venerdì 8 luglio 2022

Lettera aperta al ministro della Salute inglese e ai membri dei comitati scientifici


 Questo il testo della lettera inviata il 30 giugno dai membri del CCVAC:

 

To:

Dr June Raine, CEO MHRAProfessor Lim Wei Shen, Chairman JCVI COVID-19 vaccines sub-committee 

Professor Chris Whitty, Chief Medical Officer

Dr Jenny Harries, CEO, UKHSA

Hon. Sajid Javid, MP, Secretary of State for Health & Social Care

30th June 2022

Re: Vaccini Covid-19 per bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni

Vi scriviamo con urgenza in merito all'annuncio che la FDA ha concesso un'autorizzazione all'uso di emergenza per i vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna nei bambini in età prescolare.Vi invitiamo a considerare con molta attenzione la decisione di vaccinare bambini sempre più piccoli contro il SARS-CoV-2, nonostante la graduale ma significativa riduzione della virulenza delle varianti successive, le crescenti evidenze di una rapida diminuzione dell'efficacia del vaccino, le crescenti preoccupazioni sui danni a lungo termine del vaccino e la consapevolezza che la stragrande maggioranza di questa fascia di età è già stata esposta ripetutamente al SARS-CoV-2 e ha un'immunità dimostrabile. Pertanto, l'equilibrio tra benefici e rischi che ha sostenuto l'introduzione dei vaccini a base di mRNA per gli anziani e i soggetti vulnerabili nel 2021, è totalmente inappropriato per i bambini piccoli nel 2022. Contestiamo inoltre con forza l'aggiunta della vaccinazione Covid-19 al programma di immunizzazione di routine dei bambini[1], nonostante l'assenza di una necessità clinica dimostrata, i rischi noti e sconosciuti (vedi sotto) e il fatto che questi vaccini abbiano ancora solo un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata.

È degno di nota il fatto che la documentazione di Pfizer[2] presentata alla FDA presenta enormi lacune nelle prove fornite:

    Il protocollo è stato modificato a metà sperimentazione. Lo schema originale a 2 dosi ha mostrato una scarsa immunogenicità e un'efficacia molto inferiore allo standard richiesto. È stata aggiunta una terza dose, quando molti dei destinatari del placebo originale erano già stati vaccinati.  
    Non è stata riscontrata alcuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo placebo e quello vaccinato, né nel gruppo di età compreso tra i 6 e i 23 mesi né in quello di età compresa tra i 2 e i 4 anni, anche dopo la terza dose. Sorprendentemente, i risultati si basavano su soli tre partecipanti nel gruppo di età più giovane (1 vaccinato e 2 placebo) e su soli sette partecipanti nel gruppo di età superiore di 2-4 anni (2 vaccinati e 5 placebo).   In effetti, per l'età più giovane gli intervalli di confidenza variavano da meno 367% a più 99%. L'azienda produttrice ha dichiarato che i numeri erano troppo bassi per trarre conclusioni affidabili. Inoltre, questi numeri limitati provengono solo da bambini infettati più di 7 giorni dopo la terza dose.
Nell'intero periodo di tempo dalla prima dose in poi (vedi pag. 39 Tabelle 19 e 20), c'è stato un totale di 225 bambini infetti nel gruppo vaccinato e 150 nel gruppo placebo, dando un'efficacia calcolata del vaccino solo del 25% (14% per i 6-23 mesi e 33% per i 2-4 anni).  
    Gli studi aggiuntivi di immunogenicità contro Omicron, richiesti dalla FDA, hanno coinvolto solo un totale di 66 bambini testati un mese dopo la terza dose (vedi pagina 35).   

È incomprensibile che l'FDA abbia ritenuto che ciò rappresenti un'evidenza sufficiente su cui basare la decisione di vaccinare bambini sani.  Per quanto riguarda la sicurezza, i dati sono ancora più scarsi: solo 1057 bambini, alcuni dei quali non sono stati sottoposti a controlli, sono stati seguiti per soli 2 mesi. È degno di nota il fatto che Svezia e Norvegia non raccomandino il vaccino per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni e che l'Olanda non lo raccomandi per i bambini che hanno già avuto il Covid-19. Il direttore dell'Autorità danese per la salute e i medicinali ha recentemente dichiarato che, alla luce di quanto ora noto, la decisione di vaccinare i bambini è stata un errore.[3]

Riassumiamo qui di seguito le argomentazioni più importanti contro questa vaccinazione.


A.  Rischio estremamente basso di Covid-19 per i bambini piccoli

    Secondo i dati dell'ONS, nel 2020 e nel 2021 non è morto un solo bambino di età compresa tra 1 e 9 anni in cui la Covid-19 fosse l'unica diagnosi riportata sul certificato di morte[4].
    Uno studio dettagliato condotto in Inghilterra dal 1° marzo 2020 al 1° marzo 2021 ha rilevato che solo 6 bambini di età inferiore ai 18 anni sono morti senza comorbidità. Non ci sono stati decessi di età compresa tra 1 e 4 anni.[5]
    I bambini eliminano il virus più facilmente degli adulti.[6]
    I bambini sviluppano risposte immunitarie efficaci, robuste e durature.[7]
    Dall'arrivo della variante Omicron, le infezioni sono state generalmente molto più lievi. Questo vale anche per i bambini sotto i 5 anni non vaccinati.[8]
    Nel giugno 2022 si stima che l'89% dei bambini di età compresa tra 1 e 4 anni abbia già contratto l'infezione da SARS-CoV-2.[9]
    Dati recenti provenienti da Israele mostrano un'eccellente immunità di lunga durata dopo l'infezione nei bambini, soprattutto nei bambini di 5-11 anni.[10]

B.  Scarsa efficacia del vaccino

    Negli adulti è diventato evidente che l'efficacia del vaccino diminuisce costantemente nel tempo, rendendo necessari richiami a intervalli regolari. In particolare, l'efficacia del vaccino è diminuita più rapidamente contro le ultime varianti di Omicron.
    Nei bambini l'efficacia del vaccino è diminuita più rapidamente nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni rispetto a quelli di età compresa tra i 12 e i 17 anni, forse a causa della dose inferiore utilizzata nella formulazione pediatrica. Uno studio condotto a New York ha mostrato che l'efficacia contro Omicron è scesa solo al 12% entro 4-5 settimane e a valori negativi entro 5-6 settimane dalla seconda dose.[11]
    Nello studio Pfizer 0-4s,1 l'efficacia dopo due dosi è scesa a valori negativi, rendendo necessaria una modifica del protocollo di sperimentazione. Dopo una terza dose, si è osservato un suggerimento di efficacia da 7 a 30 giorni, ma non ci sono dati oltre i 30 giorni per vedere quanto rapidamente questo svanirà.

