mercoledì 29 giugno 2022

Senza rimpianti sì, ma certo con un gran dolore!

 

D'altronde l'avevo realizzato da tempo: la responsabilità dei nostri governanti nello stare creando una generazione di giovani ignoranti è enorme, ma non è da meno quella della maggioranza degli insegnanti, coloro cioè che per primi avrebbero dovuto contrastare queste politiche scellerate. Anzi, per il ruolo che gli insegnanti hanno, la loro responsabilità è ancora maggiore. Come, per la stessa ragione, enorme è la responsabilità della grande maggioranza dei medici che hanno permesso politiche sanitarie altrettanto scellerate.

 
 
Post FB di Saverio Mauro Tassi (29 giugno 2022)
OGGI HO AVUTO LA PROVA PROVATA CHE LA SCUOLA STATALE È ORMAI PREDA DELLA TECNOCRAZIA DIGITALE.
POSSO ANDARE IN PENSIONE SENZA RIMPIANTI.
Oggi sono stato in collegio per l'ultima volta.
In collegio dei docenti, intendo (in un collegio vero e proprio ci sono stato alcuni anni da ragazzo, ma in quello mi divertivo).
Uno dei punti all'ordine del giorno riguardava la proposta di un regolamento per svolgere a distanza, cioè on line, le riunioni del Consiglio di Istituto, dei dipartimenti (tutti i docenti della stessa materia) e i colloqui con i genitori.
Attenzione: non in caso di emergenza epidemica, ma come prassi normale!
Il ministero D'istruzione ha infatti diramato una grida che consente e anzi sollecita di fatto la trasformazione dell'emergenza in normalità.
Ho rammentato ai colleghi l'importanza della relazionalità, e quindi della presenza in carne ed ossa, non solo nel rapporto tra noi insegnanti e gli studenti ma anche in quello tra colleghi e in quello con i genitori. Ovvero, non solo per fini pedagogico-didattici ma anche per favorire l'ideazione di proposte e l'intesa sulle deliberazioni, oppure per comprendere le situazioni familiari dei nostri studenti.
Ho ricordato anche che il nuovo regolamento si inserisce pienamente nella strategia ministeriale di snaturamento tecnocratico della scuola.
Ho ammonito, infine, che se non ci fossimo opposti a quella strategia nelle piccole cose poi in quelle grandi ne saremmo stati inesorabilmente travolti.
Come credete sia andata la votazione finale?
Fin troppo bene, considerando che l'accidia - volete mettere evitare di schiodarsi da casa e poter far finta di ascoltare mentre si legge un libro o si tagliano le cipolle? - era la migliore alleata di chi proponeva il nuovo regolamento: 20 contrari, circa altrettanti astenuti e 46 favorevoli.
Credo che quanto successo oggi nella mia, ormai quasi ex, scuola, sia prova provata del disegno governativo di sfruttare l'emergenza pandemica per imporre una tecnologizzazione disumanizzante delle relazioni sociali. Ma forse è ancor più prova provata della disponibilità dei più a sottomettersi a questo disegno, soprattutto a causa della loro pigrizia e della loro passività.
Ex malo bonum.
Mi è definitivamente chiaro, e penso lo sarà sempre più per molti altri, che la scuola statale è perduta e che, di conseguenza, la possibilità di una vera trasmissione del patrimonio culturale umano alle nuove generazioni dovrà essere affidata alla nascita di nuove scuole indipendenti.
Per il momento, e per me come individuo, l'esperienza odierna mi consente di andare in pensione senza più nemmeno l'ombra di un rimpianto.

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