Nessuno, almeno tra gli adulti giovani e sani, si vuole più vaccinare, e allora che si fa? Si ritorna al vecchio e sicuro metodo: la paura!
Una notizia sta girando sui media mondiali. Su Medscape l'articolo è titolato: “Il SARS-CoV-2 attraversa la placenta e infetta il cervello di due neonati: "È la prima volta".
Si tratta di 2 (dico
2) casi di neonati di cui il primo è deceduto a 13 mesi e
l’altro dimesso ma sintomatico al momento dell’uscita
dell’articolo di Pediatrics che viene commentato.
Si parla del danno cerebrale, caratterizzato da convulsioni sin dalla nascita, dei due neonati figli di madri positive al tampone.
Se pero’ si va a leggere l’articolo in questione si scopre che:
La madre del primo era stata ricoverata alla 27ima settimana in Terapia Intensiva per polmonite e una non meglio definita “malattia multisistemica” attribuita al Covid19 e, dopo circa un mese di ricovero in TI, era stato deciso il parto cesareo anticipato alla 33ima settimana per “salvare la vita della madre”. Il neonato, negativo al tampone al momento del parto come d’altronde lo era la madre, aveva presentato immediatamente convulsioni e problemi respiratori (sintomi purtroppo comuni in molti bambini pretermine) per i quali era rimasto ospedalizzato per tre mesi.
Poi era stato dimesso perché guarito e senza più sintomi , ma all’età di 13 mesi era stato visitato in PS per un’infezione respiratoria e, rimandato a casa, la madre lo aveva trovato, tre giorni dopo, morto nel suo lettino. L’autopsia (chissà perchè in questi casi, a differenza che per tutti gli anziani deceduti per Covid19, vengono fatte?) aveva rivelato un cervello più piccolo del normale con altre caratteristiche patologiche.
La madre del secondo è un caso ancora più interessante perché era una asintomatica positiva pero’al tampone già dalla fine del secondo trimestre di gravidanza fino al momento della nascita (dunque più di 3 mesi). Pero’, al momento del parto, ci dicono che aveva una corioamnionite e, come spesso succede in questi casi, il neonato ha presentato una sepsi neonatale con i sintomi, tipici di questa patologia, neurologici (ipotonia e convulsioni) e respiratori (CPAP con ossigeno e cannule nasali) e, purtroppo, pur dimesso in quinta settimana, ha continuato ha presentare problemi di epilessia.
In definitiva dunque si parla di 2 neonati, sempre negativi al tampone, figli di madri positive che presentavano sintomi attribuiti al Covid19, ma sui quali ci sarebbe molto da discutere.
Ma il messaggio che si vuol far arrivare è che il SARS-CoV-2 attraversa la placenta e infetta i neonati producendo in loro danni molto seri , anche nelle gestanti che non hanno mai presentato alcun sintomo e quindi, come afferma alla fine l’articolo di Mescape: “La vaccinazione COVID è risultata sicura in gravidanza e sia la vaccinazione che l'allattamento al seno possono favorire il passaggio degli anticorpi al bambino e contribuire a proteggerlo.”
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