C. Potenziali danni dei vaccini Covid-19 per i bambini

Vi è stata grande preoccupazione per la miocardite negli adolescenti e nei giovani adulti, soprattutto nei maschi dopo la seconda dose, stimata in 1/2600 nella sorveglianza attiva post-marketing a Hong Kong.[12] L'evidenza emergente di anomalie cardiache persistenti[13] negli adolescenti con miocardite post-vaccino mRNA, come dimostrato dalla risonanza magnetica cardiaca a 3-8 mesi di follow-up, suggerisce che questo fenomeno è tutt'altro che "lieve e passeggero".  Il potenziale di effetti a lungo termine richiede ulteriori studi e richiede la più rigorosa applicazione del principio di precauzione nei confronti dei bambini più piccoli e più vulnerabili.
    Sebbene la miocardite post-vaccinazione sembri essere meno comune nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni rispetto ai bambini più grandi, è comunque aumentata rispetto alla linea di base.[14]
    Nello studio Pfizer il 50% dei bambini vaccinati ha manifestato eventi avversi sistemici, tra cui irritabilità e febbre. La diagnosi di miocardite è molto più difficile nei bambini più piccoli.[15] Non sono stati documentati livelli di troponina o studi ECG. Anche un bambino vaccinato nello studio, ricoverato in ospedale con febbre, dolore al polpaccio e aumento della CPK, non ha eseguito esami come i livelli di D-dimero, anticorpi antipiastrine e dosaggio della troponina.
    Nelle condizioni post-autorizzazione di 5-11 Pfizer è richiesto di condurre studi per la ricerca della miocardite e i risultati non dovranno essere comunicati prima del 2027.
    Altrettanto preoccupanti sono gli effetti negativi, ancora sconosciuti, sul sistema immunitario. Nello studio 0-4 anni, solo 7 bambini sono stati descritti come affetti da Covid-19 "grave" - 6 vaccinati e 1 a cui è stato somministrato un placebo. Allo stesso modo, per i 12 bambini con episodi ricorrenti di infezione, 10 sono stati vaccinati contro i soli 2 che hanno ricevuto il placebo. Si tratta di cifre minime e troppo piccole per escludere qualsiasi impatto negativo, come il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE)[16] e altri impatti sul sistema immunitario.
    Inoltre, la questione del Peccato Antigenico Originale non ha trovato risposta.[17] È da notare che in un ampio studio israeliano, i soggetti infettati dopo la vaccinazione avevano una copertura più scarsa rispetto a quelli vaccinati dopo l'infezione.[18] Nello studio Moderna, gli anticorpi N sono stati osservati solo nel 40% dei soggetti infettati dopo la vaccinazione, rispetto al 93% di quelli infettati dopo il placebo.[19]
    Esistono prove di un'alterazione indotta dal vaccino delle risposte immunitarie sia innate che adattative[20][21]. La possibilità di sviluppare una funzione immunitaria alterata sarebbe disastrosa per i bambini, che hanno l'immunità innata più competente, ormai efficacemente addestrata dal virus in circolazione.
    È del tutto ignoto se vi saranno effetti negativi sulla funzione delle cellule T, con conseguente aumento dei tumori.[22]
    Inoltre, in termini di funzione riproduttiva, studi limitati di biodistribuzione sugli animali hanno mostrato che le nanoparticelle lipidiche si concentrano nelle ovaie e nei testicoli.[23] I donatori di sperma adulti hanno mostrato una riduzione del numero di spermatozoi, in particolare degli spermatozoi mobili, che è sceso a 3 mesi dalla vaccinazione e che rimane depresso a 4-5 mesi.[24]
    Anche per gli adulti, aumentano le preoccupazioni per il fatto che gli eventi avversi gravi superano i ricoveri ospedalieri dovuti a Covid-19.[25]

D. Consenso informato

    Per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, la JCVI, nel raccomandare una "offerta non urgente" di vaccinazione, ha specificamente sottolineato l'importanza di un consenso pienamente informato e non coercitivo.[26]
    Con la bassa adesione in questa fascia d'età, la presenza di "cani da terapia",[27] le pubblicità che includono immagini di supereroi[28] e le informazioni sulla vaccinazione dei bambini che proteggono amici e familiari, sono tutte chiaramente contrarie al concetto di consenso, pienamente informato e liberamente dato.[29]
    La completa omissione di informazioni che spiegano al pubblico la diversa e nuova tecnologia utilizzata nei vaccini Covid-19 rispetto ai vaccini standard, e la mancata informazione sulla mancanza di dati sulla sicurezza a lungo termine, rasenta la disinformazione.[30]

E. Effetti sulla fiducia del pubblico

    I vaccini contro malattie molto più gravi, come la poliomielite e il morbillo, devono essere considerati prioritari.[31] Spingere un vaccino inutile e nuovo, basato sulla terapia genetica, sui bambini piccoli rischia di minare seriamente la fiducia dei genitori nell'intero programma di vaccinazione.
    La scarsa qualità dei dati presentati da Pfizer rischia di gettare discredito sull'industria farmaceutica e sulle autorità di regolamentazione se questo prodotto viene autorizzato.

In sintesi, i bambini piccoli e sani corrono un rischio minimo di Covid-19, soprattutto dopo l'arrivo della variante Omicron.  La maggior parte di loro è stata ripetutamente esposta al virus della SARS-CoV-2, ma è rimasta in buona salute o ha avuto una malattia breve e lieve. Come descritto in precedenza, i vaccini hanno un'efficacia breve, rischi noti a breve e medio termine e sicurezza sconosciuta a lungo termine. I dati sull'efficacia clinicamente utile nei bambini piccoli sono scarsi o assenti.  Nei bambini più grandi, per i quali sono già autorizzati, sono stati promossi attraverso schemi eticamente discutibili, a potenziale discapito di altre parti del programma di vaccinazione infantile, che sono fondamentali.

