venerdì 10 febbraio 2023

A volte ritornano!

 

 


Mino Pecorelli (un esperto del ramo) diceva:

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Adnkronos Γ¨ una delle piΓΉ importanti agenzie di stampa italiane. Ogni giorno che Dio mette in terra pubblica, non ha mai smesso, il bollettino dei positivi e dei decessi Covid  PER OGNI SINGOLA REGIONE ITALIANA.

Ieri ha pubblicato anche l’intervista che ha deciso di fare a Walter Ricciardi (sembrava finalmente scomparso, eh!).

Il titolo Γ¨: Covid, Ricciardi: "Virus dimenticato? Un errore che pagano i fragili"

Evidentemente il Walter nazionale con “fragili” si riferisce ai super anziani perchΓ©, come ci ricorda il Sole 24 ore ( https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2022-01-26/covidiss-eta-media-deceduti-e-80-anni-piu-alta-i-vaccinati-155308.php?uuid=AE8e6MAB ): “πΏπ‘’π‘‘π‘Ž̀ π‘šπ‘’π‘‘π‘–π‘Ž 𝑑𝑒𝑖 π‘π‘Žπ‘§π‘–π‘’π‘›π‘‘π‘– 𝑑𝑒𝑐𝑒𝑑𝑒𝑑𝑖 𝑒 π‘π‘œπ‘ π‘–π‘‘π‘–π‘£π‘– π‘Ž 𝑆𝐴𝑅𝑆-πΆπ‘œπ‘‰-2 𝑒̀ 80 π‘Žπ‘›π‘›π‘–” (complimenti al Sole per quel “deceduti e positivi” scelto al posto di “deceduti per).

Che poi sono quelli, ma forse l’ex consulente di Speranza l’ha dimenticato, che in genere muoiono piΓΉ frequentemente, da che mondo Γ¨ mondo, delle persone piΓΉ giovani e che oltretutto, in questo periodo, muoiono forse in misura maggiore per influenza e infezione da RSV.

Riporto alcuni passi “essenziali” dell’intervista:

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Grazie Adnkronos per mantenere sempre alta l’attenzione sulla emergenza pandemica che quotidianamente ci espone al rischio di morte! πŸ˜€πŸ˜‘

https://www.adnkronos.com/covid-ricciardi-virus-dimenticato-un-errore-che-pagano-i-fragili_31Ty4vxIEf8a650X9nur60?refresh_ce

giovedì 9 febbraio 2023

Un tempo "la salute" era il principale obiettivo. Oggi è ancora così?

 

Un evento recentissimo mi spinge ad una riflessione, dolorosa, sulle caratteristiche della “societΓ  scientifica” nel mondo attuale. Mi riferisco alla pubblicazione di un articolo https://www.mdpi.com/2076-0817/12/2/233 a firma di 3 ricercatori dell’Istituto Superiore di SanitΓ  che, con riferimento all’esame dei dati disponibili relativi ai vaccini anticovid a mRNA (effetti avversi e percentuake di protezione), si conclude con questa frase: Pertanto, in questa fase, il rapporto rischio/beneficio (dei vaccini n.d.r.) potrebbe essere rivalutato anche per le persone anziane. Lo sviluppo di vaccini piΓΉ tradizionali basati su antigeni molto meno variabili e non dotati di effetti tossici intrinseci Γ¨ altamente auspicabile per proteggere gli anziani e le persone a rischio.

Un’ affermazione del tutto ragionevole, logica e giustificata, da veri scienziati insomma!

Ovviamente nel giro di 48 ore Γ¨ arrivata la dissociazione e la dura critica dell’ ISS verso i suoi stessi ricercatori che dunque conferma che, oggi, qualsiasi opinione divergente dalla posizione ufficiale viene condannata senza neanche il bisogno di un esame critico e di una discussione.

https://www.iss.it/web/guest//comunicati-stampa/-/asset_publisher/fjTKmjJgSgdK/content/id/8242034

Dimostrazione questa, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, che la “scienza”, oggi, Γ¨ una religione, oltretutto oppressiva e sanzionatoria, con i suoi dogmi assoluti e i suoi “pasdaran” e non un sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attivitΓ  di ricerca permanente e una discussione serena e trasparente tra tutti i membri della sua comunitΓ .

Insomma, la Santa Inquisizione, nΓ© piΓΉ nΓ© meno!

Ma una volta non era così!

Riporto 2 esempi, vissuti personalmente nel corso della mia carriera, per dimostrare ciΓ² cheaffermo.

Il primo si riferisce all’uso dell’acido acetilsalicilico (l’aspirinetta, come era chiamata quella per i bambini) come antifebbrile in pediatria.

Fino agli anni ‘70-’80 era il principale, forse unico, antipiretico utilizzato da noi pediatri e numerosi erano gli studi scientifici che ne dimostravano la validitΓ  e l’assenza di rischi. Poi cominciarono ad apparire alcuni studi che ne correlavano l’uso con l’insorgenza di un effetto avverso di particolare gravitΓ , la sindrome di Reye. La successiva discussione nel mondo scientifico portΓ² alla sua eliminazione dal corredo terapeutico del pediatra. La sostituimmo con il paracetamolo (la tachipirina) e nessun pediatra si sogna oggi di prescriverlo, se non in casi molto particolari (kawasaki e malattia reumatica)

Il secondo Γ¨ ancora piΓΉ significativo perchΓ© dimostra che, un tempo, la comunitΓ  scientifica non aveva remore o dubbi ad andare contro anche gli interessi commerciali delle aziende se era in gioco la salute.

Parlo della pratica dello “svezzamento precoce”, cioΓ¨ dell’introduzione di cibi solidi (e dunque delle pappe con farine di cereali di vario tipo e degli omogeneizzati, i cosiddetti baby food) a partire dal terzo mese di vita. Numerosi articoli scientifici ne decantavano i vantaggi e, per 4-5 anni, fu consigliata, negli anni ‘80, ai genitori da tutti i pediatri, Poi, studiando i dati relativi ai problemi che potevano insorgere nei lattanti in relazione a questa tipologia di svezzamento (aumento delle malattie allergiche, maggior rischio di celiachia, rischio di sviluppare diabete, obesitΓ  in etΓ  adulta) si ritornΓ² alla consuetudine dell’allattamento esclusivo, se possibile, fino al sesto mese di vita.

Credo che questa revisione critica non fece assolutamente piacere alle industrie degli alimenti per bambini che rappresentano, allora come oggi, industrie ad altissimo fatturato, ma comunque dovettero fare buon viso a cattivo gioco.

Ma un tempo le cose funzionavano cosΓ¬ e la “salute” era, in fondo, l’obiettivo principale,

Possiamo oggi affermare la stessa cosa?


mercoledì 8 febbraio 2023

Informazione di servizio

Sono di nuovo su Facebook.

Ho scontato i 30 giorni di "41bis" e posso scrivere di nuovo, fino a quando non so!

Da domani i miei post appariranno in contemporanea qui e su FB.

Mah?

Premetto che io non vedo più Sanremo da molto, molto tempo. Dal suicidio di Tenco, cioè da ere geologiche, pensate un po'!

E in tutti questi anni, prima dell'inizio del festival, che comunque rimane un evento mediatico di risonanza maggiore di qualsiasi altro tipo di avvenimento si svolga in Italia, parlando con gli amici  e leggendo i post delle persone a me collegate su facebook, resto sempre piacevolmente colpito dalle critiche anche feroci a questo tipo di manifestazione.

Oggi perΓ², dopo la prima serata, noto che su FB il 90% di commenti, sempre assolutamente critici e arrabbiati, di quelle stesse persone riguardano un monologo della Ferragni e qualcosa di violento (mi sembra di aver capito che abbia distrutto gli addobbi floreali) fatto da un tal Blanco.

Ma allora, alla fine, il festival lo vedono tutti! Anche quelli che lo odiano!

Cos'Γ¨, masochismo? In questi ultimi 56 anni nei quali io non ho visto Sanremo, ho sempre trovato valide alternative per passare la serata. 

Perchè continuare ad assistere ad un evento che poi, dopo, sei sicuro ti lascerà arrabbiato?

