A mio avviso il mondo occidentale, e per prima la vecchia Europa, è destinato al decadimento e al passaggio di testimone, prima o poi, ad etnie di tipo diverso da quella “ariana”, e non penso tanto a quella cinese o indiana, quanto piuttosto ai “neri” dell’Africa. E a me non dispiace, anche perché credo che, dal punto di vista fisico, i “neri” siano superiori a noi (da quello mentale, poi, visto cio’ che è successo in questi anni, non c’è proprio storia!) e credo che l'incrocio delle razze possa portare beneficio anche alla nostra, ormai vecchia e stanca.
Pensate alla famosa frase di Steve Jobs quando volle indicare la via del successo nella vita ai ragazzi che lo ascoltavano: “Stay Hungry, Stay Foolish!”.
Che gli occidentali, nella loro grande maggioranza, siano “folli” non c’è ombra di dubbio. Lo stiamo vedendo in questi ultimi anni. Una tale paura della morte che rinunciano senza alcun problema, ma anzi con convinzione, a vivere (lockdown, distanziamento, mascherine, negazione della socialità, ecc.) e poi pero’ permettono che non solo venga iniziata una guerra che ha tutte le probabilità di divenire mondiale e quindi provocare lutti molto più numerosi del virus innominabile, ma ne plaudono all’escalation in questa direzione. Pura schizofrenia!
Ma “affamati”, considerati gli stili di vita che ancora ci caratterizzano, specialmente nel mondo giovanile, non mi sembra proprio.
La popolazione invece che più sembra rispondere all’invito del buon Steve è quella africana.
Non hanno certo mostrato, vuoi per motivi socio-economici, vuoi per indole mentale, paura negli anni dell’epidemia ed hanno continuato a vivere le loro vite.
Che siano “affamati”, in senso non metaforico, non c’è dubbio alcuno. Noi occidentali abbiamo determinato questa condizione, ormai stabile, nel corso dei secoli considerando che gli africani vivono nel continente più ricco di materie prime al mondo che noi stiamo sfruttando da tempo immemorabile.
Che siano “folli” poi, lo dimostra il loro imbarcarsi in carrette del mare, infischiandosene di quella morte che noi tanto terrorizza, pur di raggiungere i luoghi dove pensano di trovare una vita diversa e migliore.
Dunque i perfetti realizzatori dell’invito di Steve, “folle e affamato” almeno negli anni della sua giovinezza.
Per questo credo che il mondo di domani sia loro.
Che dire dunque: In bocca al lupo!
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