Per un'esigua minoranza di bambini per i quali i potenziali benefici superavano chiaramente e inequivocabilmente i potenziali danni, la vaccinazione avrebbe potuto essere facilitata da licenze restrittive.  Sia che si segua il principio di precauzione, sia che si segua l'indicazione di "Primo non nuocere", questi vaccini non trovano posto in un programma di vaccinazione infantile di routine.  

https://www.hartgroup.org/open-letter-regarding-covid-vaccines-for-0-4-yrs/


giovedì 7 luglio 2022

L'intelligenza degli algoritmi

 


 

 Dunque sono stato sottoposto al blocco per 7 giorni. La ragione, ridicola, questo mio commento al post (che poi ho anche condiviso) della mia amica. Lo potete leggere e giudicare voi stessi. Il post poi è quello precedente a questo.

Ma ormai, si sa, se sei segnalato, per FB qualsiasi scusa è buona per sottoporti a censura. 

Vorrei solo far notare che se avessi scritto: "perchè non organizziamo qualcosa per far fuori quel macellaio di Putin" FB non avrebbe sollevato alcuna obiezione. Questo tipo di incitamento all'odio è infatti tollerato, anzi apprezzato.

Prendiamo atto, a malincuore, che il mondo ormai va così.

Ma questa non è certo un motivo che deve indurci a smettere di lottare per il ritorno della Ragione.

P.S. gli algoritmi sono stupidi, è vero, ma comunque è la presenza dei delatori che li mette in moto.

Ma d'altronde come si fa a provare rabbia per questi poveracci che traggono l'unica ragione di vita (?) dal godere del male fatto agli altri?



Dalla riva del fiume per ora è tutto

Post recentissimo di un'amica che preferisce non essere citata e che condivido perchè rappresenta una sintesi perfetta di ciò che è accaduto:
 
𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘥𝘶𝘦 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘦 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰:
-𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘦𝘨𝘪𝘢 𝘴𝘷𝘦𝘥𝘦𝘴𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘵𝘦 (𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘌𝘶𝘳𝘰𝘴𝘵𝘢𝘵)
-𝘤𝘩𝘦 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘢𝘷𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘪 𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘭𝘪 𝘦 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘷𝘪𝘳𝘶𝘴 (𝘊𝘳𝘪𝘴𝘢𝘯𝘵𝘪)
-𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘯𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘰 𝘶𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦̀ "𝘥𝘦𝘮𝘢𝘨𝘰𝘨𝘪𝘢" 𝘦𝘥 𝘦̀ 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 (𝘈. 𝘝𝘪𝘰𝘭𝘢) 𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘶𝘳𝘳𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘭'𝘢𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘨𝘪 𝘢 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘵𝘰 (𝘞𝘪𝘳𝘦𝘥, 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰)
-𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘷𝘢𝘯𝘵𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 (𝘐𝘚𝘚)
-𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘷𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 "𝘤𝘰𝘯 𝘊𝘰𝘷𝘪𝘥" 𝘦 𝘯𝘰𝘯 "𝘱𝘦𝘳 𝘊𝘰𝘷𝘪𝘥" (𝘚𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘪𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦)
-𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘤𝘪 (𝘉𝘔𝘑)
𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘶𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘰𝘳𝘢 𝘦̀ 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰.

 

mercoledì 6 luglio 2022

Consigli di lettura

 

Oggi, all'inizio delle vacanze estive, anche io come tanti altri, voglio dare un consiglio di lettura.
Il libro è: "E Johnny prese il fucile" di Dalton Trumbo.
A mio avviso è il più potente libro antimilitarista mai scritto e spiega molto bene l'oscenità e l'amoralità della guerra anche se viene sempre giustificata con termini nobili quali "libertà" e " democrazia".
Riporto le parole di Johnny a cui, come sapete, una bomba ha strappato braccia e gambe e lo ha reso muto, cieco e sordo, ma con una mente ancora viva e che comunica con un codice legato ai movimenti della testa:
"𝘗𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘶𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦𝘮𝘪𝘦 𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪. 𝘊𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘭𝘦 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘦. 𝘔𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘢 𝘥𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘦𝘤𝘤𝘰 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘢𝘥𝘳𝘦. 𝘌𝘤𝘤𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘨𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘢. 𝘌𝘤𝘤𝘰 𝘪𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘳𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰. [...] 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘦𝘮𝘣𝘭𝘦𝘦 𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘨𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘦 𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰. 𝘝𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢̀ 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘮𝘰𝘤𝘳𝘢𝘻𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘧𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘢𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘦 𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘶𝘵𝘰𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘪."
 

 
Leggetelo, mi ringrazierete!

martedì 5 luglio 2022

Dichiarazione pubblica di un nonno

 

Esprimo qui il mio pensiero!
Io sono un nonno!
Non voglio essere protetto!
Ringrazio tutti quanti e li rassicuro: a proteggermi ci penso io!
E lasciate, una buona volta, in pace i miei nipoti!

"Che cos'è la scienza" di Emilio Mordini


 

Forse è per questo che non mi sono mai sentito uno "scienziato"!
 