Mah, il genere umano continua sempre a lasciarmi stupito!



martedì 7 febbraio 2023

Ecco ben spiegato a noi tutti il vero significato della pandemia Covid 19

Questo articolo di Reuters ci fa ben capire il senso vero della pandemia.

https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/drug-companies-face-covid-cliff-2023-sales-set-plummet-2023-02-06/

Sarebbe importante diffonderlo per comprendere cosa c'Γ¨ realmente dietro alle folli strategie che abbiamo vissuto sulla nostra pelle in questi ultimi 3 anni.

Ma d'altronde ne siamo tutti coscienti: business is business 

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Le aziende produttrici di farmaci si trovano a dover affrontare il "precipizio COVID" nel 2023, quando le vendite sono destinate a crollare.
Di Michael Erman e Patrick Wingrove

NEW YORK, 6 febbraio (Reuters) - Le aziende farmaceutiche che negli ultimi due anni hanno guadagnato miliardi con la pandemia vendendo vaccini e terapie si trovano ora a fare i conti con il drastico ridimensionamento del COVID e con le pressioni degli investitori affinchΓ© spendano saggiamente i loro guadagni.

Le case farmaceutiche occidentali, tra cui Pfizer Inc (PFE.N), BioNTech SE (22UAy.DE), Moderna Inc (MRNA.O), Gilead Sciences Inc (GILD.O), AstraZeneca Plc (AZN.L) e Merck & Co (MRK.N), si stima che nel 2022 abbiano ottenuto ricavi per circa 100 miliardi di dollari dai vaccini e dai trattamenti COVID.

Secondo le stime dell'azienda e degli analisti, quest'anno le vendite potrebbero diminuire di quasi due terzi a causa dell'accumulo di scorte di prodotti in tutto il mondo, anche nei Paesi che pagano di piΓΉ.

 

Queste aziende sono abituate a forti cali di fatturato, noti come "patent cliff", che si verificano quando le loro esclusive sui farmaci piΓΉ venduti scadono e i rivali generici entrano in scena, ma sono state strategicamente preparate per anni per far fronte a queste oscillazioni. "Se si pensa allo sviluppo di farmaci e vaccini tradizionali e alla longevitΓ  delle vendite, di solito Γ¨ molto piΓΉ distribuito", ha detto Damien Conover, analista di Morningstar. "Questo Γ¨ molto, molto concentrato".

L'improvviso afflusso di entrate dovrebbe spingere le aziende a stringere accordi e a legarsi a nuovi partner.

Evan Seigerman, analista di BMO Capital Markets, ha affermato che le aziende dovrebbero utilizzare la rapida liquiditΓ  per concludere accordi di trasformazione.

"Pfizer ha fatto queste operazioni da 10 miliardi di dollari per costruire il proprio portafoglio e credo che debba fare qualcosa di piΓΉ grande e di maggiore impatto", ha detto, riferendosi all'acquisizione da 5,4 miliardi di dollari di Global Blood Therapeutics e all'acquisto da 11,6 miliardi di dollari del produttore di farmaci per l'emicrania Biohaven Pharmaceutical.

Pfizer Γ¨ stata la piΓΉ grande azienda beneficiaria della pandemia dal punto di vista finanziario, con oltre 56 miliardi di dollari di ricavi nel 2022 dal vaccino sviluppato con il partner tedesco BioNTech e dal trattamento antivirale COVID-19 Paxlovid.


Pfizer ha dichiarato di aspettarsi che i ricavi scendano a circa 21,5 miliardi di dollari nel 2023, anche se alcuni analisti ritengono che questa previsione sia eccessivamente ottimistica. "Rimaniamo scettici sul fatto che i ricavi del COVID cresceranno nel 2024 e oltre", ha dichiarato Chris Schott, analista di JP Morgan, in una nota di ricerca, aggiungendo che i tassi di vaccinazione potrebbero diminuire ulteriormente rispetto al calo significativo registrato con i richiami nel 2022.

Anche Moderna, azienda produttrice di vaccini, prevede un forte calo dei ricavi per il 2023. L'unico prodotto dell'azienda, il vaccino COVID a RNA messaggero, ha registrato un fatturato di circa 18,4 miliardi di dollari nel 2022. Gli analisti prevedono un calo a circa 7 miliardi di dollari nel 2023. L'azienda presenterΓ  gli utili alla fine del mese.

Hartaj Singh, analista di Oppenheimer & Co, ha dichiarato che gli investitori sono "frustrati dal fatto che Moderna non abbia usato la sua potenza di fuoco in modo piΓΉ efficace per prepararsi a un calo dei ricavi e degli utili nel 2023 o nel 2024".

Le azioni Moderna sono salite negli ultimi mesi, ma il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 173,25 dollari, è inferiore di oltre il 65% rispetto al massimo pandemico di quasi 500 dollari raggiunto nell'agosto 2021.

"Ci sono esempi di aziende che sono rimaste con le mani in mano e il prezzo delle azioni non Γ¨ andato bene, e Moderna potrebbe seguire questa strada", ha ammonito Singh.


Emergenza forever!

Il 23 gennaio ho pubblicato un post nel quale mi dichiaravo pessimista rispetto al possibile ritorno alla normalitΓ  riguardo l'uso della mascherina e i tamponi in ambito sanitario.

Sono passate 2 settimane e ieri Γ¨ arrivata la conferma a ciΓ² che pensavo: emergenza infinita che significa, oltre al controllo della popolazione mediante il mantenimento di un livello di paura costante, anche il prolungamento all'infinito di un business che consente elevatissimi profitti di cui, sono convinto, beneficino, con sovvenzioni o grants, anche coloro che decidono le regole.

Emergenza infinita che ovviamente significa mascherine e tamponi eternamente in ambito sanitario!

Questo il comunicato di ieri dell'ECDC (l'Agenzia Europea per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie): l'emergenza, visto che ormai il Covid, diventato meno grave dell'influenza, non lo possono piΓΉ utilizzare da solo, si sposta alle infezioni respiratorie in genere.


Hanno trovato il modo per rendere l'emergenza infinita e, considerata la risposta della popolazione alla narrazione di questi ultimi 3 anni, non Γ¨ stato per niente difficile.

Il comunicato:

Gli elevati livelli di trasmissione comunitaria e la co-circolazione di virus respiratori, come il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2), l'influenza, il virus respiratorio sinciziale (RSV) e altri, possono aumentare la pressione sui sistemi sanitari. Questi virus co-circolanti rappresentano una sfida per la gestione di un gran numero di pazienti con infezioni virali respiratorie e tendono a causare epidemie nelle strutture sanitarie. Questi focolai hanno spesso conseguenze gravi per i pazienti ospedalizzati con comorbiditΓ  e altri fattori di rischio per malattie gravi e morte.

Il mantenimento e il rafforzamento di adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) riduce la diffusione dei virus respiratori nelle strutture sanitarie, soprattutto durante i periodi di picco dei ricoveri. L'attuazione tempestiva di interventi a piΓΉ livelli Γ¨ la chiave per prevenire ulteriori tensioni sul personale ospedaliero e sulle altre risorse. Tali interventi dovrebbero basarsi su un approccio olistico, che affronti i rischi derivanti dalla trasmissione di tutti i virus respiratori e non solo della SARS-CoV-2.

Nelle strutture sanitarie, il pilastro dell'IPC comprende misure amministrative (come il triage e la collocazione dei pazienti), precauzioni standard (in particolare l'igiene delle mani), l'uso appropriato dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e misure ambientali (come la pulizia e la ventilazione).

I test per l'individuazione precoce dei casi di COVID-19, influenza e RSV facilitano la gestione dei ricoveri dei pazienti e l'assegnazione appropriata di stanze e letti in conformitΓ  alle raccomandazioni IPC.

Lo screening universale, che consiste nel testare tutti i pazienti per il SARS-CoV-2 al momento dell'ammissione in ospedale, indipendentemente dai sintomi, per ridurre il rischio di trasmissione da parte di pazienti asintomatici, ha un beneficio aggiuntivo limitato. PuΓ² essere presa in considerazione durante i periodi di elevata trasmissione comunitaria del SARS-CoV-2, in particolare rivolgendosi a gruppi vulnerabili ad alto rischio (ad esempio, pazienti ricoverati in oncologia, unitΓ  di trapianto, ecc.) o in caso di virus emergenti ad alto impatto (ad esempio, varianti emergenti del SARS-CoV-2 con elevata morbilitΓ  e mortalitΓ ).

