E’ da un po’ di giorni che, sui media, è ripresa la narrativa ansiogena sui contagi Covid. E’ assolutamente vero che i contagi stiano aumentando, e di molto. Se si osserva la prima immagine che posto sotto (tratta da Worldometer) si nota infatti che i contagi a giugno 2022 sono 10 volte di più di quelli osservati a giugno 2021 e sono pari a quelli dell’inverno 2020-21, periodo che nessuno di noi potrà, per vari motivi, mai scordare.
Tutti i media ce lo comunicano e gli “scienziati” prevedono scenari apocalittici per i prossimi mesi. Non ultimo Walter Ricciardi che, come ho riportato nel post di ieri, ha preannunciato “un ottobre terribile con un aumento pazzesco della mortalità tra i fragili”.
Ebbene io credo invece che una tale notizia, che è corretta, dovrebbe essere accolta con soddisfazione e dovrebbe servire solo a tranquillizzarci.
Basterebbe infatti che venisse associata al dato riguardante i ricoveri ospedalieri ordinari e in terapia intensiva dall’inizio della pandemia ad oggi.
Nella seconda immagine che posto (tratta dal sito Agenas), si nota infatti che è ormai dal mese di maggio 2021 che Covid19 non rappresenta più un problema, neanche minimo, per i ricoveri in terapia intensiva e che, a parte una fiammata nei mesi di gennaio-febbraio 2022, non lo è più neanche per i ricoveri ordinari.
Oltretutto, a tal proposito, teniamo conto dell’evidenza, ormai chiara, dei tanti ricoverati per patologie diverse che risultano positivi al Covid19 e che dunque vengono classificati in quest’ultima categoria.
Perciò essere messi al corrente, attraverso una informazione una buona volta corretta, che a fronte di un numero di contagi enormemente superiore, il numero di ricoveri è invece infinitamente più basso di quello di tutto il periodo precedente e, in più, è inesistente quello dei ricoveri nelle terapie intensive, dovrebbe soltanto tranquillizzarci e riempirci di sollievo dopo due anni e mezzo di paura e di ansia.
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