𝗖𝗛𝗘 𝗖𝗢𝗦'𝗘' 𝗟𝗔 𝗦𝗖𝗜𝗘𝗡𝗭𝗔?
𝗚𝗲𝗼𝗿𝗴𝗲 𝗢𝗿𝘄𝗲𝗹𝗹
𝘐𝘓 26 𝘖𝘛𝘛𝘖𝘉𝘙𝘌 1945, 𝘓𝘖 𝘚𝘊𝘙𝘐𝘛𝘛𝘖𝘙𝘌 𝘐𝘕𝘎𝘓𝘌𝘚𝘌 𝘎𝘌𝘖𝘙𝘎𝘌 𝘖𝘙𝘞𝘌𝘓𝘓 𝘗𝘜𝘉𝘉𝘓𝘐𝘊𝘖' 𝘘𝘜𝘌𝘚𝘛𝘖 𝘉𝘙𝘌𝘝𝘌 𝘈𝘙𝘛𝘐𝘊𝘖𝘓𝘖 𝘋𝘌𝘋𝘐𝘊𝘈𝘛𝘖 𝘈𝘓 𝘗𝘖𝘛𝘌𝘙𝘌 𝘋𝘌𝘎𝘓𝘐 𝘚𝘊𝘐𝘌𝘕𝘡𝘐𝘈𝘛𝘐. 𝘝𝘈𝘓𝘌 𝘓𝘈 𝘗𝘌𝘕𝘈 𝘈𝘕𝘊𝘖𝘙𝘈 𝘖𝘎𝘎𝘐, 𝘈𝘕𝘡𝘐 𝘖𝘎𝘎𝘐 𝘗𝘐𝘜' 𝘊𝘏𝘌 𝘔𝘈𝘐, 𝘋𝘐 𝘙𝘐𝘓𝘌𝘎𝘎𝘌𝘙𝘓𝘖. 𝘗𝘌𝘙 𝘐 𝘔𝘌𝘕𝘖 𝘗𝘐𝘎𝘙𝘐 𝘐𝘓 𝘛𝘌𝘚𝘛𝘖 𝘐𝘕𝘎𝘓𝘌𝘚𝘌 𝘚𝘐 𝘛𝘙𝘖𝘝𝘈 
𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗰'𝗲𝗿𝗮 𝘂𝗻'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗝. 𝗦𝘁𝗲𝘄𝗮𝗿𝘁 𝗖𝗼𝗼𝗸, 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 sarebbe quello di fare in modo che ogni membro del pubblico in generale abbia, per quanto possibile, un'educazione scientifica. Allo stesso tempo, gli scienziati dovrebbero uscire dal loro isolamento ed essere incoraggiati a partecipare maggiormente alla politica e all'amministrazione.
𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲, 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗱'𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗹 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿 𝗖𝗼𝗼𝗸 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, e si limita a sottintendere che si tratta di alcune scienze esatte i cui esperimenti possono essere fatti in condizioni di laboratorio. Così, l'educazione degli adulti tende "a trascurare gli studi scientifici a favore di materie letterarie, economiche e sociali", dato che l'economia e la sociologia non sono considerate branche della scienza. A quanto pare. Questo punto è di grande importanza. Infatti, la parola scienza viene attualmente utilizzata in almeno due accezioni e l'intera questione dell'educazione scientifica è oscurata dall'attuale tendenza a passare da un significato all'altro.
𝗟𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 (𝗮) 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲𝘀𝗮𝘁𝘁𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗺𝗶𝗰𝗮, 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮, 𝗲𝗰𝗰. 𝗼 (𝗯) 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗼
che ottiene risultati verificabili attraverso un ragionamento logico a partire dai fatti osservati.
𝗦𝗲 𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼, 𝗼 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘁𝗲, "𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀'𝗲̀ 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮?", 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝗴𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗮 (𝗯). Nella vita quotidiana, tuttavia, sia nel parlare che nello scrivere, quando si dice "scienza" si intende (a). Scienza significa qualcosa che avviene in laboratorio: la parola stessa richiama l'immagine di grafici, provette, bilance, becchi Bunsen, microscopi. Un biologo, un astronomo, forse uno psicologo o un matematico vengono definiti "uomini di scienza": a nessuno verrebbe in mente di applicare questo termine a uno statista, a un poeta, a un giornalista o addirittura a un filosofo. E chi ci dice che i giovani devono essere educati scientificamente intende, quasi invariabilmente, che si deve insegnare loro qualcosa di più sulla radioattività, o sulle stelle, o sulla fisiologia del proprio corpo, piuttosto che insegnare loro a pensare in modo più preciso.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼. 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗹'𝗮𝗳𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲, 𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝗵𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮, 𝗹'𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 di quello che si avrebbe se non si avesse avuto tale formazione. Le opinioni politiche di uno scienziato, si presume, le sue opinioni su questioni sociologiche, morali, filosofiche, forse anche artistiche, saranno più valide di quelle di un profano. Il mondo, in altre parole, sarebbe un posto migliore se gli scienziati ne avessero il controllo. Ma "scienziato", come abbiamo appena visto, significa in pratica specialista in una delle scienze esatte. Ne consegue che un chimico o un fisico, in quanto tali, sono politicamente più intelligenti di un poeta o di un avvocato, in quanto tali. E, di fatto, ci sono già milioni di persone che lo credono.
𝗠𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻𝗼 "𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼", 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗿𝗶𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗲̀ 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼? Non ci sono molte ragioni per pensarlo. Prendiamo un semplice test: la capacità di resistere al nazionalismo. Spesso si dice vagamente che "la scienza è internazionale", ma in pratica gli operatori scientifici di tutti i Paesi si schierano dietro i propri governi con meno scrupoli di quanti ne abbiano gli scrittori e gli artisti. La comunità scientifica tedesca, nel suo complesso, non ha opposto resistenza a Hitler. Hitler può aver rovinato le prospettive a lungo termine della scienza tedesca, ma c'erano ancora molti uomini dotati per fare le ricerche necessarie su cose come l'olio sintetico, gli aerei a reazione, i proiettili a razzo e la bomba atomica. Senza di loro la macchina da guerra tedesca non avrebbe mai potuto essere costruita.
𝗗'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝘁𝗲𝗱𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝗻𝗮𝘇𝗶𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲? 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗵𝗶 𝗲𝘀𝗮𝘂𝘀𝘁𝗶𝘃𝗶, 𝗺𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝘁𝗲𝗱𝗲𝘀𝗰𝗵𝗶 - 𝗲𝗯𝗿𝗲𝗶 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 - che si sono esiliati volontariamente o sono stati perseguitati dal regime sia stato molto inferiore a quello di scrittori e giornalisti. Cosa ancora più sinistra, alcuni scienziati tedeschi hanno ingoiato la mostruosità della "scienza razziale". Alcune delle affermazioni a cui diedero il loro nome sono riportate in 𝘛𝘩𝘦 𝘚𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵 𝘢𝘯𝘥 𝘚𝘵𝘳𝘶𝘤𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘰𝘧 𝘎𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯 𝘍𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮 del professor Brady.
𝗠𝗮, 𝗶𝗻 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲, 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗼𝘃𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲. 𝗜𝗻 𝗜𝗻𝗴𝗵𝗶𝗹𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮, 𝗴𝗿𝗮𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮, come si evince dalla relativa libertà con cui vengono insigniti di cavalierati, baronetti e perfino di titoli nobiliari. Da Tennyson in poi, nessuno scrittore inglese degno di nota - si potrebbe forse fare eccezione per Sir Max Beerbohm - ha ricevuto un titolo.
𝗘 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗹𝗲𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝘂𝘀 𝗾𝘂𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗰𝗿𝘂𝗽𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼, sono pronti ad essere acritici e persino disonesti su certi argomenti. Il fatto è che una semplice formazione in una o più scienze esatte, anche combinata con doti molto elevate, non è garanzia di una visione umana o scettica. I fisici di una mezza dozzina di grandi nazioni, che lavorano febbrilmente e segretamente alla bomba atomica, ne sono la dimostrazione.
𝗠𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲? 𝗔𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼! 𝗦𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹'𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲, 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲, se si riduce semplicemente a più fisica, più chimica, più biologia, ecc. a scapito della letteratura e della storia. Il suo probabile effetto sull'essere umano medio sarebbe quello di restringere la gamma dei suoi pensieri e di renderlo più che mai sprezzante delle conoscenze che non possiede: e le sue reazioni politiche sarebbero probabilmente un po' meno intelligenti di quelle di un contadino analfabeta che conserva qualche memoria storica e un senso estetico abbastanza solido.
𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗹'𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 '𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻'𝗮𝗯𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝘀𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲. 𝗗𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗹'𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 - 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮 - 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹'𝗮𝗰𝗰𝘂𝗺𝘂𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶. Detto in questi termini, l'apologeta dell'educazione scientifica di solito sarà d'accordo. Se lo si incalza ulteriormente, chiedendogli di specificare, si scopre sempre che l'educazione scientifica significa maggiore attenzione alle scienze, in altre parole, più fatti. L'idea che la scienza significhi un modo di guardare il mondo, e non semplicemente un corpo di conoscenze, viene in pratica fortemente contrastata.
𝗖𝗿𝗲𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗿𝗮 𝗴𝗲𝗹𝗼𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. Infatti, se la scienza è semplicemente un metodo o un atteggiamento, per cui chiunque abbia un processo di pensiero sufficientemente razionale può essere definito in qualche modo uno scienziato, che ne è dell'enorme prestigio di cui godono oggi il chimico, il fisico, ecc. e della loro pretesa di essere in qualche modo più saggi di tutti noi?
𝗖𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮, 𝗖𝗵𝗮𝗿𝗹𝗲𝘀 𝗞𝗶𝗻𝗴𝘀𝗹𝗲𝘆 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 "𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗼𝗱𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼". 𝗨𝗻 𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗳𝗮 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗺𝗶 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝗮𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼, 𝗰𝗵𝗲 "𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃𝗮 𝗹'𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮". Così il pendolo oscilla da una parte e dall'altra, ma non mi sembra che un atteggiamento sia migliore dell'altro. Al momento, la scienza è in ascesa e quindi sentiamo, giustamente, la richiesta che le masse siano educate scientificamente: non sentiamo, come dovremmo, la contro-dichiarazione che gli stessi scienziati trarrebbero beneficio da un po' di educazione.
𝗣𝗼𝗰𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼, 𝗵𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗶 𝗯𝗿𝗶𝘁𝗮𝗻𝗻𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗳𝗶𝗻 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗼𝗺𝗯𝗮 𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮, 𝗯𝗲𝗻 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘂𝘀𝗼 𝗻𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼. Qui c'è un gruppo di uomini sani di mente in un mondo di pazzi. E sebbene non siano stati resi noti i nomi, credo che si possa ipotizzare che fossero tutte persone con un qualche tipo di background di cultura generale, con una certa familiarità con la storia o la letteratura o le arti - in breve, persone i cui interessi non erano, nel senso corrente del termine, puramente scientifici.
 