Idealmente, i pazienti con infezione virale respiratoria confermata o probabile infezione virale respiratoria con risultati di test di conferma in attesa, dovrebbero essere collocati in una stanza singola. Se il numero di casi supera la capacitΓ  della stanza singola, i pazienti con la stessa infezione virale possono essere collocati nella stessa stanza (cohorting). I pazienti con co-infezioni da due (o piΓΉ) virus respiratori, i pazienti immunocompromessi, i pazienti con sintomi pronunciati e quelli che necessitano di procedure al letto associate a un elevato rischio di trasmissione devono essere collocati prioritariamente in camere singole.

Durante i periodi di alta trasmissione comunitaria di virus respiratori come SARS-CoV-2, influenza e RSV, oltre a un'appropriata igiene delle mani e delle vie respiratorie, si dovrebbe consigliare al personale, ai visitatori e ai pazienti di strutture sanitarie primarie e secondarie di indossare mascherine mediche (mascheratura universale) nelle aree comuni dell'ospedale, nelle stanze dei pazienti e in altre aree in cui viene fornita assistenza ai pazienti.

In alternativa, durante i periodi di alta trasmissione comunitaria, gli operatori sanitari a contatto con i pazienti dovrebbero indossare una mascherina medica durante tutte le cure di routine ai pazienti (mascheratura clinica mirata). La mascheratura clinica universale e mirata puΓ² essere interrotta quando il periodo di alta trasmissione comunitaria Γ¨ terminato.

Le decisioni sull'attuazione del mascheramento clinico universale o mirato devono tenere conto dei benefici attesi e dell'onere per le risorse, il personale, i pazienti e i visitatori.

Le strutture sanitarie devono garantire che i DPI siano disponibili e utilizzati in modo appropriato per salvaguardare il personale che presta assistenza ai pazienti.

È necessario condurre una valutazione del rischio per supportare la scelta appropriata dei DPI. Si raccomanda che gli operatori sanitari che interagiscono con pazienti affetti da infezioni respiratorie virali, senza una stretta vicinanza o un'esposizione prolungata al paziente, indossino almeno una mascherina medica. In caso di contatto prolungato in prossimità del paziente, compresa l'esecuzione di procedure ad alto rischio, si raccomanda di indossare un respiratore ben adattato (vedere "Definizioni") e una protezione per gli occhi. Guanti e camice a maniche lunghe sono raccomandati quando c'è il rischio di esposizione a fluidi corporei e in contesti in cui c'è un rischio elevato di esposizione a virus respiratori, come quando si eseguono procedure ad alto rischio di trasmissione (definite anche "procedure che generano aerosol" - AGP). Se si utilizzano guanti e camici, questi devono essere sempre cambiati dopo il contatto con ogni singolo paziente.

Nelle stanze di degenza, si raccomanda di pulire regolarmente i pavimenti e di disinfettare le superfici toccate di frequente con disinfettanti ospedalieri attivi contro i virus. La ventilazione Γ¨ una misura ambientale fondamentale per la prevenzione delle infezioni virali respiratorie in ambito sanitario e non solo. Deve essere sempre garantito il numero minimo di ricambi d'aria all'ora, in conformitΓ  alle normative nazionali o ospedaliere.

La decisione di interrompere le precauzioni basate sulla trasmissione deve basarsi sul tempo trascorso dalla comparsa dei sintomi, sulla loro risoluzione e su altri fattori, come la gravitΓ  della malattia, l'eventuale immunodeficienza e i risultati dei test microbiologici.

https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/considerations-infection-prevention-and-control-practices-relation-respiratory 

lunedì 6 febbraio 2023

L'indipendenza della ricerca scientifica.

 Trovo oggi questo articolo su Medscape https://www.medscape.com/viewarticle/987842?src=WNL_trdalrt_pos1_ous_230206&uac=31004EJ&impID=5142968#vp_2

Non m'interessa commentarlo, il titolo dice giΓ  tutto.

Mi preme solo segnalare due cose:

La prima è che l'articolo non è scritto da un medico, un virologo o uno statistico, bensì da una giovane giornalista. Ma ormai, si sa, sono loro i veri e unici depositari delle verità scientifiche.

La seconda, piΓΉ preoccupante ma anche piΓΉ indicativa, Γ¨ che l'articolo in questione cita, per dimostrare le sue tesi, uno studio fatto a Honk Kong da Esther Wai Yin Chan.

Ecco cosa ho trovato alla fine dell'articolo in questione:

Lo studio Γ¨ stato finanziato da una borsa di studio del Food and Health Bureau del Governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong attraverso il Health and Medical Research Fund Research on COVID-19. Chan ha ricevuto sovvenzioni dal Research Grants Council of Hong Kong, dal Research Fund Secretariat of the Food and Health Bureau of Hong Kong, dal National Natural Science Fund of China, dal Wellcome Trust, da Bayer, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, Janssen, Amgen, Takeda e dalla Narcotics Division of the Security Bureau of Hong Kong al di fuori dello studio attuale. Ha inoltre ricevuto un onorario dall'AutoritΓ  Ospedaliera di Hong Kong.

Stupendo poi il finale:

Diab (sinceramente non so chi siano) non ha rivelato alcuna relazione finanziaria rilevante.

Wall Street Journal


 Ieri, su Wall Street Journal. Merita una riflessione.

https://www.wsj.com/articles/why-vaccine-skepticism-is-growing-on-the-right-anthony-fauci-misinformation-public-health-covid-pandemic-virus-11675625341 

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I repubblicani hanno esultato quando i vaccini Covid-19 sono stati introdotti due anni fa. "Penso che il messaggio dovrebbe essere: 'Fate il vaccino perchΓ© vi fa bene farlo. Funziona. Non dovrai fare nulla di anormale. Puoi vivere la tua vita"", ha dichiarato il governatore della Florida Ron DeSantis nell'aprile 2021.

Il messaggio dell'amministrazione Biden e dei funzionari della sanitΓ  pubblica Γ¨ stato diverso: I vaccini sono sicuri ed efficaci. Punto. Chi non si fida di noi dovrebbe stare zitto.

Questo disprezzo per i profani aiuta a spiegare perchΓ© lo scetticismo nei confronti dei vaccini sta crescendo nella destra politica. Una parte di questo scetticismo Γ¨ sbagliata. Nei primi mesi della pandemia, migliaia di persone morivano ogni giorno a causa della Covid. C'era l'imperativo politico di diffondere i vaccini non appena si Γ¨ capito che potevano prevenire malattie gravi. Ma da allora le autoritΓ  sanitarie pubbliche hanno alimentato la sfiducia vendendo in modo eccessivo i benefici dei vaccini, spingendoli su bambini che sono a basso rischio di malattie gravi, imponendo le iniezioni e minimizzando i potenziali effetti collaterali, e diffondendo la disinformazione tra coloro che sollevano dubbi.

Anthony Fauci Γ¨ stato tra coloro che hanno ingannato il pubblico nel maggio 2021. "Quando ci si vaccina, non solo si protegge la propria salute e quella della famiglia", ha detto. "Ma si contribuisce anche alla salute della comunitΓ , prevenendo la diffusione del virus in tutta la comunitΓ ". Ma gli studi sui vaccini non hanno dimostrato che essi prevengano la trasmissione.

Quando i vaccini Covid sono stati introdotti per la prima volta, non si sapeva fino a che punto il virus sarebbe mutato. Ma si sapeva che la maggior parte delle infezioni respiratorie, compresi RSV, influenza e altri coronavirus umani endemici, non conferiscono un'immunitΓ  duratura. Le reinfezioni sono frequenti.

 In un articolo pubblicato il mese scorso sulla rivista Cell, il dottor Fauci e due coautori descrivono con dovizia di particolari scientifici perchΓ© Γ¨ cosΓ¬ difficile sviluppare vaccini che forniscano una protezione a vita dalle infezioni da virus respiratori. Tra i motivi: Covid ha un breve periodo di incubazione e si replica rapidamente nelle mucose.

"Se le infezioni naturali da virus respiratori non suscitano un'immunitΓ  protettiva completa e a lungo termine contro la reinfezione, come possiamo aspettarci che lo facciano i vaccini, soprattutto quelli non replicanti somministrati per via sistemica [come i vaccini Covid]?", si chiede l'articolo. Bella domanda.

