lunedì 11 dicembre 2023

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

 

Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB.
Veniamo al dunque: io credo che fare subito un tampone ai primissimi sintomi sia non solo utile, ma anche necessario!
Permette infatti di rasserenarsi!
Scoprire infatti, oggi, di ospitare nel proprio organismo il coronavirus piuttosto che agenti patogeni molto più pericolosi come il virus sinciziale, il pneumococco o perfino il virus influenzale deve essere di conforto per chiunque.
Per questo il mio invito, specialmente per i più ansiosi, è: fatevi subito il tampone, appena vi cola un po’ il naso! Speriamo che risultiate positivi, così potrete rilassarvi e rassicurarvi!
Tornando a essere seri, credo invece che i cosiddetti “poteri forti” (non c’è dubbio che gli interessi economici abbiano giocato un ruolo fondamentale nella “narrazione” che è stata fatta del Covid fin dall’inizio) questa volta, nonostante gli indubbi e enormi profitti di cui hanno goduto fin qui e il metodo di controllo della società sperimentato con ottimi risultati,, non si siano resi conto di quello che hanno realmente scatenato.
Hanno infatti, con molta abilità e anche con numerose complicità, creato alla fine una condizione di “terrore” rispetto al Covid che si propagherà, d’ora in poi, a qualsiasi condizione medica che implichi la caratteristica del contagio.
Lo avverto nei rapporti che ho nella cerchia di familiari e amici. Moltissimi di loro, anche giovani, nonostante mostrino un apparente distacco, sono ancora oggi impauriti di fronte ad un individuo che comunichi loro di essere positivo al virus, anche se con sintomi banali.
E lo noto anche nelle dichiarazioni che ascoltiamo in tv o leggiamo sui giornali di medici e personaggi della cultura e dello spettacolo.
Non pensate male, sono proprio terrorizzati nel profondo dell’animo, almeno nella grande maggioranza! Ci credono veramente insomma!
E questa “paura del contagio” per malattie anche scarsamente significanti, io credo che porterà in un prossimo futuro ad un cambiamento della società rispetto ai rapporti interpersonali, almeno nel mondo occidentale.
Cambiamento che non potrà apportare altro che danni, perché andrà ad incidere sul quel “piacere dello stare insieme” che, in fondo, rappresenta il senso di una vita degna di essere vissuta.
Una società fondata sulla paura della morte, sulla rabbia contro i pochi che non si vogliono uniformare, sulla necessità di proteggersi da qualsiasi situazione venga considerata a rischio come ad esempio è un abbraccio, sulla necessità della “prevenzione” rispetto a qualsiasi circostanza, medica o non medica, sia reputata “potenzialmente dannosa”, non può portare ad altro che alla sua rovina..
Insomma la “gioia di vivere”, lentamente ma inesorabilmente, diventerà solo un ricordo, anche perché figuriamoci a quante altre “pandemie” andremo incontro in futuro!
E non credo che questo possa essere considerato, alla fin fine, positivo o vantaggioso, neanche per i “poteri forti”.
 

 

domenica 10 dicembre 2023

Le mascherine!

 