sabato 2 luglio 2022

Articolo di Repubblica

 

Molti stanno postando questo articolo di Repubblica e lo stanno salutando con piacere riscontrando in esso almeno un inizio di ripensamento rispetto alla linea editoriale fin qui qui tenuta da quel giornale. Io invece sono ancora più arrabbiato di prima. Infatti, a fronte di un titolo corretto, Repubblica, invece di esaminare con onestà i dati dello studio dell' ISS, continua, manipolandoli scorrettamente, nella sua campagna pro vaccino pediatrico. Nell'articolo si parla infatti di un vaccino che comunque protegge dalle forme gravi (quelle di cui i bambini non soffrono), di un dosaggio forse troppo basso per i bambini (che forse dovrebbe dunque essere aumentato), della importanza di un vaccino aggiornato con cui vaccinarli, e della necessità, per ovviare al piccolo incoveniente che il vaccino non funziona, di una dose booster anche per loro.
Ma il mio nervosismo giunge a livelli stratosferici quando poi leggo, testuale: "Chiaramente i vaccini non servono solo a evitare una grave malattia, il loro beneficio va visto anche in un'ottica educativa e sociale; se protetti dall'infezione, i bambini possono andare a scuola, fare sport e altre attività insieme, senza trasmettere il virus ad altri"
Quello cioè che Draghi diceva esattemente un anno fa e che è stato clamorosamente e inequivocabilmente smentito nei fatti.
Ma come si fa a continuare così? Ma neanche più un minimo di pudore e di vergogna?
Ovviamente poi, neanche il minimo accenno ai possibili effetti avversi.
Ora è pur vero che la grande maggioranza dei lettori si ferma al titolo e quindi un articolo del genere potrebbe essere considerato positivo considerando i lettori attuali di quel giornale ma io, mi dispiace, non riesco a non essere arrabbiato anche perchè di quel giornale sono stato, fino a non moltissimo tempo fa, assiduo lettore fin dal suo primo numero
 
 

 

Efficacia del vaccino nei bambini

Senza ritornare ancora una volta sulla opportunità di vaccinare una categoria che non presenta forme gravi della malattia e sulla frequenza di effetti avversi non ancora stabiliti con precisione, ma sicuramente presenti in grande varietà, il vaccino, come scrive Maurizio Rainisio, nei bambini funziona ben poco: "𝘐𝘚𝘚 𝘩𝘢 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘐 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘢 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭’𝘦𝘧𝘧𝘪𝘤𝘢𝘤𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪. 𝘐 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘢𝘯𝘵𝘪. 𝘊𝘰𝘯 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘰, 𝘍𝘋𝘈 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘭’𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.".
Perchè allora queste evidenze ormai ben chiare non vengono prese in considerazione dagli "scienziati" che continuano a martellare i genitori con la necessità di vaccinare i propri figli, anche neonati?
 
 

 

 

venerdì 1 luglio 2022

Leggere una simile intervista di un pediatra mi sconcerta.