Ma i funzionari della sanitΓ  pubblica hanno comunque suggerito che i vaccini Covid avrebbero aiutato a raggiungere l'immunitΓ  di gregge e a ridurre la trasmissione. Questa era la premessa per i mandati vaccinali dell'amministrazione Biden, che col senno di poi appaiono ancora peggiori.

Alcune e-mail recentemente rilasciate rivelano che alcuni funzionari della Food and Drug Administration erano preoccupati che la revisione del vaccino della Pfizer da parte dell'agenzia nell'estate del 2021 fosse affrettata. Il vaccino era stato autorizzato per l'uso in emergenza nel dicembre 2020, ma la piena approvazione richiede un esame molto piΓΉ completo dei dati di sicurezza, efficacia e produzione.

Marion Gruber, allora direttore dell'ufficio di ricerca sui vaccini della FDA, in un'e-mail del 21 luglio 2021 avvertì il commissario ad interim Janet Woodcock che la revisione "iper-accelerata" avrebbe "minato la fiducia nel vaccino (e, di fatto, la credibilità della FDA)".

L'FDA aveva buoni motivi per condurre una revisione rigorosa e meticolosa. All'inizio del mese l'FDA aveva pubblicato in modo discreto sul suo sito web una dichiarazione in cui affermava di aver rilevato quattro potenziali eventi avversi legati al vaccino della Pfizer negli anziani: Embolia polmonare, infarto miocardico acuto, trombocitopenia immune e coagulazione intravascolare disseminata.

L'aumento dei rischi, secondo la revisione preliminare dell'FDA dei dati Medicare, per questi potenziali eventi avversi variava dal 42% al 91%. Secondo l'e-mail della dott.ssa Gruber, il suo collega Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research dell'FDA, aveva espresso preoccupazione per l'aumento dei casi negli Stati Uniti, affermando che "gli Stati non possono richiedere la vaccinazione obbligatoria" senza un'approvazione completa.

La FDA ha esaminato e approvato la richiesta di Pfizer in meno di un terzo del tempo necessario per l'approvazione di un farmaco tipico. L'amministrazione Biden e molti governatori democratici hanno presto imposto l'obbligo di vaccinazione senza eccezioni per le infezioni pregresse. Hanno rigettato gli americani che citavano studi che dimostravano la protezione offerta dall'immunitΓ  naturale.

Mentre la protezione del vaccino contro l'infezione diminuiva, i funzionari della sanitΓ  pubblica hanno spinto i richiami nonostante le scarse prove che i loro benefici superassero i potenziali problemi di sicurezza per i giovani sani, come la miocardite. L'estate scorsa, inoltre, i funzionari si sono affrettati a promuovere i vaccini per i bambini, che hanno un rischio estremamente basso di contrarre malattie gravi. Tuttavia, i bambini vaccinati nello studio di Pfizer avevano maggiori probabilitΓ  di ammalarsi gravemente con Covid rispetto a quelli che avevano ricevuto un placebo. La maggior parte dei bambini che hanno sviluppato infezioni multiple durante lo studio erano vaccinati. Questi risultati hanno giustificato un esame piΓΉ approfondito.

Pfizer afferma che "tutte le informazioni vengono esaminate meticolosamente da esperti medici e clinici" e che "la revisione di tali dati scientifici da parte di persone non esperte puΓ² portare a un'interpretazione errata delle informazioni o a una loro estraneitΓ  al contesto". Capito.

Solo nel dicembre 2022 la FDA ha pubblicato un'analisi dettagliata sui quattro "segnali di sicurezza" che aveva precedentemente rivelato in relazione al vaccino Pfizer. Dopo una miriade di aggiustamenti statistici, lo studio ha mostrato un "segnale di sicurezza" solo per l'embolia polmonare. La rivelazione piΓΉ degna di nota dello studio, tuttavia, Γ¨ che alcuni segnali sono stati rilevati per la prima volta nel febbraio 2021.

Se la FDA ha potuto esaminare la richiesta di vaccino di Pfizer in pochi mesi, non avrebbe dovuto impiegare quasi due anni per indagare e pubblicare uno studio sui potenziali effetti collaterali.

Le autoritΓ  temono senza dubbio che allertare il pubblico sui potenziali rischi per la sicurezza possa scoraggiare la vaccinazione, ma la loro mancanza di trasparenza e il rifiuto dei critici alimentano la sfiducia nei vaccini. Le informazioni sui potenziali effetti collaterali emergono inevitabilmente nei video virali e nei thread di Twitter. Sarebbe meglio che gli americani le sentissero dal loro governo.

domenica 5 febbraio 2023

Sarebbe ora che la SocietΓ  Italiana di Pediatria tornasse ad occuparsi della salute dei bambini!

Sul sito della SocietΓ  Italiana di Pediatria ancora aggi appare in evidenza questo:


Nel frattempo perΓ² le emergenze pediatriche sono ben altre.

Questo articolo ( https://www.medscape.com/viewarticle/987595?src=mkm_ret_230204_mscpmrk-OUS_IntStories&uac=31004EJ&impID=5131389&faf=1 ) riferisce il decesso di tre adolescenti in Germania per complicanze dovute al virus influenzale. Ricordo che molti di noi rapportano questa maggiore suscettibilitΓ  alle complicazioni di malattie prima piΓΉ banali alla diminuizione degli stimoli antigenici ricevuti durante il lungo periodo delle "restrizioni".

Comunque sia, Γ¨ ovvio che di questi problemi dovrebbe seriamente occuparsi la SocietΓ  Italiana di Pediatria piuttosto che continuare a considerare prioritΓ  medica la vaccinazione anticovid dei bambini.

Questo l'articolo:


 

Tre adolescenti con influenza muoiono dopo un'infezione secondaria

Il numero di infezioni respiratorie acute (ARI) nella popolazione tedesca Γ¨ sceso al 4,7% (prima settimana). Nella settimana precedente il dato era del 7,3%. L'Istituto Robert Koch (RKI) ha annunciato che il valore attuale Γ¨ simile a quello degli anni pre-pandemici. Tuttavia, c'Γ¨ ancora motivo di preoccupazione: tre adolescenti con infezione influenzale sono morti nello stato tedesco della Sassonia-Anhalt a causa di infezioni secondarie.
Considerare le infezioni batteriche

L'RKI ha riferito che gli adolescenti presentavano tutti sintomi di meningite batterica. Allo stesso tempo, in tutti e tre i casi sono stati rilevati virus dell'influenza A. Nelle emocolture di due casi Γ¨ stato rilevato anche lo Streptococcus pyogenes, mentre in un caso era presente lo Staphylococcus aureus. Non vi erano indicazioni di multiresistenza. L'RKI ha ora lanciato un avvertimento: "I tre decessi sono indicativi di un aumento di gravi malattie causate da infezioni batteriche secondarie a un'infezione da influenza A".

I bambini e gli adolescenti sono stati gravemente colpiti dall'influenza in questa stagione influenzale. Di cosa devono essere consapevoli i medici? La raccomandazione afferma che: "Le infezioni secondarie da patogeni batterici - come lo Streptococco di gruppo A, lo pneumococco, l'Haemophilus influenzae e lo S. aureus - sono particolarmente diffuse durante la stagione influenzale e fredda. Questi, oltre al meningococco, devono essere presi in considerazione nella diagnosi differenziale di infezioni batteriche gravi, come la meningite o la sepsi. Un'infezione primaria, ad esempio con un virus influenzale, Γ¨ probabile che aumenti il rischio di questi patogeni batterici, causando una grave progressione".
Un problema europeo

Il problema non riguarda solo la Germania. Qualche settimana fa, l'Organizzazione Mondiale della SanitΓ  ha avvertito di un aumento delle infezioni da streptococco invasivo di gruppo A (iGAS) nei bambini di etΓ  inferiore ai 10 anni. Dalla fine del 2022, sono giunte segnalazioni da Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito, tra gli altri Paesi.

Nello stesso periodo, l'OMS ha ricevuto anche segnalazioni di molteplici decessi in relazione a malattie da iGAS in bambini di etΓ  inferiore ai 10 anni, prevalentemente da Francia, Irlanda e Regno Unito. In Francia e nel Regno Unito, il numero di casi di iGAS osservati nei bambini Γ¨ stato diverse volte superiore a quello precedente la pandemia.