E’ arrivato l’inverno e, come è sempre stato, in questo periodo i virus respiratori ci “deliziano” della loro presenza. Così sta avvenendo anche per il coronavirus che, fortunatamente, non è diverso per gravità sintomatologica rispetto agli altri, anzi, questa volta, forse meno preoccupante (RSV, influenza).
Di diverso dall’era pre-covid c’è solo una indicazione che, di giorno in giorno, sta diventando sempre più pressante: usate le mascherine!
Già, le mascherine!
Strana storia quella delle mascherine!
All’inizio dell’epidemia tutti gli “scienziati”, in coro, Fauci compreso, ci dicevano che non servivano a niente per questo virus. Poi di colpo hanno cambiato idea e, da allora, tutte le nazioni, con pochissime eccezioni, hanno emanato provvedimenti che le hanno rese obbligatorie, persino per i bambini di 6 anni.
Da allora è iniziata anche la “disputa scientifica” tra studi osservazionali che ci dicevano che le mascherine erano utilissime e studi di revisione (il più famoso quello della Cochrane) che invece affermavano che non c’era alcuna prova che le mascherine servissero a qualcosa.
La domanda dunque rimane ancora oggi: le mascherine servono?
Io, sinceramente, penso che la domanda sia malposta. Ci dovremmo piuttosto chiedere: le mascherine SONO SERVITE?
Per rispondere a questo credo che dovremmo prendere in esame due aspetti.
Il primo riguardo la differenza di incidenza del Covid in paesi che hanno adottato strategie diverse riguardo le mascherine, Svezia e Italia ad esempio. Nessuna. Anzi!
Il secondo è legato unicamente a ciò che è accaduto in Italia. L’ISS riporta che i positivi al virus (con tampone ufficiale e registrato) sono stati 26.252.180. A questi si devono aggiungere quelli che i tamponi “ufficiali” non se li sono mai fatti e quelli che hanno preferito “non sapere” a cosa fosse dovuto il raffreddore di cui soffrivano. Praticamente cioè tutti o quasi in Italia si sono infettati. D’altronde questa rappresenta anche la nostra esperienza personale e contingente: quanti dei nostri familiari e amici hanno superato indenni l’epidemia?
Mi sembra dunque che la risposta alla domanda che ho posto sia: no, non sono servite!
Che poi non siano servite o per motivazioni scientifiche (le Ffp2 sono permeabili a particelle di misura inferiore a 250 nm e il coronavirus misura dai 120 ai 150 nm), o perché per poter funzionare dovrebbero essere usate con accorgimenti che nessuno, nella popolazione generale, utilizza o ha mai utilizzato, questa è una questione del tutto secondaria e ininfluente.
Con questo non voglio però certo affermare che le mascherine, se usate correttamente, non servano in alcune situazioni del tutto particolari come, ad esempio, i reparti ospedalieri dove sono ricoverati pazienti immunocompromessi dove, però, sono utili non tanto riguardo il coronavirus quanto piuttosto per difenderli da infezioni specialmente batteriche che potrebbero attaccarli.
Ah sì!
Qualcuno poi dice che hanno fatto “scomparire” l’influenza!
Ma allora questa non dovrebbe essere la prova provata che dunque per il Covid non sono servite a niente, considerato che ha infettato tutta la popolazione?
A proposito, l’influenza è proprio “scomparsa” o, per caso, tanti casi d’influenza in quel periodo sono stati classificati come casi Covid? Domanda che ormai resterà per sempre senza risposta.
 

 

venerdì 8 dicembre 2023

UNA PERSONA SU QUATTRO CHE SI È SOTTOPOSTA A VACCINAZIONE CON MRNA COVID HA AVUTO UNA RISPOSTA IMMUNITARIA INDESIDERATA.

Ieri, su FB, ho condiviso il post di Marco Cosentino che commentava un articolo apparso su Nature. L’articolo, che io ho letto, è veramente molto tecnico e complesso e credo si possa rivelare ostico alla maggioranza dei lettori privi di conoscenze specifiche. Perciò oggi riporto la traduzione dell’articolo del Telegraph su questo stesso argomento per aiutare tutti a capire di cosa si sta parlando. Faccio comunque notare la contradditorietà tra i fatti narrati e e la rassicurazione rispetto al fatto che il vaccino è comunque assolutamente sicuro. Ma, si sa, il Telegraph ha sempre abbracciato la strategia ufficiale. Credo però che un lettore dotato di un minimo di discernimento possa ben comprendere quello che è scritto tra le righe. Comunque diamo atto al Telegraph che perlomeno riporta una notizia che sui media italiani mai apparirà.
 