Si parla di numero triplicato di ricoveri, di patologie quali “convulsioni, pericarditi, disidratazione, sintomi gastrointestinali, talvolta complicanze chirurgiche, sovrainfezioni batteriche favorite dal forte abbassamento delle difese immunitarie”, si afferma che “il vaccino è l’unica arma che abbiamo a disposizione per difendere i nostri bambini e per consentire loro di affrontare un autunno sereno e evitare future chiusure scolastiche”. Si conclude infine “Dobbiamo pensare ad una campagna vaccinale che deve partire rapidamente per i bambini da 5-11 anni e poi per la fascia sotto i 5 anni appena il vaccino sarà autorizzato anche nel nostro Paese”.

Il dott. Campana che fa parte degli ospedali della rete FIASO si riferisce all’ultimo rapporto dell’organizzazione della quale fanno parte 5 ospedali pediatrici, che riporta un aumento del 13,3% dei ricoveri in età pediatrica.

Queste dichiarazioni mi sconcertano per varie ragioni:

1. tutti i pediatri sanno che in questo periodo dell’anno aumentano i ricoveri pediatrici, fondamentalmente per malattie da virus intestinali e la disidratazione che ne consegue, e che aumentano gli episodi di convulsioni febbrili per l’elevata temperatura esterna che si riscontra

2. parlare di un aumento del 13,3% di bambini positivi al Covid in un periodo di grande aumento dei positivi in generale, rispetto ad un aumento generalizzato e fisiologico dei ricoveri tipico di questo periodo, tenendo oltretutto conto di quanti di questi positivi vengono in effetti ricoverati e curati per patologie completamente diverse dal Covid, è fuorviante, per restare educati

3. infine che un pediatra faccia affermazioni destinate ad impaurire i genitori piuttosto che tentare di tranquillizzarli, come è sempre accaduto, per tutti i pediatri e in ogni occasione, in epoca precovid, non solo mi sconcerta, ma provoca anche il mio sdegno.

Non voglio neanche indagare o ipotizzare le ragioni per le quali vengono fatte simili interviste, ma sono assolutamente convinto che sia giunta l’ora finirla. E invito una buona volta i media, quelli (pochi) che ancora dispongono di una coscienza, a censurare e a stigmatizzare le fake news, quelle reali, da qualsiasi parte provengano. Anche se ormai credo che un invito del genere, visto il disastro al quale siamo arrivati, sia solo un’utopia.

https://www.rainews.it/articoli/2022/06/covid-il-pediatra-triplicano-i-ricoveri-tra-i-bambini-agire-ora-o-in-autunno-sar-un-boomerang-4dcafeb2-5ca2-4804-b5d2-4ecec47f3d7b.html?wt_mc=2.social.fb.red_covid-il-pediatra-triplicano-i-ricoveri-tra-i-bambini-agi&fbclid=IwAR3556q_ArmwO9ZbbTsqLTSMaczVWkvygjpWPB1geSMmBRjxISdp9N5kUzY

https://www.fiaso.it/News/Comunicati-Stampa/Covid-ricoveri-in-crescita-del-17-7


giovedì 30 giugno 2022

A proposito di miocarditi postvaccino

A proposito di miocarditi postvaccino, condivido, anche se con ritardo, il post di Elena Fiori che cita un articolo apparso su International Journal of Molecular Science che, mediante le biopsie effettuate sul tessuto cardiaco, rivela che la Spike vaccinale a quel tessuto ci arriva eccome!
 
Così commenta Elena Fiori: "Ecco una pubblicazione con l' esito di biopsie e la Spike rilevata a livello cardiaco (quelli che dicevano che non poteva arrivarci dovrebbero fare pubblica ammenda).
Causa mia esperienza diretta, ricordo benissimo che dissi ad una persona nel marzo 2021 (prima dose mia vaxzevria a febbraio...):"ma non è che ho queste aritmie perché in qualche modo la Spike interagisce, in alcuni, a livello dei recettori ACE influenzando il cuore? È possibile che alcuni di noi per qualche motivo, portano in circolazione una certa quota di spike?"
Quella degli ace era una ipotesi quando nulla era noto, tantomeno le miocarditi/pericarditi post vaccino, ma la Spike c'è davvero e in alcuni di noi provoca reazioni infiammatorie non indifferenti (cosa che non mi è accaduta con il Covid...)
"Although a definitive causal relationship between COVID-19 vaccination and the occurrence of myocardial inflammation cannot be demonstrated in this study, data suggest a temporal connection. The expression of SARS-CoV-2 spike protein within the heart and the dominance of CD4+ lymphocytic infiltrates indicate an autoimmunological response to the vaccination."
Pubblicazione del 22 giugno 2022
Here It Is...
 
Traduco l’abstract dell’articolo:
𝘋𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 2021 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘭𝘢𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19. 𝘐𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘢 𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘙𝘕𝘈. 𝘚𝘦𝘣𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘦𝘱𝘪𝘥𝘦𝘮𝘪𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘦 𝘪 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰𝘴𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘳𝘦𝘱𝘰𝘳𝘵 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘢𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘣𝘪𝘰𝘱𝘴𝘪𝘢 𝘦𝘯𝘥𝘰𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘤𝘢 (𝘌𝘔𝘉) 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘪. 𝘘𝘶𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯'𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘪𝘴𝘵𝘰𝘱𝘢𝘵𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘌𝘔𝘉 𝘥𝘪 15 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 ………… 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘊𝘰𝘮𝘪𝘳𝘯𝘢𝘵𝘺® (𝘗𝘧𝘪𝘻𝘦𝘳-𝘉𝘪𝘰𝘕𝘛𝘦𝘤𝘩) (𝘯 = 11), 𝘝𝘢𝘹𝘻𝘦𝘷𝘳𝘪𝘢® (𝘈𝘴𝘵𝘳𝘢𝘡𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢) (𝘯 = 2) 𝘦 𝘑𝘢𝘯𝘴𝘴𝘦𝘯® (𝘑𝘰𝘩𝘯𝘴𝘰𝘯 & 𝘑𝘰𝘩𝘯𝘴𝘰𝘯) (𝘯 = 2). 𝘓𝘦 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘪𝘮𝘮𝘶𝘯𝘰𝘪𝘴𝘵𝘰𝘤𝘩𝘪𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘌𝘔𝘉 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯'𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘯 14 𝘥𝘦𝘪 15 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘢𝘨𝘯𝘰𝘴𝘪 𝘪𝘴𝘵𝘰𝘱𝘢𝘵𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘵𝘦 …………. 𝘌̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘦. 𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘪𝘯𝘢 𝘴𝘱𝘪𝘬𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘈𝘙𝘚-𝘊𝘰𝘝-2 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘴𝘱𝘰𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘰𝘮𝘪𝘰𝘤𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘷𝘦 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘭'𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘳𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘦𝘭𝘭𝘶𝘭𝘦 𝘛 𝘊𝘋4+ 𝘦 𝘊𝘋8+ 𝘴𝘶𝘨𝘨𝘦𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯𝘯𝘦𝘴𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘰𝘳𝘪𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘪𝘮𝘮𝘶𝘯𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢. 𝘚𝘦𝘣𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘖𝘝𝘐𝘋-19 𝘦 𝘭'𝘪𝘯𝘴𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘤𝘢, 𝘪 𝘥𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘨𝘨𝘦𝘳𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘯𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦. 𝘓'𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘪𝘯𝘢 𝘚𝘈𝘙𝘚-𝘊𝘰𝘝-2 𝘴𝘱𝘪𝘬𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘥𝘰𝘮𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘪𝘭𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘭𝘪𝘯𝘧𝘰𝘤𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪 𝘊𝘋4+ 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘪𝘮𝘮𝘶𝘯𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.