"È probabile che l'aumento delle malattie da iGAS nei bambini sia anche legato al recente aumento della diffusione dei virus respiratori, tra cui l'influenza stagionale e il virus respiratorio sinciziale", si legge ancora nella raccomandazione. Le coinfezioni aumenterebbero il rischio.
Che cos'Γ¨ il GAS?

Lo streptococco di gruppo A Γ¨ la causa piΓΉ comune di faringite batterica nei bambini in etΓ  scolare. Di solito provoca condizioni lievi come mal di gola, mal di testa, febbre e un'eruzione cutanea rossa (scarlattina). In Europa, la patologia raggiunge il suo apice nei mesi invernali e all'inizio della primavera. Sono frequenti i focolai negli asili e nelle scuole. La faringite da GAS viene diagnosticata con un test rapido dell'antigene o una coltura batterica e trattata con antibiotici. A seconda dei sintomi, si puΓ² aggiungere anche un trattamento sintomatico.

In rari casi, il GAS puΓ² anche causare un'infezione grave e pericolosa per la vita, che si manifesta con batteriemia, polmonite o infezione della pelle e delle ossa (come cellulite, osteomielite o fascite necrotizzante). I bambini con infezioni virali come la varicella (varicella) o l'influenza hanno un rischio maggiore di ammalarsi di iGAS.
Valutazione del rischio europeo

Le infezioni da GAS/iGAS devono essere segnalate solo in alcuni Paesi europei. "È quindi attualmente difficile per l'OMS valutare l'entità complessiva della diffusione nella regione europea", scrive l'OMS. "Sebbene le indagini non siano ancora complete, i dati di tipizzazione indicano che l'aumento dei casi non è legato a un ceppo specifico o nuovo né a un aumento della resistenza agli antibiotici del GAS".

L'Ufficio Regionale OMS per l'Europa e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie stimano che il rischio attuale per la popolazione generale di contrarre l'infezione da iGAS sia basso.


 


sabato 4 febbraio 2023

SolidarietΓ  a Loredana Frasca, Giuseppe Ocone e Raffaella Palazzo



La censura di ISS non si Γ¨ fatta attendere: "la pubblicazione viola il codice interno di integritΓ  (chissΓ  che cavolo vuol significare!) dei ricercatori ISS".

E allora onore all'onestΓ  di questi scienziati che hanno avuto il coraggio di esporsi pubblicamente in un momento ancora oscuro e oppressivo che a me ricorda quello della Santa Inquisizione.

Ma ormai le crepe alla costruzione che la "scienza" ci ha presentato, inoculandocela come una droga, in questi ultimi tre anni, cominciano ad apparire sempre più numerose e non ci vorrà ancora molto tempo perchè il castello di carte crolli miseramente, trascinando nella rovina, purtroppo, la credibilità di ciò che un tempo rappresentava una speranza per l'umanità, la comunità scientifica.

Grazie Loredana Frasca, grazie Giuseppe Ocone, grazie Raffaella Palazzo!

Abbiamo disperato bisogno di persone come voi!

https://www.iss.it/web/guest//comunicati-stampa/-/asset_publisher/fjTKmjJgSgdK/content/id/8242034 



 



Ora anche l'Istituto Superiore di SanitΓ  si preoccupa!

 

 

Quello che sto dicendo da due anni, adesso lo scrivono anche i ricercatori dell'ISS in un articolo apparso su Pathogens ( https://www.mdpi.com/2076-0817/12/2/233 ) : i vaccini mRNA non offrono garanzie di sicurezza! Anzi, in effetti io ho sempre evocato il principio di precauzione, e quindi la non somministrazione, per quanto riguarda l'utilizzo del vaccino negli adolescenti e nei giovani adulti, mentre qui gli autori manifestano seri dubbi anche per la somministrazione agli anziani. 

Diciamo perciΓ² la veritΓ : i vaccini mRNA sono vaccini(?) sperimentali, di cui da un po' di tempo ormai conosciamo gli effetti avversi a breve e medio termine (che perΓ² fino ad oggi si sforzano ancora di tenerci nascosti) e non conosciamo assolutamente nulla di quelli a lungo termine. Vaccini che molto probabilmente hanno determinato un risultato positivo (controllo dei decessi) nel periodo della variante delta, e per i quali, da omicron in poi, vuoi per le caratteristiche delle nuove varianti, vuoi per l'immunitΓ  acquisita naturalmente dalla popolazione, si deve seriamente valutare il rapporto rischio/beneficio e comunque soltanto in relazione alla categoria degli anziani e dei gravemente fragili.

Questa la traduzione delle loro conclusioni, molto lunghe ed accurate. Sottolineo i punti principali per coloro che non se la sentono di leggerle per intero.