UNA PERSONA SU QUATTRO CHE SI È SOTTOPOSTA A VACCINAZIONE CON MRNA COVID HA AVUTO UNA RISPOSTA IMMUNITARIA INDESIDERATA.
Secondo uno studio, più di un quarto delle persone a cui sono stati iniettati i vaccini Covid a base di mRNA ha subito una risposta immunitaria indesiderata, causata da un errore nel modo in cui il vaccino è stato letto dall'organismo.
I dati dimostrano che l'errore non ha provocato effetti negativi, ma gli scienziati di Cambridge hanno scoperto che tali vaccini non sono perfetti e potrebbero portare alla produzione di proteine senza senso invece del desiderato " spike" di Covid, che imita l'infezione e porta alla produzione di anticorpi.
I vaccini a base di mRNA utilizzano una stringa di materiale genetico per indurre l'organismo a creare una proteina specifica che imita un'infezione.
La ricerca in questo campo, durata decenni, è stata un lavoro lento. Spesso si è arenata perché l'RNA stesso viene spesso attaccato dall'organismo come un invasore estraneo.
Ma nel 2023, il Premio Nobel per la Medicina è andato alla coppia di scienziati che ha risolto il problema.
Il risultato è stato ottenuto prendendo una delle basi dell'RNA, l'uridina, e sostituendola con un'alternativa sintetica simile.
Questa scoperta ha permesso agli scienziati di creare proteine nell'organismo senza che il sistema immunitario attaccasse il vaccino. Ciò consente di creare vaccini rapidi e precisi, ma efficaci, ed è stata la base per la risposta al vaccino Covid.
Si pensava che la modifica dell'uridina non causasse problemi alle cellule, ma i ricercatori dell'Unità di Tossicologia del Medical Research Council (MRC) dell'Università di Cambridge hanno ora scoperto che quando viene letto questo codice parzialmente sintetico, la macchina per la creazione di proteine nell'organismo a volte ha difficoltà con gli analoghi dell'uridina.
Poiché non si adatta perfettamente a ciò che ci si aspetta, può verificarsi una pausa momentanea che fa balbettare il processo e una lettera del codice può essere saltata, proprio come una bicicletta che perde una marcia.
Questo processo, chiamato frameshifting, manda in tilt il modo in cui il codice viene interpretato, poiché si basa su gruppi di tre basi, noti come codoni, che vengono letti nell'ordine giusto.
Questo problema, causato dal codice del vaccino, manda il processo completamente fuori sincronia e l'intero codice successivo diventa confuso.
Nel caso del vaccino Covid, il risultato finale è una proteina senza senso e innocua, che l'organismo attacca e provoca una reazione del sistema immunitario. Il nuovo studio, pubblicato su Nature, ha rilevato che ciò si verifica in circa il 25-30% delle persone.
Secondo gli scienziati, il vaccino è letto abbastanza bene da creare una forte protezione contro il coronavirus, ma il problema del frameshifting crea quello che finora era un effetto extra bersaglio sconosciuto.
Il codice relativo al vaccino Covid era innocuo e non creava problemi. Tuttavia, secondo il team, i vaccini a mRNA sub- sequenti utilizzati per altre malattie o infezioni potrebbero, in teoria, portare alla creazione di proteine funzionanti e attive nell'organismo.
In questo scenario, non solo il vaccino non produce la proteina giusta, ma potrebbe anche portare alla produzione di una proteina sbagliata. Il dottor James Thaventhiran, autore senior del rapporto, ha dichiarato: "La ricerca ha dimostrato senza ombra di dubbio che la vacci- nazione di mRNA contro Covid-19 è sicura.
"Miliardi di dosi dei vaccini a mRNA Moderna e Pfizer sono stati somministrati in modo sicuro, salvando vite in tutto il mondo".
Gli autori hanno anche scoperto che esiste un modo semplice per eliminare gli eventi di frameshifting che si basa sulla modifica del codice del farmaco mRNA per ridurre al minimo l'uso della preoccupante pseudo-uridina.
"Questa tecnologia è straordinaria e sarà rivoluzionaria come nuova piattaforma medica per ogni tipo di problema", ha dichiarato la prof.ssa Anne Willis, direttore dell'Unità di Tossicologia del MRC e coautrice dello studio: "I ribosomi percepiscono in qualche modo gli RNA modificati, ma i vaccini Covid sono molto, molto sicuri e molto, molto efficaci. Ma ci sono problemi di decodifica con questa tecnologia che possono causare stallo e frameshift e possiamo ottenere l'immunità cellulare a questi peptidi dopo la vaccinazione".




 

giovedì 7 dicembre 2023

Avevo ragione riguardo la strategia politica di opposizione della "sinistra".

Come ipotizzavo ieri, evidentemente la "sinistra" ha deciso che l'argomento "vaccinazione contro il covid" debba rappresentare la principale strategia di opposizione politica al governo. Ieri vi ho raccontato di Sandra Zampa, capogruppo PD in Commissione Sanità, e di Michele Serra. Oggi vi presento un passo del duetto al quale si è assistito martedì tra la Gruber e Bersani. Buona visione e, mi raccomando, non vi arrabbiate troppo, non ne vale la pena!