 

E’ sempre questione di prospettiva (e di onestà)

E’ da un po’ di giorni che, sui media, è ripresa la narrativa ansiogena sui contagi Covid. E’ assolutamente vero che i contagi stiano aumentando, e di molto. Se si osserva la prima immagine che posto sotto (tratta da Worldometer) si nota infatti che i contagi a giugno 2022 sono 10 volte di più di quelli osservati a giugno 2021 e sono pari a quelli dell’inverno 2020-21, periodo che nessuno di noi potrà, per vari motivi, mai scordare.
Tutti i media ce lo comunicano e gli “scienziati” prevedono scenari apocalittici per i prossimi mesi. Non ultimo Walter Ricciardi che, come ho riportato nel post di ieri, ha preannunciato “un ottobre terribile con un aumento pazzesco della mortalità tra i fragili”.
Ebbene io credo invece che una tale notizia, che è corretta, dovrebbe essere accolta con soddisfazione e dovrebbe servire solo a tranquillizzarci.
Basterebbe infatti che venisse associata al dato riguardante i ricoveri ospedalieri ordinari e in terapia intensiva dall’inizio della pandemia ad oggi.
Nella seconda immagine che posto (tratta dal sito Agenas), si nota infatti che è ormai dal mese di maggio 2021 che Covid19 non rappresenta più un problema, neanche minimo, per i ricoveri in terapia intensiva e che, a parte una fiammata nei mesi di gennaio-febbraio 2022, non lo è più neanche per i ricoveri ordinari.
Oltretutto, a tal proposito, teniamo conto dell’evidenza, ormai chiara, dei tanti ricoverati per patologie diverse che risultano positivi al Covid19 e che dunque vengono classificati in quest’ultima categoria.
Perciò essere messi al corrente, attraverso una informazione una buona volta corretta, che a fronte di un numero di contagi enormemente superiore, il numero di ricoveri è invece infinitamente più basso di quello di tutto il periodo precedente e, in più, è inesistente quello dei ricoveri nelle terapie intensive, dovrebbe soltanto tranquillizzarci e riempirci di sollievo dopo due anni e mezzo di paura e di ansia.
Che abbiano dunque ragione coloro che dicono che Covid19, dopo 2 anni e mezzo, è diventato simile ad un raffreddore o, tutt'al più, ad una influenza? In fondo è quello che successe anche per una epidemia che, nel lontano 1918, provocò molti più decessi di questa.



mercoledì 29 giugno 2022

Non dimentichiamolo mai

 

Riporto questa notizia unicamente perchè voglio fissarla nella mente di noi tutti in quanto credo sia moralmente giusto ricordare quello che oggi dice il consigliere del Ministro della Salute Speranza. Non dovremo mai scordarcene e, anche se in Italia è prassi comune che le persone che detengono il potere passino indenni da scandali ed errori vergognosi, sarà un nostro obbligo morale, in un prossimo futuro, chiedere conto a lui ed ai suoi datori di lavoro di questo terrorismo mediatico messo in atto ormai da tanto tempo.
Mi chiedo, oltretutto, qualora fosse anche vera la sua previsione (e non esiste alcun motivo scientifico che lo sia), che senso ha portarla all'attenzione dei media oggi, quando tanti altri sono i problemi che ci troviamo ad affrontare (guerra, siccità, economia) e non certo il Covid?
Sadismo, malvagità, stupidità, voglia di restare sugli schermi dei media o tutti questi messi insieme?
Sinceramente non riesco più a tollerare queste cose!

Senza rimpianti sì, ma certo con un gran dolore!

 

D'altronde l'avevo realizzato da tempo: la responsabilità dei nostri governanti nello stare creando una generazione di giovani ignoranti è enorme, ma non è da meno quella della maggioranza degli insegnanti, coloro cioè che per primi avrebbero dovuto contrastare queste politiche scellerate. Anzi, per il ruolo che gli insegnanti hanno, la loro responsabilità è ancora maggiore. Come, per la stessa ragione, enorme è la responsabilità della grande maggioranza dei medici che hanno permesso politiche sanitarie altrettanto scellerate.