Conclusioni

Questa panoramica sugli eventi avversi del vaccino COVID-19 e COVID-19 non intende discutere l'efficacia del vaccino COVID-19 contro la variante originale e le prime varianti di SARS-CoV-2, poichΓ© tale efficacia Γ¨ stata documentata da pubblicazioni al momento del primo lancio dei vaccini genetici. Le pubblicazioni fondamentali hanno dimostrato la protezione dalla morte e dalla malattia grave dopo due mesi dalla somministrazione del vaccino. Diversi studi hanno documentato un rapido calo dell'efficacia di queste sostanze, calo che Γ¨ piΓΉ evidente dopo la diffusione delle diverse varianti Omicron. PoichΓ© molti studi indicano che le attuali varianti del virus sono meno letali e che esistono terapie efficaci per il trattamento della malattia COVID-19, potrebbe essere il momento giusto per rivedere il rapporto rischio/beneficio di questi interventi farmacologici. Un ulteriore fattore, che mancava all'epoca dei primi studi di efficacia, Γ¨ che un gran numero di persone acquisisce naturalmente l'immunitΓ  anche attraverso le infezioni, comprese quelle pauci-sintomatiche. Pertanto, attualmente, puΓ² essere possibile e utile riflettere sugli eventi avversi documentati di questi vaccini basati sull'ingegneria genetica. Un piccolo studio, dopo aver analizzato i dati dell'Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito, ha rivelato che il tasso di mortalitΓ  nelle persone non vaccinate (per cause diverse dal COVID-19) era inferiore a quello osservato nelle persone che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino COVID-19 [198]. Un recente documento dell'"Office for National statistics" del Regno Unito (https://www.ons.gov.uk/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmariages/deaths/datasets/deathsbyvaccinationstatusengland) (consultato il 10 ottobre 2022) riporta i dati di mortalitΓ  per il COVID-19 e per tutte le cause escluso il COVID-19 al momento della campagna vaccinale COVID-19. Un'analisi statistica accurata e trasparente di tali dati, che dovrebbe tenere conto di tutte le variabili in gioco, puΓ² chiarire i reali effetti dei vaccini genetici. Per esempio, se si verifica un maggior numero di decessi nelle persone vaccinate, si dovrebbe tenere conto del fatto che, tra queste persone, ci sono molti pazienti a rischio e anziani. Un'analisi dovrebbe essere condotta con la consapevolezza di questo bias e dovrebbe dividere i casi in diverse classi di etΓ , stimando la percentuale di persone a rischio nella popolazione piΓΉ colpita.
Le somministrazioni ripetute (fino a quattro o cinque e oltre) non erano incluse negli studi clinici iniziali dei produttori di vaccini, quindi l'intensitΓ  e la frequenza degli eventi avversi possono ora cambiare di fronte a un'infezione che ha una mortalitΓ  attuale paragonabile o addirittura inferiore a quella dell'influenza [199]. Non sono disponibili grandi studi sull'uomo relativi ai prodotti mRNA aggiornati, che codificano per due tipi di proteine Spike allo stesso tempo, per quanto riguarda la protezione dalla malattia. In un recente rapporto, l'immunogenicitΓ  del vaccino bivalente Γ¨ stata studiata dopo 28 giorni, ma la valutazione della sicurezza si Γ¨ fermata al settimo giorno [200]. Rispetto alle altre varianti, la variante Omicron ha un'affinitΓ  almeno tre volte maggiore per l'ACE2 (l'affinitΓ  si basa sull'interazione della proteina Spike con il suo recettore) [24]. CiΓ² potrebbe influenzare la funzione di ACE2 in modo piΓΉ marcato dopo l'inoculazione, quando diverse molecole Spike del tipo Omicron vengono tradotte e diffuse nell'organismo. Un articolo in preprint ha analizzato, separatamente, le reazioni avverse al vaccino vecchio e a quello bivalente tra 76 operatori sanitari e ha riscontrato un maggior numero di reazioni e una maggiore incapacitΓ  lavorativa a causa del vaccino bivalente [201]. Sono necessari altri studi piΓΉ precisi per il vaccino bivalente e quello precedente.
A questo proposito, un recente studio retrospettivo, condotto in una provincia italiana, afferma che non Γ¨ stato possibile osservare un aumento del rischio di eventi avversi gravi potenzialmente causati dai vaccini nella popolazione di riferimento. Lo studio afferma di aver effettuato osservazioni per 18 mesi. Tuttavia, dalle tabelle presentate, sembra che le persone vaccinate una volta, e soprattutto quelle vaccinate due volte, ma non quelle vaccinate tre volte, abbiano un rischio maggiore di morte per cause non correlate al vaccino 19 e abbiano il doppio o il triplo delle probabilitΓ  di avere un infarto o un ictus, rispetto alle persone non vaccinate. Dopo la terza dose, non sono stati osservati eventi avversi rilevanti. Tuttavia, il follow-up di 18 mesi Γ¨ valido solo per i non vaccinati, perchΓ© i vaccinati sono stati seguiti solo dalla data della prima, seconda o terza dose. In effetti, i giorni di follow-up dei soggetti non vaccinati sono doppi, o piΓΉ che doppi, rispetto a quelli dei soggetti con una, due o tre dosi. Non Γ¨ chiaro cosa renda solo i soggetti con tripla vaccinazione meno suscettibili alla morte e ad altri incidenti. Esiste la possibilitΓ , non discussa, che coloro che sono stati meno colpiti dai vaccini abbiano deciso di ricevere la terza dose piΓΉ tempestivamente. Come affermato anche dagli autori, nei prossimi anni saranno necessarie ulteriori ricerche per valutare la sicurezza a lungo termine dei vaccini COVID-19 [202]. Sono necessari altri studi. Si potrebbe valutare il rischio di interferenze (anche attraverso i meccanismi sopra descritti di antagonismo del TCR e di imprinting immunitario), poichΓ© questo rischio dipende dal particolare background genetico di ciascun individuo. Il sistema immunitario Γ¨ a rischio quando ha a che fare con piΓΉ varianti epitopiche contemporaneamente, e questo rischio comporta esiti che, al momento, non Γ¨ possibile prevedere; tra questi esiti, l'ADE puΓ² essere considerata uno dei possibili effetti. "L'anergia dei linfociti T coinvolti nell'immunitΓ  antivirale potrebbe derivare dalla continua stimolazione del sistema immunitario. Sebbene ciΓ² non sia provato, un recente lavoro pubblicato su Science Immunology mostra come ripetuti aumenti di vaccini basati su mRNA, ma non su DNA, inducano una classe di anticorpi (IgG4), che sono antinfiammatori e dotati di scarse funzioni effettrici (ad esempio, minore citotossicitΓ  anticorpo-dipendente, ADCC) [203]. Le IgG4 si sviluppano solitamente contro gli allergeni per proteggere l'organismo da risposte immunitarie eccessive. Tuttavia, se questo meccanismo smorza la risposta immunitaria al virus nei riceventi del vaccino a mRNA, invece di indurre una risposta protettiva, Γ¨ necessario valutare questo processo. Per il momento, sappiamo che gli anticorpi IgG4 anti-Spike sono stati associati a una progressione piΓΉ grave della COVID-19 e a una prognosi sfavorevole in studi precedenti [204,205]. Altri vaccini convenzionali, studiati dagli autori in un altro lavoro [164], non hanno mostrato l'induzione di questa classe IgG4, anche dopo inoculazioni ripetute [203]. PoichΓ© la produzione di anticorpi corretti dipende dall'aiuto delle cellule T, la tolleranza nelle cellule T Γ¨ un effetto indesiderato. Per quanto riguarda l'induzione dell'anergia delle cellule T, che porta alla tolleranza, un recente lavoro ha dimostrato l'induzione della tolleranza sia cellulare che umorale dopo la somministrazione ripetuta di booster di vaccino in un modello murino. L'approccio adottato Γ¨ stato quello di stimolare i topi con stimolazioni ripetute in modo convenzionale, utilizzando una proteina ricombinante del dominio di legame del recettore (RDB) della SARS-CoV-2. Il risultato Γ¨ stato una drastica riduzione delle cellule T in seguito alla somministrazione ripetuta del vaccino. Il risultato Γ¨ stato una drastica riduzione degli anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 e un'alterata attivazione delle cellule T CD4 e CD8; le cellule T hanno acquisito un fenotipo che promuove la tolleranza immunitaria adattativa. CiΓ² significa anche che la perdita di efficacia della risposta immunitaria potrebbe essere indipendente dal tipo di vaccino e potrebbe riguardare l'effetto negativo di stimolazioni ripetute verso un singolo determinante antigenico per restringere e focalizzare la risposta immunitaria [206].
Le persone a rischio non sono solo i pazienti anziani. Oltre al cancro, che puΓ² colpire sia pazienti giovani che anziani, anche le malattie immunomediate e autoimmuni come il diabete, la sclerosi multipla, la psoriasi e altre possono svilupparsi nei giovani. Anche i pazienti pediatrici e i giovani con queste condizioni croniche possono essere a rischio di sviluppo di miocardite, poichΓ© i casi di miocardite non sono rari nei giovani, come riportato sopra. Nella presente revisione, abbiamo riportato frequenze di casi di miocardite fino a 1:300 (indagine attiva) o 1:1000 (indagine passiva) in pazienti giovani e adolescenti. In caso di esami strumentali, queste analisi hanno rivelato frequenze piΓΉ elevate. In un recente lavoro, giovani pazienti con miocardite indotta da vaccino sono stati seguiti per diversi mesi; non tutti i pazienti hanno avuto una risoluzione dei sintomi, anche se la maggior parte di essi ha risposto al trattamento. Gli autori hanno dimostrato la persistenza di reperti anormali alla risonanza magnetica cardiaca [207] e l'innalzamento di altri parametri che possono essere associati a esiti sfavorevoli. La miocardite Γ¨ una forma di infiammazione cardiaca che puΓ² portare a futuri problemi di salute aggiuntivi in pazienti giovani a rischio con possibilitΓ  di vita giΓ  compromesse. La comunitΓ  scientifica deve essere consapevole e discutere se l'uso degli attuali vaccini genetici COVID-19, giustificato all'epoca delle precedenti varianti mortali del coronavirus, debba essere ancora incoraggiato all'epoca delle varianti Omicron. Un altro recente lavoro ha collegato la formazione di coaguli di sangue alla vaccinazione con vaccini su base genetica in persone di etΓ  pari o superiore a 65 anni [208]

Pertanto, in questa fase, il rapporto rischio/beneficio potrebbe essere rivalutato anche per le persone anziane. Lo sviluppo di vaccini piΓΉ tradizionali basati su antigeni molto meno variabili e non dotati di effetti tossici intrinseci Γ¨ altamente auspicabile per proteggere gli anziani e le persone a rischio, comprese quelle con autoimmunitΓ  [209,210]. Questi vaccini dovrebbero essere in grado di indurre le IgA oltre alle IgG per bloccare la trasmissione. Un lavoro del 2021 ha dimostrato che le IgA possono essere aumentate dai vaccini a base di mRNA di COVID-19, ma solo in persone con una precedente infezione da SARS-CoV-2 e malattia da COVID-19 [211].

venerdì 3 febbraio 2023

L'intervista su Spectator a Carl Heneghan e Tom Jefferson

 E speriamo che, una buona volta, questa farsa possa avere termine!


Questa settimana Γ¨ stato pubblicato un aggiornamento di una revisione Cochrane che studia il modo in cui gli interventi fisici possono interrompere o ridurre la diffusione dei virus respiratori. La revisione, di cui Tom Jefferson Γ¨ l'autore principale, esamina le prove di 78 studi randomizzati con oltre 610.000 partecipanti. In altre parole, questa revisione Γ¨ esattamente il tipo di evidenza di qualitΓ  superiore che si desidera quando si prendono decisioni in materia di assistenza sanitaria.  

Il quinto aggiornamento della revisione ha preso in esame il lavaggio delle mani, l'uso di antisettici, la distanza sociale e le barriere come maschere, guanti, camici e visiere.