 

mercoledì 6 dicembre 2023

Intervista a Zampa, capogruppo PD Commissione Sanità.

In fondo, confesso, ho sempre avuto la speranza, che, come dicono, è l’ultima a morire, che il PD potesse, un giorno o l’altro, cambiare da quello che è diventato da molti anni ormai, cioè un partito composto da persone dotate di scarsa intelligenza e preparazione culturale, buono solo a parole a tutelare i diritti delle persone.
Durante la vicenda Covid il suo appoggio incondizionato a provvedimenti come, ad esempio, la sospensione dal lavoro dei 50enni non vaccinati, non è neanche commentabile considerata la sua gravità. E che dire della chiusura delle scuole o del divieto di qualsiasi attività sportiva o ricreativa agli adolescenti non vaccinati (a meno che non si facessero un tampone ogni 2 giorni) entusiasticamente sponsorizzati dal PD?
Comunque, da allora, il tempo è passato e la consapevolezza su quello che è, realmente, il coronavirus è sicuramente cambiata nella popolazione, nonostante che i media, specie negli ultimi giorni, continuino a picchiare duro. Lo dimostra ad esempio il fatto che il numero dei vaccinati con il booster aggiornato è estremamente basso, anche e soprattutto tra gli stessi medici.
Ma oggi leggo l’intervista a Sandra Zampa che, in quanto capogruppo Pd in Commissione Sanità, esprime certamente il punto di vista ufficiale del partito sull’argomento e mi cadono le braccia.
E non so se essere arrabbiato o piuttosto sconsolato per la perdita, ormai definitiva, del mio punto di riferimento politico fino a non moltissimi anni fa.



martedì 5 dicembre 2023

Warning! Warning! ⚠️⚠️⚠️

La campagna d'inverno comincia a mettere in campo tutte le sue forze. Sarà dura resistere, ma confido nel vostro coraggio e nella vostra determinazione!😀
Questo l'articolo su Doctor33 che riporta il rapporto della Fiaso e che sicuramente verrà ripreso da tutti i media:
"Covid-19, verso una nuova ondata. Da Hub vaccinali a organizzazione Mmg ecco a che punto siamo. La rete sentinella degli ospedali aderenti a Fiaso ha rilevato che in una settimana il il numero dei pazienti ospedalizzati è salito del 25,3%"
Anche se i pochi che andranno oltre il titolo leggeranno che: "solo il 3% del totale degli ospedalizzati è in terapia intensiva. Solo il 26% dei pazienti viene ricoverato 'per Covid', ovvero con sindromi respiratorie e polmonari, mentre il 74% è ricoverato 'con Covid': arrivati in ospedale per curare altre malattie, sono stati trovati positivi al coronavirus Sars-CoV-2. Il trend in crescita del virus impatta–fin qui in minima parte – sugli ospedali, incrementando i ricoveri. L'età media dei pazienti ricoverati è di 76 anni", sono certo che molti, fino ad adesso titubanti, cominceranno ad avere paura e correranno negli hub vaccinali.
Anche se rischiano pure di non ricevere il vaccino aggiornato, ma quello vecchio che anche gli "scienziati" ammettono che, oggi, non serve più a nulla.
Fino ad adesso ben pochi si sono vaccinati. Sono curioso di scoprire se questa nuova offensiva mediatica che si prospetta avrà effetti simili a quella che abbiamo sperimentato nel corso dell'epidemia o se, questa volta, qualcuno comincerà ad usare il proprio cervello!
 

 

lunedì 4 dicembre 2023

Sempre domande! Mi sembra di essere Amleto!

