Non stimo Bassetti che in questi due anni ha detto tutto e il contrario di tutto, ma questa volta sono d’accordo con lui: la mascherina è un dispositivo che facilita il contagio.
Mi spiego meglio: le mascherine, che comunque dovrebbero essere utilizzate in ambiti particolari (le FFP1 dai positivi per evitare di contagiare gli altri, le FFP2 nei reparti Covid per evitare di contagiarsi), esplicano la loro azione soltanto se usate correttamente.
Questo significa, come tutte le istituzioni scientifiche hanno sempre indicato e come hanno da sempre insegnato a noi medici, indossarle dopo essersi lavate le mani, non toccare la loro superfice esterna che raccoglie i virus, non alzarle ed abbassarle in continuazione, cambiarle dopo 5-6 ore di utilizzo, lavarsi di nuovo le mani dopo essersele tolte, non riutilizzarle, smaltirle in maniera corretta.
Per quanto mi riguarda, di tutti gli utilizzatori compulsivi che conosco, non ce n’è uno che si comporti in questo modo (tralascio qui di parlare dei bambini durante le ore scolastiche). E’ ovvio che queste persone verranno a contatto con una quantità più elevata di virus, quella cioè presente sulla superficie esterna di filtraggio.
E’ altrettanto ovvio che nessuno riuscirà mai a persuadere di ciò queste persone per le quali la mascherina è diventata ormai la classica coperta di Linus dalla quale non riescono a staccarsi (lo dimostra la rabbia con la quale reagiscono verso chi non ne ha bisogno e che rappresenta per loro l’esempio reale che si può fare tranquillamente a meno di questa forma di dipendenza).
Io sono sempre stato fautore della libertà: libertà di portare la mascherina per chi non ne può fare a meno, ma a queste persone do il consiglio di farlo con tranquillità, evitando la rabbia verso coloro che non la indossano. A questi ultimi do lo stesso suggerimento.
P.S. Anche Anthony Fauci è risultato positivo al virus e anche lui, come Speranza, era un grande fautore delle mascherine
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