Viste le controversie del passato, vale la pena di esaminare cosa dice la revisione sugli effetti che le maschere mediche o chirurgiche hanno sul modo in cui si diffondono le malattie respiratorie.  

È interessante notare che 12 studi della revisione, dieci nella comunità e due tra gli operatori sanitari, hanno rilevato che indossare le mascherine nella comunità probabilmente fa poca o nessuna differenza nella trasmissione di malattie simili all'influenza o alla Covid-19. Allo stesso modo, la revisione ha rilevato che le mascherine non hanno avuto alcun effetto sugli esiti dell'influenza confermata in laboratorio o della SARS-CoV-2. Altri cinque studi non hanno mostrato differenze tra un tipo di maschera e un altro.

Questo Γ¨ il secondo aggiornamento della revisione dall'inizio della pandemia. Il primo aggiornamento Γ¨ stato ritardato di sette mesi a causa di decisioni editoriali inspiegabili. Quando Γ¨ stato pubblicato, nel novembre 2020, era troppo tardi per cambiare la politica nazionale Covid; a quel punto, l'attivismo, le prove osservazionali di bassa qualitΓ  e la politica governativa avevano stabilito l'agenda per le maschere obbligatorie, e il danno era stato fatto.  

Spesso queste politiche governative si sono basate su studi osservazionali sull'uso delle maschere e sulla diffusione di Covid. Ma le prove osservazionali presentano molti difetti. Ad esempio, in assenza di un protocollo di studio che definisca i metodi prima della realizzazione dello studio, Γ¨ possibile spostare le date di un'analisi osservazionale in base all'aumento e alla diminuzione delle infezioni. Quindi, se l'analisi viene effettuata in prossimitΓ  del picco di infezioni, i risultati favoriranno gli interventi di mascheramento, poichΓ© il tasso di infezione diminuisce rapidamente.  

Ma quando nel novembre 2020 abbiamo sottolineato la preoccupante mancanza di prove solide sulle maschere facciali e i problemi degli studi osservazionali, siamo stati redarguiti, sospesi da Facebook e inseriti nella lista dei sorvegliati speciali del governo.   

Quello che molti non hanno notato all'epoca Γ¨ che gli studi che prendono in considerazione gli individui - invece delle popolazioni - possono portare a decisioni politiche errate. Gli studi che coinvolgono gli individui spesso seguono le persone che hanno scelto specificamente di indossare una maschera. Ma le politiche sulle maschere obbligatorie sono molto diverse: coinvolgono molte persone che non amano indossare le maschere ogni giorno, e molte persone che non le indossano affatto. Uno studio che prende in esame solo i portatori di maschere non riflette il modo in cui le persone si comportano a livello di popolazione.

I risultati della revisione Cochrane riportano un'aderenza relativamente bassa all'uso della maschera, che Γ¨ simile a quanto accade nel mondo reale. Con una migliore aderenza e maschere di qualitΓ  superiore (e se si fa attenzione quando si esce dalla porta), si potrebbe ridurre di poco il rischio in contesti specifici. Tuttavia, quando si estende ogni potenziale piccolo beneficio a coloro che escono regolarmente dalla porta di casa, l'effetto non si puΓ² considerare un intervento a livello di popolazione. 
I mandati che riguardano l'intera popolazione non hanno mai avuto senso. Inoltre, anche in popolazioni ad alta aderenza come il Giappone, non hanno arginato l'inevitabile aumento delle infezioni. Parte del problema potrebbe essere dovuto al fatto che durante la pandemia il governo ha dovuto far vedere che stava facendo qualcosa. Interventi come il lavaggio delle mani e i vaccini sono invisibili, ma le maschere hanno agito come segno visibile di conformitΓ .  

In questa pandemia abbiamo assistito a forti convinzioni su ciΓ² che funziona e ciΓ² che non funziona. A volte, Γ¨ stata piΓΉ simile a una partita di calcio, con cheerleader da una parte e dall'altra che incitavano il pubblico avversario. Diverse politiche, come i mandati per le maschere, le restrizioni e gli interventi non provati, sembrano ora assurde con il senno di poi. E con lo svanire della cultura della paura, la popolazione Γ¨ diventata fin troppo consapevole dei loro effetti dannosi.  

Non abbiamo seguito un approccio basato sulle prove durante la pandemia. Ora ci ritroviamo con le conseguenze umane, sociali ed economiche di politiche prive di prove. 

https://www.spectator.co.uk/article/do-mask-mandates-work/?utm_source=substack&utm_medium=email 

giovedì 2 febbraio 2023

Lettera aperta dei medici inglesi



In una lettera aperta del 31 gennaio ( https://www.hartgroup.org/joint-open-letter-to-charity-commission/ ) un significativo numero di medici rivolge un appello al prof. Charalambos Antoniades, direttore di un dipartimento di ricerca cardiologica dell'UniversitΓ  di Oxford, a rendere noti i risultati di una ricerca, condotta dal suo team, che avrebbe evidenziato i danni che i vaccini mRNA producono al tessuto cardiaco e che lo stesso avrebbe tenuta nascosta per timore di perdere i finanziamenti delle industrie farmaceutiche.

Questa richiesta era stata anche oggetto di una interrogazione parlamentare da parte del deputato Andrew Bridgen il 13 dicembre 2022, che non ha mai ricevuto risposta.

Nella lettera aperta sono riportati tutti gli studi più importanti che evidenziano il rischio di danno cardiaco provocato dai vaccini. Poichè rappresentano una ottima summa delle conoscenze su questo aspetto, fino ad oggi negato (o nascosto, come questa vicenda ci insegna) dalle autorità sanitarie, mi sembra utile riferirli qui, per fare il punto della situazione.

Dalla lettera aperta:

Esiste un numero significativo di segnali che indicano che i vaccini COVID-19 hanno provocato patologie cardiache, il che giustifica una revisione urgente della loro sicurezza:

  1. Lo studio Pfizer ha registrato quattro arresti cardiaci nel gruppo di vaccinazione ma solo uno nel gruppo placebo dopo 6 mesi (sebbene i numeri siano troppo piccoli per essere statisticamente significativi, si tratta di un segnale che avrebbe dovuto essere seguito).
  2.     L'evidenza della miocardite indotta dal vaccino Γ¨ ben consolidata e nei pazienti piΓΉ anziani puΓ² essere erroneamente diagnosticata come una qualsiasi delle forme piΓΉ comuni di malattia cardiaca. Il tasso di infarto miocardico era sproporzionatamente alto nei primi tre giorni dopo la vaccinazione.
  3.     Studi condotti in Tailandia e in Svizzera hanno evidenziato un aumento dei livelli di troponina coerente con il danneggiamento del muscolo cardiaco nel 3% dei vaccinati. Le cellule cardiache non possono essere sostituite e la conseguente cicatrizzazione puΓ² portare a problemi di conduzione elettrica e morte improvvisa. Il 30% dei bambini dello studio tailandese presentava segni o sintomi cardiaci.
  4.     La proteina spike derivata dal vaccino Γ¨ stata rilevata nelle biopsie cardiache di 9 dei 15 pazienti con miocardite post-vaccinazione.
  5.     Le persone vaccinate presentavano un aumento dei fattori di rischio cardiovascolare tale da far prevedere un aumento significativo del rischio di malattie cardiache (dall'11% al 25% di rischio di infarto in 5 anni). Questo studio Γ¨ stato criticato per la mancanza di un gruppo di controllo, ma Γ¨ l'equivalente di uno studio clinico in fase iniziale per dimostrare un problema di sicurezza.
  6.     Uno studio israeliano ha mostrato un aumento del 25% delle chiamate per sindrome coronarica acuta e arresto cardiaco nei giovani tra i 16 e i 39 anni, associato alla prima e alla seconda dose di vaccino, ma non all'infezione da COVID-19.
  7.     Nel 2021 le ambulanze inglesi hanno ricevuto 14.000 chiamate di arresto cardiaco in piΓΉ rispetto al 2020.
  8.     Si Γ¨ registrato un aumento dei decessi per cause cardiache e l'eccesso di decessi Γ¨ stato riscontrato in modo sproporzionato nei gruppi piΓΉ vaccinati, ad esempio nelle coorti meno disagiate e nelle persone di etnia bianca.
  9.     In un rapporto su 35 autopsie in Germania, sono stati confermati 5 decessi causati dal vaccino COVID-19 e altri 20 decessi per i quali non Γ¨ stato possibile escludere un contributo della vaccinazione.
  10.     Studi post mortem hanno mostrato un'infiammazione delle arterie coronarie dopo la vaccinazione, che ha causato la morte quattro mesi dopo.
  11.     Un altro rapporto post-mortem ha evidenziato la presenza di proteine spike derivate dal vaccino nel muscolo cardiaco, in assenza di infezione da COVID-19, in un soggetto che aveva avuto una miocardite prima di morire.
  12.     Gli ospedali australiani hanno subito un'intensa pressione sui servizi a partire dall'estate del 2021, nonostante in quel periodo non vi fossero tassi significativi di infezione da COVID-19 o riduzioni della capacitΓ  sanitaria.
  13.     Gli australiani hanno assistito a un aumento, in tempi analoghi, dell'eccesso di decessi non dovuti a COVID, con la cardiopatia ischemica come principale responsabile. CiΓ² Γ¨ avvenuto nonostante l'assenza di un volume significativo di casi di COVID-19 o di una riduzione dell'assistenza sanitaria prima di Omicron, come Γ¨ avvenuto nel Regno Unito.
  14.     L'analisi esplorativa sistematica delle possibili cause dell'aumento dei decessi in eccesso, confrontando i Paesi, suggerisce che non si puΓ² escludere un legame con la qualitΓ  dell'assistenza sanitaria, ma non c'Γ¨ alcun legame con COVID-19 o Long Covid. Esiste un debole legame con la gravitΓ  del blocco, ma una forte correlazione con la vaccinazione.