 

La lettura di questo articolo e le dichiarazioni di Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg) mi hanno fatto sorgere un interrogativo. 
Lui dice: “è fondamentale che ci sia una responsabilità della popolazione. Non è questione di obbligo, ma dobbiamo cominciare a considerare come un'espressione di civiltà il fatto di utilizzare la mascherina a fronte di un rischio di contagio, non solo da Covid. Ricordiamo che negli anni di pandemia è scomparsa l’influenza. Mi pare evidente che ora dovremmo finalmente passare a una fase in cui è il cittadino stesso a responsabilizzarsi rispetto alla prevenzione delle malattie. Un Paese civile funziona così".
Appunto: durante gli anni della pandemia l’influenza è scomparsa!
Io allora mi chiedo: perché le mascherine, così efficaci nel far addirittura “scomparire” l’influenza, non hanno avuto non dico lo stesso effetto sul Covid19, ma non sono neanche state capaci di mitigare in alcun modo la diffusione del virus considerato che tutta la popolazione o quasi si è infettata?
E, domanda consequenziale, non è per caso ipotizzabile che tanti casi di Covid19 fossero in fondo casi d’influenza, classificati come Covid soltanto perché positivi a tamponi che utilizzano (ormai sembra che tutti se ne siano dimenticati) cicli di amplificazione virale ben oltre la soglia inizialmente consigliata per evitare risultati falsamente positivi?
Come notate, anche qui io pongo domande, non espongo certezze!
Certo però che è veramente strano tutto ciò!😀
 

 

Festeggiare il Natale?

Quest’anno credo che non sussistano i motivi per festeggiare il Natale come abbiamo fatto negli anni precedenti. I miei familiari sono d’accordo con me e abbiamo perciò deciso che, a parte il babbo natale dei nipotini, tra noi non ci scambieremo alcun regalo. Piuttosto doneremo delle somme in “beneficienza”. Ben poca cosa lo so, vorrei incidere in maniera più significativa nel mutamento della società attuale, ma sul serio non vedo alcun referente politico al quale potermi rivolgere per ottenere qualche risultato nell’Italia di oggi.
Io comunque ho già provveduto. Senza che questo sia considerato un invito per voi tutti (avrei potuto fare scelte migliori forse), ho visto che Save the Children raccoglie fondi per i bambini di Gaza e quindi ho scelto di indirizzare qui la mia donazione.
Anche se devo confessarvi che ho seri dubbi che il mio piccolo contributo possa servire veramente a qualcosa.
Per due ragioni.
La prima è che non sono sicuro quando e se Israele permetterà che aiuti umanitari di qualsiasi tipo possano entrare nella Striscia per aiutare in qualche modo questa popolazione martoriata. Forse avverrà troppo tardi.
La seconda, più importante semanticamente, è che non so se si può più parlare di “bambini di Gaza”.
Credo infatti che il vero e non recondito scopo di Israele non sia soltanto quello della “distruzione di Hamas”, quanto piuttosto quello di fare terra bruciata della Striscia e di coloro che la abitano. E, chissà, forse quello dell’insediamento in quella terra di nuovi “coloni” visto che in Cisgiordania non è rimasto più tanto spazio per loro dato che l’hanno ormai “occupata” quasi tutta.
E allora come si potrà più parlare dei “bambini di Gaza”? Quelli, non moltissimi credo, che rimarranno vivi dopo che Israele avrà deciso che la “guerra ad Hamas” sarà finita, saranno sparsi in chissà quale terra araba, sperando, oltretutto che ci sia qualche paese disposto ad accoglierli in qualche nuovo campo profughi dedicato al popolo palestinese.
Adesso attendo le reazioni a questo mio post con le accuse che io, scrivendo tutto ciò, rivelo di essere un antisemita. Non fa niente, ci sono abituato. Sono già stato accusato tante volte di essere un novax, sia durante l’epidemia, sia ancora oggi.
Vorrei soltanto ribadire una differenza che ho già richiamato altre volte.
L’antisemitismo rappresenta un’efferatezza che non può essere tollerata considerato ciò che gli ebrei hanno indicibilmente sofferto in un passato non troppo lontano.
L’antisionismo invece, a mio avviso, deriva da una valutazione del tutto ammissibile e, forse, specialmente in questi ultimi giorni, anche del tutto appropriata.
 

 

 

domenica 3 dicembre 2023

La nuova emergenza sanitaria?

Questo articolo apparso su Collateral Global (quelli della Great Barrington per intenderci) a firma di Kevin Bardosh, ipotizza quale potrebbe essere la prossima emergenza sanitaria. Perchè, a questo punto, è ben chiaro che lo scopo manifesto di media e “scienziati” sia ormai quello di mantenerci in uno stato di “emergenza sanitaria permanente”.
E, considerato che il Covid sembra non “tirare” più nonostante gli sforzi profusi, è chiaro che sia necessario passare ad altro.
E i porci credo possano essere un buon soggetto di partenza, considerata la connotazione negativa che li caratterizza. Come i pipistrelli d’altronde.
 