 
 
Post FB di Saverio Mauro Tassi (29 giugno 2022)
OGGI HO AVUTO LA PROVA PROVATA CHE LA SCUOLA STATALE È ORMAI PREDA DELLA TECNOCRAZIA DIGITALE.
POSSO ANDARE IN PENSIONE SENZA RIMPIANTI.
Oggi sono stato in collegio per l'ultima volta.
In collegio dei docenti, intendo (in un collegio vero e proprio ci sono stato alcuni anni da ragazzo, ma in quello mi divertivo).
Uno dei punti all'ordine del giorno riguardava la proposta di un regolamento per svolgere a distanza, cioè on line, le riunioni del Consiglio di Istituto, dei dipartimenti (tutti i docenti della stessa materia) e i colloqui con i genitori.
Attenzione: non in caso di emergenza epidemica, ma come prassi normale!
Il ministero D'istruzione ha infatti diramato una grida che consente e anzi sollecita di fatto la trasformazione dell'emergenza in normalità.
Ho rammentato ai colleghi l'importanza della relazionalità, e quindi della presenza in carne ed ossa, non solo nel rapporto tra noi insegnanti e gli studenti ma anche in quello tra colleghi e in quello con i genitori. Ovvero, non solo per fini pedagogico-didattici ma anche per favorire l'ideazione di proposte e l'intesa sulle deliberazioni, oppure per comprendere le situazioni familiari dei nostri studenti.
Ho ricordato anche che il nuovo regolamento si inserisce pienamente nella strategia ministeriale di snaturamento tecnocratico della scuola.
Ho ammonito, infine, che se non ci fossimo opposti a quella strategia nelle piccole cose poi in quelle grandi ne saremmo stati inesorabilmente travolti.
Come credete sia andata la votazione finale?
Fin troppo bene, considerando che l'accidia - volete mettere evitare di schiodarsi da casa e poter far finta di ascoltare mentre si legge un libro o si tagliano le cipolle? - era la migliore alleata di chi proponeva il nuovo regolamento: 20 contrari, circa altrettanti astenuti e 46 favorevoli.
Credo che quanto successo oggi nella mia, ormai quasi ex, scuola, sia prova provata del disegno governativo di sfruttare l'emergenza pandemica per imporre una tecnologizzazione disumanizzante delle relazioni sociali. Ma forse è ancor più prova provata della disponibilità dei più a sottomettersi a questo disegno, soprattutto a causa della loro pigrizia e della loro passività.
Ex malo bonum.
Mi è definitivamente chiaro, e penso lo sarà sempre più per molti altri, che la scuola statale è perduta e che, di conseguenza, la possibilità di una vera trasmissione del patrimonio culturale umano alle nuove generazioni dovrà essere affidata alla nascita di nuove scuole indipendenti.
Per il momento, e per me come individuo, l'esperienza odierna mi consente di andare in pensione senza più nemmeno l'ombra di un rimpianto.

martedì 28 giugno 2022

Charlie Hebdo

Questa di Charlie Hebdo la trovo bellissima e terribile, come nel loro costume!
Traduzione:
Fine dell'aborto, gli americani si rassicurano.
Pazienza, tanto fra cinque anni si farà uccidere a scuola!
 

 

 

Berrettini

Dall'articolo di Repubblica ( https://www.repubblica.it/sport/tennis/2022/06/28/news/berrettini_positivo_covid_ritiro_wimbledon-355767965/ ): "Il test al Coronavirus non è affatto obbligatorio a Wimbledon, ma l'italiano ha deciso di farlo lo stesso" "Tra l'altro, l'organizzazione non impone esplicitamente un divieto di giocare, qualora un giocatore abbia sintomi o sia positivo a un test antigenico".
Scusatemi, ma io non riesco proprio ad essere dispiaciuto per lui!
P.S. ricordiamoci anche le sue dichiarazioni a dicembre 2021: "Tennis, Berrettini l'anti-Djokovic: "Obbligo vaccinale all'Australian Open? Giustissimo" "Il numero uno azzurro: "Io mi sono vaccinato e da quel momento le cose sono andate meglio". Da il Giorno del 13/12/2021( https://www.ilgiorno.it/sport/tennis/berrettini-vaccino-covid-1.7145762 )

 

La censura


Ormai è chiaro che la censura ha intensificato la sua azione e si prepara a supportare l'offensiva autunnale. Ho perciò preso esempio dall'amico Maurizio Rainisio che, anche lui bloccato ripetutamente rispetto al suo sito La Peste, ha creato un blog personale ( https://lapestemr.blogspot.com/ ) dove sarà libero, si spera, di postare i suoi articoli.
Anche io dunque ho creato il mio blog - https://mauriziomatteoli-pediatra.blogspot.com/ - che inizia con l'ultimo articolo che ho postato su FB e per il quale sono stato stato sanzionato con il blocco per 3 giorni e varie altre pene accessorie.
D'ora in poi tutti i miei post, oltre che su FB, saranno pubblicati anche sul blog.
Cercare di resistere al potere enorme che i media, quasi tutti schierati, hanno non sarà facile. Forse saremo sconfitti, ma è sicuro che venderemo cara la pelle!

Bassetti

 

Non stimo Bassetti che in questi due anni ha detto tutto e il contrario di tutto, ma questa volta sono d’accordo con lui: la mascherina è un dispositivo che facilita il contagio.
Mi spiego meglio: le mascherine, che comunque dovrebbero essere utilizzate in ambiti particolari (le FFP1 dai positivi per evitare di contagiare gli altri, le FFP2 nei reparti Covid per evitare di contagiarsi), esplicano la loro azione soltanto se usate correttamente.
Questo significa, come tutte le istituzioni scientifiche hanno sempre indicato e come hanno da sempre insegnato a noi medici, indossarle dopo essersi lavate le mani, non toccare la loro superfice esterna che raccoglie i virus, non alzarle ed abbassarle in continuazione, cambiarle dopo 5-6 ore di utilizzo, lavarsi di nuovo le mani dopo essersele tolte, non riutilizzarle, smaltirle in maniera corretta.
Per quanto mi riguarda, di tutti gli utilizzatori compulsivi che conosco, non ce n’è uno che si comporti in questo modo (tralascio qui di parlare dei bambini durante le ore scolastiche). E’ ovvio che queste persone verranno a contatto con una quantità più elevata di virus, quella cioè presente sulla superficie esterna di filtraggio.
E’ altrettanto ovvio che nessuno riuscirà mai a persuadere di ciò queste persone per le quali la mascherina è diventata ormai la classica coperta di Linus dalla quale non riescono a staccarsi (lo dimostra la rabbia con la quale reagiscono verso chi non ne ha bisogno e che rappresenta per loro l’esempio reale che si può fare tranquillamente a meno di questa forma di dipendenza).
Io sono sempre stato fautore della libertà: libertà di portare la mascherina per chi non ne può fare a meno, ma a queste persone do il consiglio di farlo con tranquillità, evitando la rabbia verso coloro che non la indossano. A questi ultimi do lo stesso suggerimento.
P.S. Anche Anthony Fauci è risultato positivo al virus e anche lui, come Speranza, era un grande fautore delle mascherine
 

 

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...