mercoledì 1 febbraio 2023

MERDE!

 

 

Scusatemi, ma non trovo un altro termine adatto per definire i responsabili di questo episodio riportato da Il Giorno del 29 gennaio.

Questa la notizia:

Codogno (Lodi) - Morire da soli in ospedale ai tempi del Covid, nel periodo piΓΉ buio della pandemia, era diventato purtroppo, tragicamente “normale“: decine di persone non ebbero la possibilitΓ  di avere accanto a sΓ¨ i propri famigliari nel momento di maggior sofferenza. Un elemento straziante, ma imposto dalla necessitΓ  di non veicolare il virus che si diffondeva con estrema rapiditΓ  e tutelare i piΓΉ “fragili“. Oggi, nonostante la pandemia sia terminata, un caso emerso drammaticamente in queste ultime ore riporta la questione alla ribalta della discussione. E c’Γ¨ chi si ribella con il proprio carico di dolore e di rabbia.Una donna di 90 anni, residente nella Bassa, Γ¨ deceduta nella notte tra giovedΓ¬ e venerdΓ¬ in un reparto dell’ospedale di Codogno per un arresto cardiaco e la nipote, in un post sui social, ha denunciato di non esserle potuta stare accanto, insieme ad altri famigliari, nelle ultime ore della sua vita."Era una nonna che aveva bisogno delle cure ospedaliere, ma anche di quelle delle persone che amava, quelle che l’hanno sempre coccolata ed accudita. Abbiamo pregato i medici di poterla assistere. Eravamo disposti a fare il tampone ogni volta che fosse necessario a spese nostre. Pronti a rimanere all’esterno del reparto e ad intervenire qualora si fosse agitata".Ed invece, nulla. Secondo i famigliari, nessuno Γ¨ potuto entrare in stanza oltre all’orario di visite e quindi "la nostra nonna ha gridato tutta la notte chiamando i propri figli, legata ai polsi". Una contenzione fisica che viene prevista previo consenso informato da parte dei famigliari.La nipote mostra anche una foto choc del polso della donna pieno di lividi in conseguenza dei lacci contenitivi, facendo intendere appunto che non ce ne sarebbe stato bisogno se ad accudirla di notte avessero potuto rimanere i parenti stretti. Ieri il tam tam della notizia Γ¨ rimbalzata in poche ore.L’Asst di Lodi, tramite l’ufficio stampa, ha confermato che sono ancora in vigore le norme restrittive sugli accessi. "Gli ingressi sono ancora contingentati perchΓ¨ il Covid potrebbe avere effetti devastanti in un contesto di fragilitΓ  - spiegano - Non Γ¨ ancora il momento di allentare le norme. Ai famigliari Γ¨ stato spiegato piΓΉ volte il motivo per cui non era possibile rimanere all’interno. In fondo solo negli ultimi giorni ci stiamo liberando dal problema del virus, chiudendo i reparti Covid e ritornando alla normalitΓ ". Dura presa di posizione della consigliera comunale di Codogno, Rosanna Montani, sensibile sui temi della sanitΓ  sul territorio. "Mi ha colpito il fatto umano della vicenda, della sofferenza di chi non trova risposta. La gestione dei reparti ha ancora significato in questo modo visto che non c’Γ¨ una unicitΓ  sulla questione dell’accesso dei parenti? La tutela della salute dovrΓ  interrogarsi sui metodi, sui sistemi di approccio e sull’assistenza. Si faccia chiarezza sull’episodio. Rimane la sofferenza di una persona fragile morta da sola. Non Γ¨ questa la sanitΓ  e la cura cui abbiamo diritto".

E, a parte la barbarie dell'episodio, non voglio neanche commentare l'inizio dell'articolo: Morire da soli in ospedale ai tempi del Covid, nel periodo piΓΉ buio della pandemia, era diventato purtroppo, tragicamente “normale“: decine di persone non ebbero la possibilitΓ  di avere accanto a sΓ¨ i propri famigliari nel momento di maggior sofferenza. Un elemento straziante, ma imposto dalla necessitΓ  di non veicolare il virus che si diffondeva con estrema rapiditΓ  e tutelare i piΓΉ “fragili“.

Giustificare la ferocia e la crudeltΓ  che ha permesso che tanti morissero in solitudine in ospedale durante la fase iniziale della pandemia rende una "merda" anche l'estensore dell'articolo.

Credo che sarebbe giusto istituire un "giorno della memoria" anche per questa barbarie che non si discosta, per quel che riguarda il necessario e imperituro ricordo della empietΓ  dei responsabili, da quella vista nei lager nazisti.

Riflessioni sul 41bis.

 

 

Oggi condivido con voi il post su FB di Maurizio Rainisio e invito tutti a riflettere (e a non dimenticare) su quello che noi tutti abbiamo vissuto nel 2020. 

E nel dare il nostro giudizio Γ¨ importante considerare quello che Rainisio ci ricorda: il 9 marzo 2020 (quando Conte annunciΓ² il lockdown) l'epidemia era giΓ  da un mese che stava rallentando.


Poco fa ho sentito una parte del dibattito, piuttosto acceso sul 41 bis al signor Cospito a Di Martedì. Dopo quello che ho visto negli untimi tre anni questa discussione mi interessa poco o nulla, ma mi è venuta una considerazione piuttosto balorda.
Stare chiusi in un appartamento di 60-80 mq con tre bambini e magari la suocera, senza poter uscire neanche a fare un giro perchΓ© per il cane non c'Γ¨ posto, Γ¨ meglio o peggio del 41 bis?
Non parlo per me, ho una casa grande, senza bambini, ho un grande giardino e perfino il cane e il giro dell'isolato fa 2km di giardini e campagna, parlo per quelli nelle situazioni che ho descritto prima. In Italia saranno 20 milioni? 20 milioni per due mesi fa 330.000 anni, 10-15 mila ergastoli.
330.000 anni di 41 bis? E nessuno di questi paladini della libertΓ  ha alzato un dito. Decine di migliaia di vecchi morti soli come cani dopo un'agonia straziante senza poter vedere un volto amico? Migliaia di malati ricoverati che, ancora oggi, se gli va bene dopo un'operazione a cuore aperto, vedono un famigliare per un'ora ogni due giorni?
Secondo me si Γ¨ completamente perso il senso della misura e della ragione.
Adesso ci toccherà il teatrino di una commissione di inchiesta. Non mi faccio illusioni. I sostenitori della libertà saranno lì a sostenere a spada tratta gli aguzzini; me li vedo già tutti in fila.
9 marzo 2020 l'epidemia stava rallentando da quasi un mese, ma nessuno dei nostri geniali scienziati di governo se ne era accorto.

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...