I MEDIA TRASFERISCONO L'ALLARMISMO DELL'ERA COVID ALL'INFLUENZA SUINA
Le cronache stanno ancora una volta esagerando i rischi di un altro virus.
 
L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha rilevato il "primo caso" di virus dell'influenza suina lunedì nel North Yorkshire. I media del Guardian, dell'Independent, del Mirror, di Sky News e della BBC hanno riferito che il pubblico dovrebbe rimanere "vigile", poiché l'agenzia si sta " impegnando" per rintracciare i contatti di questo "nuovo ceppo" che è " fuggito" dai maiali.
Tuttavia, come nel caso del Covid, questi titoli dei media stanno ancora una volta esagerando i rischi di questo virus.
Innanzitutto, il "caso" infetto ha avuto una lieve malattia respiratoria, non è mai stato ricoverato in ospedale e si è completamente ripreso. Con la stagione invernale dell'influenza in pieno svolgimento, questo non fa notizia. La maggior parte di noi si ammala di raffreddore qualche volta all'anno, a causa di centinaia di virus in circolazione. La scorsa stagione, l'UKHSA ha stimato 15.000 decessi per influenza in Inghilterra, l'86% dei quali in soggetti di età superiore ai 65 anni, un dato inferiore alla media.
In secondo luogo, l'idea che questo sia stato davvero il "primo caso" di H1N2 in Inghilterra quest'anno è altamente improbabile. È stato rilevato attraverso una rete di sorveglianza dei medici di base collegata a un laboratorio di sequenziamento genomico e, secondo quanto riferito, la persona non lavora con i suini. Il fatto che ci siano stati "solo" 50 casi di H1N2 a livello globale dal 2005, come riportato dall'UKHSA e dagli scienziati, sembra quindi fantasioso. È più comune di quanto ci piaccia pensare.
Inoltre, non è chiaro quanto sia nuovo questo particolare " gruppo ". I virus dell'influenza A circolano dinamicamente tra i suini e le persone e presentano un'elevata diversità genotipica e un riassortimento. Si tratta di sistemi microbiologici complessi. Sebbene queste reti di sorveglianza abbiano un valore scientifico, il panico pubblico è più che altro il riflesso di un malessere dovuto alle troppe informazioni e alla sbornia di adrenalina di Covid. Inoltre, il fatto che l'H1N2 abbia manifestato una blanda malattia clinica anche nei suini del Regno Unito dovrebbe rassicurare coloro che sono preoccupati per il "potenziale pandemico".
A parte il suo valore scientifico, è probabilmente inutile che l'UKHSA utilizzi la ricerca dei contatti per "ridurre qualsiasi potenziale diffusione". È probabile che ci siano altri casi non rilevati e, finora, si ritiene che l'H1N2 sia inefficiente nel diffondersi da uomo a uomo. Dopo aver speso 10 miliardi di sterline per un inutile sistema di test e tracciamento Covid, il Regno Unito dovrebbe essere più cauto nel cercare di contenere i virus respiratori lievi in questo modo.
Dobbiamo anche ricordare che il panico ha un prezzo. La maggior parte del pubblico ricorda l'influenza suina del 2009. In quel caso si trattava di H1N1 e l'OMS dichiarò l'emergenza sanitaria. Il Regno Unito spese 500 milioni di sterline per fare scorte di Tamiflu, un antivirale poi rivelatosi inutile a causa di dati clinici fuorvianti e della mancanza di trasparenza dell'industria farmaceutica. Città del Messico subì il primo blocco, che durò una settimana. L'Egitto abbatté inutilmente centinaia di migliaia di maiali, provocando una crisi nella gestione dei rifiuti al Cairo. Un programma di vaccinazione svedese fu responsabile di centinaia di casi di narcolessia, molti dei quali nei bambini. Tuttavia, la pandemia del 2009 non si rivelò più grave di un anno di influenza media.
Perciò, nonostante tutti i discorsi sulla preparazione alle pandemie e sulla necessità di chiudere più velocemente e più severamente l'inchiesta Covid in corso nel Regno Unito, l'attenzione dei media come quella mostrata questa settimana dovrebbe anche ricordarci la necessità di mitigare il panico da pandemia.



venerdì 1 dicembre 2023

Reuters, ieri.

