su questo cataclisma di morti premature dovute a infarti, ictus, embolie polmonari, insufficienza renale e cancro.

Nascondere queste e altre realtà è diventato più difficile nell'era di Internet. L'esplosione dell'informazione ha permesso a un maggior numero di persone di individuare rapidamente gli errori dei funzionari e di conoscere la verità. Questo ha cambiato il rapporto tra le autorità e coloro che governano. I responsabili si sentono minacciati.

La censura digitale è la loro risposta a questa crisi di autorità. È vero che la disinformazione è dilagante online. Ma era molto peggio prima di Internet, quando i miti potevano persistere per secoli. Le nuove tecnologie ci permettono di raccogliere rapidamente i dati, correggere gli errori, trovare i fatti e sfatare le falsità. La scienza, supportata da un Internet aperto, è il processo con cui riduciamo la disinformazione e ci avviciniamo alla verità.

L'intelligenza artificiale migliorerà la nostra capacità di vagliare, analizzare, modificare, autenticare e organizzare le informazioni. Quando sentite inviti a concedere licenze o a centralizzare il controllo dell'IA, ricordate l'arroganza della censura di Covid.

"Gli attacchi a me", ha insistito notoriamente il dottor Anthony Fauci, "francamente sono attacchi alla scienza". Feynman si sarebbe inorridito. "La scienza", notò saggiamente, "è la fede nell'ignoranza degli esperti".



 

venerdì 14 luglio 2023

C'è un giudice a Berlino! Qualcosa si muove!

 Interessante leggere questo articolo pubblicato sul sito HART.

                                  

 La magistratura statunitense continua la sua lotta contro la censura

Di recente abbiamo riferito di alcuni esempi incoraggianti di reazione giudiziaria contro la "tirannia Covid" negli Stati Uniti. In quell'articolo si faceva riferimento al caso Missouri contro Biden.

Come abbiamo detto in precedenza:

Nella causa Missouri v Biden, depositata il 5 maggio 2022, gli Stati del Missouri e della Louisiana, insieme a diversi individui (tra cui Jay Bhattacharya e Martin Kuldorff), citano in giudizio il governo federale degli Stati Uniti e diverse società di social media per aver collaborato alla limitazione della libertà di parola, in violazione dei diritti di libertà di parola sanciti dal Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

Non è un eufemismo affermare che l'argomento e l'identità degli imputati rendono questo caso uno dei più importanti mai trattati nella storia degli Stati Uniti.

Si pensava che i media si sarebbero occupati di questo caso. O forse chi di noi è sensibile al "silenzio" (o peggio) con cui viene accolto tutto ciò che è contrario alla narrazione del governo, non sarebbe poi così sorpreso.

In quell'articolo abbiamo riferito di un'udienza preliminare in corso in cui gli avvocati dei querelanti chiedono un'ingiunzione per fermare le attività del complesso censorio-industriale del governo mentre il caso sostanziale viene giudicato, sulla base del fatto che (1) è probabile che vincano al processo e (2) il danno è in corso in attesa del giudizio finale.

Siamo lieti di comunicare che la decisione del giudice distrettuale Terry Doughty è stata pubblicata e rappresenta un duro colpo per il governo statunitense e per i suoi tentativi di censurare le informazioni disponibili al pubblico americano.

In sostanza, il governo (comprese tutte le agenzie e gli individui nominati) non può più continuare a svolgere le attività con cui controllava la diffusione delle informazioni attraverso i social media per presentare la sua versione altamente distorta della verità al popolo americano e, per estensione, al mondo intero.

Il ragionamento completo del giudice è riportato nella sentenza. Si tratta di 155 pagine, ma vale la pena di investire un po' di tempo nella lettura, poiché contiene alcune considerazioni che (si spera) saranno ripetute molte volte in casi futuri o in manuali di diritto.

Il giudice dà il via alla discussione con una delle citazioni più famose mai pronunciate, attribuita a Voltaire:

Posso disapprovare ciò che dici, ma difenderei fino alla morte il tuo diritto di dirlo".

Il resto della sentenza è uno smascheramento del complesso censorio-industriale del governo.

Le nostre citazioni preferite sono:

le prove prodotte finora descrivono uno scenario quasi distopico. Durante la pandemia COVID-19, un periodo forse meglio caratterizzato da dubbi e incertezze diffuse, il governo degli Stati Uniti sembra aver assunto un ruolo simile a un orwelliano "Ministero della Verità".

E

Il problema di etichettare alcune discussioni sul trattamento COVID-19 come "disinformazione sanitaria" è che gli Imputati del Surgeon General hanno soppresso opinioni alternative a quelle promosse dal governo.

Uno degli scopi della libertà di parola è quello di consentire la discussione su vari argomenti in modo che il pubblico possa prendere decisioni informate. Le informazioni sanitarie sono state soppresse e il punto di vista del governo sul trattamento corretto per la COVID-19 è stato etichettato come "la verità".

Sono stati soppressi i pareri discordanti sul funzionamento del vaccino COVID-19, sulla sicurezza dell'assunzione del vaccino COVID-19, sulla necessità di imporre maschere, sulla chiusura di scuole e aziende, sulla necessità di imporre vaccini e su molti altri argomenti.

Senza un dibattito libero su questi temi, ogni persona non è in grado di decidere da sola quale sia la decisione giusta per la propria salute. Ogni cittadino degli Stati Uniti ha il diritto di decidere da solo cosa è vero e cosa è falso. Il governo e/o l'OSG non hanno il diritto di determinare la verità".


Come prevedibile, gli imputati stanno facendo appello alla decisione, chiaramente terrorizzati dalla prospettiva di dover cessare le loro attività.

Altrettanto prevedibilmente, giganti dei media come il New York Times, che hanno svolto un ruolo di primo piano nel complesso censorio-industriale, hanno dipinto la decisione come una decisione che "potrebbe limitare gli sforzi per combattere la disinformazione", apparentemente ignari della complessità di definire ciò che è o non è "disinformazione", e del potere egemonico che diventa pericolosamente acquisito da coloro che effettivamente prendono tali decisioni.

La sentenza, molto severa, può essere letta qui: https://storage.courtlistener.com/recap/gov.uscourts.lawd.189520/gov.uscourts.lawd.189520.301.0_1.pdf


 

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...