Quando comunico i miei dubbi e le mie perplessità riguardo il "riscaldamento globale" o "ebollizione globale" come oggi viene definito, vorrei fosse chiaro a tutti che essi non concernono l'evidente cambiamento climatico che stiamo vivendo da alcuni anni a questa parte e che, a mio avviso, necessità di interventi importanti (stop alla deforestazione, alla cementificazione, biciclette, trasporto pubblico, verde urbano ecc.) indispensabili soprattutto per cambiare la mentalità degli abitanti della terra, perchè, senza questo cambiamento, il nostro pianeta, GW o meno, è destinato ad una lenta agonia.
Ovviamente, finchè non sarà chiaro al ristretto gruppo di "potenti" che governano le nostre vite che il "profitto" non puo' rappresentare il loro unico obiettivo se a loro sta a cuore anche l'avvenire dei loro stessi figli e nipoti, la vedo dura.
Perchè questo preambolo?
Per chiarire meglio il mio pensiero in primis, ma anche per commentare la notizia del giorno che attualmente viene presa ad esempio per il GW.
Il disastro di Maui.
Bloomberg, come tanti altri media, titola: "Gli incendi di Maui mostrano l'orribile impatto del cambiamento climatico. Gli inferni funesti ci ricordano che nessun luogo della Terra sarà indenne dal riscaldamento globale."
I 100 morti e i migliaia di dispersi sono stati causati, per l'articolo in questione, dal micidiale connubio tra riscaldamento globale e l'uragano Dora:
In un passo si afferma testualmente: 𝘐𝘭 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰 𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘭𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘦 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘢̀, 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘵𝘦. 𝘐 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘭𝘷𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘪𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘢𝘯𝘢𝘥𝘢 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘦 𝘢 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘭𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘢 𝘕𝘦𝘸 𝘠𝘰𝘳𝘬, 𝘊𝘩𝘪𝘤𝘢𝘨𝘰 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘜𝘯𝘪𝘵𝘪. 𝘐𝘭 𝘝𝘦𝘳𝘮𝘰𝘯𝘵, 𝘴𝘱𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘪 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘭𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘦, 𝘩𝘢 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘣𝘰𝘮𝘣𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘪𝘭 𝘮𝘦𝘴𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰, 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘦𝘯𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘶𝘤𝘤𝘪𝘴𝘰 𝘥𝘶𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘦.
Insomma terrore, lo stesso che abbiamo sperimentato durante il Covid.
Poi pero' leggo oggi, sul Fatto Quotidiano, un articolo dal titolo: "Hawaii, indagine sulla mancata allerta" di cui riporto un passo:
𝘐 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘷𝘷𝘪𝘴𝘴𝘶𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀: 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘷𝘦𝘭𝘰𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘧𝘶𝘨𝘢. 𝘉𝘭𝘢𝘤𝘬 𝘰𝘶𝘵 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘰, 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘵𝘷 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘻𝘪𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘳𝘢𝘨𝘢𝘯𝘰 𝘋𝘰𝘳𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘰̀ 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘰. 𝘔𝘶𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘦 400 𝘴𝘪𝘳𝘦𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢 𝘥’𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘮𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰(𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦, 80 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘢 𝘔𝘢𝘶𝘪, 𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘴𝘰𝘭𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰). 𝘐𝘭 𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘤𝘪𝘱𝘦𝘭𝘢𝘨𝘰 𝘑𝘰𝘴𝘩 𝘎𝘳𝘦𝘦𝘯 𝘩𝘢 𝘢𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘥𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘥𝘪: 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢̀ 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 8 𝘢𝘪 10 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪.
E allora mi chiedo: la distruzione dell'isola, i centinaia di morti sono da attribuire al GW o al fatto che non hanno funzionato i sistemi di allarme?
Visto che il cambiamento climatico è già presente, non sarebbe meglio pensare anche a sistemi di protezione, ovviamente funzionanti, oltre che alla sostituzione del parco macchine con l'elettrico?
E poi, visto che sono un po' "complottista", non è che, come abbiamo visto in Italia, ci sia qualcuno che alle Hawaii al telefono si faccia qualche soddisfatta risata alla notizia che "𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢̀ 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 8 𝘢𝘪 10 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘭𝘢𝘳𝘪."?
Considerazione finale: basta comunque con il terrore che i media spargono nella società! Nelle menti ormai allenate e consapevoli evoca soltanto un effetto contrario e di rifiuto, ma nelle menti deboli e fiaccate da 3 anni di narrazione di questo tipo provoca danni che diventano sempre più gravi e irreversibili!
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