Leggo e traduco integralmente:
 
Pfizer è citata in giudizio dal Texas per le richieste di risarcimento del vaccino COVID.
30 novembre (Reuters) - Pfizer (PFE.N) è stata citata in giudizio dal procuratore generale del Texas Ken Paxton, che giovedì ha accusato il produttore di farmaci di aver dichiarato in modo errato l'efficacia del suo vaccino COVID-19, ampiamente utilizzato.
In una denuncia depositata presso un tribunale della contea di Lubbock, Paxton ha affermato che Pfizer ha dichiarato che il suo vaccino è efficace al 95% perché offre una "riduzione del rischio relativo" per le persone che lo assumono.
Paxton ha detto che l'affermazione si basava su soli due mesi di studi clinici, e che la "riduzione del rischio assoluto" dei destinatari del vaccino mostrava che il vaccino era efficace solo per lo 0,85%.
Ha inoltre affermato che la pandemia è peggiorata anche dopo che le persone hanno iniziato ad assumere il vaccino, sviluppato da Pfizer e dal suo partner tedesco BioNTech (22UAy.DE).
"Pfizer ha intenzionalmente travisato l'efficacia del suo vaccino COVID-19 e ha censurato le persone che minacciavano di diffondere la verità al fine di facilitare una rapida adozione del prodotto e di espandere le sue opportunità commerciali", si legge nella denuncia.
L'azione legale mira a impedire a Pfizer, con sede a New York, di fare presunte affermazioni false e di mettere a tacere "discorsi veritieri" sul suo vaccino, e a ottenere più di 10 milioni di dollari in multe per aver violato una legge del Texas che protegge i consumatori dal marketing ingannevole.
Pfizer ha dichiarato che più di 1,5 miliardi di persone hanno ricevuto il suo vaccino. L'azienda farmaceutica ha dichiarato di aver ottenuto entrate per oltre 74 miliardi di dollari nel 2021 e 2022 in relazione alle vaccinazioni COVID-19.
In una dichiarazione, Pfizer ha affermato che le dichiarazioni sul suo vaccino sono state "accurate e basate sulla scienza" e che ritiene che l'azione legale di Paxton non abbia alcun fondamento.
Pfizer ha inoltre affermato che il suo vaccino ha "dimostrato un profilo di sicurezza favorevole in tutte le fasce d'età e ha contribuito a proteggere da esiti gravi della COVID-19, tra cui l'ospedalizzazione e la morte".
Gli esperti di malattie infettive hanno affermato che la riduzione del rischio relativo è un modo più significativo per giudicare l'efficacia di un vaccino rispetto alla riduzione del rischio assoluto. Il rischio relativo mostra quanto un vaccino protegga i destinatari rispetto al gruppo di controllo di uno studio.
Paxton, repubblicano, ha criticato gli interventi dell'amministrazione Biden per combattere la pandemia.
All'inizio di quest'anno, ha iniziato a indagare se Pfizer, Moderna (MRNA.O) e Johnson & Johnson (JNJ.N) abbiano travisato l'efficacia dei loro vaccini, per esaminare le "basi scientifiche ed etiche" delle decisioni in materia di salute pubblica relative al COVID-19.
"Pfizer non ha detto la verità sui suoi vaccini COVID-19", ha dichiarato Paxton in un comunicato. "Stiamo cercando di ottenere giustizia per i cittadini del Texas, molti dei quali sono stati costretti da obblighi vaccinali dispotici ad assumere un prodotto difettoso venduto con la falsità".
La causa è la seconda intentata da Paxton contro Pfizer nel mese di novembre.
In un caso reso pubblico il 21 novembre, Paxton ha accusato Pfizer e un fornitore di aver manipolato i test di controllo della qualità, con la conseguente distribuzione di farmaci inefficaci per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività nei bambini.
Lo stato dell'indagine su Moderna e Johnson & Johnson non è stato precisato al momento. L'ufficio di Paxton non ha risposto alle richieste di commento al riguardo.
 

 

Ai primi sintomi fatevi subito il tampone!

  Attenzione! In questo post uso la provocazione e l’ironia. E’ una precisazione che ho imparato essere necessaria in social come FB. Veniam...